Marineford. 17:30 del pomeriggio. Quartier generale della marina mondiale. Gruppo di pattuglia 17780 di turno sul porto dell'isola. La giornata è splendida, il sole è alto nel cielo e la temperatura è piuttosto gradevole. Sengoku il Buddha sorseggia il suo thé caldo accompagnato dai suoi adorati biscotti preferiti, silenzioso come sempre, inquieto. è seduto sul tetto del braccio Ovest, giustificandosi per il troppo calore presente all'interno dell'edificio. Sakazuki Akainu è indaffarato nelle sue pratiche all'interno del suo ufficio, quando la porta violentemente viene aperta e Tsuru entra scalpitante, singhiozzando, sostenendo di dover avere un colloquio urgente con il grand ammiraglio. Akainu non è di certo famoso per il suo carattere docile, ma conoscendo le competenze del vice ammiraglio e incuriosito dall'aria terrorizzata e decisamente insolita dell'ultima decide di chiudersi in consiglio. E' già da parecchi minuti che il Grand ammiraglio e l'anziana Tsuru stanno discutendo animatamente, senza preoccuparsi di chi dall'esterno possa accorgersi della loro animata discussione, quando Sengoku trovatosi di passaggio verso il corridoio Est si ritrova a origliare la conversazione dei due colleghi. Tsuru: Non abbiamo alcun tempo da perdere! lo sai che il mio fiuto non sbaglia mai.. e questa di certo non sarà la prima volta! Akainu: Taci! Silenzio vecchia! questa è la più forte base della marina in tutto il pianeta, qui ci sono i più forti soldati che il governo ha a disposizione e in più ci sono anche io qui a controllare che tutto vada per il verso giusto. Non riesco a capire di cosa ti preoccupi... vecchia. Tsuru: sprovveduto! lo sapevo che non avresti creduto al mio avvertimento ma se conservi un po' di buon senso in quella zucca vuota.. ti prego, Sakazuki, siamo di fronte ad una crisi senza precedenti, i miei sensi sono inquietati da una presenza che non ho mai avvertito prima.. qualcosa di non umano sta arrivando proprio qui, sulla nostra isola, e non credo sia un caso! Sakazuki: Non.. umano.. hai detto? questo si che è interessante.. chissà cosa sta per accadere, se tu avessi ragione.. Tsuru: signor grand ammiraglio! la prego! qui ci sono in rischio migliaia di vite! dobbiamo fare qualcosa non possiamo... Akainu: basta! ora non ho più tempo da perdere con queste stregonerie vecchia! ho fin troppo lavoro da fare.. se qualcosa o qualcuno di non umano stesse venendo qui su quest'isola sarò il primo ad essere disposto a prenderlo a calci in culo. ora esci! la nostra discussione è finita! Tsuru si morde le labbra, ha negli occhi la rabbia di chi vorrebbe esplodere ma sa di non poter farlo. Appena varca la soglia dell'uscita trova Sengoku fermo, in piedi di fronte una finestra, che ha tutta l'aria di aver ascoltato il loro discorso poco fa. Sengoku era un'idiota per la vecchia, uno che non era riuscito nemmeno a proteggere la propria base nella grande guerra di due anni fa, ma sapeva anche che il Buddha conosceva fin troppo bene gli istinti che la travolgevano e che, al contrario di Sakazuki, non aveva mai preso sotto gamba gli avvertimenti del vice ammiraglio. Sengoku: dimmi solo una cosa.. Tsuru. questo presentimento che hai, è molto forte? Tsuru: Non ho mai provato paura nel corso della mia vita e della mia carriera, ma questa volta è diverso. E' come se una tempesta di morte stesse incombendo su di noi, sulle teste di tutti noi, ed è molto più forte di quello che pensiamo. Sengoku sgranò gli occhi, non poteva credere a quello che stava sentendo pronunciare dalla vecchia, e nacque subito in se la curiosità di capire cosa stesse accadendo. Sen: cosa intendevi quando hai detto.. non umano?