Corro in casa piangendo, il mio ragazzo James mi ha lasciato. Siamo stati insieme per poco più di due anni. Ho scoperto di essere incinta da poco e oggi gliel'ho detto, ma purtroppo la sua reazione non è stata quella che speravo: è andato su tutte le furie è così mi ha scaricato. Non riesco a smettere di piangere, decido così di chiamare Michael, il mio migliore amico.
-Ciao Mickey- dico ancora singhiozzando
-Hey piccola! Che succede? Perché stai piangendo?-
-Vieni da me, ti prego, ho bisogno di te-
-Arrivo subito- dice riattaccando.
Dopo un abbondante quarto d'ora sento il campanello suonare e mi accorgo che mia madre è andata ad aprire. Vedo spuntare dalla porta della mia camera un unicorno con la chioma blu e mi fiondo direttamente tra le sue braccia.
-Mickey, James mi ha lasciato- dico con la testa nell'incavo del suo collo.
-Che Stronzo! Come può abbandonare una ragazza incinta, per lo più sapendo che è lui il padre?!!!- dice con il tono leggermente incazzato.
-Non ti andava a genio vero?- gli chiedo pensando a tutte le volte che lo criticava quando dicevo qualcosa sul suo conto.
-Per niente-
Queste parole scatenano una risata ad entrambi, rimettendomi di buon umore.
Con Michael sto bene; è la mia spalla su cui piangere: amo quel ragazzo. Ci conosciamo da quando mi sono trasferita qua a Sydney all'età di 5 anni; è stato il mio primo amico.
-Ragazzi! Io esco!- urla di sotto mia madre prima di chiudersi dietro la porta.
Qualche lacrima scende ancora nel mentre Michael mi tiene stretta a sè.
-Sai cosa mi tira sempre su?- mi chiede Mickey baciandomi la testa.
-No...cosa?-
-Fare i biscotti!!!-
Sorrido e mi alzo porgendogli la mano
-Allora...andiamo a fare i biscotti-
Mi sorride e scendiamo giù a tirare fuori gli ingredienti.
Inizio a fare l'impasto dei biscotti al cioccolato seguendo un vecchio ricettario di mia madre.
Mettiamo i biscotti a cuocere e, appena mi volto, mi ritrovo della farina in faccia. Lancio a Mickey uno sguardo di fuoco e ricambio il suo gesto. Finiamo con l'intero pacchetto di farina addosso, ma con i biscotti cotti e pronti per essere mangiati.
Sono veramente buoni!
Torniamo su in camera con un enorme piatto dei nostri biscotti.
-Cosa farai con il bambino?- mi chiese addentando un biscotto.
-Lo voglio tenere-
-Tua madre lo sa?-
-Gliel'ho detto stamattina-
-Come l'ha presa?-
-Inizialmente ha alzato la voce, poi mi ha chiesto delle mie intenzioni, però alla fine era felice di diventare nonna-
Continuiamo a mangiare fino a finire i biscotti.
Michael si alza e prende la mia chitarra.
-Ti va se ti suono qualcosa?- mi chiede con le guance leggermente arrossate. Annuisco e lui si mette a intonare "Wherever You Are", una sua canzone.
Lui ed altri suoi amici hanno formato un gruppo: i 5 Seconds Of Summer.
Mentre suonava, mi metto dietro di lui abbracciandolo e dandogli un bacio sulla guancia.
-Grazie Mikey- gli dico a canzone finita.
Posa la chitarra a lato del letto e mi abbraccia.
-Di nulla piccola-
I nostri visi sono a pochi millimetri l'uno dall'altro; le punte dei nostri nasi si sfiorano e poi le nostre labbra si uniscono.
-Tu mi piaci, Clove- lo abbracciai.
Non dico niente volevo solo stare lì, tra le sue braccia.
-Clove?- ripete
Alzo leggermente il viso e gli do un leggero bacio sulle labbra.
Restiamo tutto il pomeriggio coricati sul letto a baciarci e a coccolarci.
-Resterò per sempre al tuo fianco cucciola e, anche se non è mio, crescerò il bambino come se fosse mio figlio-
Sorrido a quelle parole e lo abbraccio
-Grazie Tesoro, grazie di tutto-
UN ANNO DOPO
Io e Michael stiamo ancora insieme. Passeggiamo per il parco in il passeggino con dentro il piccolo Liam.
Ad un certo punto lui si ferma e mi attira fra le sue braccia baciandomi.
-Clove, sei tutta la mia vita e, ora che c'è anche Liam, sento che ora la mia vita è completa- si inginocchia e tira fuori un piccolo anello -Era di mia madre. Colve, vorresti diventare mia moglie?-
FINE!!