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Autore: MangAnime    30/08/2015    1 recensioni
..... le lacrime iniziano a scendere sul suo volto, bagnandogli le guance… “Mi dispiace non essermi accorto che stavi male. D-di non… non risponderti mai in modo gen-gentile...” i singhiozzi presero il sopravvento su di lui, sulla sua voce, e lui non poté far altro che piangere… “M-mi dispiace non averti detto c-che ti voglio bene..” tirò su con il naso e cercò di asciugarsi con una mano le lacrime mentre con l'altra stringeva la sua .....
Genere: Drammatico, Generale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"Ti voglio bene..."

 

10 Maggio 2015, Firenze.

“C'è... speranza?” chiese con non poca difficoltà un giovane ragazzo al medico, senza distogliere lo sguardo dal vetro che dava sulla camera, dove ora c'era stesa su un lettino, inerme, sua madre…

“Non credo...” rispose l'uomo a tessa bassa… “I danni al cuore sono troppo estesi, non reggerà a lungo... ha perso molto sangue prima di arrivare qui e non si è ancora svegliata dal coma…” il medico sospirò “Non ci resta che pregare...” si allontanò dispiaciuto dal ragazzo che ormai piangeva in silenzio, stringendo i pugni per la rabbia, ponendosi ancora quella domanda che ormai da qualche giorno gli martellava la testa: ' Come si può accettare la morte…?'

Spesso si ritrovava a ripensare a qualche tempo prima…

Prima che Maya, sua madre, si sentisse male, prima che suo padre, Antonio, chiedesse il divorzio da lei, prima che lui, da figlio, non si rendesse conto della situazione, troppo preso dalla sua vita sociale, troppo impegnato a mollare una ragazza per prendersene un'altra un'ora dopo, troppo preso dalle gare in moto, troppo impegnato per dirle un' ti voglio bene mamma' ma sempre pronto per risponderle stufato o con monosillabi che lasciavano intendere un 'lasciami stare' molto evidente alle domande che lei gli poneva per parlare un po'…

Dio… se potesse tornare indietro quante cose avrebbe cambiato…

Le avrebbe detto ancora una volta 'ti voglio bene', magari glielo avrebbe detto più spesso, gli avrebbe raccontato di più sulla sua vita, gli avrebbe risposto in modo normale, senza essere scocciato dalle sue domande, le avrebbe chiesto come si sentiva, insomma, avrebbe gestito diversamente la situazione, e magari, quella sera, sarebbe rimasto a casa…

 

 

9 GIORNI PRIMA…

ORE 10.00

 

Claudio allora? Stasera alla gara partecipi?” Giovanni gli si piazzò davanti mentre lui era impegnato a sorseggiare un caffè davanti alla macchinetta della scuola.

'Ciao Claudio!' 'Oh ciao a te Giò. Come sto? Sono felice che tu ti interessi a me ogni tanto, comunque, solita vita, tu? Sono felice che tu stia bene.'” Fece l'altro per poi gettare il bicchiere vuoto nel cestino e guardarlo.

Ciao Claudio. Come stai?” chiese quindi Giovanni seccato

Oh guarda serata di merda ieri, Tiziana mi ha bombardato il telefono di chiamate perché l'ho mollata e quindi ora ho il mal di test--” inizio lui, sapendo che sarebbe stato interrotto dall'amico spazientito.

Cla! Bando alle ciance tanto ne cambi una al dì! Parliamo di cose serie! Stasera. Ci sarai?” quando Claudio annuì ridacchiando, a Giovanni gli si illuminarono gli occhi. “Sai che vuol dire !? SOOOLDI FACILI!!” esclamò iniziando a fare uno strano balletto in mezzo al corridoio della scuola poi lo prese per le spalle “Ragazzo mio! Punto su di te e se vinci anche stavolta, come so che farai, mmmmh!! Dio! Già lo sento! Il profumo dei verdoni che mi entreranno nel portafoglio! Oh, si baby!”

Giò non ti elettrizzare così tanto. Non so nemmeno se c'è posto per me in corsa. E lasciami che sembri un vecchio che scommette sul cavallo vincente all'ippodromo!” Giovanni rise e lo lasciò andare.

A stasera Stallone!” disse infine allontanandosi e Claudio alzò gli occhi al cielo…

 

ORE 13.30

 

Bentornato tesoro.” disse la madre, vedendolo rientrare

Ciao.” Fu la sua risposta mentre con una mano era impegnato a scorrere i messaggi sul telefono e con l'altra lanciava sul divano lo zaino.

Da quando Antonio aveva deciso di lasciare Maya e si era trasferito in un'altra casa, circa 3 mesi prima, con un'altra donna, Maya provava a non far notare il suo dolore, preparava spesso pietanze che a Claudio sapeva piacessero ma a lui sembrava non fare ne caldo ne freddo sapere cosa stesse mangiando, l'importante era che buttasse nello stomaco qualcosa… A tavola come durante il giorno, non parlavano molto, lui aveva il tuo iPhone in mano quasi sempre e conversazione non se ne faceva quasi mai…

Com'è andata a scuola oggi?” Maya inforcò un pezzo di frittata di patate in attesa di una risposta, lui alzò semplicemente le spalle… “Che avete fatto di interessante oggi?” riprovò lei speranzosa di poter fare conversazione

Nulla di nuovo.” e finendo di mangiare si alzò posando il piatto e il bicchiere nel lavandino e se ne andò di là…

Maya sospirò, non finì nemmeno di mangiare che si alzò e sparecchiò… “Buon Compleanno, Mamma.” si disse da sola… mentre aprendo il frigo posò la crostata che aveva lasciato sul tavolo.. si quello era il giorno del suo compleanno e suo figlio nemmeno gli auguri le aveva fatto… eppure lei aveva fatto pure una crostata di frutta fresca così, al ritorno da scuola magari l'avrebbero mangiata insieme… invece nulla… non se ne ricordava completamente.

 

ORE 16.50

 

Esco.” Fu un fulmine, non le ha dato nemmeno tempo di replicare o chiedere dove fosse diretto, Maya sentì solo la porta richiudersi dietro Claudio… Sospirò… aveva aspettato fino a pomeriggio, poteva aspettare ancora, magari se n'era ricordato ed era andata a prenderle un regalo…

 

Cla!” esclamò Luca seduto su un muretto circondato da altri amici

Hey Luca! Come andiamo?” lo salutò con affetto come se non lo vedesse da anni e si sedette sul muretto di fronte “Allora Amsterdam? Luogo di svago e relax come dicono?”

Oh Amico, è una figata assurda credimi! Ma... meglio non mangiare muffin. O dolcetti vari... Io ho mangiato muffin… e poi volevo sempre muffin, quindi niente muffin, ok? Ok!”

Ok niente muffin.” ripeté Claudio ridendo

 

 

 

ORE 20.10

 

Cazzo s'è fatto tardi, devo andare a mangiare... stasera ho una gara, voi venite al foro?” Chiede mentre si alza e si aggiusta i pantaloni stropicciati

Ohoh se ci sei tu certo! Voglio vedere come te la cavi contro la bestia della Ducati che ha Enzo!”

Lo batterò” e così, sicuro di se, salutò gli amici e arrivò a casa…

 

Cena pronta sul tavolo, Maya già in cucina

Ciao Tesoro.” lo salutò come sempre calorosamente…

Mangio ed esco.” nemmeno un ciao...la cosa la fece rimanere alquanto male, almeno si aspettava un 'ciao', ma nulla… e nemmeno gli auguri, quindi, non se ricordava ancora…

Tesoro, oggi è 1 Maggio e...”

Si lo so già mamma, mi devo preparare bene per gli esami. Lo so.” troncò la conversazione e finì di mangiare, poi si cambiò in nemmeno 10 minuti e uscì…

Maya per poco non pianse… nemmeno dicendogli la data gli aveva portato alla luce ricordi…

Sospirando lavò i piatti e se ne andò nell'altra stanza.

Maya stava praticamente svanendo nel nulla, mangiava poco, non usciva quasi più se non per fare la spesa, insomma… ormai non esisteva più da quando Antonio l'aveva mollata, e suo figlio non le è d'aiuto…

 

ORE 22.00

 

LE REGOLE SONO CHIARE! DUE GIRI DEL FORO. 13 PARTECIPANTI! IL PRIMO CHE TAGLIA IL TRAGUARDO VINCE!” la voce dell'uomo si sentì forte e chiara per tutto il foro, pur avendo il casco in testa. “MOTO PRONTE! 1. 2. 3.”un colpo di pistola e il rombo delle moto che partono, veloci come il vento.

Passano una decina di minuti, minuti di pura follia, tra il rombo delle moto, tra le urla di incitamento e tra chi scommetteva, non si capiva poi molto…

E IL PRIMO A TAGLIARE IL TRAGUARDO È…. IL NUMERO 8!” urla su urla lo sovrastano, ha vinto, Claudio ha vinto, è arrivato primo…

Quando spense la moto e scese da essa togliendosi il casco tutti i suoi amici lo abbracciarono facendogli i complimenti… in tutto quel rumore non aveva nemmeno sentito il cellulare squillare.

 

ORE 01.40

 

Dopo aver festeggiato la vittoria di ben 2.500 euro stanco della serata ma felice tornò a casa.

Lasciò le chiavi al solito posto, si tolse il giubbotto di pelle e appese il casco all'attacca panni… vedendo la luce della cucina ancora accesa, passò per dire che era tornato a casa alla madre…

Sono tornato.” due parole e passo avanti… ma non ricevendo l'abituale risposta tornò indietro.

Non si era accorto della madre riversa a terra, il telefono in mano...“Mamma!” esclamò accorrendo da lei prendendola tra le braccia, solo ora che l'aveva tra le braccia vedeva quanto era dimagrita, vedeva le borse sotto gli occhi, le rughe sul suo volto troppo stanco… “MAMMA SVEGLIATI!” esclamò, ma furono parole al vento… c'era sangue a terra, sotto la testa di Maya…

Claudio prese il telefono e chiamò l'ambulanza in preda al panico… Tutto ciò che successe dopo fu soltanto confusione…

 

ORE 09.00
 


CLAUDIO!” esclamò il padre arrivando correndo all'ospedale… “Claudio cos'è successo!?” il figlio non rispose ancora sotto shock, così Antonio decise di andare a chiedere al medico direttamente.

Signor Fenetti, la sua ex moglie soffre da qualche mese di problemi cardiaci, purtroppo è una malattia che non è curabile ma le medicine dovevano tenere sotto controllo il malore… sempre se prese regolarmente… La signora ha avuto una crisi e non aveva le medicine sotto mano, è caduta e ha sbattuto la testa… ha riportato danni seri al cuore, e un'emorragia celebrale, attualmente è in coma, non sappiamo se e quando si sveglierà...” Quelle stesse parole furono dette precedentemente a Claudio che però a differenza del padre non rispose in alcun modo, semplicemente si lasciò cadere sulla sedia della sala d'attesa e fissò il pavimento…

Si continuava a chiedere come avesse potuto non accorgersi della malattia della madre, del perchè lei non avesse accennato al fatto di essere malata…


OGGI.


Entrò nella camera della madre e le si sedette affianco, le prese la mano e gliela strinse tra le sue…

“Sono qui...” mormora “Sono qui con te, mamma...” continuò… “Il dottore dice che spesso molte persone parlano ai loro cari che sono in coma, che forse fa bene...” ci fu una lunga pausa, nella quale Claudio cercò di non piangere, di provare ad avere un tono di voce normale. “Mamma… Mamma mi dispiace… Non… non sono stato un bravo figlio, ma ti prego, torna qui, ti giuro che cambio...” si impose di mantenere un tono normale ma la voce gli uscì ugualmente spezzata dal dolore che stava provando. “Mi dispiace non essermi ricordato del tuo compleanno… M-mi dispiace di non averti fatto gli auguri, mi dispiace mamma...” mormora, e le lacrime iniziano a scendere sul suo volto, bagnandogli le guance… “Mi dispiace non essermi accorto che stavi male. D-di non… non risponderti mai in modo gen-gentile...” i singhiozzi presero il sopravvento su di lui, sulla sua voce, e lui non poté far altro che piangere… “M-mi dispiace non averti detto c-che ti voglio bene..” tirò su con il naso e cercò di asciugarsi con una mano le lacrime mentre con l'altra stringeva la sua “ Mi dispiace mam-mma! Mi... dispiace…!” esclamò quasi rabbioso, no… non c'era rabbia nelle sue parole, solo disperazione... “T-ti voglio ben-ne…ti prego… sv-svegliati...” mormorò e poi calò il silenzio, si sentiva solo il rumore dell'elettrocardiografo, quella ripetizione di bip, quel suono che per Claudio era l'ultima sicurezza, quel suono che era per lui l'ultima speranza, quel suono che stava a significare che il suo cuore ancora batteva, che non aveva ceduto… non ancora… ed ecco che quel suono breve che si ripeteva costantemente divenne un unico suono afono… Claudio alzò la testa e vide la linea che prima variava a seconda i battiti divenire piatta, nulla… in quello stesso momento entrarono degli infermieri per aiutare sua madre e altri per portarlo fuori, lui non reagì nemmeno, rimase con gli occhi fissi sul corpo della madre… c'erano degli infermieri che preparavano il defibrillatore, li sentiva parlare di scariche, li vedeva agire, li sentiva imprecare perché non funzionava… l'ultima cosa che sentì, mentre lo tiravano fuori, fu :

“Ora del decesso: 13.30...”

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Note Autrice:

Ciao a tutti, sono tornata con una storia alquanto drammatica…
Vi spiego perché l'ho scritta, vedete io penso che noi alle nostre mamme non le ringraziamo mai abbastanza...Io personalmente dico spesso che mia madre è una rompi p****…'Metti in ordine questo' – 'Fai questo'- 'vai a prendere questo' – 'Studia!' - 'è tardi non puoi uscire' ecc ecc…
Tutte le madri sono così…. ^^”Ma loro per noi cucinano, lavano, puliscono e fanno altre mille cose… Io vedo molti ragazzi e molte ragazze della mia età che magari gli rispondono male ai genitori, che gli dicono che sono stupidi, che non capiscono nulla, che si arrabbiano con loro, e i genitori glielo permettono…
Io rimango ogni volta schifata da questi comportamenti. E ogni volta ringrazio il cielo di non essere così. Io quei ragazzi li ritengo degli scostumati, dei viziati, dei bambini che uno schiaffo per aver risposto male non l'hanno mai ricevuto e che quindi credono di poterlo fare.
Comunque… la mia non doveva essere una polemica ma vabbè…
In sintesi… ho scritto questa shot perché ritengo che i ragazzi di oggi dovrebbero nutrire più rispetto verso i propri genitori, perché non si sa mai cosa può accadere nella vita e poi ogni azione compiuta, ogni 'ti voglio bene' non detto, verrà rimpianto…
E magari ogni tanto un 'grazie' o un 'ti voglio bene' a chi vi ha messo al mondo diteglielo, anche se sono dei rompi p**** sono sempre i vostri genitori.

Bene detto questo, spero che la storia vi sia piaciuta, ringrazion tutti coloro che hanno speso minuti della loro vita a leggerla ;)
Mi scuso per eventuali errori ^^"
A presto ;)

 

MangAnime ;)

  
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