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Autore: OniceViola    30/08/2015    3 recensioni
"Mio padre vuole mantenere i nostri problemi in famiglia. Noi due soffriamo di un rapporto Shakespeariano,
che sconfina con la tragedia greca. "(Lucas)
Utilizzando i pochi personaggi caratterizzati decentemente dagli sceneggiatori di Terra Nova, un seguito della prima e unica stagione. Partecipa al Lucket Valentine Challenge, che potete trovare sul Tumblr "Thank you, Bucket".
Anno 2149, la scoperta di poter raggiungere una nuova Terra, su una diversa linea temporale, ha dato speranza a un mondo morente, senza ossigeno o risorse naturali. Pochi fortunati coloni, sotto una rigida dittatura paramilitare, ricreano una civiltà in una Terra in cui ci sono ancora i dinosauri. Le cose però non sono semplici: una ribellione interna e l'invio di un esercito mercenario, intenzionato a depredare ogni risorsa, fanno precipitare Terra Nova nel caos. Che cosa è successo dopo che Lucas e il suo esercito mercenario, il Gruppo Phoenix, sono stati sconfitti? Come si è ripresa Terra Nova dopo la scia di morte e distruzione conseguenza dell'Occupazione militare di Lucas Taylor? Ecco la mia storia!
NB Non so chi abbia i diritti, ma sicuramente non li posseggo io. Nulla di tutto ciò è a fine di lucro.
Genere: Avventura, Romantico, Science-fiction | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Elisabeth Shannon, Lucas Taylor, Nathaniel Taylor
Note: Raccolta | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza
Capitoli:
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Nickname: OniceViola
Titolo:
Wicked game
Fandom: TerraNova
Personaggi/Pairing: Lucas/Skye
Generi: Sci-fi
Avvertimenti: Lemon
Rating: M

Introduzione: "Mio padre vuole mantenere i nostri problemi in famiglia. Noi due soffriamo di un rapporto Shakespeariano, che sconfina con la tragedia greca. "(Lucas)

Utilizzando i pochi personaggi caratterizzati decentemente dagli sceneggiatori di Terra Nova, un seguito della prima e unica stagione.
Partecipa al Challenge in love di Marlene, sul forum di Efp, con il prompt #19 Passione.
Anno 2149, la scoperta di poter raggiungere una nuova Terra, su una diversa linea temporale, ha dato speranza a un mondo morente, senza ossigeno o risorse naturali. Pochi fortunati coloni, sotto una rigida dittatura paramilitare, ricreano una civiltà in una Terra in cui ci sono ancora i dinosauri. Le cose però non sono semplici: una ribellione interna e l'invio di un esercito mercenario, intenzionato a depredare ogni risorsa, fanno precipitare Terra Nova nel caos. NB Non so chi abbia i diritti, ma sicuramente non li posseggo io. Nulla di tutto ciò è a fine di lucro.
Note: Questo intermezzo è ambientato a metà del mio capitolo “Water”, quando Lucas Taylor è in ospedale per le ferite ricevute. Skye gli ha sparato, per impedirgli di uccidere suo padre, il Comandante Nathaniel Taylor. Questa storia partecipa al Contest di Stareem "Flash contest" sul forum di Efp ed è dedicata ad Anna, per le sue idee geniali e le sue correzioni.

Wicked

All'inizio non sono tanto gentili tra loro.

Non sembrano dei preliminari. Sembra un combattimento. Si baciano e ogni bacio finisce in un morso.

Lo accarezza con le unghie sul petto. Gliele fa passare troppo vicine alle cicatrici, quelle che lei stessa gli ha causato.

I fori dei proiettili si stanno rimarginando, anche se lentamente.

Se qualcuno me l'avesse detto, pensa Skye.

Non gli avrei mai creduto. Non sta accadendo. Non con il figlio pazzo del Comandante.

Ma sono proprio le carezze di Lucas, l'uomo che ha portato tanta morte e distruzione nella sua casa, che la stanno facendo gemere. Sono i suoi baci sul collo a farla sentire in pace, al sicuro. E lei gli risponde con entusiasmo, anche troppo, visto che gli sposta le bende. Lo sente mugolare di dolore.

Lui si solleva e si mette su di lei, le blocca le mani sopra la testa, per evitare che continui a graffiarlo.

“Smetti di farmi male, Bucket, non hai già fatto abbastanza?” le sussurra all'orecchio, ansimando per lo sforzo e l'eccitazione.

In realtà si sta divertendo, lo rende palese la grossa erezione che sta premendo contro la coscia di Skye.

“Penso che ora tocchi a me farti male,” le dice, sempre sussurrando al suo orecchio.

Invece, quando si abbassa a succhiarle i capezzoli, lo fa delicatamente. La pressione della sua lingua aumenta e lei sente un improvviso calore che le si diffonde dallo stomaco. Allora era questo, quello di cui tutti parlano...

Lucas le mordicchia i capezzoli e lei avvolge le gambe attorno a quelle di lui, come a tenerlo fermo.

Che cosa curiosa, pensa Skye, è come se qualcun altro manovrasse il mio corpo. Cazzo, potrebbe entrare chiunque in questa stanza: un'infermiera, una guardia. Dobbiamo smettere subito. Dobbiamo fermarci.

Ma lui le ha già sfilato gli slip e la sta accarezzando proprio lì.

E' bellissimo.

Skye non ha un'idea esatta di cosa Lucas le stia facendo. Prima di lui ci sono stati solo i baci rubati con i soldati della guarnigione. Flirt innocenti, per passare il tempo. Le carezze, molto goffe, di Josh Shannon.

Ma non lo ferma, e quando lui la penetra e le fa male, lei gli morde una spalla per riuscire a non gridare. Gli graffia la schiena, le spalle.

Cerca di aprire più le gambe, per avere un po' di sollievo e lui è completamente dentro, totalmente sopra di lei.

Oh mio dio.

Quando comincia a muoversi dentro di lei, quel bruciore e quella pressione sembrano alleviarsi. Non tanto, ma comincia a sentire meno dolore, una specie di calore e di umido. Lui la bacia, la lingua che si intreccia con la sua. È

quasi confortante.

Lucas spinge più forte e comincia a morderle il collo, brevi morsetti che poi scendono verso la clavicola. Skye non sa se vuole che tutto questo duri per sempre o che finisca all'istante, perché è troppo da sopportare.

Quando finisce, lui le crolla addosso con un gemito. Lei non sa dire quanto sia durato. Due o dieci minuti, un anno, un secolo. Si sente felice, ma allo stesso tempo svuotata e dolorante, stanca come mai prima. Apre gli occhi e lo guarda.

Lucas è sudato e ha gli occhi di uno che, dopo aver corso per chilometri, ha appena bevuto il suo primo sorso d'acqua. Le bacia delicatamente la punta del naso.

 “ È la mia, di prima volta, quindi perché stai sanguinando tu?” gli dice lei, per stemperare un po' la tensione. Le fasciature di Lucas si sono strappate, piccoli rivoli di sangue gli corrono per tutto il torace.

Lui le bacia i capelli. Si sente un idiota. Non che ci sia mai niente di semplice, o di prevedibile, quando si tratta di Skye. Non solo non lo aveva previsto ma non si era neanche fermato. Non aveva minimamente pensato di farlo. Era passato troppo tempo da quando aveva fatto sesso con qualcuna. Anni da solo, passati in quella fottuta giungla, e mi trasformo in uno zotico, si dice Lucas, amaramente.

“Stai bene?”

“Certo! A parte che sono appena andata a letto con il nemico numero uno della Colonia, il baubau che viene usato per spaventare i bambini” gli risponde. Ora non sta più scherzando.

Lui le fa posare il capo sulla propria spalla e comincia a parlarle piano, come si fa a con una bimba a cui si raccontano le favole.

“Quando ero solo nella giungla, le prime notti, mi sentivo così abbandonato che mi addormentavo praticamente piangendo. Pensavo che da un momento all'altro avrei visto mio padre arrivare con un drappello di soldati. Mi avrebbero riportato dentro la Colonia. Non poteva sul serio avermi abbandonato lì a morire. Non mio padre. Poi, con il passare del tempo, ho capito che non mi avrebbe salvato nessuno. Dovevo farlo da solo.” le dice, accarezzandole i capelli.

“Poi sono arrivati i Sixers,”

“Già... E ora sei arrivata tu,” le dice, mentre la stringe più forte.

Ma è solo un momento: lei si scosta subito, scende dal letto e comincia a rivestirsi.

“Non credo che tu meriti un qualsiasi genere di salvezza ”.

“Forse no. Tornerai domani notte?” le chiede lui, con una punta d'ansia nella voce.

“No.”

“Non lasciarmi solo,”

Non è una richiesta.

Lei non gli risponde, non si volta neanche a guardarlo, si infila i pantaloni e se ne va un po' barcollando. La notte le sembra freddissima, rispetto al calore che ha dentro.

Il giorno dopo si sveglia presto, intontita e dolorante.

Mentre fa il suo turno in ospedale si chiede se all'esterno sembri differente. Gli altri la vedranno diversa?

Qualcuno potrebbe accorgersene? Non si sente adulta. Solo molto stanca e con dolori sparsi, come se avesse fatto una lunga corsa.

Ma la giornata procede tranquilla, finché a metà pomeriggio uno dei coloni più anziani si rifiuta di farsi medicare da lei, “la spia Sixers”.

Mentre la dottoressa Shannon calma le acque, Skye si rifugia a piangere nello sgabuzzino. Nessuno degli altri tirocinanti va a consolarla.

Molto più tardi, i corridoi dell'ospedale sono deserti.

La guardia davanti alla porta di Lucas è impegnata a corteggiare l'unica infermiera di turno. Sembra avere successo.

Skye è silenziosa come un'ombra. Due anni a fare la spia sono serviti a qualche cosa, dopo tutto. Scivola dentro la stanza di Lucas senza produrre neanche uno scricchiolio.

“Sei tornata!”

“Non c'è salvezza neanche per me, Lucas. Fammi posto.”

Si raggomitola sul suo petto, lui la stringe e comincia a baciarla. Quando è con lei, niente può toccarlo. Niente altro sembra importante, anche se è solo per poco tempo.

Hanno ancora qualche ora prima che arrivi l'alba.


 

  
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