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Autore: Zappa    28/08/2015    8 recensioni
Questa è una sfida tra me, Ssjgod, Vincenzoraimondo1, PettyVeggySayan e xslimshadyx!
Questa volta vince chi riceve più recensioni POSITIVE! Quindi abbiate pietà :)
Genere: Comico, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Bulma, Vegeta
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Quella mattina il sole batteva forte e la calura estiva bruciacchiava la città dell'Ovest, che lentamente apriva gli occhi ai raggi del sole.
Era una così bella giornata che, pur essendo fine agosto e le ferie fossero finite, Bulma aveva deciso di mandare a quel paese il lavoro per quel giorno e di cuocersi al sole, sdraiata sulla sdraio e sorseggiando un the freddo alla pesca.
I capelli sparsi al vento, - da fare invidia alla Laura di Petrarca -  la forma degli occhiali da sole stampata sulla faccia, il bikini striminzito: era tutto perfetto.
Oddio, tranne per qualche fastidiosa zanzara che osava far sfigurare la sua bella pelle ma, si poteva dire, che quella mattina Bulma aveva proprio mandato tutto alle ortiche per rilassarsi come si deve.
Finché, mentre era sdravaccata sulla pancia, un'enorme ombra si stagliò tra lei e i raggi solari, facendola girare stizzita.
Un'astronave piuttosto strana, con delle ali quadrate e un'enorme oblò nel mezzo, si presentò ai suoi occhi.
Sorpresa, si tolse di mezzo gli occhiali e, a momenti, rovesciò il the sui cuscini, ritrovandosi davanti degli alieni. Un bel po' di alieni. Circondata dai nuovi arrivati, si guardò intorno: una serie di omini tutti uguali, muniti di armatura bianca, caschetto e di quella che era una ... pistola laser? la stavano minacciando, finché, quando proprio stava per aprir bocca per questionare sul parcheggio abusivo nel suo prato, la folla si aprì come il Mar Rosso e un alieno, anche lui piuttosto strano, fece la sua comparsa, stavolta nero come la liquirizia.
Doveva avere l'asma, constatò Bulma.
Respirava, infatti, piuttosto pesantemente, oppure, più semplicemente, doveva avere un caldo boia, visto che erano quasi 40° gradi e quel furbo se ne andava in giro con l'armatura, il casco e il mantello pesante, tutti rigorosamente neri.
Improvvisamente, quest'ultimo genio del travestimento, alzò la zampa destra e pronunciò solennemente, con enfasi eroica:

"Io sono il Grande Lord Darth Vad-"
"VEGETAAA, ci sono tuoi amici! Muovi il culo e vieni subito qui!"
Concluse spiccia per lui Bulma, tornandosene a posizionarsi sul materassino e lasciando leggermente perplesso il grande Lord, che diede velocemente un'occhiata alle sue guardie, altrettanto confuse.
Con il fiatone, il berretto dei Metallica in testa e la mazza da baseball, Vegeta si presentò al cospetto di Bulma e le ringhiò contro un pratico:
"CHE C'È."
Il suo sguardo seguì, poi, l'indice della donna che additò a dietro di lui la massa di gentaglia spaziale. S'avvicinò, borbottando alla calca.
"CHI SIETE? E CHI VI HA PERMESSO DI PARCHEGGIARE LA BARACCA IN GIARDINO?!"
"VEGEETA! SII GENTILE"
"FATTI GLI AFFARACCI TUOI, DONNA!"
"Ehm, scusate..."
Vegeta fulminò con lo sguardo quello che per lui era un damerino in calzamaglia nera che aveva osato intromettersi.
"Posso presentarmi?" chiese quest'ultimo con voce cavernosa.
"Sarebbe un po' maleducato, sapete, non presentarci."
Il Principe, allora, alzò gli occhi al cielo e, mettendosi a braccia conserte, si mise ad ascoltarlo, intimandogli di continuare.
Al cenno dell'Uomo Nero, uno degli Stormtrooper andò a prendere uno stereo.
Lo accese e inserì un CD con l'etichetta 'COLONNE SONORE SWANG' per poi finalmente premere su Play. Allo scoccare di una musica piuttosto inquietante, il nostro amico con l'asma iniziò:

"Io sono il Grande Lord Sith Darth Vader, primo discepolo dell'Imperatore e Signore dell'Universo Lord Palpatine. Inchinatevi davanti alla Forza e al magnifico Impero Oscuro, perché noi v-"
"Sì, sì, sì. Senti, che vuoi Dark Water o come Kami ti chiami?" si affrettò il Principe a chiedere.
"Ah. Ehm... Be', il solito: conquistare il pianeta, sottomettere la popolazione ed estrarne le risorse per poi farlo esplodere."
"Ahh! Ma allora siete colleghi!"
Li raggiunse una raggiante Bulma che aveva sentito le presentazioni del Dark Water.

I due la fissarono interdetti: scazzato Vegeta e Darth Vader leggermente risentito per l'ennesima interruzione.
Si fissarono poi, come due cani pronti a sbranarsi.
"Mah, sì, dai."
"Be', può essere." constatarono entrambi infine.
"Allora bisogna festeggiare!" e, prendendoli entrambi a braccetto, l'azzurra s'avviò dentro casa, seguita dalla marea di truppe d'assalto affamata.
Il Sign. Brief e la Sign. Brief furono così entusiasti di avere degli ospiti che svaligiarono tutte le dispense della casa ed organizzarono una bella bracciolata come tra amiconi ritrovati, mentre le guardie s'organizzarono in un piano bar e lo Stormtrooper di prima, quello che era andato a prendere lo stereo, s'appostò a fare il Dj improvvisato tra gli applausi e gli incitamenti dei compagni.
Darth Vader, inizialmente riluttante a tanta compagnia, si fece presto trascinare dall'entusiasmo e improvvisò, sotto gli schiamazzi delle guardie, una breakdance a ritmo di un hip hop calzante, battendo il campione in carica Yoda che, quando lo venne a sapere, si mise a rincorrere le farfalle con la spada laser per il nervoso.
La maggior parte del cibo preparato venne in ogni caso aspirato da Vegeta mentre il Signore Oscuro si limitò ad un succo di frutta, anche perché, con la maschera, riusciva a mangiare ben poco.
Darth Vader e Vegeta si sfidarono poi ad una gara di cucina, per la giuoia della Signora Bunny, che offrì loro di indossare i suoi preziosi grembiulini rosa con i cuoricini e gli orsetti.
Chi avrebbe preparato più pancake in venti minuti avrebbe vinto, con il risultato di farina dovunque, perfino nella maschera dell'ex Jedi, tantoché Vegeta dovette ricorrere alla manovra di Heimlich per farlo nuovamente respirare, padelle bruciacchiate e con il manico colato, e mezza cucina in fiamme.

Si ritrovarono, poi, assieme a ridere malvagiamente come dei cattivoni Disney, a giocare interminabili ed esplosive partite di scacchi, - perché, quando uno dei due perdeva, il tavolo o veniva scaraventato contro il muro o prendeva fuoco - a parlare delle loro conquiste nello spazio, a sbellicarsi dalle risate sull'ultimo genocidio e, infine, a giocare a bocce. Gioco in cui Vegeta, ogni volta, perdeva, perché l'altro si avvaleva dell'uso della Forza, muovendo le bocce per batterlo.
Alla sera, quando la festa era finita, si ritrovarono a parlare sotto la Luna.
"E questa è la storia di come ho fatto esplodere tutti i pianeti della Galassia Nove."
"Capisco. Io invece sto polverizzando pianeti su pianeti alla ricerca dei ribelli che contrastano l'Impero. Una vera noia. Ehi, sarebbe carino se ti unissi a noi, così, appena avrò sconfitto l'imperatore, faremo cinquanta e cinquanta dell'Universo!"
"Uhm, ci penserò. Ma non prima di aver sconfitto Kakaroth, il mio nemico giurato!"
"Ma dai, anche tu hai un nemico giurato? Il mio è quel verme di Obi Wan Kenobi che lotta nella resistenza. Ed ha pure mio figlio dalla sua parte! Ma non per molto. Ah, questi giovani... hanno tutti la loro fase ribelle."
"Ah, io dico che non c'è più rispetto. Pensa che io una volta ero un principe! Poi mi hanno sfrattato."
"Ah. Che tristezza."
"Non me lo dire... Ora vivo su questo sasso. E meno male che dove conquistare l'universo per sottometterlo! Ma un giorno mi vendicherò!"
"Ah! Puoi scommetterci: ucciderò tutti i Jedi e l'Universo sarà mio!"
"BWAHAHAHAHA"
"MUAHAHAHAHA"
Si stopparono, poi, all'improvviso e si guardarono negli occhi. Arrossirono entrambi d'istinto, come delle ragazzine del liceo, e si avvicinarono l'uno all'altro, sedendosi vicini vicini.
"Sarai per sempre mio amico?" chiede dolcemente Vegeta.
"Sì!" rispose affiatato il Sith, abbracciandolo e tenendoselo stretto tra le tenaglie di ferro che aveva al posto delle braccia.
Fu un momento... dolce. Fin troppo.
"Ehm, Signore...?" interruppe il dolce momento la guardia, per poi non ricevere risposta.
"Signore, non dov-"
"PER TUTTE LE GALASSIE. CHE C'È."
"Dobbiamo andare, l'Imperatore attende il rapporto."
I due amanti o amici o... conoscenti? Come li chiamereste due pluriomicida abbracciati?
Insomma, loro due, che erano seduti vicino, sciolsero l'abbraccio ma si ripromisero di trovarsi ancora e Darth Vader, prima di partire, regalò a Vegeta la sua bella spada laser, mentre Vegeta gli insegnò un nuovo metodo di tortura per far confessare anche i prigionieri più restii.
Con un ultimo saluto, l'astronave partì, investendo i Briefs del fumo di scarico del motore. Un polverone assurdo che fece appassire mezzi pomodori dell'orto della Signora Brief.
Mentre l'astronave lasciava l'atmosfera e atterrava sulla Morte Nera, Darth Vader si mise ad osservare dall'oblò il pianeta dove, per la prima volta, dopo tanti anni, aveva trovato un amico. Un vero amico.
Mah, in fondo, chi se ne fregava? Si appellò al generale di bordo.
"Generale Grevious"
"Signore?"
"Attivate il raggio per distruggere il pianeta."
"Ma? Come? Non avevate promesso a quel Saiyan che n-"
"LA COSA MI È INDIFFERENTE. Distruggetelo e poi andiamo."  biascicò risoluto e lasciò sogghignando la stanza, lasciando i suoi inferiori piuttosto interdetti. Come cambiavano facilmente d'umore questi cattivoni.

"Allora? Finalmente hai trovato un amico, eh?"
Gli sorrise caldamente Bulma, dopo averlo raggiunto sul prato mentre lui era ancora con il naso all'insù.
"È stato anche carino che ti ha promesso che non avrebbe distrutto il pianeta" gli disse mentre l'uomo le dava le spalle per rientrare in casa.
"E ha anch- OH MIO DIO CHE DIAMINE È QUELLO?!"
Vegeta si girò si scatto con gli occhi fuori dalle orbite appena si vide arrivare un raggio enorme dal cielo.
"BARATTOLO DI LATTAAAAA"
e con questo urlo, trasformandosi in Super Saiyan, sfrecciò verso il cielo per fermare il raggio distruttore.
A bordo della sua nave, intanto, Darth Vader, ormai scampato nell'iperspazio, se la rideva di gusto: chissà se il Principe aveva apprezzato lo scherzetto.
Era davvero un burlone.

FINE

*parte la colonna sonora di Star Wars*

ANGOLO DELL'AUTRICE
Et voilà!
La scemenza non ha limiti! Spero di avervi divertito!
A presto belli :)
   
 
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