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Autore: 50shadesofLOTS_Always    25/08/2015    0 recensioni
Dopo la comparsa di Morgana,l'Impero di D'Hara comincia a vacillare,rischiando un vero e proprio crollo che sembra trascinare con sè anche il futuro delle Terre Centrali. Crollo che potrebbe sconvolgere anche il rapporto fra Richard e Kahlan,fra i quali si interporrà anche Cara fino ad ora rimasta in silenzio. Che cosa potrebbe accadere?
Genere: Drammatico, Fantasy, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, FemSlash | Personaggi: Cara, Kahlan, Nuovo personaggio, Richard, Un po' tutti
Note: Otherverse | Avvertimenti: Tematiche delicate, Triangolo
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Non c'è magia più potente dell'amore'
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Eccola lì. Di fronte a lei. L’ultima barriera che la separava dagli appartamenti del Primo Mago. La tela magica che ricopriva il portone a doppio battente rifinito in argento,emetteva uno strano ronzio che ad un tratto,cessò. Il Guardiano le parlò << Ho abbattuto anche l’ultima barriera. Fa’ il tuo dovere >> ordinò perentorio. L’incantatrice posò il palmo della mano e spinse la porta,inizialmente un po’ riluttante,dopo essersi assicurata di non essere vista da nessuno. Entrò nella stanza e si chiuse la porta alle spalle. Davanti a sé,c’erano libri ovunque. Libri che trattavano gli argomenti più disparati,che andavano da volumi alti quanto mattoni e piccoli libriccini rilegati,messi alla rinfusa sui tavoli. Alcuni libri erano aperti,altri erano perfino impilati su piccole colonnine sparse in qua e là nella stanza. Morgana rimase perplessa da tale confusione. Camminò fra le librerie,alte qualche metro senza sapere da dove iniziare. Era tutto a soqquadro e pareva che un mini tifone,fosse passato di là. Eppure notò con sorpresa,che non c’erano pagine strappate che svolazzavano. In fin dei conti,in quel caos,regnava l’ordine militare. Chiuse gli occhi,concentrandosi sulla parola ‘morte’ e quattro libri si sfilarono da quattro scaffali differenti. Li fece fluttuare fino ad uno dei tavoli liberi e ce li appoggiò sopra. Si sedette e cominciò a sfogliarli. Si sarebbe dovuta sbrigare. Non aveva molto tempo a disposizione. Prima o poi,qualcuno sarebbe passato a controllare dopo aver visto il cadavere della Sorella della Luce. I primi due volumi andarono a vuoto. Parlavano di come raggiungere il Mondo Sotterraneo,ma questo lei già lo sapeva. Finalmente,trovò quello che cercava. Lesse ‘Resurrezione’ e sogghignò malevola. Stavolta non avrebbe fallito.

*****

Richard si specchiò,lisciandosi la giacca. La sarta stava già lavorando da un paio di giorni,sul suo completo da sposo. Una giacca di color rubino,con ghirigori oro sopra ad una camicia bianca con dettagli rossi sul colletto. Dei pantaloni bianchi pregiati e degli stivali neri,bordati d’oro << La cintura? >> chiese << Sarà pronta in breve tempo,Lord Rahl >> assicurò l’anziana donna,con un paio di spilli fra le labbra. Era così concentrata sul suo lavoro,che non lo guardava neanche. Cara per volere di Richard,era rimasta per dargli una sua opinione. Lo osservò da capo a piedi e cercò di trattenere il suo apprezzamento. In quella divisa,sembrava ancora più attraente << E posso chiedervi come procede con l’abito della sposa? >> domandò curioso e la sarta gli agitò un dito di fronte << Assolutamente no,Lord Rahl >> risero e Cara non riuscì a resistere. Abbozzò un sorriso,nascondendo il proprio volto quando Richard le rivolse un’occhiata << Tutto bene,Cara? >> chiese guardandosi ancora allo specchio << Sì,Lord Rahl. Solo… - lo guardò – Una domanda: al matrimonio,firmerete un trattato? >> << Sì. Le Terre Centrali entreranno a far parte dell’Impero di D’Hara ed accoglierò il Codice di Aydindril >> rispose deciso e sollevando le braccia per collaborare con la sarta << Ma le leggi di D’Hara sono in vigore da migliaia di anni >> protestò la Mord-Sith << Ma non coincidono con la mia politica. Le leggi d’hariane sono barbare,prive di giustizia e di magnanimità >> continuò infervorato << La compassione vi ucciderà,Lord Rahl >> lo ammonì la bionda,senza rendersi conto che si stava spingendo troppo oltre. Richard si accigliò. Il comportamento della guerriera gli parve strano << Mi stai dicendo che Kahlan non è in grado di governare un regno? >> << No,ma… >> tentennò la donna << Non rispondere. – il tono di Richard si fece serio – Non ti permetto di mancare di rispetto a Kahlan,che per quanto mi riguarda,ho molto da imparare da lei. La devi trattare come una di questa casata e non accetto un simile comportamento. Sono stato chiaro?! >> domandò in tono di comando << Lord Rahl,io volevo solo… >> << Beth,lasciaci soli >> disse rivolto alla sarta << Sì,Lord Rahl >> rispose la donna con un veloce inchino prima di uscire dalla stanza,dileguandosi. Scese dal gradino per le prove e le si avvicinò << Qual è il problema? >> domandò addolcendo un poco lo sguardo. Cara lo fissò negli occhi e si sentì sotto tiro. Come se fosse un capriolo nel raggio d’azione di una balestra a duecento passi. Il cuore correva nel petto,sotto la divisa in cuoio << Lord Rahl,voi state stravolgendo l’Impero. Ci sono cose in vigore da prima di Panis Rahl… - Richard rimase in attesa,segno che non gli bastava – Per esempio,vostra figlia. Secondo le leggi,ogni erede femmina,è destinata a morire o ad essere addestrata come Mord-Sith >>. Deglutì sonoramente quando sul volto dell’uomo che aveva di fronte,si dipinse un’espressione truce. Gli occhi parvero piombo fuso. Era come un unico blocco di ghiaccio << Quanti la pensano come te? >> chiese con voce bassa << Io non lo so… >> balbettò lei << Cosa ti spinge a dirmi ciò? >> << Lord Rahl,il mio dovere è quello di proteggervi. Anche da voi stesso,se necessario >> rispose Cara,sollevando leggermente il mento << Mettiamo in chiaro una cosa: io non sono mio padre,né mio fratello. Inoltre,se davvero sono Lord Rahl,il vostro dovere è di accettare le mie decisioni che per la cronaca,sono prese dopo un’attenta riflessione. Sono qui per rimettere a posto le cose,non per continuare il percorso della casata. A cosa vi ha portato? >> << Alla gloria >> continuò la guerriera,ormai sul punto di non ritorno << No,Cara. Vi ha portato a guerre,carestie,peste,morte. Non è il mondo in cui voglio vivere. Non è il mondo in cui voglio veder crescere mia figlia… - Cara fece per ribattere,ma ripose via l’idea quando lo vide sollevare una mano – Amo Kahlan Amnell,che vi piaccia o meno. E mi aspetto che la trattiate come la futura Lady Rahl,altrimenti tornerò alle leggi barbare che tanto amate e rispettate. Se non sbaglio la pena per il tradimento,è la decapitazione >>. Cara vene percossa segretamente da un brivido << Ma vi sentite,non ragionate. Per che cosa agite,per l’impero o per la vostra padrona?! >> << Cara Mason,chiudi la bocca prima che sia troppo tardi – i loro volti erano vicini e la tensione era palpabile – Hai detto che sono il Padrone delle Mord-Sith e come tale,voglio che tu ritorni al tuo posto. Non ti darò una seconda possibilità,chiaro?! >>. La sua voce pareva un vulcano sul punto di eruttare. Un fuoco da non ravvivare per evitare lo scoppio di un incendio. Chinò la testa,distogliendo lo sguardo da quello di Richard << Sì,mio signore… - mormorò obbediente – Posso fare altro per compiacervi? >> << Puoi tornare alle tue mansioni >> acconsentì,seguendola con lo sguardo fino a che non chiuse la porta dietro di sé.

Dopo la prova d'abito,si recò nei propri appartamenti dove sicuramente Kahlan ed Erin lo stavano aspettando. Infatti,non appena aprí la porta,vide la Depositaria seduta sul divanetto che leggeva alcune scartoffie. Nel sentirlo,gli rivolse un lieve sorriso prima di tornare ai fogli. Non rimase sorpreso del suo comportamento. Era solita essere silenziosa e poco socievole,soprattutto quando doveva lavorare su dei documenti << Posso chiederti a cosa stai lavorando? >> chiese rubando un biscotto dal vassoio sul tavolo. Non avevano nemmeno fatto colazione per via degli abiti << Al nostro trattato politico. Ho buttato giú qualche riga... - rispose lei con fare quasi distratto - Vuoi leggere? >> << Mi fido di te >> disse lui ingollando il boccone. Kahlan gli rivolse uno sguardo di rimprovero << Dovresti leggere tutti i documenti. Qualsiasi cosa trattino e non importa chi li ha scritti >> << Lezione numero uno? >> la scherní,cercando di imitare suo nonno. Kahlan sorrise e gli porse nuovamente il foglio,che lui prese dandogli uno sguardo per poi restituirglielo << Concordo su tutto >> mormorò infine << Sul serio? >> << Sí. Dopotutto abbiamo stabilito la parità di potere e di veto, pur avendo suddiviso l'Impero in due territori principali >> commentò serio << E riguardo i Territori dell'Ovest,hai preso una decisione? >> domandò Kahlan,abbandonando i fogli sulle ginocchia << Non lo so. Dovrò mandare un messaggero e cercare Chase. Lui saprà sicuramente come vanno le cose lí... >> disse Richard,sedendosi accanto a lei << Va bene >> rispose lei semplicemente ed il silenzio torno a regnare nella stanza. Eppure qualcosa raschiava nella psiche della Depositaria, rodendola nell'animo come un tarlo. C'era qualcosa che Richard non le aveva detto. Notò in quel momento che si era alzato e stava facendo delle strane smorfie all'indirizzo di Erin,che ridacchiava nella culla. Le fece il solletico ed in risposta,il padre la osservò sgambettare. Kahlan si sistemò sul divano per poterlo vedere,accantonando l’idea dell’indagine poichè attirata dal fatto che fosse così sereno. Ogni notte,si svegliava dopo un terribile incubo eppure quella sera non aveva avuto problemi a dormire << Stanotte sei riuscito a dormire… >> esordì,alzandosi in piedi e lasciando i fogli sul tavolo per poi avvicinarsi a lui << Non ricordo di aver dormito molto… >> rispose ammiccando ,facendola avvampare di colpo << Un punto per voi,Lord Rahl… >> concesse la donna.

Due giorni dopo…
Per l’intera giornata,Richard rimase seduto alla scrivania. Contava i pochi giorni ormai rimasti al matrimonio,che aveva addirittura anticipato. Gli abiti erano già pronti e Zedd stava terminando il resto. Sperava che riuscisse a completare i preparativi della cerimonia,quella stessa sera. Con Morgana chissà dove ad architettare qualche congettura contro di loro,non riusciva a stare tranquillo e non voleva attendere oltre. Inoltre,alcuni rapporti sulla situazione generale dei Territori dell’Ovest,riportavano le notizie peggiori: disordini politici,proteste,rivolte con la conseguenza imminente delle carestie e del caos. Aspettava impaziente il ritorno del messaggero,che avrebbe impiegato diverso tempo per arrivare. Un forte bussare lo distolse dai pensieri << Avanti >> rispose chiedendosi chi potesse essere. Ricevette risposta quando il Capitano Christopher Meyer entrò nel suo ufficio << Buon pomeriggio Lord Rahl >> esordì timidamente << Capitano Meyer,c’è qualche problema? >> domandò << Beh… Mi spiace dirvi di sì – Richard lo esortò a continuare con un cenno vago della mano – Uno dei messaggeri è tornato a palazzo con la notizia di alcune pattuglie non appartenenti al nostri >>. Richard lo guardò confuso,inarcando un sopracciglio << Se non sono i nostri,chi sono? >> << E’ questo il punto. Stiamo cercando di capirlo >> lo rassicurò,sempre più stupito che non fosse arrabbiato. Anche se riusciva a percepire il suo nervosismo. Una caratteristica dei D’Hariani << Fate presto >> << Sarà fatto,mio signore… - fece per chiedergli il congedo,ma si fermò – Lord Rahl,se non sono indiscreto,posso sapere cosa vi turba? >>. Richard sollevò lo sguardo sugli occhi azzurri dell’uomo di fronte a sé,ponderando la sua risposta. Cosa lo turbava? C’era una lista infinita,che avrebbe passato due giorni interi ad elencarla << Molte cose… >> decise di tenersi sul vago. Christopher inarcò le sopracciglia e spostò il peso da una gamba all’altra << Tipo? >> chiese ed il quel momento,Richard capì che non se ne sarebbe andato fino a che non glielo avesse detto << Voglio sposarmi il prima possibile >> confessò tutto d’un fiato << Capisco. Purtroppo non ho consigli su questo… - vedendo l’occhiata in tralice del suo signore,decise che quello era il momento adatto per svignarsela – Io… Con permesso >>. Richard lo lasciò andare con un cenno del capo,che scosse leggermente per rassegnarsi. Si sarebbe dovuto accontentare di aspettare. Dopo qualche minuto passato a guardare la pila di rapporti ancora da firmare,Zedd fece capolino con la testa << Erin,mia cara,sembra che abbiamo trovato tuo padre >> disse rivolto alla nipotina che teneva in braccio. Richard sorrise e si alzò in piedi. La bambina strillò quando riconobbe la figura del padre,che la prese in braccio una volta avvicinatosi << Il mio fiorellino >> mormorò con sguardo perso << Più cresce ed assomiglia a Kahlan,non trovi? >>. Zedd osservò la neonata << Grazie agli spiriti,non ti somiglia! >> lo prese in giro << Magari ruberà le pesche dal tuo albero >> lo ammonì il giovane facendo ridere il Vecchio Mago << Come va’ il lavoro? >> domandò avvicinandosi alla scrivania << Non credo che firmerò un altro foglio. Voglio stare con la mia bambina… >> rispose Richard,stringendo i denti per il dolore quando Erin gli tirò una ciocca di capelli << Capisco. Immagino ti farà sapere che i preparativi sono ufficialmente terminati >> annunciò e per poco,Richard non spiccò il volo. Quelle parole significavano che l’indomani al tramonto,si sarebbe unito alla sua Depositaria per sempre << Grazie,Zedd >> sorrise sornione. L’Anziano gli diede un’affettuosa pacca sulla spalla << Dovere – ritirò la mano e si fece più serio – Se vuoi tengo io Erin per un po’. Ho visto Kahlan sola del giardino dell’ala sud >> << Vado da lei. – disse passandole la piccola – Chiama la nutrice se hai bisogno >>. Uscì dalla stanza a passo svelto << Pare che siamo rimasti io e te >> disse Zedd rivolto alla bambina prima di portarla nell’anticamera.
   
 
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