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Autore: Lia483    25/08/2015    2 recensioni
[ColdFlash - Leonard Snart x Barry Allen]
La prima cosa che notò, quando finalmente fu fermo e ben visibile, fu che era giovane. Non era facile capirlo, con il viso coperto per metà da una maschera, ma fu la prima impressione che ebbe di lui. Impressione ulteriormente confermata quando lo vide sorridere alla propria battuta.
"Non ti avevo visto, prima. Tua mamma lo sa che sei a spasso oltre l'ora della nanna?"
Aveva un sorriso dolce, innocente, che indicava la sua giovane età all'istante, a chi sapeva osservare. Era qualcosa che neanche la maschera poteva nascondere a Leonard Snart.
Genere: Erotico, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Altri, Barry Allen, Cisco Ramon, Leonard Snart, Lisa Snart
Note: Lime, Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Varie avvertenze per la lettura della storia: Questa storia è un'interpretazione di alcune puntate di The Flash in modo da mettere in luce la ship ColdFlash, Captain Cold x Flash. Se non vi piace, non vi consiglio la lettura perché non corrisponderà ai vostri gusti e alla vostra visione della storia del telefilm.
Seconda cosa, tutte le battute in corsivo che si incontrano nella lettura sono battute del telefilm, di solito prese dalle puntate in inglese.
Terzo punto, il nome di questo secondo capitolo è il titolo della 1x16 in America.
Buona lettura <3


 

Rogue Time
 


Per l'ennesima volta, Flash si era messo tra lui e uno dei suoi colpi meglio organizzati. E ciò non l'aveva messo di umore molto allegro, all'inizio, ma più pensava, più si era reso conto di aver ancora qualche asso nella manica contro il suo nemico.
Si fece ancora più serio, mentre guidava verso la loro nuova casa, la sorella seduta accanto e ancora imbronciata perché non l'aveva lasciata guidare.
"Quindi era quello Flash, la tua nuova cotta?"
"Sì, era Flash. Non concordo sulla seconda frase. Hai parlato un po' troppo con Mick recentemente?"
"Un po', sembra che gli piaccio. Ed entrambi siamo d'accordo che la tua ossessione per Flash sia dannosa."
L'uomo sorrise appena, solo con le labbra, scuotendo la testa. "No, non c'è niente di dannoso. Credo di aver appena trovato un'altra utilità del nostro amico Cisco, prima di lasciarlo andare." Lanciò un'occhiata alla sorella con la coda dell'occhio, per poi tornare alla strada. "Che mi dici della tua cotta, invece?"
Lisa sorrise, passandosi una mano sul collo, tra i capelli lunghi e castani. "Credo sia esagerato chiamarla cotta dato che ci conosciamo da un giorno solo, ma ho gradito molto il suo primo regalo." Le lunghe dita affusolate della donna seguirono la sagoma della pistola color oro che aveva assicurata alla vita.
Rimasero in silenzio. Nonostante il legame forte che li univa, c'erano argomenti off-limits anche tra di loro e questo era uno di quelli. Lisa non parlava mai di uomini o fidanzati con il fratello, sapendo quanto fosse geloso e protettivo nei suoi confronti, e se non avesse messo quel tono scherzoso nella risposta, probabilmente avrebbe fatto un discorsetto poco piacevole al ragazzo che avevano rapito.
Giunsero a casa pochi minuti dopo, giusto in tempo per fermare Mick dall'uccidere a suon di pugni i due fratelli, che avevano probabilmente cercato di liberarsi. Mossa poco saggia con Mick Rory nei paraggi.
Leonard notò l'occhiata preoccupata di Lisa a Cisco, che aveva ricevuto un forte colpo alla faccia, ma decise di non pensarci mentre la guardava distrattamente uscire con Mick dalla stanza, per farlo calmare. Aveva altri pensieri ed era ora che la situazione tra lui e Flash si riequilibrasse, o che possibilmente ritornasse a pendere solo a suo favore.
"Sembra che tu sia un ottimo fratello" commentò alla fine, rivolgendosi a Cisco e osservandolo con i suoi occhi impassibili e freddi.
"Pure tu."
"Discutibile."
Non era sempre stato un bravo fratello per Lisa, non come Cisco con Dante.
"Se rispondi ad una domanda, lascerò andare te e tuo fratello" continuò, cambiando discorso e continuando a tenere lo sguardo puntato in quello scuro dell'altro.
"Qual è la domanda?" Cisco sembrò rassegnato, nel chiedere cosa volesse Snart.
"Flash... Chi è realmente?"
Capì subito, dalla sua espressione, che Cisco non avrebbe detto assolutamente niente. Probabilmente erano amici e gli amici non si tradivano l'un l'altro, a meno che la famiglia non fosse in pericolo, ovviamente...
"Non lo so, lui.. indossa sempre la maschera."
Girando la pistola, senza nemmeno guardare, congelò le dita di Dante, uccidendo in un secondo la possibilità che continuasse la sua strada come pianista.
Ma non per sempre, come si premurò di far notare allo sconvolto Cisco, accucciandosi accanto ai due e guardando il ragazzo negli occhi.
"Chi è realmente Flash?"



Leonard Snart fermò la moto non molto distante dalla stazione di polizia, che conosceva ormai piuttosto bene. Rimase ad osservare, in attesa, seguendo con gli occhi grigio-verde tutte le persone che entravano o uscivano, aspettandone una in particolare. Non aveva fretta, il fratello di Cisco era già stato portato in ospedale, mentre Cisco era ancora trattenuto da Lisa e Mick, finché non avesse confermato di persona la sua confessione. In caso contrario, l'ospedale non avrebbe salvato Dante Ramon.
Finalmente, si presentò al suo sguardo il vero volto di Flash.
Barry Allen era un ragazzino, proprio come aveva pensato al loro primo incontro ravvicinato. Doveva essere il più giovane di tutto il corpo di polizia di Central City.
Aveva i capelli castani, leggermente scompigliati sulla testa, forse perché era spuntato dal nulla di fronte all'edificio, arrivando troppo velocemente per l'occhio umano, e un viso pulito e dolce, sembrava emanare ingenuità da ogni poro, il contrario di quello che ci si aspetterebbe da un eroe mascherato.
Quindi Cisco aveva deciso di non rischiare la vita di suo fratello, dicendogli un nome sbagliato.
Rimase ancora ad osservarlo, rendendosi conto di averlo già visto. Il giorno dell'arresto dopo lo scontro con Flash, mesi prima. Era di fianco al detective West, in silenzio e tranquillo. Gli venne da ridere, ma si trattenne. Aveva fatto tutto il ragazzino, ma aveva lasciato che i meriti fossero di agenti di polizia qualsiasi.
Ecco spiegato il motivo per cui aveva contraffatto la voce parlando con quel detective.
Lo vide tirare fuori il cellulare e parlare con qualcuno. In un attimo, sparì nuovamente, in una scia di vento, forse tornava ai laboratori Star, che ora sapeva che erano la sua base operativa.
Sorrise e prese il proprio telefono, chiamando Lisa. "Lasciatelo andare, sorellina. Sembra che il nome sia giusto. Ora andiamo ad occuparci dei soldi dei Santini."
Mise in moto, allontanandosi e ripensando al suo nemico, che ora aveva un volto.



E così, era giunto finalmente il momento di parlarsi faccia a faccia, senza armi e maschere a nascondere l'uno o l'altro.
Nonostante lo spostamento troppo veloce e improvviso dalla propria moto a quel posto sperduto tra gli alberi, Snart si rimise dritto, lanciando di lato il casco e portando poi lo sguardo sul velocista a pochi passi da lui.
Fece un sorriso, piegando la testa di lato. "Felice di vederti, Barry.."
Con un movimento che non lo sorprese poi più di tanto, il ragazzo si tolse la maschera e lo guardò serio in viso. "Dobbiamo parlare."
Si prese tutto il tempo per osservarlo, mentre parlavano, descrivendo i possibili scenari che sarebbero avvenuti alla mossa di uno o dell'altro. L'asso nella manica dell'upload con il suo nome dentro era stato utile. Lo vide stringere i denti, probabilmente frustrato dal fatto che non potevano risolvere la faccenda in breve tempo.
Snart voleva proteggere i propri interessi più di qualsiasi altra cosa, ossessione per Flash o meno. E non si sarebbe fatto rinchiundere in una prigione segreta tanto facilmente.
"Per cui, ecco la domanda da un milione di dollari. Che ne sarà di me, ora, Barry Allen?" chiese, sinceramente interessato, anche se non lo fece notare troppo, con la voce grondante di menefreghismo.
"Non permetterò che continui a rubare tutto ciò che vuoi quando più ti va a genio. Deve finire."
Snart lo osservò curioso e rilassato, come se stessero parlando del tempo. "Non posso. E' il mio lavoro."
"E allora trovatene un altro!"
"Non voglio"
rispose, alzando le spalle. Si chiese se il modo ingenuo che il ragazzino stava usando con lui fosse usato di proposito o se fosse così anche normalmente. Che credesse che ogni cosa si potesse cambiare semplicemente chiedendo. Di certo, Leonard non avrebbe smesso di essere un criminale perché glielo chiedeva un ragazzino con due occhioni innocenti.
"Perché mai?"
"Per lo stesso motivo per cui tu continui ad inseguire quelli come me. Per l'adrenalina, per il gusto dell'inseguimento..."
Lo vide sorridere, come se lo trovasse divertente. O forse rideva per non cominciare a inveirgli contro. "Amo quello che faccio.. e sono davvero bravo in quello che faccio." Come diceva sempre sua sorella, modestia era il suo secondo nome. Ma aveva semplicemente detto la verità. Bastava chiedere alla polizia per averne una prova. Era considerato un criminale di prima classe.
"E allora continua a farlo da qualche altra parte. Lascia Central City."
"Non posso fare neanche questo. Amo questo posto. Questa città è casa mia."

Di nuovo Barry sorrise divertito e lievemente esasperato e Leonard si sentì più confuso di prima. O il ragazzino non lo prendeva sul serio oppure c'era qualcosa di lui che continuava a sfuggirgli. Gli era sempre stato facile capire le altre persone. Faceva parte del suo lavoro, sapere come fossero gli altri, coglierne punti di forza e debolezze per poi usarli a proprio vantaggio. Come aveva fatto con Barry e con Cisco. Eppure, sentiva di aver appena grattato la superficie con quel ragazzino.
Barry cominciò ad avvicinarsi, a passi lenti, mentre rispondeva. "Hai visto di cosa sono capace. Sai che posso fermarti. Se vuoi continuare a tentare la fortuna, fa pure. Ma d'ora in poi, non dovrà più morire nessuno. Se sei bravo come dici, non dovrai uccidere nessuno per ottenere ciò che vuoi."
"E' vero"
ammise, piegando la testa, senza mai lasciare il suo sguardo. Sentiva quasi una sfida implicita in quelle parole. Non aveva mai avuto bisogno di uccidere. Quando succedeva, era sempre una necessità. Ma a prescindere, nessun morto aveva mai disturbato il suo sonno.
"E se tu o un altro membro della tua.. Galleria di Nemici osa avvicinarsi di nuovo alla mia famiglia o ai miei amici, non mi importerà a chi rivelerai la mia identità. Ti sbatterò dentro."
Captain Cold era sicuro che il ragazzino se la sarebbe presa se gli avesse detto che lo trovava tenero nel suo tentativo di minacciarlo. Non riusciva a prenderlo sul serio, pur capendo che quella minaccia era reale perché Flash avrebbe potuto portarlo in prigione in quel momento e lui non avrebbe potuto impedirlo. Semplicemente, più lo guardava, più pensava che Barry dovesse lavorare un po' di più su quel faccino da bravo ragazzo e sulle minacce.
"Immagino che il tuo segreto sia al sicuro, Flash. Per ora."
Ma Barry non doveva per forza saperlo. Fece finta di cedere, facendosi molto più serio nell'aggiungere quel "per ora". E non c'era bisogno di dire che il suo sguardo minaccioso era notevolmente migliore di quello del velocista.
Lo osservò rimettersi la maschera, notando che ricambiava le occhiate, forse aspettandosi un brutto tiro mentre era distratto, ma non era nel suo stile.
Si guardò poi intorno, prima di commentare, ironicamente. "Oh, immagino che non ti vada di darmi un passaggio per tornare in città, vero?"
Il sorriso che gli rivolse Barry fu completamente diverso dai precedenti che gli aveva visto fare. Fu un sorriso semplice, quasi birichino, come se gli piacesse l'idea di fargli quello stupido scherzo, come un bimbo dispettoso. E poi corse via, lasciandolo ovviamente lì in mezzo al nulla.
Avrebbe sicuramente aggiunto quello scherzo alla lunga lista di rivincite che si doveva prendere su Flash, pensò mentre incominciava ad incamminarsi verso la città con un buon passo. Un giorno, gli avrebbe sicuramente presentato il conto.







Note dell'Autrice:
Ciao a tutti, soprattutto un ciaone a quelli che sono arrivati fin qui nella lettura :D
Ecco il terzo capitolo della fanfic, dove avete potuto notare ho aggiunto un paio di scene assenti nel telefilm, ma che a mio parere ci stavano molto bene e si incastravano nella puntata :3
Spero davvero che vi sia piaciuto e che mi lascerete una recensione per farmi sapere cosa ne pensate, se vi è piaciuta e tutto quello che vi pare xD <3
Ringrazio
reirahime e ladyzaphira per le vostre recensioni al secondo capitolo, grazie grazie <3

Al prossimo capitolo!
Baciiiii
Lia Allen <3

  
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