IL CATTIVO RAGAZZO


 

Il cielo è limpido, le nuvole sembrano zucchero filato da come appaiono soffici ai tuoi occhi, il sole è fermo in alto e ti accarezza con i suoi raggi, mentre un venticello fresco ti scompiglia i rossi capelli.
Sei sdraiata sull’erba fresca, non riesci a fare a meno di rivolgere l’attenzione allo spettacolo che ti presenta: lui e il vostro angolo di paradiso.  
Volti il capo alla tua sinistra nel momento in cui la compagnia che hai accanto fa lo stesso, e non puoi fare a meno di sorridere per davvero, sincera e genuina.
« Weasley, ti stai innamorando di me. »
« E’ un modo per prenderti gioco di me e poter dire che riesci ad avermi in pugno? »
Non usi un tono sprezzante nel dirlo, né sei irritata da tali parole che lui ti abbia detto. Per te, è tutto nella norma.
« Può darsi. » Ridacchia, e nel dirlo torna a guardare sopra di sé. « Sai che da un momento all’altro potrebbero tornare i tuoi cugini? »
« E’ ovvio che lo sappia. » Rimani a osservare il suo profilo, e continui a parlare senza problemi. « Hai paura che James possa farti qualcosa? »
« Ti ricordo che quello che dovrebbe avere paura è lui, non io. » Si mette su un lato, pur di guardarti dritta negli occhi.  « Non sarò tanto clemente come l’ultima volta che c’è stata la partita tra Grifondoro e Serpeverde. »
« Oh, Malfoy. » Una risata, seguita da un sorrisetto che si amplia sul tuo viso. « Cerchi di fare il duro solo per me? »
« Ma io sono un cattivo ragazzo, è questo il mio lavoro: essere un vero uomo. »
« Hai diciassette anni, comportati come il ragazzo con gli ormoni impazziti che non pensa alla scuola e solo al divertirsi con una preda nuova ogni sera, non al voler diventare uomo così presto. »
« Stai cercando di dirmi con questi sotterfugi che non vuoi crearti una famiglia con un Malfoy? »
« E chi ha parlato di famiglia? » Alzi un sopracciglio per far scena, e ti accingi al sembrare più perplessa possibile. « Stai diventando sentimentale da quando vieni qui. »
« Come se tu non lo fossi mai stata, Rose. » Con uno scatto improvviso, ti imprigiona sotto di sé per trattenerti. « Ti sei decisa a darmi un bacio prima di tornare al castello o vuoi farmela pagare per chissà quale sciocco motivo? »
« In effetti, non è una cattiva idea lasciarti a secco. » Alzi il busto come puoi, mentre senti la pressione sui polsi farsi più ferrea. « Vuoi farmi male? »
« No, voglio farti ricordare come ti senti quando mi baci. »
E in uno sprazzo di lucidità mista a follia, lasci che si chini su di te a sufficienza per mettere fine alle parole di troppo.
Non esiste niente e nessuno.
La bolla che si crea attorno a voi rende il mondo totale silenzioso, vi permette di essere ciò che siete, due generosi amanti in cerca di quell’amore e quella passione che si è creata.
Sei così presa da quel turbine di emozioni che non ti accorgi di una particolare, sei libera dalla sua morsa possessiva.
« Rose, perché non te ne vai? » Sussurra, tra un bacio e l’altro che viene marchiato sul collo scoperto.
« Se parli ancora della mia famiglia o di chiunque altro, non mi risparmierò a darti un calcio nelle palle. » Afferri i capelli biondi con forza, e lo riporti sopra di te. « Non fare il calcolatore, e smetti di pensare. »
« Credevo che fossi tu quella che calcolava ogni cosa. »
« Non ora, non adesso. »
Le dita della mano destra ti sfiorano la guancia e ti fanno sussultare per la sorpresa di tale gesto, mentre si intrufolano tra i capelli e gli permettono di avvicinare il tuo viso al suo per approfondire un bacio.
Il sapore della sua bocca è meraviglioso, non riesci ad immaginare altro quando ti bacia, sei persa tra le sue braccia. Una preda facile da attirare il suo aguzzino nella tana.
Non sai spiegarti il motivo di tale intraprendenza, ma pur sapendo che qualcuno potrebbe vedere la figlia di Hermione Granger e l’unico erede di Draco Malfoy accanto al Platano Picchiatore in atteggiamenti tanto intimi non ti disturbi a smettere. 
Senti di perdere la ragione ad ogni tocco, motivo per cui quel silenzio assordante ti corrode dentro, ti fa impazzire d’amore per lui.
« Mi sembra una giusta risposta. » La mano sinistra si intrufola sotto la gonna, alzandola quel poco per intravedere il bordo degli slip bianchi. « Devi cambiare biancheria, Weasley. Non ti si addice la figura della puritana con me. »
« Lo farò quando sarà possibile, Malfoy. »
Socchiudi gli occhi, facendo si che tutto attorno a te diventi buio.
Li riapri dopo ore, giorni, minuti, non lo sai con esattezza … Scorpius è sparito, come sempre.
Ma in fondo, cosa puoi aspettarti da lui? Non c’è mai stato niente di serio, persino la prima volta che avete fatto sesso si è apprestato a scomparire nel bagno, pur di non guardarti.
Te lo sei chiesta perché lo faccia, quando la risposta è stata chiara: la paura di essere sé stesso lo blocca.
Non avrai bisogno di cercarlo la settimana prossima, ti aspetterà al solito posto, perché è questo che riesce a fare, ritornare dove è stato bene.