38)Familia.
Viviana p.o.v.
Mi sveglio dopo alcune ore di sonno, qualcuno mi sta
scuotendo per le spalle e quando mi volto vedo la faccia di Leah.
“La cena è pronta.”
“Non ho fame, non mangerei niente.”
Lei alza gli occhi al cielo.
“Dannazione, un’altra Ortega che non vuole
mangiare.”
“Cosa vuoi dire?”
“Quando tua sorella ti ha visto così sconvolta
è praticamente saltata sulla
testa di Jaime quando lui è tornato indietro con le buste
della spesa e lui ci
ha detto tutto riguardo a Jess. È scappata via per cercarla,
Tony l’ha seguita
subito, ma dopo due ore nessuno dei due è tornato. Il nostro
autista sta dando
i numeri, perché siamo in ritardo sulla tabella di
marcia.”
Salto giù dal bunk e attraverso la zona relax senza
guardare nessuno e ignorando palesemente Jaime, sembra ferito ma chi se
ne
frega.
Scendo dal pullman e inizio a cercare Sofia, quest’area
di servizio non è poi così grande, quindi non
può essere andata troppo lontano.
Entro nel supermercato e non è lì.
Mi fermo un attimo a pensare dove possa essere andata
quando sento delle urla e corro verso i bagni. Mia sorella sta premendo
il suo
braccio sulla gola di Jess.
“Non osare mai più a parlare a mia sorella in
questo
modo. Non osare farti vedere ancora nella vita di Jaime o ti
ridurrò a pezzi
sul serio. Non scherzo.
Mi hai capita?”
Jess rantola qualcosa, sono totalmente scioccata: non ho mai visto mia
sorella
comportarsi così e penso sia lo stesso per Tony
perché sussulta e corre verso
le due ragazze. Stacca mia sorella da Jess.
“Stai lontano dalle nostre vite, hai capito.
LONTANO!”
Jess scappa via e finalmente torniamo al tourbus, Sofia
ha un occhio nero e qualche graffio, ma ne sembra orgogliosa. Sembra
una di
quelle ragazze delle gangs, fa un po’paura. Leah ci aspetta
vicino alla porta
del pullman ed è molto sorpresa quando vede i lividi e i
graffi.
“Perché l’hai fatto?”
“Familia.”
Leah alza di nuovo gli occhi al cielo e si prende cura di lei, Tony
sorride
debolmente e Vic corre dall’autista per dirgli che possiamo
andare.
Durante la cena non parliamo molto; Jaime a volte mi
guarda, ma io evito il contatto visivo, mi sento ferita e arrabbiata
con lui e
con me stessa.
Leah fa la predica a mia sorella, ma a lei non sembra
importare e – alla fine – Leah ci rinuncia
mugugnando qualcosa riguardo alla
testardaggine e alla stramaledetta familia
messicana.
Sembra abbastanza incazzata, ma sono sicura che domani
sarà la solita ragazza gentile che noi conosciamo bene.
Dopo cena vado dritta al mio bunk, ma Jaime è già
lì,
così mi volto per tornare alla zona relax, ma lui
è più veloce di me e afferra
il mio polso.
Non posso scappare!
Mi fa voltare e ora sono obbligata ad affrontare lui e i
suoi occhi.
“Dobbiamo parlare.”
“No, non dobbiamo.”
“Sì, dopo il supermercato mi hai completamente
ignorato.”
“Lasciami da sola!”
Urlo.
“No, voglio sapere perché!”
Lui si ferma per un momento.
“Non crederai a quello che ha detto Jess?”
Io rimango in silenzio.
“Pensavo fossimo amici!”
Esclama.
“Anche io pensavo che fossimo amici, ma mi sbagliavo! Tu
hai solo bisogno di me per scopare per poi lasciarmi da sola quando
troverai
qualcuna più carina di me!”
“Cosa diavolo stai dicendo?
Non è vero!”
“Jess ti conosce meglio di me.”
“Ah, è questo il punto! Tu preferisci credere a
una ragazza incazzata che vuole
solo ferirti invece di credere a me.
Pensavo fossimo amici, ma mi sbagliavo! Sei solo una
ragazzina ingrata!
Vuoi stare da sola? Va bene, stai da sola, ma dopo non
venirmi a cercare!”
Salto nel mio bunk e inizio a piangere di nuovo: l’ho
perso.
Non c’è niente che possa fare, lui se ne
è andato e non
tornerà mai indietro.
Non so perché, ma questa cosa mi fa davvero male, peggio
di quanto pensassi. È come se qualcuno mi avesse strappato
il cuore dal petto.
Dopo un po’qualcuno tira la tenda e vedo che è mia
sorella.
“Lasciami entrare, abbiamo bisogno di parlare.”
“Non voglio. Ho bisogno di stare da sola, ti prego.”
“Viviana, per favore. Lasciami che ti parli prima che sia
troppo tardi.”
Io sospiro e lascio che mia sorella entri nel bunk.
“Ho sentito il tuo litigio con Jaime.”
“Che cosa ne pensi?”
Lei sospira.
“Mi dispiace, ma ha ragione. Penso che tu ti debba
scusare al più presto in ogni caso, perché dopo
la prossima data ci sarà una
pausa.”
“Cosa vuoi dire?”
“Il tour si ferma per tre settimane e la band probabilmente
tornerà a San
Diego. Penso che Jess ti abbia detto quelle perché era
gelosa e voleva che tu
rompessi con Jaime.”
“E se invece avesse ragione? Sono stati insieme per anni!
Lo so che sono una brutta grassona e non voglio che
nessuno si approfitti di me.”
“Jaime non lo sta facendo, per favore, credimi.
Tu non sei brutta, sei una ragazza carina, non lasciare
che sia lei a vincere. Parla con Jaime.”
Io scuoto la testa, mi sento troppo ferita per parlare
con lui.
“Promettimi che almeno penserai a quello che ti ho
detto.”
Io annuisco e lei finalmente se ne va, così posso
piangere in pace.
Mi sento cattiva.
Mi sento colpevole.
Mi sento persa.
Mi sento sola, completamente sola, come se non ci fosse
nessuno dalla mia parte. Lo so che mia sorella mi ha parlato
così per il mio
bene, ma lo stesso mi sento come tradita.
Perché nessuno capisce?
Perché lui mi ha fatto questo?
Pensavo fossimo amici, ma mi sbagliavo del tutto.
Nessuno vuole qualcuno come me.
Angolo di Layla
E siamo al penultimo capitolo,
riusciranno Viviana e Jaime a chiarire o si separeranno così?
Leggete e saprete xD
Ringrazio M_idiot
e TheSkyUnderTheSea
per le recensioni.