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Autore: Ladymoon957    29/08/2015    1 recensioni
Cassie, normale diciannovenne alle prese con le prime esperienze lavorative, riesce a trovare lavoro in un ristorante abbastanza conosciuto nella sua città. Ha una vita abbastanza normale con un fidanzato amorevole ma la sua vita sta per essere completamente sconvolta dall'arrivo di un ragazzo molto particolare...
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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                                                                                           CAPITOLO 2

 

Come primo giorno, il lavoro fu abbastanza moderato. Forse perché essendo Martedi ovviamente, la maggior parte della gente lavora la mattina e a pranzo si lavora di meno, oppure è semplicemente un caso...

- Oggi la clientela è davvero poca che strano. - disse Violet avvicinandosi a me.

- Strano dici? Allora siete pieni anche in settimana... - dissi io.

- Si...oh guarda li, che ne dici di andare tu a servire quel tavolo? Sono solo due persone come inizio va bene. Vengo con te se vuoi... - mi disse Violet indicandomi due uomini in giacca e cravatta che si erano appena accomodati.

- Mi saresti d'aiuto grazie Violet. - dissi.

- Bene, per prima cosa porta loro i menù e digli di chiamarti appena avranno deciso. Appena ti fanno cenno chiamami cosi vengo con te. - Violet mi consegnò i due menù andando poi a servire il suo tavolo...

Feci un respiro profondo come se stessi per affrontare di nuovo l'esame di maturità e sorridendo mi avvicinai ai due clienti.

- Buongiorno signori, prego ecco i menù appena avrete deciso chiamatemi pure. -

- Grazie signorina. - mi disse uno dei due uomini. Mi voltai di scatto sorridendo un ultima volta ai due uomini e senza che me ne accorgessi andai a sbattere contro qualcuno.

- Ah! Scusami! - chiusi gli occhi dall'imbarazzo.

- Sta attenta. -

Aprii gli occhi seguendo la voce ritrovandomi davanti Daniel con in mano un vassoio con due caffè.

- Scusa Daniel io... - iniziai a dire ma lui mi ignorò andando verso il suo tavolo a servire due ragazze che lo guardavano ammaliate.

- Daniel ha sempre un grande successo con le ragazze. Infondo le capisco...Daniel è davvero bello non trovi Cassie? - mi disse Katherine comparendomi alle spalle.

Mi fece arrossire dall'imbarazzo, certo che pensavo che Daniel fosse un bel ragazzo, insomma diciamo le cose come stanno, solo una ragazza idiota non lo noterebbe. Continuavo a fissarlo mentre posava le due tazzine sul tavolo sorridendo alle clienti. Aveva davvero un bellissimo sorriso.

- Cassie ci sei? - parlò di nuovo Katherine.

- EH cosa? Si, si. -

- Ahahahha come sei buffa ahaha -

- Katherine perché non torni a servire i tuoi tavoli? - il capo la riprese con aria divertita, non era un vero rimprovero era più....non so come definirlo.

- Agli ordini mr big! -

- Vi ripeto sempre di non chiamarmi cosi! -

Nel frattempo i due uomini a cui avevo portato i menù mi chiamarono e andai a prendere le loro ordinazioni in compagnia di Violet.

La mattinata fu lunga, arrivate le 16.00 il mio turno finì e il capo mi aveva già detto di andare a casa. Per la sera, aveva aggiunto, l'avrei avuta libera.

- Ci vediamo domani Cassandra. - disse mr Brown e dopo averlo salutato e aver fatto un giro di saluti anche ai camerieri, andai in bagno a cambiarmi e appena ebbi finito mi squillò il cellulare.

- Pronto? Michael ciao! Ma da che numero mi stai chiamando? -

- Ciao Cassie, ho cambiato numero di cellulare e ti ho chiamata per avvisarti. Come è andato il primo giorno di lavoro? -

- Tutto a posto, qui sono tutti gentili con me e sta sera il capo ha detto che non lavoro quindi possiamo vederci se sei libero.. -

- Come se sono libero? Per te ho sempre tempo! -

- Ahaha come sei dolce... amore scusami adesso devo prendere la bici, ci sentiamo quando sono a casa cosi ci organizziamo per sta sera?-

- Okay va bene, fammi uno squillo quando sei a casa cosi ti chiamo. -

- Va bene, ciao amore. -

 

Chiusi il telefono uscendo dalla seconda porta del bagno che era possibile aprire solo dall'interno da usare nel caso in presenza di clienti in sala non si poteva uscire dall'ingresso principale.

- Come sei smielata... - disse una voce alle mie spalle.

- Daniel. -

Era appoggiato al muro con le braccia incrociare al petto e un piede sul muro.

- Già chiami “amore” il tuo ragazzo? Domani che farete vi sposerete? - disse lui con sarcasmo.

E adesso da dove si presenta dicendo queste cose? Ero cosi contenta che Michael mi aveva chiamata ma adesso per colpa sua e di quello stupido commento mi ero innervosita.

- Non credo che siano fatti che riguardano te sul come chiamo il mio ragazzo. -

- Mmh? Adesso fai l'offesa? Fino a poco fa mi sembravi una dolce ragazzina timida e imbranata... - ghignò mentre pronunciò le ultime parole, ma che vuole questo ragazzo? Prima non mi calcola per niente, non si presenta e mi risponde in modo freddo e adesso mi parla cosi!

- Non accetto simili affermazioni da un lunatico. - risposi.

- Lunatico a me? -

- Tu vedi qualcun altro qui? - gli dissi. Mi stava urtando il sistema nervoso e anche tanto.

- E perché sarei lunatico scusa? -

- Prima fai il maleducato che non si presenta nemmeno, poi mi tratti in modo freddo e mi guardi come se mi odiassi e adesso mi parli cosi! Cosa pensi di essere? -

Lui ghignò divertito avvicinandosi lentamente finché non mi mise con le spalle al muro.

- Che-che ti prende adesso? - balbettai, era cosi bello...

- Ma guarda un po', sei tutta rossa come un pomodoro piccola Cassie. Non fai più la dura adesso?- mise le sue mani sul muro ai lati delle mie braccia e avvicinò il suo viso al mio. Ingoiai nervosa e anche se mi sentivo in imbarazzo da quella situazione, non potevo farlo vincere...

- Ma che dici?! Razza di scemo siamo in estate e fa caldissimo è normale che io sia rossa! Non dipende assolutamente da te non montarti la testa!- dissi spingendolo via e andando verso la mia bicicletta ma mi sentivo ancora quel suo sguardo odioso addosso. Non pensavo fosse quel tipo di ragazzo che è capace solo di farti arrabbiare...

Mi voltai avendo la conferma che mi stava ancora fissando, anzi squadrando, con quel ghigno divertito stampato in faccia.

- Cos'hai da guardare adesso? - gli chiesi.

- Sei piatta come una tavola. - disse con un espressione imbronciata e delusa.

COSA? Adesso aveva superato ogni limite!

-Cosa!? -

- Con la divisa le tette sembravano più grandi, invece non c'è nulla...come fa il tuo ragazzo a stare con una come te? -

Okay, adesso si che aveva oltrepassato il limite... esplosi.

- Come osi dirmi una cosa simile!!? - quasi gli urlai contro.

- Ho solo espresso un mio parere, non capisco perché ti arrabbi tanto tette finte. -

Tette finte??? come aveva osato chiamarmi cosi? So bene di non avere un bel fisico ma odio che un ragazzo de genere me lo faccia notare ancora di più!!!!

- SENTI UN PO' TU!!! -

- Che succede qui?! - il signor Brown uscì dalla porta del retro sorprendendomi urlare contro Daniel.

“ Oh shit!” pensai, rivolsi un veloce sguardo a Daniel. Lui se la rideva sotto i baffi...quanto è odioso!

- Cassandra come mai stai urlando? Lo sai che ti si sente dalla sala? Cosa penseranno i clienti? -

- Oh la prego di scusarmi signor Brown non succederà più. -

- Lo spero... Daniel e tu cosa fai qui? Hai dei tavoli da sparecchiare forza! -

- Okay adesso vado. - disse Daniel passandomi accanto.

- Ci vediamo domani tette finte. - mi sussurrò all'orecchio facendomi sussultare.

“ Maledetto io lo ammazzo!!!” pensai stringendo la mano a pugno mentre lo vedevo entrare in sala con il capo.

Alla fine presi la bici e me ne andai...non vedevo l'ora di arrivare a casa e sentire Michael, sentire la sua voce mi avrebbe fatto calmare...

 

 

 

Ciaooo :-) ecco aggiunto il secondo capitolo. Beh? Che ve ne pare della storia? RECENSITE :-)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

   
 
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