Blackout – Lezione di vita: è sempre oltre le vostre possibilità.



In quel monotono pomeriggio autunnale c'era solo una cosa che poteva peggiorare la situazione: un blackout in tutta la centrale della El Dorado.
«Un sovraccarico…» spiegò rassegnato Gamma dopo aver chiuso lo sportello che copriva il pannello di controllo. L’unica fonte di luce che gli rimaneva era la torcia che teneva in mano, la quale sembrava esser stata presa da un cassonetto e non è che illuminava poi granché… Non avevano mai pensato che lì, al vertice dell'evoluzione tecnologica, potesse verificarsi un simile fenomeno.
Anche quel giorno il ragazzo dai capelli a carciofo non avrebbe potuto fare i suoi esercizi di fitness alla Wii.
Alpha intanto beveva un cioccolato caldo che si era preparato prima che li abbandonasse anche il gas.
«Senza luce e gas per una doccia calda. Moriremo!» esordì a quel punto Gamma alzando le braccia al cielo, scatenando l'attenzione di Beta che si trovava nella stanza affianco.
Dopo pochi istanti di più completo silenzio e lievi scricchiolii, la figura della ragazza pallida irruppe di fronte al volto di Alpha, sfoderando un urlo. Il ragazzo però non batté ciglio e continuò a sorseggiare la bevanda dalla sua tazza color cremisi come se non fosse successo niente.
Vedendo la reazione del viola Beta si lasciò sfuggire un’espressione amareggiata, anche se nessuno l’avrebbe vista nella penombra che creava la torcia di Gamma. «Oh, sei così noioso Alpha.»
Gamma incrociò le braccia e con fare superiore prese le difese dell’amico. «Certo, perché questo tuo sciocco intervento doveva in qualche modo divertirci?»
Beta preferì chiudere subito la discussione prima che diventasse, come al solito, una rissa da pub. «Piantala.»
Il platinato illuminò la figura della ragazza, come per farla sentire colpevole. «Finalmente ammetti la sconfitta.»
Un tonfo sordo seguito da un “Ahia!” fece voltare tutti verso il letto di Alpha. Quest’ultimo seguiva con un pizzico di curiosità negli occhi quella svolta.
Dal copriletto blu scuro fece capolino una chioma castana chiara, identificata dai tre come quella di Einamu. L’intruso strisciò via dal suo nascondiglio con in mano una scatola rossa con un grande fiocco all’estremità. All’inizio sembrò non accorgersi della presenza degli altri ragazzi nella stanza, ma quando si trovò di fronte il proprietario dei cioccolatini non poté fare a meno che sobbalzare. «Alpha! Hm… ciao.»
L’altro invece di ricambiare il saluto indicò la confezione ormai quasi vuota di dolciumi.
Einamu deglutì. Anche se non sembrava minaccioso, Alpha era in grado di trovare delle punizioni orribili. «Questi? Hm… ecco…» mentre parlava fissava gli occhi - che sembravano senza un briciolo di vitalità - del suo interlocutore; gli mettevano i brividi, sembravano scrutagli l’anima. «Te li ricompro.» disse infine, scivolando via dalla porta dopo aver sbattuto contro uno stipite.
Naturalmente non ci fu una particolare reazione di Alpha neanche in questo caso. Si limitò a seguire tutta la scena per poi tornare alla sua precedente occupazione: la cioccolata.
Gamma decise che quello era il momento giusto per riprendere la sua brillante conversazione. «Bene.» si rivolse direttamente a Beta. «Almeno siete fortunati perché qui tra voi c’è un genio che rimetterà in moto il generatore di energia.»
Girando la frittata Beta trovò una scusa per offendere il ragazzo. «Parli di me?»
Con un elegante gesto della mano Gamma eliminò quel commento. «Per favore. Dopo aver constatato che la tua intelligenza di primate rasenta lo zero, direi di no.»
«Cosa?!» indignata la ragazza si avvicinò pericolosamente al platinato con tutta l’aria di una serial killer.
Mentre quei due sprofondarono in una discussione di quelle che si sarebbero trasformate in un’animata discussione all’ultimo sangue.
Alpha finì la sua bevanda. Poggiò la tazza vuota su un tavolino e scivolò, senza che nessuno se ne accorse, verso il pannello di controllo. Lo fissò per un breve secondo e poi impugnò due cavetti, unendoli. Dopo uno scoppio di scintille, la corrente tornò in tutta la centrale, emettendo il classico suono di un apparecchio elettronico che si riavvia.
I due litiganti si voltarono verso Alpha, basiti. Gamma aveva ancora la torcia accesa in mano e non aveva pensato di spegnerla per quanto fosse rimasto male per quel suo gesto.
Alpha pronunciò una frase che fece crollare il mondo addosso agli altri due presenti, una frase che implicava che loro due fossero dei perdenti. «è sempre oltre le vostre possibilità.»





 

{ Angolo di Nyan. ~
Un clamoroso saluto a tutti i sopravvissuti al Blackout!
Finalmente la oneshot che abbiamo iniziato il 27 Maggio del 2014 è stata conclusa. Beh, passo la parola a Nikki-san, che di certo avrà qualcosa di meglio da dire.

­ ~ Angolino di Kichi }
Salve a tutti!
In realtà non ho nulla di esaustivo da aggiungere - lel - a parte che la scena migliore di tutta la fiction è la comparsa di Einamu. So che Alpha gliela farà pagare per quei cioccolatini. (?)
Non ricordo com’è nata la fiction è passato troppo tempo ma devo dire che mi è piaciuto scrivere su questi tre, mi mancavano. Coff-
Anyway, spero che il testo vi sia piaciuto. Se vorrete lasciarci un commento risponderemo molto volentieri.
Alla prossima! ~