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Autore: Kitsune_San    26/08/2015    0 recensioni
"Perché?" chiese Kagura guardando Sogo dritto negli occhi. Per la prima volta della morte di sua sorella, Okita Sogo ... stava mostrando i suoi sentimenti!
Genere: Azione, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kagura, Okita Sogo
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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É un giornata d'inverno e la strada di Kabukicho é invasa dalla neve.

"Gin-chan! Svegliti! Hai promesso di giocare con me al parco!"
"Kagura....sono le 8.00 del mattino! Nessuno va al parco alle 8.00 del mattino!..."
"Gin-chaaaaaaaaaaaaaan!!!"
Gintoki si alza e arriva alla scrivania della sua agenzia. Apre alcuni casetti e aprendo qualche soldo.
"Se vuoi andare al parco vai, ma chiedi alla vecchia di accompagnati! Questi sono i soldi dell'affitto di questo mese..."
"Gin-chan...."
...
"Gin-chan... da quando paghi l'affitto??"
"DA QUANDO HO I SOLDI! E ADESSO VAI! Io torno a dormire" disse Gintoki incamminarsi nuovamente verso il suo letto sbagliando e inciampando su Sadaharu.
 
                    Bar di Otose
"Va bene... ti accompagno! Ma sei certa che non sia malato?" Otose
"Gin-chan ha lavorato tutta la notte per l'affitto... Forse sta morendo!!..."
"Posso occuparmi io di Gintoki-sama!"
"Non devi rovinarti la giornata Tama!"
"Gintoki-sama si è preso cura di me quando ero malata, ora tocca a me!" 
"Lo lascio nelle tue mani! Io Kagura, prometto che tornerò prima di domani! Di questo a Shinpachi, se no il boss verrà a cercarmi!"
"Lo farò! Buona giornata!"

                       Parco
La vecchia Otose si é addormentata su una panchina, e ormai é pesata l'ora di pranzo già da un po' ... ma Kagura non ha tempo per pensarci! Sta giocando con gli altri ragazzini a palle di neve, quando.... 
"Tornatevene a casa! Qui non si può più giocare!"
Kagura conosceva quella voce e non era una voce amica, anzi! Era la voce di un ragazzo, che lei non poteva assolutamente sopportare! Voleva ucciderlo, staccarsi la testa e togliergli quel ghigno dalla faccia!
"Hai sentito quello che ho dello ragazzina? Qui non si può giocare!"
Quella voce era dietro le spalle di Kagura, che stava irrobustendo il fortino della sua squadra, di ormai era rimasta solo lei!
"Se non sparisci sarò costretto a..." la voce venne interrotta...,
Kagura stava piangendo! O almeno così sembrava...
"Non mi importa se piangi o no, te ne devi andare!"
Kagura si girò guardandolo in faccia! Era Okita Sogo! 
"Che ci fai qui?" Chiese Sogo.
"Io ero venuta per giocare con la neve...." 
"Va da un'alt..." Sogo venne interrotto da una forte presa alla gola.
"TU NON PUOI PERMETTERTI DI DIRMI COSA FARE!!" Disse Kagura con tono rabbioso continuando a strozzare il giovane Okita, che riuscì e liberarsi dalla micidiale presa.
"Tu sei pazza!"
"E tu sei un sadico!"
"Sempre meglio che essere pazzi!"
"Io non sono pazza...-disse Kagura guardando verso uno strano individuo in costume da bagno-lui è pazzo!"
"No, lui é pazzo assassino..."
L'uomo in costume da bagno aveva un bazooka in mano.... 
"Non vorrà mica..." Kagura venne interrotta da uno sparo assordante!
"Se mi avessi dato ascolto non ci troveremmo in questa situazione!" ma la risposta che Sogo aspettava non arrivò... 
"Ma che..." Sogo si interruppe nel vedere la giovane Yato stesa a terra mentre un pazzo continuava a sparare dovunque! 
"Una giovane coppia! Che carini! Peccato che uno di voi morirà!"
"Non mi importa se vuoi ucciderla, fai pure!" continuò Sogo con aria soddisfatta rivolgendosi verso quel pazzo... Si sapeva che si odiavano, ma quell'uomo la stava davvero depresso ammazzare! Puntò il bazooka verso la ragazza ancora priva di sensi stesa a terra, mentre il capitano della shinsengumi si allontana da lei.
"Addio mia cara! Hahahaha" disse l'uomo pazzo con una risata maligna.
...
Qualcosa non tornava a Sogo, mentre si allontanava sentiva di aver dimenticato qualcosa, ma aveva la sua katana, era nel fodero attaccato alla cintura, dove era sempre! E il suo bazooka era nell'auto parcheggiata sul ciglio della strada dall'entrata del parco! Ma cosa gli mancava? Non lo capiva proprio!
BOOM!
Il colpo partì, diretto alla piccola Yato!
"...tu...da quando ti preoccupi per me?"
"Mi sono ricordato che se muori non potrò più insultati!" 
"Gin-chan dice che se un ragazzo prende in braccio una ragazza significa che si é innamorato...." al suono delle parole di Kagura, Sogo scoppiò a ridere, ma non era il momento! Il criminale era infuriato, ma non abbastanza da battere quei due insieme! Un membro del clan Yato é potente già di suo, ma con Okita Sogo ... nessuno avrebbe voluto essere quell'uomo!
Kagura gli sferro un calcio su fianco destro, mentre la spada di Sogo colpiva la spalla sinistra, tagliando in due l'arma con estrema facilità!
"Potevi farlo prima!" replicò Kagura.
"Sì... avrei potuto..." rispose Sogo 
"Sei davvero un sadico..."
"E tu una bambina!" 
"Non ti sopporto!"
"Avrei dovuto lasciarti sotto il tiro del bazooka!"
"Vuoi combattere?"
"Aspetta che prendo il mio bazooka..."
"Sei un fifone!"
"Mocciosa!"
"Idiota!"
"Neonata!"
"Ora basta!" e queste furono le ultime parole di Kagura, che sferró un potente pugno al ragazzo di fronte a lei!
"Perché?" chiese Kagura guardando Sogo dritto negli occhi. Per la prima volta della morte di sua sorella, Okita Sogo ... stava mostrando i suoi sentimenti!
"Perché cosa?" rispose allora il giovane.
"Tu preoccupato per me!"
"Perché dovrei?"
"Sei tu a doverlo dire..."
I due si guardarono dritti negli occhi, mentre Sogo continuava a tenere il braccio di Kagura.
"Lasciami andare!" disse spaventata la piccola Yato.
"No" le rispose Sogo con voce ferma e strana.
"Cosa vuoi da me?"
"Niente"
"Continui a tenermi il braccio, e sembri strano... mi fai paura..."
"Allora dovrei asserendo sempre così!"
"Smettila..."
Sogo sembrava, anzi, ERA sempre più strano agli occhi di Kagura...
"Non...non devi lavorare?" Kagura voleva che se ne andasse il più lontano possibile da lei.
"Si"
"Allora vattene!"
"Non ne ho voglia"
"Ma è il tuo lavoro!"
"Non ho voglia di lavorare"
...
Una voce esterna interruppe l'infinita conversazione dei due.
"Sogo! Smettila di stare lì a perder tempo con quella mocciosa! Porta qui quel tizio! E tornatene al lavoro!" ed là voce di Hijikata, che urlava contro al ragazzo, che decise di lasciare il braccio di Kagura.
Okita Sogo se ne stava andando, mentre alla giovane Yato uscirono delle parole, che pronunciò sottovoce:
"Sogo no baka..."
   
 
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