La
voce narrante di questa storia sono io e anche L.B. esiste… Questi
sono i reali sentimenti di una reale persona…
Excrucior
Perché nonostante
io abbia passato due giorni stupendi a scompisciarmi dalle risate, a
fine giornata, quando rimango sola a pensare, mi sento così
inevitabilmente sola?
Sarà colpa del mio
piccolo cuoricino innamorato, che sobbalza ogni volta che sente quel
nome?
Sarà colpa della
mia stupida timidezza e della mia forzata freddezza d’animo che mi
impedisce di abbracciarlo ogni volta che
voglio?
Qual è in fondo la
vera causa della mia solitudine?
E’ forse chiamata
adolescenza?
“Odi et amo. Quare id
faciam, fortasse requiris?
Nescio, sed fieri sentio et
excrucior.”
Così scrive
Catullo, amico di tutti noi
sentimentalisti.
Excrucior… anche io mi torturo tanto:
Dimenticarti per sempre o inseguire la mia stupida utopia di averti
un giorno come mio compagno?
Mio compagno già lo
sei, ma di scuola… potrei ignorarti, fregarmene di te, ma quando ci
provo tu involontariamente mi rivolgi il tuo dolce sorriso, magari
mi vuoi solo arruffianare affinché io ti presti un foglio, una
penna, il vocabolario; ma io non resisto e il mio cuore si apre a te
più di prima.
Excrucior. Tu sei Lesbia e io sono
Catullo, anche se io sono una donna e tu un uomo e noi due non siamo
mai stati insieme.
Excrucior. Sì io mi torturo d’amore per
te, ma sembrate non accorgervene e pensate tutti che tu piaci ad una
delle mie migliori amiche… non è vero…
Excrucior. E verso lacrime silenziose
torturando e ferendo il mio giovane
cuore.
Vorrei urlarlo al
mondo il mio: “Ti amo L.B.” , ma sono troppo chiusa per
farlo.
Vorrei farmi bella
per te, ma ho paura di non essere più
io…dopo…
Excrucior: I’m
ALONE.