La tua arte si chiama dimostrare di essere vittima della
società e delle altre persone che non capiscono nulla di te,
dei tuoi sentimenti reali.
Sei persa in un mondo di parole e sentimenti fasulli, sei persa nel
sentirti vittima, sentirti presa in giro dalla società che
anche tu stessa crei.
Guardati: il tuo ragazzo è quello che tutti quanti vogliono,
nella tua scuola, (e a te interessa qualcosa di lui? Ti piace dare il
tuo corpo solo per essere ricordata? Oppure per essere tenuta,
perché senza di lui saresti insicura?), i tuoi amici sono i
più famosi del circolo studentesco e continui ad ostinarti
ad essere alternativa, con i tuoi capelli sempre perfettamente tinti
(ma perché sembrano così alla moda?) e le tue
magliette comprate di nascosto, fingendo siano di qualche negozio
sconosciuto, ma le vedi addosso a tutte le altre.
Sei una persona di solidi principi, perché sai come
mantenere salde le tue posizioni, soprattutto quando spali merda su chi
sa essere veramente alternativo e poi te lo fai amico, dopo che tutti
ti hanno detto che non è così male come sembra.
E con lui riesci ad esprimere il disagio che provi in questa
società: non sai essere te stessa, non puoi essere te
stessa, ma con lui ti comporti come una ragazzetta di quelle che prendi
in giro, tutte sentimenti amorosi e gentili. E poi dici a tutti di non
starti in mezzo alle palle, perché sai come trattare le
persone sembrando più sgradevole di quanto sei veramente. E
riesci ad essere ancora più sgradevole con le persone che
non ti filano, perché sai che da loro non otterrai nulla e
cerchi di distruggerle psicologicamente, ma non sai farlo.
Tratti tutti male, tratti anche te stessa male, ma tu sei soltanto una
perdente e quindi ti permetti di darti la caccia più
efferata.
Ti conoscevo quando eri appena arrivata, così giovane,
così pura. Non eri nemmeno mai stata ad un concerto rock
prima, non parlavi con le persone per quanto eri timida e i tuoi
capelli erano scuri, comuni.
Ma poi ti sei sentita troppo comune per essere vera e dovevi
trasformarti in un'opera d'arte dove tutti ti dovevano adorare.
E così ecco i piercing, ecco i tatuaggi, il tuo trucco, le
foto "artistiche" che pubblichi su tutte le community in cui sei
iscritta per farti dire "sei davvero figa".
E poi canti a te stessa ninna nanne per tranquillizzarti che il mondo
andrà come vorrai, ma in realtà sei un essere
così spregevole che sai che tutto finirà; per
questo continui la tua autodistruzione che terminerà quando
lascerai la scuola, rimanendo giovane e immortale come i divi del
passato.
Ma non sei Marilyn Monroe, non riesci nemmeno ad essere grande come il
suo neo.