26/08/2015
2 recensioniVORTEX OF PASSION
Settembre - Si torna a scuola!!!
May POV
La sua mano scivola tra i miei lunghi capelli biondi, mi perdo nei suoi caldi occhi color cioccolato e mi sento avvampare dentro. “Liam io però…” “Shhht, non parlare” e appoggia le sue bellissime labbra sulle mie. Probabilmente sta rovinando il mio costosissimo rossetto Chanel, ma non mi interessa, per lui, ora, farei qualsiasi cosa. È così sexy e *mmh* ora mi sta mordendo il labbro. “è da troppo tempo che popoli i miei sogni, tu e i tuoi meravigliosi occhi celesti.” Mi solleva sul cofano del suo pick up e io lo stringo a me. Qualcosa mi vibra nei jeans. È il mio I-phone. *Ehi, che vi aspettavate?!*. MI distraggo e lo allontano per guardare la notifica di Whatsapp. Ops, è Zayn.
“Mi sei mancata amore, ieri sera è stato bellissimo”. Merda. Vabbeh. Spengo il telefono e mi rigetto tra le braccia muscolose di Liam, a Zayn penserò dopo.
Il cancello di casa si spalanca e mio fratello Harry esce in compagna del suo (fin troppo) intimo migliore amico Louis. In faccia ha proprio l’espressione di quello che sta per piazzarmi una scenata isterica. “Che cazzo fai? May, ma sei cretina? Se proprio devi limonarti tutti i miei amici vai a farlo da un’altra parte!” Harry ha esagerato come sempre, e sento le lacrime pronte a rigarmi le guance. Non piangerò, non posso rovinarmi pure il mascara, è pure una special edition di Prada. Senza guardare in faccia nessuno corro attraverso il giardino, entro in casa, mi butto sul letto. Domani inizierà di nuovo la scuola e io mi sento già troppo stanca. Tra le lezioni, lo studio e il club di musica non ho mai un attimo di relax. Infatti io, la mia migliore amica June, mio fratello, e quattro suoi amici facciamo parte del club musicale della scuola. Troppi pensieri mi affollano la testa. Spengo la luce e mi addormento ancora vestita.
June POV
Sono già sommersa di lavoro, ed è solo il primo giorno. Il club di musica aveva sempre assorbito tutte le mie energie. “June la scaletta!” “June, presto, i manifesti devono essere perfetti” “June mi raccomando aggiorna il sito del club!” June di qua, June di là, ma in fondo è questa la mia passione. La fotografia, la possibilità di mettere in comunicazione le persone con la sola forza e la bellezza delle immagini. Con l’indice mi sistemo gli occhiali che nel guardare il computer erano scivolati sul naso. Che nervi, May li indossa spesso e volentieri solo per moda, mentre io non ne posso proprio fare a meno. “Ehi, June!” La tensione si allenta non appena sento il suono della sua voce. “Ti ho portato l’USB con le foto che ancora vanno sistemate!”. Ma lui non ha alcun bisogno di Photoshop. È perfetto così com’è. Con i suoi capelli folti e castani, i suoi occhi verdi da gatto e il suo dolce sorriso. Lo era sempre stato per me. Siamo migliori amici dalle elementari anche se è più grande e so tutto di lui, anche ciò che il mio cuore vorrebbe non sapere. Ho cominciato a frequentare sua sorella May per stargli ancora più vicino e devo ammettere che l’avevo giudicata male all’inizio perché, diciamolo, è inevitabile, lei sembra proprio la barbie da cui ti aspetti solo di essere manipolata, ma in fondo formiamo una bella squadra per il club.
Guardo l’orologio e con lo sguardo cerco May che è in elegante ritardo come al solito, la porta si spalanca e una fiammata rossa di capelli cattura la mia attenzione, facendomi girare di scatto. Non l’ho mai vista a scuola, e dire che io conosco tutti. Dev’essere nuova e già sento che potrebbe causarmi dei problemi. Ha un’espressione languida come se fosse in perenne carenza d’attenzione. Non mi fido, sono proprio curiosa di sapere cosa ne penserà May. Quella smorfiosa sicuramente avrà già posato gli occhi su Harry, ma una cosa deve ficcarsi nella testa da sirenetta che si ritrova, lui potrà anche avere dei gusti particolari, ma l’unica donna che potrà averlo sono io.
April POV
Mi presento, mi chiamo April Bergamozzi, ho sedici anni, mi sono appena trasferita a Londra dall’Italia e sarebbe meglio se non fossi mai nata. Prima vivevo in un paese triste e corrotto che si chiama Olgiate Comasco, dove il talento musicale non viene apprezzato per nulla: andare a vivere in Inghilterra è sempre stato il mio sogno, perché l’Inghilterra è un paese perfetto, dove tutto funziona, nessuno ti giudica e la pioggia può nascondere le lacrime. Inoltre voglio scappare dal mio passato, di cui non parlerò mai più a nessuno. Così, quando mia madre Ramona ha divorziato da quell’alcolizzato di mio padre e mi ha proposto di trasferirci qui, mi è sembrata quasi una rinascita.
Oggi è il mio primo giorno di scuola qui alla Rydell High School. Ho scelto di mettermi dei vestiti semplici e non troppo appariscenti: un paio di jeans strappati con All Star rosse e consunte, una t-shirt bianca con una scritta in rosso anch’essa (“Il mio blog è migliore del tuo” c’è scritto, anche se non sono abbastanza abile coi programmi per poterne gestire uno vero, e comunque qualsiasi sito gestito da me farebbe schifo) che richiama il colore scarlatto dei miei lunghi capelli ondulati. Mia madre mi dice sempre che potrei esaltare il verde profondo dei miei occhi con un bell’ombretto, ma io non penso che valga la pena sprecare tempo per truccare un viso insulso e pallido come il mio.
Sono appena entrata nella porta più attraente dell’edificio, quella con il cartello che recita: “Club di musica”. Inutile dire che la mia più grande passione è proprio l’arte delle note e degli spartiti, e non riesco proprio a immaginare un posto migliore per conoscere qualcuno che quest’ aula piena di strumenti e microfoni. Le mie speranze vengono esaudite subito, poiché ci sono due persone, in quest’aula. Una è seduta sulla cattedra davanti al computer: è una ragazza bellissima, con capelli corvini agitati da splendidi riccioli e un paio di eleganti occhiali a nascondere due iridi di un color nocciola dorato. Dio, come vorrei essere figa come lei. Mi osserva da sopra la montatura con un sopracciglio inarcato, quasi come se mi stesse facendo una radiografia. L’altro è un ragazzo chino su di lei, e giuro sul blog che non avrò mai che è uno dei ragazzi più belli che abbia mai visto. Si accorge di me dopo della sua amica seduta, e volge due meravigliosi occhi verde marino su di me, mettendomi in soggezione nonostante il sorriso allegro e compiacente.
“Oh guarda, una nuova arrivata! – esclama questa specie di angelo senz’ali – Io mi chiamo Harry Styles! E lei è…”
“…June Hastings – completa la mora, stiracchiando un sorriso sulle labbra rosse. – e tu chi saresti?”
Sentendomi a disagio per tutta quella attenzione, inizio a balbettare: “I-io mi chiamo April Bergamozzi, m-molto piacere”
“Ah, non Weasley? – esclama Harry divertito, con il suo splendido sorriso tutto denti – Hai proprio dei bei capelli rossi.”
Non so se ridere o piangere per l’imbarazzo, mentre June sembra più tendente al conato di vomito. Bene, sono sicura che diventeremo ottime amiche *sarcasmo*.
A interrompere questa scena patetica ci pensa la porta, e le persone che la attraversano all’improvviso: tre altri *oh mio Dio qui sono tutti bellissimi* ragazzi e una studentessa sottobraccio a due di loro. Resto a bocca aperta, sembra quasi una dea greca per la bellezza dei suoi lunghi capelli biondi e la sua eleganza raffinata. Probabilmente in questo momento, con questa faccia da ebete, tutti mi stanno prendendo per un’idiota.
La dea si vota e i suoi occhi celestini mi notano.
“Uh – dice – e questa chi è?”
Settembre - Si torna a scuola!!!
May POV
La sua mano scivola tra i miei lunghi capelli biondi, mi perdo nei suoi caldi occhi color cioccolato e mi sento avvampare dentro. “Liam io però…” “Shhht, non parlare” e appoggia le sue bellissime labbra sulle mie. Probabilmente sta rovinando il mio costosissimo rossetto Chanel, ma non mi interessa, per lui, ora, farei qualsiasi cosa. È così sexy e *mmh* ora mi sta mordendo il labbro. “è da troppo tempo che popoli i miei sogni, tu e i tuoi meravigliosi occhi celesti.” Mi solleva sul cofano del suo pick up e io lo stringo a me. Qualcosa mi vibra nei jeans. È il mio I-phone. *Ehi, che vi aspettavate?!*. MI distraggo e lo allontano per guardare la notifica di Whatsapp. Ops, è Zayn.
“Mi sei mancata amore, ieri sera è stato bellissimo”. Merda. Vabbeh. Spengo il telefono e mi rigetto tra le braccia muscolose di Liam, a Zayn penserò dopo.
Il cancello di casa si spalanca e mio fratello Harry esce in compagna del suo (fin troppo) intimo migliore amico Louis. In faccia ha proprio l’espressione di quello che sta per piazzarmi una scenata isterica. “Che cazzo fai? May, ma sei cretina? Se proprio devi limonarti tutti i miei amici vai a farlo da un’altra parte!” Harry ha esagerato come sempre, e sento le lacrime pronte a rigarmi le guance. Non piangerò, non posso rovinarmi pure il mascara, è pure una special edition di Prada. Senza guardare in faccia nessuno corro attraverso il giardino, entro in casa, mi butto sul letto. Domani inizierà di nuovo la scuola e io mi sento già troppo stanca. Tra le lezioni, lo studio e il club di musica non ho mai un attimo di relax. Infatti io, la mia migliore amica June, mio fratello, e quattro suoi amici facciamo parte del club musicale della scuola. Troppi pensieri mi affollano la testa. Spengo la luce e mi addormento ancora vestita.
June POV
Sono già sommersa di lavoro, ed è solo il primo giorno. Il club di musica aveva sempre assorbito tutte le mie energie. “June la scaletta!” “June, presto, i manifesti devono essere perfetti” “June mi raccomando aggiorna il sito del club!” June di qua, June di là, ma in fondo è questa la mia passione. La fotografia, la possibilità di mettere in comunicazione le persone con la sola forza e la bellezza delle immagini. Con l’indice mi sistemo gli occhiali che nel guardare il computer erano scivolati sul naso. Che nervi, May li indossa spesso e volentieri solo per moda, mentre io non ne posso proprio fare a meno. “Ehi, June!” La tensione si allenta non appena sento il suono della sua voce. “Ti ho portato l’USB con le foto che ancora vanno sistemate!”. Ma lui non ha alcun bisogno di Photoshop. È perfetto così com’è. Con i suoi capelli folti e castani, i suoi occhi verdi da gatto e il suo dolce sorriso. Lo era sempre stato per me. Siamo migliori amici dalle elementari anche se è più grande e so tutto di lui, anche ciò che il mio cuore vorrebbe non sapere. Ho cominciato a frequentare sua sorella May per stargli ancora più vicino e devo ammettere che l’avevo giudicata male all’inizio perché, diciamolo, è inevitabile, lei sembra proprio la barbie da cui ti aspetti solo di essere manipolata, ma in fondo formiamo una bella squadra per il club.
Guardo l’orologio e con lo sguardo cerco May che è in elegante ritardo come al solito, la porta si spalanca e una fiammata rossa di capelli cattura la mia attenzione, facendomi girare di scatto. Non l’ho mai vista a scuola, e dire che io conosco tutti. Dev’essere nuova e già sento che potrebbe causarmi dei problemi. Ha un’espressione languida come se fosse in perenne carenza d’attenzione. Non mi fido, sono proprio curiosa di sapere cosa ne penserà May. Quella smorfiosa sicuramente avrà già posato gli occhi su Harry, ma una cosa deve ficcarsi nella testa da sirenetta che si ritrova, lui potrà anche avere dei gusti particolari, ma l’unica donna che potrà averlo sono io.
April POV
Mi presento, mi chiamo April Bergamozzi, ho sedici anni, mi sono appena trasferita a Londra dall’Italia e sarebbe meglio se non fossi mai nata. Prima vivevo in un paese triste e corrotto che si chiama Olgiate Comasco, dove il talento musicale non viene apprezzato per nulla: andare a vivere in Inghilterra è sempre stato il mio sogno, perché l’Inghilterra è un paese perfetto, dove tutto funziona, nessuno ti giudica e la pioggia può nascondere le lacrime. Inoltre voglio scappare dal mio passato, di cui non parlerò mai più a nessuno. Così, quando mia madre Ramona ha divorziato da quell’alcolizzato di mio padre e mi ha proposto di trasferirci qui, mi è sembrata quasi una rinascita.
Oggi è il mio primo giorno di scuola qui alla Rydell High School. Ho scelto di mettermi dei vestiti semplici e non troppo appariscenti: un paio di jeans strappati con All Star rosse e consunte, una t-shirt bianca con una scritta in rosso anch’essa (“Il mio blog è migliore del tuo” c’è scritto, anche se non sono abbastanza abile coi programmi per poterne gestire uno vero, e comunque qualsiasi sito gestito da me farebbe schifo) che richiama il colore scarlatto dei miei lunghi capelli ondulati. Mia madre mi dice sempre che potrei esaltare il verde profondo dei miei occhi con un bell’ombretto, ma io non penso che valga la pena sprecare tempo per truccare un viso insulso e pallido come il mio.
Sono appena entrata nella porta più attraente dell’edificio, quella con il cartello che recita: “Club di musica”. Inutile dire che la mia più grande passione è proprio l’arte delle note e degli spartiti, e non riesco proprio a immaginare un posto migliore per conoscere qualcuno che quest’ aula piena di strumenti e microfoni. Le mie speranze vengono esaudite subito, poiché ci sono due persone, in quest’aula. Una è seduta sulla cattedra davanti al computer: è una ragazza bellissima, con capelli corvini agitati da splendidi riccioli e un paio di eleganti occhiali a nascondere due iridi di un color nocciola dorato. Dio, come vorrei essere figa come lei. Mi osserva da sopra la montatura con un sopracciglio inarcato, quasi come se mi stesse facendo una radiografia. L’altro è un ragazzo chino su di lei, e giuro sul blog che non avrò mai che è uno dei ragazzi più belli che abbia mai visto. Si accorge di me dopo della sua amica seduta, e volge due meravigliosi occhi verde marino su di me, mettendomi in soggezione nonostante il sorriso allegro e compiacente.
“Oh guarda, una nuova arrivata! – esclama questa specie di angelo senz’ali – Io mi chiamo Harry Styles! E lei è…”
“…June Hastings – completa la mora, stiracchiando un sorriso sulle labbra rosse. – e tu chi saresti?”
Sentendomi a disagio per tutta quella attenzione, inizio a balbettare: “I-io mi chiamo April Bergamozzi, m-molto piacere”
“Ah, non Weasley? – esclama Harry divertito, con il suo splendido sorriso tutto denti – Hai proprio dei bei capelli rossi.”
Non so se ridere o piangere per l’imbarazzo, mentre June sembra più tendente al conato di vomito. Bene, sono sicura che diventeremo ottime amiche *sarcasmo*.
A interrompere questa scena patetica ci pensa la porta, e le persone che la attraversano all’improvviso: tre altri *oh mio Dio qui sono tutti bellissimi* ragazzi e una studentessa sottobraccio a due di loro. Resto a bocca aperta, sembra quasi una dea greca per la bellezza dei suoi lunghi capelli biondi e la sua eleganza raffinata. Probabilmente in questo momento, con questa faccia da ebete, tutti mi stanno prendendo per un’idiota.
La dea si vota e i suoi occhi celestini mi notano.
“Uh – dice – e questa chi è?”