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Autore: _Teartheheart    24/08/2015    0 recensioni
All'età dei diciotto anni, Violet e Louis i due ragazzi della camera 312 e 313, abbandonarono l'orfanotrofio i cui avevano vissuto per tutta la loro vita, andando a lavorare per delle famiglie ... o almeno loro credevano fosse così.
I due si ritrovano ad Asgard, l'accademia delle creature magiche, maghi, streghe, banshee, fate ... scoprono di avere poteri magici, di dover combattere contro un male più grande di loro, qualcosa che pensavano esistesse solo nei libri.
Avventura, amori, morti, misteri ... cosa accadrà ai due ragazzi?
Chi vivrà alla fine?
Chi morirà?
Genere: Avventura, Fantasy, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: Altri, Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Asgard. 



1.
 


 

E soprattutto, guardate con occhi scintillanti tutto il mondo intorno a voi, perché i più grandi segreti sono sempre nascosti nei posti più improbabili. Coloro che non credono nella magia non potranno mai trovarla.




Nei giorni successivi, Liam il ragazzo che addestrava Violet e Louis, iniziò a fargli fare cose strane, come fissare qualcuno cercando di capire cosa stesse pensando, Louis non riusciva a sentire niente, Violet con sua grande sorpresa iniziava a sentire delle voci ma incredula se dirlo o meno, teneva per sé i suoi fantastici risultati. 
Provarono a lanciare fiamme, Violet quando ci provò dinanzi agli occhi del ragazzo dei capelli castani, fece di tutto per evitarlo, quando si concentrò sul fuoco, la sua mano avvampò, ma lei evitò la cosa. 
Violet si stava abituando a conoscere i suoi poteri, ma non poteva far altro che pensare che quello fosse tutto uno scherzo, perché si stavano mostrando solo adesso quei poteri, Louis glie l'aveva sempre detto è vero, che avesse dei poteri, ma nel mondo reale non esiste la magia, eppure eccola li, a leggere nel pensiero e far uscire del fuoco dalle sue esili mani. 
Quel giorno finita la lezione Louis andò contro un ragazzo con cui aveva fatto amicizia, era un ragazzo alto dai capelli ricci, Violet in realtà non si era mai soffermata a guardarlo in viso, non sapeva bene il suo aspetto, il tempo impiegato ad Asgard si distribuiva tra le lezioni, e il suo dormitorio. 
Violet rimase nella stanza quando Liam la chiamò «Ehi, Violet tu non andare, anzi vieni con me» cosa aveva fatto? Forse la stavano cacciando, e per lei non era affatto male se l'avessero rimandata  a casa, voleva tornare ad essere la ragazza della 312, l'orfana solitaria. 
Liam la portò in una stanza, in cui le pareti erano di vetro, smista di qualunque cosa una stanza potesse aver bisogno, la ragazza si guardò intorno cercando di capire cosa stesse accadendo «Ho fatto qualcosa di sbagliato?» chiese lei, Liam senza risponderle continuò  a fissarla con uno sguardo accusatorio 
«Muta, trasformati in qualcuno, o qualcosa ... pensa a quella cosa e fallo» perché le stava chiedendo di fare qualcosa che ancora non avevano illustrato? Violet pensò a lui, fu la prima cosa che le venne in mente, lo guardò pensò attentamente alla perfetta copia del ragazzo che aveva davanti, sentì un formicolio per tutto il corpo, cercò con tutta se stessa di non farlo accadere, ma qualcosa la spingeva a completare la trasformazione, e così fu, il suo corpo mutò diventando il suo insegnante.
La guardò e annuendo le disse: «Adesso lancia il fuoco» senza pensarci due volte le mano di Violet fu lanciare il fuoco, non capiva perché non riusciva a controllare il suo impulso. 
Voltò un attimo lo sguardo, e quando si specchio nella lastra alla sua destra vide perfettamente la copia esatte di colui che le era dinanzi agli occhi, perfino i vestiti erano come i suoi, trasandati. 
«Adesso leggimi nel pensiero» deglutendo Violet lo guardò, e ancora una volta i suoi poteri parlarono al suo posto «Sei come me» sibilò lei. 
«Cosa vuol dire?» continuò lei «Perché mi hai mentito? Perché nascondi i tuoi poteri?» domandò lui avvicinandosi alla ragazza «Non mi fido di voi» rispose lei «Perché continuo a fare e dire tutto ciò che non dovrei fare o dire?» si domandò lei più a se stessa che a lui «Perché questa è la stanza della verità»
«La stanza della verità?» chiese lei «Qui tutto ciò che pensiamo, che proviamo e soprattutto tutti i doni che abbiamo, vengono fuori» 
«Oh certo, siamo ad Asgard» enfatizzò lei «Adesso dimmi cosa vuol dire che siamo uguali» non sapeva se essere spaventata o arrabbiata o felice «Non abbiamo ancora un nome, esseri come noi due sono rari, qualcosa nel nostro DNA ci permette di intraprendere ogni singolo potere del pianeta terra» 
«Ma è un bene?»
«Non lo sappiamo ancora, la guerra a cui stiamo andando incontro, è anche per colpa nostra, I Demoni ci vogliono, Asgard si occupa di tenerci al sicuro in salvo, il nostro compito è combattere contro questi Demoni, salvando i nostri ideali, e noi stessi»
«Adesso ti fidi?» chiese lui, Violet ansimando lo guardò «Be, spero che tutto questo sia vero, in un certo senso» aggrottò la fronte «Non temere, qui imparerai a difenderti ... a proposito ritorna nella tua forma, sei più carina quando sei tu» 
Violet sentì le sue guance avvampare, tornò ad essere Violet quando poi seguì lui verso l'uscita. 
Era incredibile, la ragazza passò dal conoscere i suoi poteri, a non sapere che essere fosse. 

Louis era il ragazzo più felice al mondo, non era mai stato così contento prima di conoscere la magia, e sapere che anche lui avesse un potere lo rendeva ancora più felice. 
Quella sera, quando le lezioni ebbero fine, tornò nel suo dormitorio, non aveva più la camera attaccata a quella di Violet, e non poteva sgattaiolare nelle sue camere, era vietato, almeno a quelli nuovi, per il solo fatto che dicevano ''Potreste suscitare emozioni che contrasteranno la vista dei vostri poteri''
entrò nella sua camera, la quale amava profondamente, ad Agard le camere non erano delle semplici camere, ma quando il proprietario vi entrava mutava forma a seconda di come quest'ultimo si sentiva, il primo giorno che era arrivato la sua camera era confusa, a causa dei suoi strani sentimenti contrastanti, un misto tra sorpresa, allegria, paura, malinconia. 
La camera si presentò ai suoi occhi tutta in disordine, all'impatto pensò che dovesse sistemarla con le sue mani, e da li pensò ''che strazio, pensavo la magia fosse più divertente'' quando il suo amico, Harry, il ragazzo dagli occhi verdi gli spiegò la situazione, li fu tutto contento e da li a poco la camera mutò ancora. 
Quel giorno le mura della sua amabile camera, tingevano di un color prugna, il letto era in ferro battuto, di un nero pece, c'erano dei candelabri a mezz'aria con candele accese, la cassettiera ritraeva un gufo delle montagne, le sue ali occupavano un'intera parete. 
Louis però non sapeva che emozione stesse rispecchiando la camera, in realtà da quando era arrivato non sapeva più nemmeno chi fosse, il suo pensiero andava a Violet che era incapace di fidarsi, e poi non capiva quale dono avesse lui, perché non riusciva a far uscire il suo IO? 
Seduto sulla finestra che affacciava in un giardino ornato di fiori che si annaffiavano da soli, il ragazzo dagli occhi blu guardava la lune che rifletteva sul piccolo laghetto che risiedeva dentro Asgard, quando il rumore del bussare della porta lo fece distogliere da quella bellezza naturale. 
Si alzò andando verso la porta, quando la aprì dinanzi ai suoi occhi si ritrovò Violet che senza dire niente avvolse le sue braccia intorno al collo del ragazzo «Violet, cosa ci fa qui sai che è proibito» 
«Ho chiesto a Liam, mi copre lui»
«Hai preso confidenza con il nostro educatore?» domandò lui sorpreso, quando il giorno prima lei lo guardava in malomodo «Devo dirti delle cose» 
La ragazza chiuse la porta alle sue spalle sviando la domanda che l'amico le aveva appena fatto andandosi a rifugiare nel nuovo letto, si guardò intorno «Wow, è proprio bella la tua stanza» osservò lei, un po' delusa pensando alla sua che era totalmente l'opposto, era smista, con un solo letto al centro della stanza, e una cassettiera dal grigio colore sistemata nell'angolo della stanza, con una semplice lampadina attaccata al soffitto. 
Quando Louis si sedette sul letto la guardò aspettando che lei iniziasse a dirgli ciò che doveva, oramai curioso della fretta con cui lei fosse entrata. 
«Allora? Cosa devi dirmi?» la ragazza respirando a fondo lo guardò «Da quando siamo arrivati, ho cercato con tutta me stessa di nascondere i poteri che trattenevo dentro, dal fuoco, alla lettura del pensiero ... Oggi Liam mi ha portato in questa stanza chiamata: ''la stanza della verità''  da li mi ha richiesto di esporre i miei poteri, e in quella stanza non potevo nasconderli, mi ha fatto perfino mutare forma, mutare forma capisci?» 
«Per la barba di Merlino!» esclamò lui, Violet a quell'espressione per lei strana lo fissò «Cosa?» chiese lei 
«Niente, è un'espressione che ho imparato qui ad Asgard» rispose, sventolando la mano come per dire ''lascia stare'', così lei continuando disse: «Comunque, Liam mi ha scoperto perché anche lui è come me, anche lui ha tutti quei poteri, la nostra specie non ha un nome, ancora oggi cercano di capire cosa siamo, e la guerra che sta per annunciarsi, è per difendere la gente della nostra specie ... Louis devi promettermi che non lo dirai a nessuno, è di vitale importanza che nessuno sappia di questa cosa, nessuno»
Il ragazzo la guardò, felice per lei, ma allo stesso tempo deluso, perché la sua amica che li era di dinanzi ai suoi occhi, aveva tutti quei poteri, e invece lui non ne gustava nemmeno uno. 
«Non lo direi a nessuno, se questo può metterti nei guai Violet» fece una pausa e poi continuò «Ma come hai fatto a non scoprire di avere tutti questi poteri in tutti questi anni?» domandò lui curioso, la ragazza lo guardò e vide la stessa faccia che ebbe lei quando fece la stessa domanda a Liam «I nostri poteri si annunziano a noi, alla maggiore età, per questo ci hanno portato qui» 
«Allora perché io ancora non ho visto niente?» si alzò disperato Louis camminando per la stanza, la ragazza andò verso di lui, posandogli una mano sul braccio, al tocco di quella mano, i due entrarono in uno stato di trans. 
Una visione si vece strada nelle loro teste: 


Nell'ombra della notte del giardino di Asgrad, sopra le teste dei due ragazzi, la luna piena era maestosa, nel giardino vi erano solo Louis e Violet che ridevano felici scorrazzando da una parte all'altra, il motivo di quelle risa non erano chiare, ma ben presto quella felicità si trasformò in terrore. 
Violet seduta nell'erba gelida e bagnata dall'annaffiamento poco prima avvenuto, fece un respiro profondo prima di vedere l'amico accasciarsi in un attimo sul terreno. 
In un momento pensò che stesse facendo quello che fece lei, ma poi quando sentì l'urlò mescolato da un ringhio, andò verso di lui spaventata «Louis, stai bene?» chiese, a quelle parole il ragazzo si voltò verso la ragazza, e ciò che lei vide non fu qualcosa di normale. 
Delle zanne aguzze ringhiavano verso l'amica, gli occhi erano diventati di un giallo luccicante, la pelle stava mutando, riempiendosi di peli, la schiena s'incurvò e come un lupo si tenne a quattro zampe, dei lunghi artigli sbucarono dalle mani e piedi, che oramai erano zampe. 
«Oh mio Dio» diceva sottovoce continuamente Violet, quando il lupo fece per azzannarla qualcuno la tirò a sé salvandola da lupo mannaro. *



Non ebbe il tempo di poter vedere chi fosse, che Luois si scostò facendo cadere la mano della ragazza dalla sua spalla, bloccando così la brutta visione che poco prima i due avevano visto. 
«Che diamine era?» chiedeva lui allarmato, tanto che la camera era ormai divenuta buia, e cupa «Il futuro» rispose lei ansimando. 
«Non devi dirlo a nessuno» continuò lui «Mai» finì lei. 


 
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Ebbene si fanciulle e fanciulli, eccomi qui con un nuovo capitolo di zecca. 
Allora bellezze, cosa ne pensate di questa storia ai suoi primi capitoli?
Quale storia dei singoli ragazzi vi attira di più?
Per  chi siete più curiosi? 
C'è del tenero tra i due? 

 
   
 
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