Anime & Manga > Wolf Girl & Black Prince
Ricorda la storia  |      
Autore: Rinalamisteriosa    28/08/2015    3 recensioni
Loro due erano fatti così, fin dall’inizio avevano rivelato la loro maschera più autentica mettendo da parte ogni falsa ipocrisia.
Erika conosceva il vero Kyouya, mentre Kyouya aveva trovato pane per i suoi denti con lei.
Si punzecchiavano, discutevano, ricorrevano ai ricatti, si ignoravano per dispetto, però in qualche modo le loro strade si incrociavano sempre.
In quei rari momenti in cui lui mostrava di tenere veramente a lei, Erika sentiva che ne valeva la pena e che il suo cuore non avrebbe mai smesso di battere, non avrebbe mai represso quel sentimento importante che provava.

[Kyouya/Erika + comparsa di Ayumi]
**Partecipa alla challenge senza scadenza “100 % prompt to write about them”**
Genere: Introspettivo, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ayumi Sanda, Erika Shinohara, Kyouya Sata
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Nick: Rinalamisteriosa

Titolo: Una relazione complicata

Fandom: Wolf Girl & Black Prince

Personaggi: Ayumi Sanda; Erika Shinohara; Kyouya Sata

Coppia: Kyouya/Erika

Prompt usato: 15 - Pocky game

Introduzione: Loro due erano fatti così, fin dall’inizio avevano rivelato la loro maschera più autentica mettendo da parte ogni falsa ipocrisia.

Erika conosceva il vero Kyouya, mentre Kyouya aveva trovato pane per i suoi denti con lei.

Si punzecchiavano, discutevano, ricorrevano ai ricatti, si ignoravano per dispetto, però in qualche modo le loro strade si incrociavano sempre.

In quei rari momenti in cui lui mostrava di tenere veramente a lei, Erika sentiva che ne valeva la pena e che il suo cuore non avrebbe mai smesso di battere, non avrebbe mai represso quel sentimento importante che provava.

Disclaimer: I personaggi citati non appartengono a me e non ho scritto a scopo di lucro, ma solo per diletto personale.

 

 

 

 

 

*

 

 

 

 

 

Erika assottigliò i suoi grandi occhi castani ed emise un ringhio sommesso che sembrava veramente quello di un cane.

Era a dir poco arrabbiata con un certo principe sadico per il suo comportamento poco romantico e se avesse stretto maggiormente il pacchetto apribile che teneva nella mano destra, era sicura che avrebbe fatto danno, quindi la ragazza lupo lottò con tutta se stessa per trattenersi.

Da quando la sua compagna di classe, Marin, le aveva parlato di questo veloce giochino che andava di moda fra le coppiette, era stato impossibile levarsi dalla testa il pensiero di lei e il suo bel Kyouya vicini, faccia a faccia, separati dalla sola presenza di un commestibile bastoncino ricoperto da uno strato di cioccolata.

E appena aveva compreso che il pocky game consisteva nel mordere questo dolce biscottino fino a far combaciare le labbra - solamente così i contendenti vincevano la sfida -, si era sentita scoppiare dall’euforia ed era subito corsa ad acquistare un pacchetto, per poi cercare il ragazzo e convincerlo a giocarci insieme, loro due soli.

Erika gli aveva espresso la richiesta in modo semplice e innocente, forse era perfino arrossita, che gli costava accontentarla, renderla felice fin nel profondo!

Perché è questo che fanno le vere coppie, no?

Condividono le cose più belle, raggiungono un’intesa speciale, cavalcano la stessa lunghezza d’onda e si confortano a vicenda per superare le difficoltà della vita.

Invece lui doveva rendere tutto più arduo, estremamente difficile! Freddandola con uno sguardo deciso e rifiutandosi in un modo per nulla gentile, piuttosto sadico, le aveva voltato le spalle e si sarebbe presto allontanato dal tetto dell’edificio scolastico se lei non avesse deciso di sbloccarsi e di giocare la sua ultima carta, il suo asso nella manica, per salvare quel breve appuntamento cominciato male durante l’ora libera dalle lezioni.

Rilassò i lineamenti del viso e le braccia, prese un bel respiro e sollevò la mano fissando ciò che racchiudeva.

«Kyouya-kun, sì, vattene pure, tanto ho ancora tempo per andare alla ricerca di Kusakabe-kun, lui sarà senz’altro contento di giocarci con me! O forse potrei chiederlo a… Kamiya-kun?» riferì leziosa, ad alta voce, apposta per risultare più credibile e dissimulare la sua bugia necessaria. Se voleva ottenere una qualche reazione, anche minima, doveva assolutamente rischiare.

Occorreva che mentisse, proprio per risvegliare la sua gelosia.

Fu questione di secondi e Kyouya si fermò, voltandosi e guardandola di sbieco, accigliato.

«Non m’interessa, cocciuto cagnolino. Io detesto la cioccolata, ma come al solito ti lasci trasportare da tutto quello che ti dicono e dimentichi certi dettagli… Fai un po’ come ti pare», sostenne con una nota di irritazione, ma a parte questo senza fare una piega ed era dannatamente più convincente della ragazza, che sgranò gli occhi e rimase interdetta.

Non per questo si arrese.

Anche se il labbro inferiore prese a fremerle, l’ostinata Erika aprì il pacchetto con il pollice, afferrò con i denti uno dei bastoncini al cioccolato all’interno e si diresse a passo di marcia verso di lui, bloccandolo dal polso prima che potesse sfuggirle ancora.

«Kyouya-kun, sei incorreggibile! Da quando stiamo insieme, ho fatto i salti mortali per te, eppure tu mi ripaghi sempre con le stesse monete! E non mi riferisco solo al trattamento da cagnolino fedele e ubbidiente…» si sfogò, gli occhi tristi nascosti dalla frangetta, il dolcetto spostato dai denti davanti alla mano libera, per poter confessare un pensiero in tutta franchezza, senza nessun inganno stavolta – non l’avrebbe mai chiesto ai due ragazzi se aveva lui.

Loro due erano fatti così, fin dall’inizio avevano rivelato la loro maschera più autentica mettendo da parte ogni falsa ipocrisia.

Erika conosceva il vero Kyouya, mentre Kyouya aveva trovato pane per i suoi denti con lei.

Si punzecchiavano, discutevano, ricorrevano ai ricatti, si ignoravano per dispetto, però in qualche modo le loro strade si incrociavano sempre.

In quei rari momenti in cui lui mostrava di tenere veramente a lei, Erika sentiva che ne valeva la pena e che il suo cuore non avrebbe mai smesso di battere, non avrebbe mai represso quel sentimento importante che provava.

Con il viso abbassato, udì finalmente il sospiro rassegnato del suo ragazzo.

«E va bene. Giochiamo…».

Erika sussultò emozionata, venendo quasi tentata dall’impulso di abbracciarlo e di esultare per la gioia.

«…A una condizione», concluse Kyouya Sata, colpito da un’idea improvvisa, o forse no.

Ed Erika Shinohara doveva aspettarselo che non era ancora il tempo di gioire, che in cambio quell’approfittatore scaltro avrebbe posto una clausola sicuramente antipatica sopra al suo desiderio egoistico di un romantico pocky game.

 

 

 

«Eh? Si trattava solo di preparargli per un mese il bentou? Allora non ti è andata così male, Erika-chan!» le disse sollevata la sua migliore amica, Ayumi, mentre sorseggiava un bicchiere di succo di frutta dopo aver ascoltato pazientemente il racconto dell’episodio risalente al giorno prima.

«Sì, San-chan, ma non uno qualsiasi, vuole che usi una determinata ricetta che mi consegnerà più tardi… E conoscendolo non sarà nulla di semplice!» si lamentò la ragazza, chiudendo gli occhi, il mento appoggiato tra le mani, sopra il banco sul quale si era accasciata in un momento di indolenza.

«Suvvia, guarda il lato positivo, almeno ti ha accontentato…» cercò di consolarla l’altra, socchiudendo gli occhi color oliva prima di bere un altro sorso.

Erika annuì e ripensò al bacio a fior di labbra che era venuto naturalmente alla fine del gioco.

Kyouya non era tipo da baci lunghi, ok, però un po’ ci aveva sperato; dal momento che il cioccolato era fondente, e quindi dolceamaro, pensava l’avrebbe trovato più di suo gusto, permettendole così di godere di un contatto più profondo, più intimo.

Il pocky game in fondo era solo un pretesto per sperimentare qualcosa di nuovo.

Si voltò appena per fissare la figura della sua amica e per darle un consiglio, giunto sul momento, arrossendo subito dopo.

«San-chan, se un giorno ti innamorerai di qualcuno, almeno tu, non finire in una relazione così complicata come la nostra».

E Ayumi Sanda, tranquillamente, le assicurò che sì, avrebbe fatto molta attenzione e che il suo buon senso non l’avrebbe di certo tradita.

 

 

 

 

 

 

 

 

________

Note: Vi presento una breve one-shot spensierata scritta di getto, senza troppe pretese e senza preoccuparmi di una precisa collocazione all’interno di questo simpatico anime-manga.

Appena ho visto che esisteva la sezione e che conteneva solamente una fan fiction, ho pensato di dover rimediare. Inoltre vorrei prendere dimestichezza con la coppia Kyouya/Erika in attesa che arrivi l’ispirazione per un’altra storia.

Spero vi piaccia, adesso corro ad aggiungere i personaggi di Erika e Ayumi nella lista, votatele mi raccomando! ;)

 

Rinalamisteriosa

 

 

 

**Partecipa alla challenge senza scadenza “100 % prompt to write about them”**

 

  
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Wolf Girl & Black Prince / Vai alla pagina dell'autore: Rinalamisteriosa