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Autore: DreamsofMartina    03/02/2009    2 recensioni
Che cosa succederebbe se nel giorno più bello della tua vita nulla andasse come programmato? Riuscirebbe una canzone a cambiare le cose? Tra CD, auto e tanto Jonas power, una piccola storia senza pretese. Missing moment di "Freedom".
Genere: Romantico, Commedia, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Joe Jonas, Nuovo personaggio
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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“Vi volete muovere

Lo so che ho una long-fiction in produzione, il cui terzo capitolo è finito e verrà postato il prima possibile, ma ieri mi è venuta in mente questa shottina mentre ero bloccata nel traffico e non potevo non scriverla!!!

Potete considerarla un missing moment delle mia long “Freedom”, io l’ho pensata così e spero proprio che vi piaccia!!! E’ ambientata un po’ di anni dopo la vera storia e l’auto citata in marca e colori è in realtà la mia (già, già *marty fa segno di sì con la testa*).

Questa storiella è dedicata al mio idolo nonché Capo (noi sappiamo perché =]) e, ultimamente, membro dei Septembers  (^______^ in inglese suona meglio *o*),  Minako_86, che non riuscirò mai a ringraziare abbastanza per tutto quello che fa!!!

Minako/Capo spero che riuscirai a leggere questa storia tutta tua!!!

Un bacio a tutti.  Aya

 

 

“Vi volete muovere!” sbraitò la ragazza premendo per l’ennesima volta la mano sul clacson della Smart grigio-blu metallizzata.

Il ragazzo seduto sul sedile del passeggero sorrise accarezzandole la spalla: “Amore calmati!”

La ragazza scostò malamente i veli dell’abito da sposa che, costretto nelle piccole dimensioni dell’abitacolo, le impedivano di guidare e alzò un sopraciglio: “Amore lascia che ti rammenti perché siamo imbottigliati nel traffico da più di mezz’ora, vuoi?

Incominciamo col dire che a quest’ora noi saremmo dovuti essere in chiesa, tu ad aspettarmi all’altare e io attraversando la navata centrale felice e con le lacrime agli occhi, tua madre al settimo cielo perché finalmente ti si leva dal groppone e la mia con un po’ di collirio al posto delle lacrime che ancora si domanda incredula come qualcuno di sesso maschile sia riuscito ad innamorarsi di me arrivando anche a sposarmi.

Un bel quadretto, vero? Se non fosse che il mio fidanzato, nel ritardo cronico che caratterizza la sua vita, non solo ha mancato il passaggio di suo fratello per andare in chiesa, ma si è anche scordato di affittare l’auto che avrebbe dovuto portare la futura moglie alla suddetta chiesa!

E ora gli unici due neuroni che ha in testa incessantemente impegnati a ballare il tip-tap, ignorando il disastro e il ritardo incalcolabile in cui ci troviamo, mi chiedono di stare calma!

Ah avvertimi se ho scordato qualcosa!”

Il ragazzo impegnato a scartabellare dei CDs, accorgendosi del silenzio che si era creato si voltò: “Lo sai a cosa stavo pensando?”

“Scusa Joe ma hai almeno ascoltato una parola di quello che ho detto?” chiese la ragazza con un tono di voce che era un mix tra il furioso e lo sconcertato.

Il ragazzo tornò a guardare i CDs, lanciandone qualcuno in aria di tanto in tanto: “Guarda che non è del tutto colpa mia, io te l’avevo detto di girare a Riverside Dr anziché proseguire per la 134, avremmo evitato tutto questo traffico, sai?” disse con una tale nonchalance da far drizzare le piume ad un pollo.

“Perché non guidi tu allora visto che sei così esperto! -disse stizzita- Ah già dimenticavo, piccolo particolare: la moglie guida - fece un cerchio intorno al suo viso con l’indice - e il marito no!” concluse calcando la voce sull’ultima parola.

“Io non c’entro niente, sono loro che non me l’hanno voluta dare!” disse mettendo il muso l’altro

“Ok, allora scriversi le risposte sulla mano allo scritto, prendere in pieno un palo della luce, schivare all’ultimo secondo un vecchietto che attraversava sulle strisce e… com’era? Ah sì, ammaccare ripetutamente l’auto del proprietario della scuola guida non rientrano nell’io non centro niente, vero?” chiese ironicamente la ragazza

“Non c’era bisogno di essere così precisa e poi quello dell’auto era solo un graffietto, non è mica colpa mia se una Ferrari non resiste ad una piccola botta, si vede che non le fanno più come una volta!” rispose elusivo, infilando nuovamente la testa nei CDs.

“Sì, sì, come no! - in quel momento alcune gocce iniziarono a bagnare il vetro dell’auto - Ci mancava solo la pioggia!” disse sbuffando la ragazza, azionando il tergicristallo e accelerando improvvisamente superando il semaforo appena diventato verde.

“Sai come si dice in questi casi?”

“No Joe, non lo so e ci terrei a non saperlo!” rispose lei sperando che Joe non le rispondesse evitando almeno per una volta che qualsiasi cosa lui avesse pensato potesse in alcun modo avverarsi.

“Sposa bagnata, sposa fortunata! Prego. - disse lui anticipando la risposta della ragazza che si limitò ad un grugnito di disappunto - Tornando la discorso di prima, stavo pensando che io e te non abbiamo una canzone!”

La ragazza sbuffò, sistemandosi l’acconciatura che aveva richiesto due ore di interminabile lavoro e tirate di capelli, ormai irrimediabilmente rovinata.

“Beh mi aspettavo un po’ più di entusiasmo!” rispose il ragazzo prendendo un altro CD.

“Joe nella situazione in cui ci troviamo mi è difficile, per non dire impossibile, rimanere sorpresa perché non abbiamo una canzone tutta nostra!” concluse la ragazza ricevendo come risposta un CD che le arrivò in piena faccia.

Si volto furente verso il povero ragazzo che disegnò sul volto il più innocente dei sorrisi, allungò la mano: “Dammi quei CDs!” ordinò

“Ma Katy tesoro ne possiamo parlare!” rispose lui tenendo stretto in mano l’astuccio incriminato

“Joseph Adam Jonas non c’è nulla di cui parlare, dammi quei CDs ora!”

“Therine non c’è bisogno di arrabbiarsi così!” disse Joe tentando di addolcirla un po’

“Ora!” Katy allungò la mano per prendere l’astuccio, ma Joe allontanò prontamente la sua mettendo in salvo il suo tesoro dall’ira della fidanzata.

La battaglia durò per una decina di minuti fino a quando l’astuccio scivolò dalle mani del ragazzo cadendo fuori dal finestrino.

Katherine si risistemò al volante soddisfatta mentre Joe incrociò le braccia offeso: “Uffa proprio ora che avevo trovato una canzone decente!” si lamentò voltandosi verso il finestrino rigato dalla pioggia che si faceva via via più intensa.

La ragazza poggiò la testa sul volante abbattuta: “E’ inutile Joe non faremo mai in tempo!” disse sconsolata.

Il ragazzo si voltò: “Ma insomma è solo uno stupido matrimonio, possiamo riorganizzarlo in qualsiasi momento lo vorrai! E poi non cambierà di certo le cose tra di noi, a parte il fatto che passerò dal fidanzato al marito, beh almeno ho guadagnato tre lettere!”

Katy ridacchiò fissando il ragazzo: “Lo so Joe che non cambierà niente ma per me non è solo uno stupido matrimonio è il mio stupido matrimonio, per una volta volevo che tutto fosse perfetto, sai uno di quei quadretti che tieni attaccato alla parete, la famiglia felice, gli sposi, la sposa in lacrime, il riso - sospirò - ma hai ragione tu, possiamo riorganizzarlo quante volte vogliamo.” si voltò a guardare nuovamente la strada.

“Sì è vero possiamo rifarlo, ma dopotutto questo è soprattutto il tuo matrimonio e se tu lo vuoi celebrare oggi, si celebrerà oggi!” disse risoluto il ragazzo sporgendosi verso di lei, sterzando improvvisamente.

“Joe ma che fai!” urlo lei presa dal panico

“Fidati di me! - sorrise - Prendi quella strada lì!” le indicò un grande viale sulla destra

“D’accordo! - disse Katy riappropriandosi del volante - Ma lascia che guidi io, se dobbiamo andare al matrimonio almeno voglio arrivarci intera!”

Joe rise e alzò le mani in segno di resa: “Ok hai vinto tu! Parcheggiati là!” indicò il parcheggio lasciato vuoto da un auto appena partita

Katy sterzò bruscamente per la seconda volta nella frazione di un minuto, parcheggiando l’auto: “Grazie per la tempestività amore!” grugnì staccando le chiavi

“Non c’è di che! E ora muoviti ci dobbiamo sbrigare se vogliamo arrivare in tempo!” disse lui uscendo dalla macchina e andando ad aprire lo sportello della ragazza.

“Cosa? Ma dove siamo?” chiese Katy stupita

“Siamo sulla Buena Vista St e se non vuoi che il matrimonio salti ti consiglio di alzarti dal quel sedile ora!” rispose lui aiutandola ad uscire e chiudendo la portiera.

“Joe ma sei matto come pensi che possiamo arrivare in tempo!” disse accigliata la ragazza cercando di sistemarsi il vestito

“Correndo no?” rispose semplicemente

“Ma hai visto il tempo? Diluvia e noi non abbiamo nemmeno uno sputo di ombrello, ci bagneremo tutti! E non cominciare con la storia “sposa bagnata, sposa fortunata”! - lo precedette lei - E poi mi hai visto bene? Come faccio a correre con questa matassa di veli addosso e con questi trampoli!”

“Beh effettivamente questo vestito è un po’ troppo ingombrante e, se devo essere sincero, un po’ t’ingrassa! - Katy lo incenerì con lo sguardo - E… insomma l’importante è che ci arriviamo al matrimonio, non come ci presentiamo!”

Lei lo guardò e sorrise: “ Sai hai proprio ragione!” si levò i tacchi e gli prese la mano cominciando a correre sotto quella pioggia che non accennava a smettere.

Continuava a correre, l’abito da sposa ormai sporco e completamente bagnato che trascinava a fatica; i capelli, perfettamente liberi dall’acconciatura, le dondolavano bagnati sulle spalle; i piedi scalzi che danzavano sulla strada cercando inutilmente di evitare le pozzanghere.

Continuava a correre e il matrimonio con le sue preoccupazioni erano volati via dalla sua mente; in quel momento c’erano solo lei e Joe, lui che si era levato giacca fradicia mettendogliela in testa per non farla bagnare, la limousine che sfrecciando li aveva schizzati completamente e Joe che si era asciugato scrollandosi come un cane, il rumore dei loro piedi che annaspavano nelle pozzanghere, le risate che risuonavano nella via semi deserta.

Si fermarono ansimanti davanti la scritta dorata dei Disney Studios continuando a ridere nonostante li mancasse il fiato, Katy provò a strizzare il vestito senza grandi risultati, la pioggia continuava a bagnarle il viso facendole colare tutto il trucco, si guardò allo specchietto di un auto: “Conciata così sembro la Sposa Cadavere, nessuno con un po’ di cervello vorrebbe sposarmi in queste condizioni, io non mi sposerei se fossi in te!”

Joe la fece voltare, le prese il viso fra le mani scostandole una ciocca di capelli bagnata, sorrise: “In questo caso non ci sono problemi, non credo che hai miei due neuroni dispiaccia andare in vacanza per un po’! - disse facendola ridere - E poi io ti sposerei comunque, dovunque e in qualsiasi modi tu fossi vestita!”

“Ma Joe guardami?” riabbatté lei

“Ti guardo e vedo la mia Therine bella come non lo è mai stata!” rispose serio

Katy gli scostò la frangia bagnata: “Lo sai che ti amo Mr. Jonas?” disse in un sorriso

“Lo sai che io ti amo di più Mrs. Jonas?”

“Ecco Joe lo vedi perché devi sempre esag…” non riuscì a finire la frase perché un paio di labbra si poggiarono sulle sue.

Il ragazzo sorrise: “Quando imparerai a stare un po’ zitta!” disse prima di tornare a baciarla.

Improvvisamente le note di una canzone risuonarono nell’aria

 

Gold Coast slaveship bound for cotton fields
Sold in a market down in New Orleans
Scarred old slaver know he's doin' alright
Hear him whip the women just around midnight

 

chissà forse dal vecchio jukebox di un bar di periferia dove un avventore ubriaco stanco dei tormenti della quotidianità è voluto tornare indietro ad un passato in cui era  libero e privo di rimpianti.

 

Brown sugar, how come you taste so good
Brown sugar, just like a young girl should

 

O forse, più semplicemente, provenivano dalla stanza di un ragazzo che tra le migliaia di canzoni aveva scaricato anche questa, sconosciuta, che parlava di ideali ormai scaduti o riciclati troppe volte.

 

Drums beating, cold English blood runs hot
Lady of the house wond'rin where it's gonna stop
House boy knows that he's doin' alright
You should a heard him just around midnight

 

Eppure c’è una piccola probabilità che ci sia lo zampino di un po’ di polvere di fata, magari nascosta tra una di quelle scritte dorate o forse lasciata cadere a posta da qualcuno di passaggio.

 

Brown sugar, how come you taste so good
Brown sugar, just like a young girl should

 

Katy sorrise, stretta tra le braccia di Joe: “Beh almeno qualcosa siamo riusciti ad ottenerla: abbiamo trovato la nostra canzone!” pensò mentre Joe aveva iniziato a canticchiarla ad alta voce ballando.

 

I bet your mama was a Tent Show queen
and all her girls were sweet sixteen
I'm no school boy but I know what I like
You should have heard me just around midnight

 

La ragazza rise, ritrovandosi a ballare e a cantare a squarciagola sotto l’acqua: “Di certo non la si può considerare una normale canzone da innamorati! Ma con Joe la parola “normale” assume una connotazione molto particolare!” fece appena in tempo a pensare prima di ritrovandosi due dolci labbra sopra le sue.

 

Brown sugar, how come you taste so good
Brown sugar, just like a young girl should

I said yeah, I said yeah, I said yeah, I said oh
just like a black girl should

 

 

 

 

 

 

 

 

Rieccomi qui (voi: e ti pareva!!!),

solo due cose:

- la 134 altro non è che la Ventura Fwy, un autostrada che attraversa Toluca Lake (una delle cittadine di Los Angeles, per la precisione dove vivono la maggior parte delle star Disney), Riverside Dr e Buena Vista St sono due strade che passano per Toluca Lake e Burbank;

- la canzone citata è “Brown Sugar” dei Rolling Stones.

  
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