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Autore: Bettarmandina93    25/08/2015    2 recensioni
E se tutto d'improvviso in una notte cambiasse? Cosa accadrebbe se rishiassi di perdere per sempre la persona che ami? E ancor peggio se ti ritrovassi a fronteggiare il nemico peggiore di tutti?
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 25-La forza dell'amore

In quell'istante al continuo riecheggiare nell'aria,delle parole appena dette da Armando,tutte le certezze di Betty si trasformarono in un misto di sorpresa,confusione,incredulità. Tutto si sarebbe aspettata ma non che Armando le confessasse di amarla. Semplici parole che aumentarono i suoi (di lei) battiti del cuore facendo,allo stesso tempo,emergere la più brutta delle incertezze.

Betty:Armando...

Armando:si Betty dimmi.

disse Armando pieno di speranza nel cuore non immaginando quale fosse il reale continuo della frase di Betty.

Betty:senti io so che sei una persona stupenda,un uomo meraviglioso ed un padre straordinario. Ma allo stesso tempo so anche che non puoi provare realmente amore per me. E infondo come potresti?

disse abbassando lo sguardo,mentre Armando con il poco fiato rimastogli in corpo le disse...

Armando:Betty ma come diamine ti è venuta in mente una sciocchezza del genere? come puoi anche lontanamente pensare che io non provi realmente amore per te?

Betty:beh! ecco... io...

disse iniziando a balbettare non sapendo più cosa dire,mentre l'unica cosa che Armando riuscì a dire fu…

Armando:va bene. Basta. Ho capito tutto!

disse abbassando anch'esso lo sguardo,mentre Betty iniziava a sentirsi colpevole anche solo per aver pensato quelle parole che hanno ferito l'uomo che amava più di se stessa.

Betty:ascolta Armando io...

Armando:non preoccuparti Betty. Va tutto bene.

disse Armando,mentre si asciugava quelle lacrime ribelli sfuggite al suo controllo,prima di salutare Betty e tornare al proprio lavoro. Una volta sola la disperazione si impadronì di Betty. Le lacrime trattenute fino a poco prima presero il sopravvento così come la rabbia verso se stessa.

Betty:"stupida Betty. Stupida. Ma come hai potuto ferirlo in quel modo? Lui era venuto da te correndoti dietro lasciando tutto e tutti per rivelarti il suo amore e tu che fai? metti in dubbio i suoi sentimenti ferendolo e facendogli intendere che mentiva. Come hai potuto farlo?"

continuava a ripete a se stessa tra le lacrime,mentre in quell'istante Mario e Sandra fecero il loro ingresso in azienda. Quando,una volta entrati,videro Betty in lacrime si domandarono cosa le fosse successo ma la loro confusione aumentò ancora di più quando Betty,accortasi di loro,si gettò tra le braccia di Sandra.

Sandra:Betty amica mia ma cos'è successo?

Betty:l'ho perso Sandra. L'ho perso per sempre questa volta.

Sandra:ma cosa?

disse Sandra,guardando Mario ancora scioccato,mentre Betty iniziava a piangere sempre più disperata.

Mario:qui l'unico che può darci una spiegazione logica a tutto questo è Armando.

Sandra:ma cosa sarà successo?

Mario:tranquilla amore mio risolveremo tutto. Intanto io vado a parlare con Armando,nel mentre tu resti qui con Betty,il tempo che si calmi.

Sandra:Mario...

Mario:si tranquilla. Lo so visto l'emergenza c'è bisogno del 911.

Sandra:si vede ci conosci bene.

Mario:abbastanza.

Sandra:ti amo.

Mario:ti amo anch'io.

dissero prima di scambiarsi un dolcissimo sguardo carico d'amore.
Nel frattempo nell'atelier di Ugo,Hermes,Nicola e la Banda si erano voltati verso colei che poco prima stava tra le braccia di Armando. Alla sua vista la Banda stentava a crederci mentre Hermes e Nicola la guardavano impassibili cercando di scrutarla per tentare di capire chi fosse.

Ines:non credo ai miei occhi!

Nicola:cosa?

Camilla:ciao Ines che bello rivederti. E’ bello rivedere tutte voi ragazze.

Berta:che mi venga un colpo.

AnnaMaria:signorina ma è proprio lei?

Hermes:ehm... ehm...! scusate vorreste spiegare anche a noi chi sarebbe la signorina qui presente?

Camilla:le chiedo scusa signor...?

Hermes:Hermes Pinzon Galarza.

Camilla:le chiedo scusa signor Hermes se non mi sono presentata. Io sono Camilla Mendoza Saènz la sorella maggiore di Armando.

Ugo:nonchè azionista e vera stella di quest'azienda. E non solo Camilla è anche direttrice della sede che l'Ecomoda ha aperto da qualche anno in Svizzera.

Camilla:ti ringrazio Ugo ma non penso che ai signori interessasse questo per il momento.

Ugo:di nulla stellina. E comunque fidati con certa gente...

disse guardando dall'alto in basso Nicola.

Ugo:e sempre meglio stare attenti.

Sofia:signor Ugo!!!

Ugo:che c'è?!?

Mariana:la smetta!!!

Ugo:perchè sennò? mandate le vostre amiche befane a punirmi?

Camilla:Ugo Lombardi!!!

Ugo:si stellina???

Camilla:smettila!!! perché sennò non saranno le loro amiche befane a punirti ma io!!! Non è possibile sempre la stessa storia.

Ugo:ma Camiiiiii.....

Camilla:niente Cami ora mi sono davvero stufata di te e delle tue manie di grandezza. Cosa credi che solo perchè una persona non ha un bel fisico,porta gli occhiali e magari veste male non meriti rispetto? ricordati belli e brutti a questo mondo tutti abbiamo eguali diritti,eguale dignità e meritiamo eguale rispetto. Sono stata chiara???

Ugo:si!

Camilla:come scusa non ho capito bene?

Ugo:SI!!!

Camilla:spero non dovertelo più ripetere.

Ugo:stellina certo che quando vuoi sai essere peggio di quell'animale di tuo fratello!!!

disse Ugo mentre,dopo la strigliata di Camilla,tornava al proprio lavoro.
Nel mentre Camilla,Hermes,Nicola e la Banda erano appena usciti dallo showroom raggiungendo l'ascensore dalla quale Mario era uscito pochi istanti prima pronto a dirigersi verso il suo ufficio.

Mario:che mi venga un colpo.

Berta:che vi avevo detto io?

Camilla:Mario Calderon che onore rivederti.

Mario:Camilla Mendoza chi non muore si rivede.

dissero entrambi sorridendo e stringendosi in un caloroso abbraccio.

Hermes:bene e adesso...

Nicola:Camilla la ringrazio per poco prima.

Camilla:di nulla signor…?

Nicola:Nicola Mora. Ma chiamami semplicemente Nicola.

Camilla:D’accordo Nicola. Comunque non devi ringraziarmi perché dopo tutti questi anni si è bello vedere che nulla è cambiato però certi comportamenti sono davvero assurdi e i comportamenti di Ugo,per quanto gli voglia bene,mi hanno davvero stancata.

Mario:che mi sono perso?

Berta:semplicemente la signora Camilla che ha fatto una bella strigliata al signor Ugo.

Mario:mi dispiace per te cara Camilla ma è fiato sprecato.

Camilla:staremo a vedere.

disse Camilla con un sguardo di sfida che accentuò quello di sfida di Mario.

Mariana:Dott. Mario scusi la domanda ma per caso sa se Sandra è arrivata?

disse Mariana visibilmente preoccupata per l'amica.

Mario:Mariana non deve scusarsi e comunque si. Sandra si trova di sotto alla reception con Betty.

Hermes:cosa? come mai? è successo qualcosa?

Mario:signor Hermes non si allarmi. Non è successo nulla di grave. E solo che Betty ha bisogno di stare un pò da sola con le sue amiche.

Nicola:beh! se solo per questo non c'è da preoccuparsi.

disse Nicola,intervenendo per dare manforte a Mario,capendo che c'era davvero qualcosa che non andava e che Hermes non doveva sapere.

Hermes:va bene. Però non appena arriva in ufficio mi avvisate subito. Siamo intesi?

Gruppo:sissignore!!!

Hermes:andiamo microcefalo.

Nicola:signor Hermes vada pure lei,ora la raggiungo.

Hermes:va bene.

disse mentre raggiungeva il suo ufficio. Una volta soli,prima ancora che Nicola e la Banda potessero fare o dire qualcosa,Mario disse...

Mario:ragazze Sandra vi aspetta di sotto alla reception con un 911 in corso. Nicola a lei conviene che raggiunga il padre di Betty,poi sarà lei a spiegarle quello che è successo. Io intanto vado a parlare con Armando.

Camilla:Mario io posso fare qualcosa?

Mario:no! Camilla. Purtroppo anche a volerlo non potresti fare nulla.

Ines:signorina Camilla vedrà che andrà tutto bene.

Camilla:si lo Ines.

Nicola:spero che questa storia finisca presto e nel migliore dei modi. Sia Betty che Armando hanno il diritto di riconquistare la loro felicità.

disse Nicola,prima di raggiungere Hermes,con un grosso sospiro seguito a ruota dagli altri.
Quello che fu il resto della giornata passò abbastanza tranquillo. Tranne per il semplice fatto che Betty,anche se con molta fatica,convinta dalle ragazze della Banda tornò al suo lavoro,mentre Armando lasciò l'Ecomoda 2h ore prima del previsto. Quando alle ore 18:00,come ormai di consuetudine,si ritrovarono tutti davanti l'ascensore.

AnnaMaria:Betty amica mia come ti senti?

Betty:sto bene AnnaMaria grazie.

Hermes:figliola ne sei sicura?

Betty:si papà! a proposito io non vengo a casa con voi.

Nicola:perchè?

Betty:scusate ma ho bisogno di stare da sola.

disse abbassando lo sguardo per poi rialzarlo in cerca di qualcuno,in cerca di lui.

Betty:ma Armando?

Sandra:è andato via 2h ore fa.

Betty:ah! d'accordo!

disse prima di abbassare,ancora una volta,lo sguardo,per poi rialzarlo pronta ad entrare in ascensore.

Betty:a domani.

Gruppo:a domani.

Nicola,Hermes:"a domani Betty"

pensarono Nicola ed Hermes,consapevoli che alla fine,il suo (di lei) cuore l'avrebbe guidata da lui.
Nel frattempo Betty aveva appena raggiunto il parco,dove una volta arrivata,si sedette sull'altalena a pensare a tutto quello che era successo. In quel luogo così suggestivo,dove molte volte passato e presente si confondono,il tempo sembrava non passare mai. Tantè che il caldo sole pomeridiano,se ne andò lasciando spazio all'amica luna accompagnata dalle stelle e da un acquazzone,della quale Betty non si era nemmeno resa conto. Più il tempo passava,più in lei affioravano paura,incertezza e insicurezza,fin quando...

Betty:adesso basta!!!

disse,prima di correre a per di fiato sotto la pioggia,per raggiungere il suo grande amore.
Una volta arrivata nel palazzo,dove un tempo abitava anche lei con Armando,non ebbe nemmeno il tempo di prendere l'ascensore che l'avrebbe condotta nel suo (di lui) appartamento,che si ritrovò già all'interno di esso. Quando vi fu dentro la meraviglia e lo stupore l'avvolsero,come semplici lenzuola di seta,quando alle sue spalle sentì i suoi passi,il suo profumo,la sua voce.

Armando:Betty che ci fai qui?

Betty:ascolta Armando...

disse voltandosi verso lui per riuscire a guardarlo negli occhi.

Betty:prima che tu dica qualsiasi altra cosa perdonami per oggi. Perdonami se ti ho ferito. Perdonami se ho messo in dubbio il tuo amore,ma io ti amo. Ti amo più di quanto ami me stessa. Ti amo più...

ma Betty non terminò la frase,poichè prima che potesse aggiungere altro,le labbra di Armando catturarono delicatamente le sue. Un bacio carico d’amore e dolore alla quale,sia Betty che Armando,si abbandonarono senza riserve. E mentre la mano di lui scorreva delicatamente sotto la camicia di lei,quella di lei timida e impacciata,ma allo stesso tempo forte e passionale,slacciava la camicia di lui lasciando intravedere il suo meraviglioso petto nudo. Quando si separarono da quel bacio,entrambi si guardarono negli occhi carichi di passione,di desiderio e voglia di appartenersi.

Armando:Betty io...

Betty:shhh! non dire nulla.

disse lei mentre delicatamente catturava,ancora una volta,le labbra di lui.
Quella notte Betty e Armando fecero l'amore come mai lo fecero prima di allora. Quella notte tutto quello che non si dissero,se lo dissero amandosi. Quella notte l'amore che da sempre li univa,non aveva riunito solo i loro corpi,ma soprattutto i loro cuori.


N.D.A.
Ciao a tutti so che nei 25 Capitoli di questa storia questa è la prima volta che scrivo una nota e sinceramente mi sento molto impacciata perchè non so cosa scrivere. Comunque volevo avvisarvi che in questo capitolo,rispetto agli altri,ho giocato un pò più di fantasia sperando di non deludervi :)
A presto!!!


 
  
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