-Comodissima
grazie.- dico accoccolata sulla spalla del mio Christian che con il
tempo non smette mai di sorprendermi.
Ieri
siamo stati dalla dottoressa Greene per un nuovo controllo e ci ha
detto, che ora che sono arrivata al settimo mese di gravidanza, di
iniziare a stare più attenti ai lunghi spostamenti,
soprattutto in aereo.
Così
stamattina il mio romantico Mr Grey mi ha svegliato all'alba, con un
grande sorriso sul viso e le valigie pronte.
Pronto
a partire per la nostra ultima fuga d'amore prima dell'arrivo di
puntino, con destinazione Aspen.
**********poche
ore prima**********
-Piccola,
dai svegliati.- sento Christian parlarmi dolcemente nell'orecchio e
ancora insonnolita è un po' riluttante provo a svegliarmi
per capire che cosa sta succedendo.
-È
presto, anzi prestissimo Christian.-
-Lo
so ma prima partiamo, prima arriveremo.-
-Partire?
Arrivare? Che stai dicendo?-
-Se
ti svegli, lo capirai da sola.- e va bene, provo di nuovo a tirarmi su,
questa volta più convinta e lo guardo accanto a me,
sorridente, come se fosse la mattina di Natale.
-Ok
sono sveglia, spiegami.-
-Queste
ti dicono qualcosa?- si sposta e dietro di lui, tre piccole valigie. Si
parte!
-Dove
andiamo?- dico emozionata, unendo il mio sorriso al suo.
-È
una sorpresa. Su alzati.- dice baciandomi con dolcezza sulle
labbra.
Tutta
felice mi alzo dal letto, mi vesto e vado verso la cucina dove mi
aspetta già sul tavolo, la colazione.
-Pancake,
bacon e uova per te.-
-Hai
cucinato tu?- chiedo stupita, sapendo che oggi è sabato e il
weekend Mrs Jones non viene.
-Si!
Ho trovato la ricetta e le spiegazioni su internet e in più
ti ho visto tante volte preparare la colazione. Compresa la mattina
dopo la nostra prima notte insieme.- aggiunge malizioso.
E
con queste parole quello che prima era stupore, ora è
imbarazzo ma anche un pizzico di orgoglio.
-Assaggia,
non dovrebbe essere così terribile. Spero.-
-Va
bene.- oggi è così pieno di entusiasmo che
è difficile non lasciarsi coinvolgere.
-Uhm
buoni.- dico assaggiando un boccone di pancake con lo sciroppo d'acero.
-Davvero?-
ha gli occhi sgranati, sorpresi, felici.
-Si
davvero, sono molto buoni.
Non
quanto i miei ma buoni.- dico prendendolo in giro.
-Sono
contento.- si avvicina per lasciarmi un bacio sulle labbra.
-Allora
però mangia tutto. Tutto! Avrai bisogno di tante energie.-
oh il mio Christian autoritario, è sempre lì
chiuso tra le sue cinquanta sfumature, non si allontana mai troppo.
-Mangio,
mangio tranquillo.- dico facendogli la linguaccia e lui sorride.
**********ora**********
Seduta
sul mio comodo sedile, ripenso alla splendida mattinata e a Christian
che cucina per me, evento più unico che raro.
-A
che pensi?- mi chiede Christian, notando il mio sguardo sognante.
-A
quanto sono fortunata Mr Grey.-
-Sono
io quello fortunato Mrs Grey.-
E
mi addormento accoccolata tra le sue braccia e con il sorriso sulle
labbra.
-Siamo
atterrati dormigliona, alzati. Ti prenderei in braccio ma credo che non
ce la farei.-
-Insomma
mi stai dicendo in un modo delicato che sono grassa? Gentile Mr Grey,
davvero.- lo guardo con uno sguardo un po' assonnato e un po' risentito
ma infondo ha ragione.
-Non
sei grassa, sei bellissima.- come faccio, solo ad innervosirmi se dice
cose come questa? È semplice, non posso.
-Ritirato
il commento acido di prima.- mi sporgo verso di lui e lo bacio.
-Grazie.-
aggiungo, guardandolo negli occhi, trasmettendogli tutto il mio
amore.
-Andiamo.-
di colpo si alza, mi prende la mano e scendiamo dal jet.
Nel
tragitto verso casa, ripenso all'ultima e unica volta in cui siamo
venuti qui, con Kate, Elliot e tutti gli altri. Eravamo appena sposati
e non è stata esattamente una fuga d'amore ma una fuga dal
caos che aveva provocato Jack Hyde intorno a noi. Rabbrividisco al
pensiero. Per colpa sua avremmo e avrei potuto perdere tutto. Avrei
potuto perdere Christian, avremmo potuto perdere puntino.
-Smettila.
Non pensare.- mi dice Christian, facendomi voltare. Mi stupisco ancora
di come è capace di leggermi nella mente.
-Va
tutto bene. Andrà tutto bene.- continua. Annuisco
sorridendogli. Non servono altre parole.
-Vieni
qui.- mi attira tra le sue braccia, lasciandomi un dolce bacio sui
capelli e io non potrei sentirmi più protetta, tra le sue
forti braccia che mi stringono.
In
poche ore arriviamo nel vialetto di casa e noto che non ci sono altre
auto.
-Mr
e Mrs Bentley non sono in casa?-
-No
gli ho detto che saremmo voluti stare da soli per il weekend. Ti va
bene?-
-Certo,
sarà bellissimo.-
-Bene,
entriamo.
Dopo
di lei Mrs Grey.- apre la porta facendo un buffo inchino, lasciandomi
passare.
-Grazie
Mr Grey.- dico facendo lo stesso.
Entro
nel grande salone, con un arredamento molto simile all'Escala, e non
posso che fermarmi ad ammirare la bellezza di questa casa, pensando nel
frattempo a quanto non vedo l'ora di crearci nuovi ricordi.
-È
quasi ora di pranzo.- mi dice Christian interrompendo il fiume dei miei
pensieri.
-Posso
provare a cucinare qualcosa ma credo che il pranzo sia decisamente
più complicato della colazione.- continua.
Non
capita spesso di vedere Mr Autocontrollo insicuro e imbarazzato ma
quando succede è così bello da vedere.
-Ci
penso io. Meglio non rischiare.-
-Hai
ragione. Vado ad occuparmi di qualcosa di più virile
allora.-
-Tipo?-
dico non riuscendo a trattenere una risata.
-Uhm
la legna. Vado a prendere la legna per il camino.- dice deciso di se
con le mani sui fianchi.
-Ok
buon lavoro.-
-A
dopo.- si avvicina, baciandomi dolcemente prima di andare via.
Va
bene mettiamoci al lavoro.
Apro
il frigo, notando che ci sono tantissime cose, Mrs Bentley è
stata gentilissima.
Decido
di preparare due bistecche, patate novelle in padella e un contorno di
insalata, semplice e veloce.
Metto
l'ipod nello stereo, e presto la voce di Ed Sheeran invade la stanza
sulle note di "Kiss me".
Amo
cucinare ascoltando musica, mi rilassa e soprattutto mi ricorda la
prima mattina da Christian dopo la nostra/mia prima volta. Arrossisco
al pensiero.
Distratta
dai bellissimi, roventi e un po' imbarazzanti ricordi, non mi accorgo
che Christian è tornato. Da dietro, mi circonda con le sue
braccia, lasciandomi delicati baci sul collo, cantando, quasi
sussurrando, il ritornello della canzone, mandandomi in estasi.
"So kiss me like you wanna be loved
Wanna
be loved Wanna be loved
This feels like I've fallen in love
Fallen in love
Fallen in love
So kiss me like you wanna be loved"
-Baciami come se vorresti essere amata.
O baciami perché ti amo.- mentre parla,
rimango lì, ferma, ad occhi chiusi, completamente stregata.
Sono sotto un'incantesimo. L'incantesimo più bello di tutti,
l'Amore.
Mi volto e lo bacio, cercando di trasmettergli
tutto l'amore che a parole non sono brava come lui ad esprimere. Cerco
di attiralo a me, per sentirlo di più ma ormai solo il mio
pancione arriva a toccarlo. Il nostro puntino.
-Sta crescendo.- dice Christian con un sorriso
timido mentre riprendiamo entrambi fiato.
-Si. Sempre di più.- rispondo con lo
stesso sorriso sul viso.
-E a proposito di questo ti ho preso un piccolo
regalo.-
-Cosa?-
-Lo vedrai dopo, ora mangiamo.-
********************
Dopo
pranzo saliamo in camera a riposare. Più che altro a
riposarmi. Sono stanchissima ma anche troppo curiosa di vedere cosa ha
comprato.
-Allora?-
dico impaziente.
-Allora
cosa?-
-Non
fare il vago Mr Grey, voglio vedere il regalo.-
-Impaziente
come sempre Mrs Grey, vado a prenderlo.- mi bacia e balza
giù dal letto, prendendo poi il piccolo pacchetto, nascosto
nella sua valigia.
-Ecco
a te.-
Scarto
velocemente il pacchetto e rimango senza parole dalla dolcezza del
pensiero che ha avuto.
-Il
libro dei nomi.- dico con gli occhi lucidi.
-È
perfetto. Grazie.- dico non riuscendo a controllare l'emozione nella
mia voce.
-Mentre
lo sfogliavo ieri, ho evidenziato alcuni nomi che mi piacevano. Come
hai detto il bambino sta crescendo e non potremo continuare a chiamarlo
puntino ancora per molto.-
Ancora
incredula, guardo i nomi scelti da Christian.
-Il
mio preferito è questo.- indica il nome sulla pagina.
-Theodore.
Mi da l'idea di un nome forte e indipendente. Un nome perfetto per un
Grey insomma.- dice con un tono pieno di orgoglio nella voce.
-E
poi si può accorciare in Ted, è carino. No?-
Continua
a parlare senza sosta di quanto sia bello e gli piaccia questo nome,
è una gioia vederlo così felice.
-Si
Ted è davvero carino. Se farà come me,
userà sempre il nome abbreviato.-
-Questo
è un si per il nome?-
-Si.
Puntino sarà sostituito da Theodore Grey.-
-Vittoria.-
dice con un enorme sorriso.
-Per
il secondo nome c'è tempo.- aggiungo in un soffio.
-Sono
d'accordo.-
All'improvviso
sento dei piccoli calci. Puntino si è svegliato.
-Che
succede?- mi chiede Christian con un leggero tono preoccupato.
-Senti.-
gli prendo la mano e l'appoggio sulla pancia, sul punto esatto dove il
bambino sta scalciando.
-Credo
proprio che al nostro puntino, il nome Theodore/Ted gli
piaccia.-
-Lo
penso anche io. Senti qui, sta ballando.-
-Oh
piccola.- perso nella gioia del momento, mi prende il viso tra le mani
e affondando le dita tra i miei capelli, mi cattura per un lungo e
appassionato bacio.
In
un attimo mi sveste e faccio lo stesso a mia volta. Distesa sul letto,
sento le sue mani che mi accarezzano dolcemente, mentre nell'orecchio
mi sussurra parole d'amore. Con le sue mani tra le mie, reclama di
nuovo la mia bocca e in un attimo è dentro di me. Ormai sono
persa e non posso fare altro che lasciarmi trasportare lontano tra le
sue braccia.
Quando
riapro gli occhi, Christian è nel letto accanto a me.
Probabilmente mi stava guardando dormire.
-Bentornata.-
-È
stato un piacevolissimo sonnellino pomeridiano Mr Grey.-
-Il
nostro scopo è il piacere Mrs Grey.- dice con il suo solito
sguardo malizioso.
-Cosa
sono quelli?-
-Altri
piccoli regali. Vestiti che tra poco usciamo.-
-Dove
andiamo?-
-Pensavo
di passare una romantica serata, e conosco un posto perfetto.
Perciò muoviti.- scende giù dal letto
già completamente vestito.
-Va
bene, va bene mi vesto.-
-Ti
aspetto di sotto.-
Mi
avvicino alla sedia dove ha lasciato i tre pacchetti. Li apro. Nel
primo c'è un vestito nero, largo davanti e semi trasparente
con parti di pizzo, dietro. Molto carino.
Nella
seconda scatola ci sono come sempre le scarpe adatte, il classico tacco
12 nero semplice. Nel terzo pacchetto, più piccolo, un paio
di orecchini, bellissimi, ricoperti di piccoli brillanti. Nella
scatolina c'è anche un biglietto:
"Per
farti risplendere ancora di più in questa notte
stellata.
Ti
amo.
Christian."
Saranno
gli ormoni ma non posso trattenere le lacrime di gioia che non vedono
l'ora di uscire. Nelle sue cinquanta sfumature, il suo romanticismo
è la sfumatura che più mi ha fatto innamorare
perdutamente di lui. Non per gli orecchini o per le cose materiali in
generale ma per il suo saper sorprendermi sempre, regalandomi gioie
indimenticabili.
Mi
vesto e mi trucco rapidamente, impaziente di abbracciare e ringraziare
il mio meraviglioso marito.
Scendo
le scale e lui è in fondo che mi aspetta.
-Sei
bellissima.-
-Anche
tu.- lo bacio.
Guardandolo
poi dritto negli occhi, gli dico:
-Grazie,
per tutto.-
-Per
tutto?-
-Si
per tutto.-
Mi
bacia una seconda volta, mi prende la mano e usciamo da casa, andando
verso la macchina.
-Dove
stiamo andando?- dico a Christian incuriosita.
-Sorpresa.-
risponde con un sorriso furbo.
-Arrivati.-
aggiunge.
Parcheggia,
scende poi velocemente dalla macchina per aprirmi la portiera.
Il
posto è bellissimo. Circondati dalla montagna e la poca neve
rimasta e il cielo come già accennato da Christian nel
biglietto, sereno e pieno di stelle.
-Hai
freddo?-
-No
sto bene. È magico.-
-Sapevo
che ti sarebbe piaciuto. Andiamo.-
Il
ristorante è molto carino e dall'aria raffinata e ancora una
volta ringrazio mentalmente Christian per avermi comprato l'abito
adatto.
Passiamo
la cena chiacchierando del più e del meno, come se fossimo
due innamorati al primo appuntamento. Ma la magia viene presto spezzata
dal suo telefono che squilla. Ha il tono da amministratore delegato,
quindi sicuramente è una chiamata di lavoro.
-No
non sono a Seattle, te lo avevo già detto.
Domani?
Non posso.
Va
bene, va bene ho capito, ci sentiamo.-
Finisce
la telefonata e mi guarda.
-Tutto
bene?- gli chiedo, sapendo già che non va tutto bene.
-No,
devo firmare urgentemente dei documenti per lunedì
e domani pomeriggio devo essere a Seattle. Quindi
addio alla metà del nostro weekend.-
-È
tutto ok. Abbiamo ancora tutta la notte. Ed è stata una fuga
d'amore meravigliosa anche se più breve del previsto. Quindi
non farti guastare l'umore.-
-Non
è questo weekend ad essere meraviglioso ma tu.
Usciamo
fuori ti faccio vedere il resto della sorpresa.-
Dietro
il ristorante c'è una grande ruota panoramica.
Fin
troppo romantico anche per mio Mr Grey ma non mi lamento di certo.
-Saliamo?-
-Si
andiamo.- dico entusiasta.
Entriamo
nella piccola cabina e subito la ruota inizia lentamente a girare.
Arrivata in cima, si ferma per alcuni minuti. Mi volto e Christian ha
in mano una piccola scatola.
-Aprila.-
-Sei
impazzito. Mi hai già dato così tanto
stasera.-
-Che
importa. Su aprila.- mi esorta.
Apro
la scatolina e dentro c'è un piccolo ciondolo a forma di
ruota panoramica.
-Per
il tuo braccialetto. Un'altra prima volta.-
-Non
so che dire. È stupendo. Grazie.-
-Di
niente piccola.-
Mi
attira a se e mi bacia con trasporto.
-Bacio
sotto le stelle.- dico staccandomi da lui.
-Un'altra
prima volta.-
Mi
sorride felice, riprendendo a baciarmi.
Adoro
le prime volte.
Tornati
a casa, la passione che ci unisce ha di nuovo la meglio su tutto e non
possiamo che assecondarla.
********************
Il
mattino dopo facciamo colazione preparando le valigie.
Si
torna a casa.
Chissà
perché c'è sempre un po' di malinconia nel
tornare alla vita quotidiana? Anche solo dopo un giorno.
Un'indimenticabile giorno. Forse però è proprio
per questo, perché non me lo scorderò
mai.
Saliamo
sul jet e mi accoccolo sulla spalla di Christian.
-Triste
di tornare a casa?-
-Si
ma anche deliziata.-
-Sono
felice di sentirlo.-
-Come
non sarei potuta esserlo? È stata una fuga perfetta ed
è stato grazie a te. Ti amo.-
-Ti
amo anche io.
Sempre.-