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Autore: neoeli91    25/08/2015    1 recensioni
[...] - Ti hanno quasi scoperta?! - enfatizzò mio fratello allarmato, che probabilmente da quella frase non mi aveva più dato retta - Ti rendi conto che quelli sono mafiosi? - continuò fissandomi agitato - Ancora non capisco come Kibum abbia potuto affidarti una missione del genere - terminò mentre si portava una mano alla fronte scompigliandosi i capelli. [...]
Genere: Drammatico, Sentimentale, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jonghyun, Key, Minho, Onew, Taemin
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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In quella frazione di secondo l’unica cosa che riuscii a fare fu abbassarmi di qualche centimetro coprendomi le orecchie, nonostante ignorassi cosa stesse succedendo, agii d’istinto.
Non appena il rumore si dissolse mi girai nella direzione da cui era venuto e vidi lui… Jinki.
Trasalii.
Come poteva essere lì? Era nelle nostre prigioni! In che modo era potuto scappare?
Ma prima di cercare di trovare una risposta a quelle domande mi accorsi che il suo sguardo non era rivolto verso di me ma leggermente alla sua destra, mi girai e vidi mio fratello che correva verso di me e Kibum con la pistola alzata verso la mia direzione e in quel momento mi fu tutto chiaro.
Mentre Jonghyun era intento a sistemare Minho, Jinki era comparso cercando di spararmi ma molto probabilmente nell’esatto momento in cui aveva sparato, Kibum aveva lanciato a sua volta un colpo nella speranza di deviarlo impedendo che mi colpisse.

Erano tutti immobili, Jonghyun era tornato a puntare la pistola su Minho e Kibum non distoglieva lo sguardo da Jinki che a sua volta rimaneva concertato su di me, l’unico ad essersi mosso era mio fratello che ora si trovava al mio fianco.
- Ero sicuro che avresti approfittato del trambusto di questi giorni per fuggire! - ruggì Kibum rivolgendosi a Jinki in cagnesco - Ero preparato ad una tua improvvisata e come previsto tu sei qui!
Jinki sogghignò compiaciuto - Vedo che hai imparato a conoscermi - disse di rimando - Ero venuto per dare sostegno ai miei fratelli ma non mi aspettavo di doverne aiutare solamente uno - portò avanti spostando per un attimo quasi impercettibile lo sguardo su Jonghyun.
- Mi dispiace fratello ma è questa la mia vera natura - intervenne allora Jonghyun sentendosi chiamato in causa.
- Non angosciarti, mi preoccuperò di sistemare anche te! - replicò Jinki con un tono molto sicuro, innegabilmente aveva in mente qualcosa.
E con quelle parole Jinki si abbassò di colpo per togliersi dal raggio della pistola di Kibum e sparò colpendo prima mio fratello ad un braccio e poi me alla gamba destra.

Mentre Kibum si scaraventava su di lui, Minho agì a sua volta ma per fortuna Jonghyun lo anticipò immobilizzandolo. Minho però si ribellò dando una testata a Jonghyun e obbligandolo ad indietreggiare per il dolore, a quel punto mio fratello, dopo avermi dato una pistola si alzò e si diresse verso Jonghyun per dargli supporto.
Subito dopo anche io mi alzai e dopo essermi riabbassata a causa della fitta lancinante alla gamba, dovuto alla ferita provocata da Jinki, tentai di rialzarmi ignorando il dolore e strappandomi parte della maglietta e creando una fascia provvisoria per impedire la fuoriuscita di sangue, feci per dirigermi verso Jonghyun e Tae.
Quando però notai che Kibum era solo contro Onew e che a quanto pare gli stava pure dando del filo da torcere, cercando di non farmi notare mi avvicinai a loro.
Continuando a zoppicare mi approssimai e quando fui a pochi metri di distanza, cercai di studiarli per bene, avevo intenzione di bloccare Jinki con la pistola dato che, come quella che aveva Jonghyun anche la mia pistola usava dei proiettili sedativi.
Sembrava che nessuno dei due si fosse accorto della mia presenza, troppo impegnati a combattere, ma si muovevano talmente tanto che era impossibile lanciare un colpo senza rischiare di colpire inavvertitamente Kibum. D’altro canto la tentazione di provare era forte, non solo per aiutarlo ma per dimostrare che poteva avere ancora bisogno di me in futuro.

Lanciando un’occhiata dalla parte apposta della stanza vidi che Jonghyun e Tae stavano per sistemare Minho, il che mi fece rilassare almeno un po’. Non appena tornai su Kibum e Jinki però notai che quest’ultimo aveva recuperato la pistola che poco prima aveva perso quando Kibum gli si era scaraventato contro e presala in mano l’alzo e puntandola contro Kibum si apprestò a premere il grilletto. Fu in quella frazione di secondo che mi scaraventai su Jinki spingendolo a terra e alzando la pistola che avevo tenuto in mano per tutto il tempo; gliela puntai addosso scaricandogli un colpo sulla spalla.
Il viso di Jinki si corrugò ma quando, dopo il colpo, si accorse di essere ancora vivo sogghignò per poi rialzarsi convinto che la mia pistola fosse scarica ma, non appena fu in piedi barcollò un po’ e ricadde a terra. Fu in quel momento che Kibum scattò immobilizzandolo e ammanettandolo.
Scampato il pericolo lo scatto di adrenalina cessò e il dolore alla gamba tornò a farsi sentire più forte di prima portandomi a farmi perdere l'equilibrio.
Kibum che si era rialzato tendendo ben saldo Jinki per le manette, notando che stavo per cadere, mi afferrò prontamente aiutandomi a rimanere in piedi e prima che avessi il tempo di voltarmi sentii qualcuno che da dietro mi poggiava una mano sulla spalla, mi girai e vidi mio fratello che mi reggeva. Ruotando ancora scorsi Jonghyun che reggeva Minho ormai ammanettato.

Finalmente quell’incubo era finito, mi pizzicai un paio di volte per accertarmi che non fosse nuovamente un sogno ma il dolore alla gamba era talmente straziante che la situazione non poteva essere più reale.
- Muoviamoci! - esordì Jonghyun - Non voglio rimanere qui un attimo di più! - continuò mentre spingeva Minho verso l’uscita.
Zoppicando iniziai a camminare ma ogni passo che facevo doloravo sempre di più finché non dovetti sedermi per provare sollievo. Fu in quel momento che Kibum si girò verso di noi e con sguardo serio guardò prima me poi mio fratello - Occupati di Jinki! - disse a Tae affidandoglielo - Non credo tu sia in grado di portare tua sorella con il braccio ridotto così - portò avanti mentre si avvicinava a me e m’intimava di salirgli sulla schiena per portarmi fuori. Io esitai ma quando vidi mio fratello sorridermi, lo feci.

Ci portammo così, tutti all’uscita del covo e potemmo constatare che la nostra squadra aveva provveduto a sistemare anche tutti gli scagnozzi di Minho e Jinki, non ci restava che tornare alla sede e goderci un po’ di meritato riposo anche se per me c’era ancora una questione in sospeso…

   
 
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