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Autore: Just a Shapeshifter    25/08/2015    6 recensioni
Che dire? La natura é stravagante, essa cela magie in creature insospettabili.
Che dire? La psiche umana può cedere al potere dell'istinto?
Che dire? Come reagiranno i nostri amici?
~Scott
~Trent
~Cody
~Heather
~Lindsay
~Harold
Genere: Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Cody, Heather, Lindsay, Scott, Trent
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale
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Annusò a lungo, seguendo le tracce di quella scia odorosa. Ancora cinque chilometri e si, avrebbe raggiunto il branco, finalmente.

Era sempre stata quella popolare, quel genere di ragazza di cui nessuno parla pubblicamente ma di cui tutti volevano sapere tutto di essa. Quel genere di ragazza che al ballo di fine anno vinceva il titolo di reginetta senza troppa fatica, quel genere di ragazza di cui ogni uomo faceva a gara per invitarla ad uscire e di cui ogni ragazza moriva di invidia o scoppiava in lacrime perché beh, non erano come lei.

Un uggiolio ed agitò contenta la coda, un breve ululato per segnalare la propria posizione e iniziò a correre a perdifiato, superando alberi e rocce, slanciandosi di fianco a corsi d'acqua e saltando prati, fino a scendere oltre il versante e superare l'ultima radura, l'odore nettamente più forte ora, ne fu compiaciuta anche se la lingua penzolava fuori dalle fauci, dannazione: non era più abituata a certi sforzi, era passato decisamente troppo tempo, dall'ultima volta.
Si inoltrò tra rami bassi e cespugli fino a scomparire insieme all'argenteo manto, le orecchie fini ascoltavano ogni sussurro della buia foresta. Un rumore più insolito degli altri echeggiò per la foresta ma la ragazza ora lupa non ci fece troppo caso, per una dannata volta non aveva nessuna strategia in mente e questo le costò caro.
Un cinghiale sbucò dal nulla, il suo cupo verso stordì il finissimo udito dell'altra che velocemente balzò di lato e arricciò le labbra, ringhiando cupa.
Aveva sentito l'odore dei suoi fratelli, del suo branco, come aveva fatto a farsi sfuggire un odore così pungente come quello di quel cinghiale?
Bofonchi un poco più acuti e ne capì subito il motivo: era una lei e stava difendendo i suoi piccoli, anche a costo della vita. I propri fratelli sembravano lontani adesso, così si concentrò totalmente sull'avversaria davanti a sé, ora schivando una possente zannata del maiale selvatico, ora ricambiando con i propri candidi canini, ora solo più affilati.
Li affondò nella carne dell'altra, sulla schiena; l'umana in lei sapeva benissimo quanto doveva tenersi il più possibile lontana da zanne e zampe dagli zoccoli affilati e, l'istinto animale rafforzava questa sua idea ancora di più, così per lunghi minuti si limitò a schivare gli attacchi dell'altra arretrando solo per poi attaccare l'altra fulminea su dorso e spalle, anche se sapeva che l'unico punto micidiale per la suina era la gola, che guarda caso si trovava proprio tra zanne e zoccoli... stava rischiando grosso.
Certo, poteva benissimo fare un rapido dietro front e scappare a zampe levate, cercando il proprio branco più tardi, ma l'orgoglio gli urlava di non lasciare perdere, insomma, Heather non era un perdente, non lo era mai stata e di sicuro non lo sarebbe diventata.
Il fiato corto già da prima, l'avversaria con il manto coperto di sangue ma ancora in piedi e pronta a ricominciare e lei con sempre meno forze in corpo, aveva bisogno di carne cruda e subito eh, l'odore di quei piccini sembrava così delizioso... si leccò i baffi distraendosi e l'altra caricò, le zanne andarono a sfiorare il ventre dell'argentata, la quale con un balzo riuscì a saltare in groppa all'avversaria e a donarle un altro forte morso sulla schiena, per poi ululare.
Schivò l'ennesimo colpo e mano a mano i suoi sensi canidi si affinavano sempre di più, mentre lottava per togliere la vita all'altra e per preservare la propria le orecchie captavano scalpiccii di zampe quasi silenziose lungo il terreno, terreno che sapeva di funghi, erba, sottobosco e dov'era lei sapeva fortemente di cuccioli, cinghiale, sangue: carne... vita.
Un grosso lupo dal manto fulvo balzò in avanti e si unì a lei nel combattimento, delle fauci in più facevano sicuramente comodo e si, mano a mano che il tempo passava il branco aumentava, sempre più muscoli e denti arrivavano; madre e piccoli erano spacciati e, infatti fu così.
Il branco fece in tutto cinque vittime, poi chi prima, chi dopo corsero da Heather, uggiolando sommessamente e leccandole il muso o le orecchie, la coda letteralmente impazzita vibrava a destra e a sinistra sibilando nell'aria.
Heather si accorse solo dopo della propria candida coda che, come le altre sue compagne sferzava l'ambiente circostante, andando a toccare le sorelle o i corpi dei suoi compagni di branco.
Il lupo dal pelo fulvo ringhiò e rivendicò la sua preda, Heather sapeva benissimo che l'alfa non andava mai contrastato in nessun caso, così si limitò a far passare le proprie pupille color carbone sul branco, notando con piacere delle nuove entrate, sia i vecchi cuccioli ora divenuti adulti, sia i nuovi arrivati che erano abbastanza grandi per partecipare alla caccia.
Ru iniziò a dilaniare la vittima, il sangue caldo fluiva ora libero sul terreno e anche nei fiuti dei compagni di caccia. Heather sentì di nuovo quel familiare istinto che le urlava di correre e mangiare a più non posso, l'inverno sarebbe arrivato prima di quanto tutti pensassero eh, l'istinto comandava solenne, in quei casi.

Stavano affondando i denti nelle carni degli animali non più in vita, il branco in questi momenti diventava più un solido io e nessuno, ognuno pensava solo alla cosa principale, ovvero il cibo. Heather lottava come tutti per la propria reazione di carne, ma ecco che il pensiero umano tornò a vacillare nella propria mente: uccidere una madre e i suoi piccoli solo per sadico divertimento, più che per fame... il branco era ben proporzionato, nessun individuo magro e malato insomma, okay che in natura il cibo non arrivava con uno schiocco di dita, ma perfino per la perfida calcolatrice strappare la vita a madre e figli era una cosa ai limiti del crudele.
Questo pensiero le valse la propria carne, inghiottita velocemente da Ru, ritirò le labbra ma l'altro fece lo stesso, arricciandole più che potette.
“Sei troppo simile ai due zampe, non capisco come abbia fatto Lesly a trovare qualcosa di interessante, in te.” Lesly era la lupa alfa ma, dal proprio arrivo non l'aveva né vista, né sentito il suo odore. Un cupo pensiero si fece spazio nella mente di Heather mentre i canini scintillavano davanti a Ru.
“Non te ne preoccupare, sarò anche nata due zampe ma di certo un quattro zampe pieno di pulci come te non lo temo!” Si fronteggiarono così, parlandosi con il linguaggio del corpo, i resti di un cinghiale in fianco a loro, le code alte mentre gli occhi analizzavano avversario e circostanze, il branco piano piano fermava la propria fame vorace, osservando i due che emettevano bassi ringhi.
Scattarono all'unisono, Ru spalancò la mandibola e mise in mostra le zanne insanguinate, Heather non fu da meno, serrando poco dopo le proprie nella pelliccia dell'altro, macchiando la propria color perla di porpora.

Ululati e ringhi provenivano dalla foresta ma, erano nascosti da fronde e pini.

Ru alla fine si ritrovò costretto a mettersi supino, l'addome in bella mostra e bassi uggiolii di supplica.
Heather ringhiò rumorosamente e abbaiò a pochi centimetri dall'altro, le zanne sfiorarono il corpo di Ru.
“Hai perso, una due zampe ti ha battuto, senza uso di fucili o tranquillanti.” Fece scattare la coda verso il cielo e si scrollò, eliminando residui di sangue fresco e bava, si leccò una ferita superficiale sulla spalla ma tenne sempre d'occhio il lupo dal pelo fulvo, il ringhio facile, sul muso di Heather. “Non so che fine abbia fatto Lesly o che fine le abbiate fatto fare, non voglio saperlo e perciò non chiederò.” Guardò i presenti e sbadigliò poco dopo annoiata, la coda arricciata un poco sul lato, ora.
“Me ne tornerò con i due zampe, ma esigo che Ru non sia più l'alfa di questo branco, troppo sangue marcio risiede in questo fratello.”
La luna stava facendo capolino nel cielo, facendo brillare la pelliccia dell'asiatica, dandole ancora di più un aspetto più maestoso.
Interrogò con lo sguardo ogni fratello ed ogni sorella e ringhiò sottovoce quando Ru si rimise su tutte e quattro le zampe, sogghignando soddisfatta dentro di sé quando lo vide accucciarsi poco dopo con la coda tra le gambe. Ululò per l'ultima volta insieme alla sua famiglia per poi correre e sparire nel fitto della foresta.

Una mora comparve ai limiti di un boschetto e fece di corsa l'ultimo marciapiede mal illuminato, il fiatone in corpo e il braccio che bruciava.
Si fermò solo dopo aver raggiunto uno steccato all'inglese, essersi rivestita completamente ed esser entrata nella propria casa.
Alejandro l'accolse con un sorriso malizioso, lei si limitò a schiaffeggiarlo con una mano e a chiudersi in bagno, in attesa di un bel bagno caldo.
Alejandro notò quel sorrisetto malizioso susseguito dal fin troppo leggero schiaffo di Heather e lasciò perdere, tornando a cucinare.
La mora si esaminò la spalla e la disinfettò, tuttavia un sorriso per una volta era sul proprio viso.
Si, magari quella lupa dal pelo argenteo non era poi così solitaria... aveva una famiglia con la pelliccia e un compagno subdolo e calcolatore proprio come lei, poteva desiderare di meglio?


M's little nook:

EFPniani bentornati su Animal I've become :3
Che dire? Heather una lupa? Alzi la manina chi se lo aspettava *la alza e si accorge di esser l'unica ad averlo fatto così la tira giù* comunque, demenze dell'autrice a parte, la nostra lupa dal pelo argenteo è passata da ragazza popolare a donna con poteri simili alla licantropia (e non lupo mannaro perché beh, sapete tutti come la pensiamo io e P su codesto argomento -anche perché beh, con The Destiny of Wolves ...-) si dai, non pensiamoci :3
La prossima della lista è la nostra adorabile svampita Lindsay andiamo ragazzi, lei è facile, tremendamente facile da indovinare.
Mi congedo così, con un sorriso mentre guardo la luna piena proprio come la nostra calcolatrice preferita che al momento si sta rilassando in una vasca colma fino all'orlo di acqua e bollicine :3

~M

  
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