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Autore: Alis02    26/08/2015    1 recensioni
Ieri ho "conosciuto" una ragazza. Le ho telefonato per sbaglio. La sua voce mi é piaciuta sin da subito. Ed é proprio grazie a questa che l'ho riconosciuta...
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: Scolastico
- Questa storia fa parte della serie 'Lei'
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Ieri ho "conosciuto" una ragazza. Le ho telefonato per sbaglio. La sua voce mi é piaciuta sin da subito. Ed é proprio grazie a questa che l'ho riconosciuta nella mensa della scuola, il giorno dopo.
-Scusa...-
Mi guarda, mi sorride e si sposta. Deve aver capito che devo passare. Non ho il coraggio di dire altro, così le passo di fianco. Continuo a camminare verso l' uscita della mensa continuando a guardarla, fino a girare l'angolo.
 
A fine lezioni, torno a casa.
Apro la porta di casa, butto lo zaino a terra.
-Sono tornato!-.
Non ho fame cosí mi catapulto in camera, mi butto sul letto e penso a tutte quelle frasi che, eventualmente, potevo dire a quella ragazza.
Che demente che sono!
Alle tre e mezza inizio i compiti, che finisco verso le sei. Mi alzo dalla scrivania e scendo al piano inferiore, prendo il cappotto e esco di casa.
In piazza incontro Nick. Decidiamo di prenderci un pezzo di pizza. Tra camminate e chiacchierate, si fa buio.
Mi incammino lungo la strada per casa. Durante il tragitto incontro la stessa ragazza della mensa. La saluto. Lei mi risponde con un cenno. Dopo averla passata, mi giro a guardarla. Ha una camminata sciolta, elegante. Ho una voglia tremenda di prenderla e portarmela a casa...
 
Lunedí. Odio questo giorno. Specialmente se ho passato la domenica a "grattarmi la pancia". Guardando la sveglia mi rendo conto che sono quasi le otto. Mi vesto in un battibaleno e corro verso la scuola. Arrivando, mi accorgo che la bidella sta per chiudere l'ingresso, ma riesco a entrare.
Tutti sono in classe, busso alla porta e quando sento un' avanti, entro senza esitare. Il prof mi guarda fisso negli occhi. Fa venire i brividi, ma mi manda a posto.
Suona la campanella della ricreazione e esco per andare in mensa. In giro non c'é traccia di quella ragazza. Non so perché... Mi sento giú.
Mi siedo ad un tavolo e incomincio a mangiare il pranzo. Arriva anche Nick. Si accomoda di fronte a me guardandomi negli occhi. Inizia a parlare in continuazione, senza fermarsi. Non capisco niente di quello che dice.
-Hai capito?- mi chiede all'improvviso.
-Si...-
Suona la campanella di fine ricreazione e rientriamo in classe.
 
-Finalmente... Si torna a casa-
-...-
-Diego, ma mi ascolti?-
- Ahh... si, la lezione di italiano é stata proprio una palla, oggi... hai proprio ragione...-
-Che centra... Va bé... Romeo é innamorato... Ci vediamo domani-
-A domani...-.
Sulla strada di casa incontro lei. Bellissima. Mi passa accanto, ma la blocco.
-Ehi!-
-Ciao... Tu... chi sei?-
-Ma non riconosci la mia voce?-
-No, perché?-.
Non mi ha riconosciuto. Mi sento strano.
-Niente... Scusa. Non so cosa mi prende. Ma, aspetta non ancora mi presento. Mi chiamo Diego, tu?-.
Esita un po', ma mi risponde.
-Daniela-
-Bel nome-
-Grazie-.
Ci stringiamo la mano. La sua é piccola e morbida. Abbastanza fredda. Vorrei rimanere così, ma non posso. La lascio andare.
-Ci vediamo- dice.
-Si, ciao-.
Rimango a guardarla fino a quando scompare dietro l'angolo.
   
 
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