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Autore: Nian95forever    25/08/2015    5 recensioni
Nel libro "Cinquanta sfumature di Rosso" l'autrice ha tagliato un momento secondo me importantissimo, la gravidanza di Anastasia. Così ho deciso di scrivere questa storia, mostrandovi, attraverso la mia fantasia, dei momenti della vita quotidiana di Christian e Ana alle prese con la gravidanza e puntino in arrivo.
È la mia prima storia spero vi piaccia. Accetto consigli, tanti consigli quindi usate la parte dei commenti il più possibile :)
Genere: Fluff, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Anastasia Steele, Christian Grey, Un po' tutti
Note: AU, Lime | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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-Comoda?-
-Comodissima grazie.- dico accoccolata sulla spalla del mio Christian che con il tempo non smette mai di sorprendermi.

Ieri siamo stati dalla dottoressa Greene per un nuovo controllo e ci ha detto, che ora che sono arrivata al settimo mese di gravidanza, di iniziare a stare più attenti ai lunghi spostamenti, soprattutto in aereo. 
Così stamattina il mio romantico Mr Grey mi ha svegliato all'alba, con un grande sorriso sul viso e le valigie pronte. 
Pronto a partire per la nostra ultima fuga d'amore prima dell'arrivo di puntino, con destinazione Aspen. 

**********poche ore prima**********

-Piccola, dai svegliati.- sento Christian parlarmi dolcemente nell'orecchio e ancora insonnolita è un po' riluttante provo a svegliarmi per capire che cosa sta succedendo.
-È presto, anzi prestissimo Christian.-
-Lo so ma prima partiamo, prima arriveremo.-
-Partire? Arrivare? Che stai dicendo?-
-Se ti svegli, lo capirai da sola.- e va bene, provo di nuovo a tirarmi su, questa volta più convinta e lo guardo accanto a me, sorridente, come se fosse la mattina di Natale.
-Ok sono sveglia, spiegami.-
-Queste ti dicono qualcosa?- si sposta e dietro di lui, tre piccole valigie. Si parte! 
-Dove andiamo?- dico emozionata, unendo il mio sorriso al suo.
-È una sorpresa. Su alzati.- dice baciandomi con dolcezza sulle labbra. 
Tutta felice mi alzo dal letto, mi vesto e vado verso la cucina dove mi aspetta già sul tavolo, la colazione. 
-Pancake, bacon e uova per te.-
-Hai cucinato tu?- chiedo stupita, sapendo che oggi è sabato e il weekend Mrs Jones non viene. 
-Si! Ho trovato la ricetta e le spiegazioni su internet e in più ti ho visto tante volte preparare la colazione. Compresa la mattina dopo la nostra prima notte insieme.- aggiunge malizioso.
E con queste parole quello che prima era stupore, ora è imbarazzo ma anche un pizzico di orgoglio. 
-Assaggia, non dovrebbe essere così terribile. Spero.-
-Va bene.- oggi è così pieno di entusiasmo che è difficile non lasciarsi coinvolgere. 
-Uhm buoni.- dico assaggiando un boccone di pancake con lo sciroppo d'acero.
-Davvero?- ha gli occhi sgranati, sorpresi, felici.
-Si davvero, sono molto buoni. 
Non quanto i miei ma buoni.- dico prendendolo in giro.
-Sono contento.- si avvicina per lasciarmi un bacio sulle labbra.
-Allora però mangia tutto. Tutto! Avrai bisogno di tante energie.- oh il mio Christian autoritario, è sempre lì chiuso tra le sue cinquanta sfumature, non si allontana mai troppo.
-Mangio, mangio tranquillo.- dico facendogli la linguaccia e lui sorride.

**********ora**********

Seduta sul mio comodo sedile, ripenso alla splendida mattinata e a Christian che cucina per me, evento più unico che raro. 
-A che pensi?- mi chiede Christian, notando il mio sguardo sognante.
-A quanto sono fortunata Mr Grey.- 
-Sono io quello fortunato Mrs Grey.-
E mi addormento accoccolata tra le sue braccia e con il sorriso sulle labbra. 

-Siamo atterrati dormigliona, alzati. Ti prenderei in braccio ma credo che non ce la farei.- 
-Insomma mi stai dicendo in un modo delicato che sono grassa? Gentile Mr Grey, davvero.- lo guardo con uno sguardo un po' assonnato e un po' risentito ma infondo ha ragione. 
-Non sei grassa, sei bellissima.- come faccio, solo ad innervosirmi se dice cose come questa? È semplice, non posso.
-Ritirato il commento acido di prima.- mi sporgo verso di lui e lo bacio.
-Grazie.- aggiungo, guardandolo negli occhi, trasmettendogli tutto il mio amore. 
-Andiamo.- di colpo si alza, mi prende la mano e scendiamo dal jet. 
Nel tragitto verso casa, ripenso all'ultima e unica volta in cui siamo venuti qui, con Kate, Elliot e tutti gli altri. Eravamo appena sposati e non è stata esattamente una fuga d'amore ma una fuga dal caos che aveva provocato Jack Hyde intorno a noi. Rabbrividisco al pensiero. Per colpa sua avremmo e avrei potuto perdere tutto. Avrei potuto perdere Christian, avremmo potuto perdere puntino. 
-Smettila. Non pensare.- mi dice Christian, facendomi voltare. Mi stupisco ancora di come è capace di leggermi nella mente. 
-Va tutto bene. Andrà tutto bene.- continua. Annuisco sorridendogli. Non servono altre parole. 
-Vieni qui.- mi attira tra le sue braccia, lasciandomi un dolce bacio sui capelli e io non potrei sentirmi più protetta, tra le sue forti braccia che mi stringono. 

In poche ore arriviamo nel vialetto di casa e noto che non ci sono altre auto.
-Mr e Mrs Bentley non sono in casa?-
-No gli ho detto che saremmo voluti stare da soli per il weekend. Ti va bene?-
-Certo, sarà bellissimo.- 
-Bene, entriamo. 
Dopo di lei Mrs Grey.- apre la porta facendo un buffo inchino, lasciandomi passare. 
-Grazie Mr Grey.- dico facendo lo stesso.
Entro nel grande salone, con un arredamento molto simile all'Escala, e non posso che fermarmi ad ammirare la bellezza di questa casa, pensando nel frattempo a quanto non vedo l'ora di crearci nuovi ricordi.  
-È quasi ora di pranzo.- mi dice Christian interrompendo il fiume dei miei pensieri.
-Posso provare a cucinare qualcosa ma credo che il pranzo sia decisamente più complicato della colazione.- continua. 
Non capita spesso di vedere Mr Autocontrollo insicuro e imbarazzato ma quando succede è così bello da vedere. 
-Ci penso io. Meglio non rischiare.-
-Hai ragione. Vado ad occuparmi di qualcosa di più virile allora.- 
-Tipo?- dico non riuscendo a trattenere una risata. 
-Uhm la legna. Vado a prendere la legna per il camino.- dice deciso di se con le mani sui fianchi.
-Ok buon lavoro.-
-A dopo.- si avvicina, baciandomi dolcemente prima di andare via. 
Va bene mettiamoci al lavoro. 
Apro il frigo, notando che ci sono tantissime cose, Mrs Bentley è stata gentilissima. 
Decido di preparare due bistecche, patate novelle in padella e un contorno di insalata, semplice e veloce.
Metto l'ipod nello stereo, e presto la voce di Ed Sheeran invade la stanza sulle note di "Kiss me". 
Amo cucinare ascoltando musica, mi rilassa e soprattutto mi ricorda la prima mattina da Christian dopo la nostra/mia prima volta. Arrossisco al pensiero. 
Distratta dai bellissimi, roventi e un po' imbarazzanti ricordi, non mi accorgo che Christian è tornato. Da dietro, mi circonda con le sue braccia, lasciandomi delicati baci sul collo, cantando, quasi sussurrando, il ritornello della canzone, mandandomi in estasi.
"So kiss me like you wanna be loved 
Wanna be loved 
Wanna be loved 
This feels like I've fallen in love 
Fallen in love 
Fallen in love 
So kiss me like you wanna be loved"
-Baciami come se vorresti essere amata. 
O baciami perché ti amo.- mentre parla, rimango lì, ferma, ad occhi chiusi, completamente stregata. Sono sotto un'incantesimo. L'incantesimo più bello di tutti, l'Amore. 
Mi volto e lo bacio, cercando di trasmettergli tutto l'amore che a parole non sono brava come lui ad esprimere. Cerco di attiralo a me, per sentirlo di più ma ormai solo il mio pancione arriva a toccarlo. Il nostro puntino. 
-Sta crescendo.- dice Christian con un sorriso timido mentre riprendiamo entrambi fiato. 
-Si. Sempre di più.- rispondo con lo stesso sorriso sul viso. 
-E a proposito di questo ti ho preso un piccolo regalo.- 
-Cosa?-
-Lo vedrai dopo, ora mangiamo.- 
********************
Dopo pranzo saliamo in camera a riposare. Più che altro a riposarmi. Sono stanchissima ma anche troppo curiosa di vedere cosa ha comprato. 
-Allora?- dico impaziente.
-Allora cosa?- 
-Non fare il vago Mr Grey, voglio vedere il regalo.- 
-Impaziente come sempre Mrs Grey, vado a prenderlo.- mi bacia e balza giù dal letto, prendendo poi il piccolo pacchetto, nascosto nella sua valigia.
-Ecco a te.- 
Scarto velocemente il pacchetto e rimango senza parole dalla dolcezza del pensiero che ha avuto.
-Il libro dei nomi.- dico con gli occhi lucidi. 
-È perfetto. Grazie.- dico non riuscendo a controllare l'emozione nella mia voce.
-Mentre lo sfogliavo ieri, ho evidenziato alcuni nomi che mi piacevano. Come hai detto il bambino sta crescendo e non potremo continuare a chiamarlo puntino ancora per molto.- 
Ancora incredula, guardo i nomi scelti da Christian.
-Il mio preferito è questo.- indica il nome sulla pagina.
-Theodore. Mi da l'idea di un nome forte e indipendente. Un nome perfetto per un Grey insomma.- dice con un tono pieno di orgoglio nella voce. 
-E poi si può accorciare in Ted, è carino. No?-
Continua a parlare senza sosta di quanto sia bello e gli piaccia questo nome, è una gioia vederlo così felice. 
-Si Ted è davvero carino. Se farà come me, userà sempre il nome abbreviato.- 
-Questo è un si per il nome?-
-Si. Puntino sarà sostituito da Theodore Grey.-
-Vittoria.- dice con un enorme sorriso.
-Per il secondo nome c'è tempo.- aggiungo in un soffio.
-Sono d'accordo.- 
All'improvviso sento dei piccoli calci. Puntino si è svegliato.
-Che succede?- mi chiede Christian con un leggero tono preoccupato.
-Senti.- gli prendo la mano e l'appoggio sulla pancia, sul punto esatto dove il bambino sta scalciando. 
-Credo proprio che al nostro puntino, il nome Theodore/Ted gli piaccia.- 
-Lo penso anche io. Senti qui, sta ballando.- 
-Oh piccola.- perso nella gioia del momento, mi prende il viso tra le mani e affondando le dita tra i miei capelli, mi cattura per un lungo e appassionato bacio. 
In un attimo mi sveste e faccio lo stesso a mia volta. Distesa sul letto, sento le sue mani che mi accarezzano dolcemente, mentre nell'orecchio mi sussurra parole d'amore. Con le sue mani tra le mie, reclama di nuovo la mia bocca e in un attimo è dentro di me. Ormai sono persa e non posso fare altro che lasciarmi trasportare lontano tra le sue braccia.

Quando riapro gli occhi, Christian è nel letto accanto a me. Probabilmente mi stava guardando dormire. 
-Bentornata.- 
-È stato un piacevolissimo sonnellino pomeridiano Mr Grey.- 
-Il nostro scopo è il piacere Mrs Grey.- dice con il suo solito sguardo malizioso. 
-Cosa sono quelli?-
-Altri piccoli regali. Vestiti che tra poco usciamo.- 
-Dove andiamo?-
-Pensavo di passare una romantica serata, e conosco un posto perfetto. Perciò muoviti.- scende giù dal letto già completamente vestito.
-Va bene, va bene mi vesto.-
-Ti aspetto di sotto.-
Mi avvicino alla sedia dove ha lasciato i tre pacchetti. Li apro. Nel primo c'è un vestito nero, largo davanti e semi trasparente con parti di pizzo, dietro. Molto carino. 
Nella seconda scatola ci sono come sempre le scarpe adatte, il classico tacco 12 nero semplice. Nel terzo pacchetto, più piccolo, un paio di orecchini, bellissimi, ricoperti di piccoli brillanti. Nella scatolina c'è anche un biglietto: 
"Per farti risplendere ancora di più in questa notte stellata. 
Ti amo. 
Christian."
Saranno gli ormoni ma non posso trattenere le lacrime di gioia che non vedono l'ora di uscire. Nelle sue cinquanta sfumature, il suo romanticismo è la sfumatura che più mi ha fatto innamorare perdutamente di lui. Non per gli orecchini o per le cose materiali in generale ma per il suo saper sorprendermi sempre, regalandomi gioie indimenticabili. 
Mi vesto e mi trucco rapidamente, impaziente di abbracciare e ringraziare il mio meraviglioso marito. 
Scendo le scale e lui è in fondo che mi aspetta. 
-Sei bellissima.-
-Anche tu.- lo bacio.
Guardandolo poi dritto negli occhi, gli dico:
-Grazie, per tutto.-
-Per tutto?- 
-Si per tutto.- 
Mi bacia una seconda volta, mi prende la mano e usciamo da casa, andando verso la macchina. 
-Dove stiamo andando?- dico a Christian incuriosita.
-Sorpresa.- risponde con un sorriso furbo.
-Arrivati.- aggiunge.
Parcheggia, scende poi velocemente dalla macchina per aprirmi la portiera. 
Il posto è bellissimo. Circondati dalla montagna e la poca neve rimasta e il cielo come già accennato da Christian nel biglietto, sereno e pieno di stelle. 
-Hai freddo?-
-No sto bene. È magico.-
-Sapevo che ti sarebbe piaciuto. Andiamo.- 
Il ristorante è molto carino e dall'aria raffinata e ancora una volta ringrazio mentalmente Christian per avermi comprato l'abito adatto. 
Passiamo la cena chiacchierando del più e del meno, come se fossimo due innamorati al primo appuntamento. Ma la magia viene presto spezzata dal suo telefono che squilla. Ha il tono da amministratore delegato, quindi sicuramente è una chiamata di lavoro. 
-No non sono a Seattle, te lo avevo già detto. 
Domani? Non posso.
Va bene, va bene ho capito, ci sentiamo.-
Finisce la telefonata e mi guarda. 
-Tutto bene?- gli chiedo, sapendo già che non va tutto bene.
-No, devo firmare urgentemente dei documenti per lunedì e domani pomeriggio devo essere a Seattle. Quindi addio alla metà del nostro weekend.-
-È tutto ok. Abbiamo ancora tutta la notte. Ed è stata una fuga d'amore meravigliosa anche se più breve del previsto. Quindi non farti guastare l'umore.- 
-Non è questo weekend ad essere meraviglioso ma tu.
Usciamo fuori ti faccio vedere il resto della sorpresa.-
Dietro il ristorante c'è una grande ruota panoramica. 
Fin troppo romantico anche per mio Mr Grey ma non mi lamento di certo.
-Saliamo?-
-Si andiamo.- dico entusiasta.
Entriamo nella piccola cabina e subito la ruota inizia lentamente a girare. Arrivata in cima, si ferma per alcuni minuti. Mi volto e Christian ha in mano una piccola scatola.
-Aprila.-
-Sei impazzito. Mi hai già dato così tanto stasera.- 
-Che importa. Su aprila.- mi esorta. 
Apro la scatolina e dentro c'è un piccolo ciondolo a forma di ruota panoramica.
-Per il tuo braccialetto. Un'altra prima volta.-
-Non so che dire. È stupendo. Grazie.-
-Di niente piccola.- 
Mi attira a se e mi bacia con trasporto. 
-Bacio sotto le stelle.- dico staccandomi da lui.
-Un'altra prima volta.- 
Mi sorride felice, riprendendo a baciarmi.
Adoro le prime volte. 

Tornati a casa, la passione che ci unisce ha di nuovo la meglio su tutto e non possiamo che assecondarla.
********************
Il mattino dopo facciamo colazione preparando le valigie.
Si torna a casa.
Chissà perché c'è sempre un po' di malinconia nel tornare alla vita quotidiana? Anche solo dopo un giorno. Un'indimenticabile giorno. Forse però è proprio per questo, perché non me lo scorderò mai. 
Saliamo sul jet e mi accoccolo sulla spalla di Christian.
-Triste di tornare a casa?-
-Si ma anche deliziata.-
-Sono felice di sentirlo.-
-Come non sarei potuta esserlo? È stata una fuga perfetta ed è stato grazie a te. Ti amo.-
-Ti amo anche io. 
Sempre.-
  
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