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Autore: KissMe    03/02/2009    2 recensioni
La sera del Diploma la Darbus ha annunciato che Sharpay e Chad frequenteranno l'Albuquerque University mentre tutti gli altri saranno lontani. Ma Sharpay continuerà ad essere la reginetta ora che tutto cambia? E soprattutto cosa succederà se questi due personaggi così diversi, anzi proprio opposti si trovassero a costruire una solida amicizia? Nascerà qualcosa di più? Una narrazione dal punto di vista di sharpay che si trova catapultata in una realtà che aveva creduto completamente diversa, è come seguire il flusso dei suoi pensieri mentre racconta attimo per attimo quello che le succede...buona lettura ^^
Genere: Romantico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio, Chad Danforth, Sharpay Evans
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sento gli sguardi sognanti di molti ragazzi che si posano sulla mia figura e altrettanti sguardi pungenti d’invidia delle ragazzine che non saranno mai al mio livello. Con una sicurezza che credevo ormai di aver perso, mi incammino lungo il corridoio bianco della East High, Ryan è alle mie spalle e mi segue come un’ombra…beh in effetti è sempre stato oscurato da me. Passo davanti alla vetrina dei trofei e vedo con la coda dell’occhio il mio riflesso…non nascondo che sono assolutamente perfetta, diciamocelo tutti vorrebbero avere il mio visino d’angelo, i miei occhi caramellati grandi e luminosi e i miei boccoli biondi e setosi. Guardo davanti a me e un gruppo di ragazzi chiassosi e tutti con una giacca rossa sta camminando verso di me…i Wildcats. Incrocio lo sguardo più bello che abbia mai visto, blu come il mare profondo e talmente intenso che sento le gambe cedermi, ma io sono Sharpay Evans e non mostro mai le mie emozioni. Un semplice gesto delle mani e il gruppo si separa per far passare me e mio fratello

-La Regina di ghiaccio è tornata dal polo-

-Avrà passato le vacanze nel solito modo-

-E cioè?-

-Comprando specchi-

Le risate generali, mi fanno meno male di quel nome che mi è stato appioppato alle spalle e sono proprio spine di ghiaccio quelle mi trapassano il cuore e la gola in quell’istante. Loro se ne vanno tranquillamente, ridendo e scherzando, senza mai vedere quelle lacrime che brucianti scendono dalle mie guance. Per un istante interminabile vedo quelle labbra scure e carnose che ripetono all’infinito “Regina di Ghiaccio” facendosi beffa di me, no non sono le labbra di quel ragazzo che per anni mi ha rubato il cuore…sono quelle labbra morbide e calde che solo ieri erano posate sulle mie.

Un invitante profumo di cappuccino con latte di soia si diffonde improvvisamente per tutta la mia stanza facendo svanire quel sogno amaro e dolce allo stesso tempo. Man mano che riprendo coscienza della realtà attorno a me, avverto il calore del piumone nel quale sono avvolta, il profumo di pesca del mio shampoo si mescola con un altro più dolciastro, ma non stucchevole…il mio dolce integrale biologico.

E’ un sacco che non vivo un risveglio del genere, a pensarci bene è da quando Ryan è andato a New York.

-Se credi che viziandomi così mi farai tenere la bocca chiusa su Kelsie…scordatelo-

borbotto con la voce impastata dopo aver soffiato via una ciocca di capelli dalla bocca

-E se credi che io non mi faccia quattro risate su te e Chad…scordatelo-

mi risponde Ryan di rimando, solo quando mi parla mi accorgo che sta seduto sul bordo del letto. Faccio una smorfia e gli assesto un calcio nel sedere da sotto le coperte

-Non esiste nessun: me e Chad…non capisco come ti vengano in mente idee tanto bizzarre-

ribatto imbarazzata mettendomi a sedere. La camicia da notte rosa mi scivola scoprendomi una spalla, la sistemo con un gesto stizzito e incontro lo sguardo contrariato di Ryan che si massaggia  la parte colpita

-Dai non fare il bambino!-

lo rimprovero esasperata per poi afferrare la tazza di cappuccino fumante, non faccio in tempo a berne un sorso che uno strillo agli ultrasuoni mi fa sobbalzare nel letto e il liquido bollente mi va di traverso

-Eccoli qui i miei bambini!-

Inutile, nessuno farà mai capire a mia madre che non siamo più bambini e io non sono il suo biscottino e Ryan non è il suo paperotto. Inizio a tossire senza riuscire a respirare e mentalmente rivolgo impensabili insulti a mia madre e alla sua voce. Ryan mi toglie di mano la tazza, mentre mia madre preoccupatissima inizia a darmi dei colpetti sulla schiena. Alla fine riesco a liberarmi la gola, deglutisco un paio di volte e mi asciugo le lacrime, provocate dalla tosse, con il dorso della mano

-Scusa principessa, ti ho fatta spaventare?-

mi chiede mamma in tono mieloso. Le basta un’occhiataccia da parte mia per capire che non deve rifarlo mai più. Mi stampa un bacio schioccante in fronte per poi andare verso la porta della stanza e uscire. Nello stesso istante vedo passare papà che guarda prima mamma e poi me con uno sguardo di scuse. E’ il suo modo per dirmi “Che ci posso fare? E’ fatta così”. Soffoco una risatina e aspetto che siano scesi per poter assillare Ryan di domande

-Dai dai Ry, racconta…come è successo?-

Ecco di nuovo il suo sorrisetto diabolico…ma siamo sicuri che non sia successo come in quel film dove le due sorelle diversissime tra loro si svegliano al mattino e si accorgono di essere una nel corpo dell’altra?

-Ti dirò come è successo, solo quando ammetterai come stanno le cose tra te e Danforth-

Vorrei dirgli che non sono affari suoi, ma alla fine io gli sto chiedendo la stessa identica cosa…e poi in me la curiosità vince su tutto. Sbuffo stancamente e la frangia si solleva per il soffio per poi ricadermi davanti all’occhio destro

-Te l’ho detto, non c’è niente…però ci siamo baciati, ecco…niente di più e niente di meno-

dico secca, sperando che non chieda altro. A quanto pare si accontenta e inizia a raccontarmi di lui e Kelsi. Io lo ascolto rapita e a volte contrariata, visto che è iniziato tutto durante le prove del musical di primavera l’ultimo anno alla East High, quando io gli avevo ordinato di farmi avere il pezzo che la pianista stava preparando per Troy e Gabriella. Alla fine mi fa promettere di non dire nulla per il momento a mamma e papà e io faccio lo stesso con lui

-Mi raccomando almeno questa promessa mantienila-

mi supplica prima di uscire dalla stanza. Finalmente sola finisco in pace la mia colazione per poi farmi una bella doccia calda che riesce a farmi svegliare del tutto. Esco dal bagno in accappatoio, rosa ovviamente, e mi infilo nella cabina armadio in cerca di qualcosa da mettermi. Dopo una lunga ricerca butto sul letto una camicetta bianca a mezze maniche con un nastro nero in vita legato con un piccolo fiocco, una gonnellina nera con cuciture argentate e un paio di leggins bianchi. Osservo un attimo i vestiti per poi annuire decisa e prendo dall’immensa scarpiera un paio di decolltè con il tacco e bordini argentati che richiamano esattamente la gonna. Finita la selezione dei vestiti mi piazzo davanti alla specchiera e inizio la lunga opera di cura dei capelli. Un paio d’ore dopo mi guardo allo specchio con un sorriso soddisfatto, i capelli scuri sono perfettamente lisci e lucidi, niente fuori posto ovviamente. Velocemente mi vesto e dopo aver passato un leggero filo di fard sulle guance, un poco d’ombretto, del rimmel e un lucidalabbra alle ciliegie, scendo di sotto dal resto della famiglia.

Ryan sta facendo sentire a mamma e papà un pezzo che ha composto con Kelsie, i miei lo guardano rapiti e nemmeno si sono accorti che sono scesa. E’ Ryan che si ferma vedendomi nel riflesso di una vetrata

-Ah eccoti sorellina, credevo che avessi deciso di murarti viva in quella stanza-

gli rispondo con una smorfia e vado in cucina per bermi un po’ d’acqua. Apro l’anta del frigorifero e prendo la bottiglia d’acqua, avvicino il bicchiere e ne verso il liquido…un trillo mi fa sobbalzare e un po’ d’acqua si rovescia sul piano della cucina. Possibile che la gente si divertisse a farmi prendere un colpo dietro l’altro? Afferro il cordless appeso al muro

-Pronto?-

rispondo mentre passo uno straccio sul piano della cucina per asciugare l’acqua versata

-Signorina Evans?-

chiede una voce molto familiare, acuta e un po’ gracchiante, dall’altro capo del telefono

-Signora Darbus! Sì certo sono io-

esclamo riconoscendola e un largo sorriso mi si dipinge in volto. Non la posso vedere, ma dalla voce si capisce che sta sorridendo

-Bene…non mi dilungherò troppo, avremo tempo di parlare se accetterà di aiutarmi nella gestione del musical invernale alla East High. Il Drama Club non è più lo stesso senza di lei e la signorina Gold non è certo quella che definirei all’altezza delle mie aspettative-

A sentir nominare quell’usurpatrice di Tiara Gold digrigno i denti, ma il commento della Darbus mi fa subito tornare il sorriso sulle labbra. La East High e il mio Drama Club…come rifiutare?

-Certo, come le avevo già detto, mi farebbe molto piacere…se ha pazienza un attimo controllo solo una cosa-

rispondo mentre frugo nella borsa a tracolla appesa ad una sedia…trovo l’orario dell’università guarda caso oggi ho solo una lezione nel pomeriggio che posso tranquillamente saltare. Ryan mi passa accanto e m guarda interrogativo, gli faccio cenno che gli avrei spiegato dopo

-Oggi sono a sua disposizione per tutto il giorno-

annuncio allegra alla Darbus che stava in attesa dall’altra parte

-Perfetto!! La aspetto appena le è possibile-

-Sarò da lei in un attimo-

e dopo un breve saluto riattacco con un sorriso che mi va da un orecchio all’altro. Inizio a saltellare euforica battendo le mani, sto per fare un tuffo nel mio tanto amato passato e soprattutto sto per dare l’ennesima lezione alla piccola Tiara…poveretta non sa cosa la sta aspettando.

-Allora? Chi era? Perché tanta allegria?-

mi chiede Ryan insistente. Non gli rispondo subito, prima afferro la giacchetta e me la infilo velocemente e poi prendo la borsa. Andando verso la porta d’ingresso, senza degnarlo di uno sguardo, gli rispondo con un velo di acidità

-Niente di che Mister Julliard…sono cose che entusiasmano solo noi poveri mortali-

non mi accorgo subito del suo sguardo interdetto che diventa accigliato quando mi vede prendere le chiavi della sua auto

-Non so a che ora torno-

annuncio alzando un po’ la voce per farmi sentire da mamma e papà che, nel frattempo, si sono spostati nel salone. Ryan esclama qualche protesta, ma già non lo sento più e mi chiudo la porta alle spalle. East High, la tua reginetta sta tornando!

RINGRAZIAMENTI

armony_93: Lo so che ti avevo anticipato altro, ma mi veniva troppo lungo e siccome ho poco tempo in questo periodo rischiavo di aggiornare troppo tardi. Per ora anche qui non c’è Chad…ma chissà poi! XDxD…mi raccomando continua a leggere, anche se non c’è bisogno che te lo dica ihih…xoxo

Leia_the_Witch: Grazie amour *.* troppi complimenti…spero di non deluderti con questo chappy (e tanto anche se mi dici che è bellissimo, non ci credo)…ah aspetto con ansia “Sweet Candies” eh!!

  
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