"Dove pensi che possa trovarsi Jannathon?" chiede Turbo, Leah risponde: "Jonathan. E sinceramente non ne ho la più pallida idea. Potrebbe trovarsi presso il luogo in cui è rimasto con Merida, cioè non molto lontano da qui.", la voce di un uomo afferma: "Non credo che troverete lì nessuno dei due."
I due frenano e si girano per scrutare il vent'enne dai capelli mori e dagli occhi color cioccolato al latte che aggiunge: "Ci ho già guardato io."
"Dumper ecco dove sei stato. Hai una vaga idea di che ansia mi hai fatto venire?" gli domanda Turbo muovendo le braccia in modo esasperato, il moro gli risponde con una domanda: "Ti è davvero venuta l'ansia?", il padre di Leah risponde esasperato: "Sei mio fratello minore! Hai idea di come mi sarei sentito se ti fosse successo qualcosa o peggio ancora... se fossi morto fuori dal nostro gioco! Ho pregato per tutto il tempo in cui voi due siete stati via. E rispondo alla tua domanda: che domanda è! SICURO CHE SÌ!", Dumper sorride pensando -Significa che mi vuole bene-.
"Ma se Jonny e Merida non sono dove li abbiamo lasciati... come faremo a sapere dove si trovano?" chiede Leah, più a se stessa che allo zio e al padre, e la voce di una donna risponde: "Basta chiedere!".
I tre si girano e... Aria Gloom è proprio di fronte a loro sotto le fronde di uno degli alberi dalle chiome arancioni.
"Ehi, io ti conosco, sei quella che doveva portarmi a casa!" afferma la ragazza, la donna ride e risponde: "Precisamente! -e torna seria- Stavo venendo a cercarvi perché non sapevo a chi altro rivolgermi: sono quasi del tutto sicura, ed il quasi è solo un 2%, che Queen Flame non sia quella che dice di essere! Anzi, forse non dovrei neanche chiamarla regina, perché non lo è! Sono sicura che sia Jonathan il re e non lei!".
"Aria, se è una macchinazione di Flame non è divertente!" afferma Leah con un'occhiataccia, Aria dice sicura: "No! Sono stufa di obbedire solo a lei e se c'è una cosa che non posso fare è mentire! Comunque: Jonathan è nella prigione del palazzo con la ragazza con i capelli blu.", Dumper sussulta: "Merida." Con uno strano luccichio negli occhi che Turbo non ha potuto non notare.
"Mentre voi andrete nel palazzo a liberare Jonny e Merida io andrò alla corsa per la scelta dei piloti e cercherò di rallentare l'inizio. Deve esserci anche Lui perché ho notato una cosa... ma non ne sono certa. Voi liberatelo e portatelo qui il prima possibile. Fidatevi di me." Implora Aria, i tre decidono con un solo sguardo di fidarsi della donna e di seguire il suo piano.
"Rivediamoci alla Linea di Partenza." Dice Aria iniziando ad allontanarsi, Leah urla un 'D'accordo ' di rimando e il trio riprende il suo viaggio a tutta velocità di kart.
"Siamo nel palazzo. Ma ora come la troviamo la prigione? Ci saranno almeno cento stanze e corridoi qui! Me lo sento: non li troveremo mai!!!” si dispera Turbo, prima che possa lamentarsi ancora, Dumper chiede: “Perché per orientarci non usiamo semplicemente quella mappa appesa a quel muro?”, la famiglia si volta e... c'è una cartina dettagliatissima in bella vista sul muro.
Jonny sta cominciando a disperarsi nella mente all'idea che la corsa stia per iniziare senza lui: ha avuto la possibilità di gareggiare e di dimostrare di essere speciale e invece...
In quella, i due prigionieri sentono dei passi che scendono dalle scale nell'angolo buio, non ci fanno molto caso: pensano che sia Aria che arriva in ritardo. Certo non possono pensare che la donna dai capelli viola e verdi sia alla Linea di Partenza e si stia inventando delle motivazioni assurde per rallentare l'inzio.
“Voi tirate fuori Jonathan. Io penso a Merida.” dice Dumper lungo il corridoio della prigione, Leah e Turbo annuiscono e cercano le celle dei due ragazzi.
I due ragazzi sobbalzano a vedere la famiglia Time (meno due membri) dall'altra parte delle sbarre delle loro celle. (o del vetro anti-proiettile).
“E' una porta robusta e di metallo; credo che sia difficile bucarla e, per scassinarla, ci vorrebbe troppo tempo. E dove le troviamo le chiavi per aprire l'altra cella? Come...” chiede Leah, ha 'studiato' la porta e le sbarre e ha formato delle deduzioni; Turbo la interrompe: “Allontanati!” e Dumper si scrocchia le nocche.
Jonny sobbalza quando la sua porta viene sfondata e Merida osserva strabiliata il suo 'Principe Blu' piegare le sbarre della sua cella.
“Non era poi così robusta!” sorride Turbo, in effetti: se è bastata una spallata per buttarla giù... Leah afferma: “Ho due forze della natura in famiglia!”
“Leah, what are you doing here?” chiede Jonny confuso, Turbo chiede alla figlia cosa abbia detto: lui non capisce l'inglese; lei risponde: “Ci ha chiesto cosa stiamo facendo. Siamo venuti a salvarti.”
Jonny si siede fissando le catene legate ai sui polsi e alle cosce, Turbo scrocchia le sue nocche ed esclama: “Che sfida esaltante!”
Nel frattempo, Dumper è entrato nella cella di Merida e la fissa costantemente.
La ragazza gli rivolge uno sguardo a metà tra stupito e a metà come se dovesse rimproverarlo.
“Lo so! Sono un egoista!” afferma Dumper, Merida chiede: “ Non proprio. E...?”, “E uno stressante pilota!”, “Giusto. E...?”, “E un uomo serioso!”, “Avanti......?!”, “E ...un panino rimasto incartato nella plastica per almeno una settimana e al sole?”, “E più puzzolente di un ratto di fogna!” esclama scherzosamente la ragazza coi capelli blu.
Qualche minuto dopo, tre kart e una strana moto stanno sfrecciando verso la pista.
Jonny ora sa tutto e vuole vincere più di ogni altra cosa al mondo. Osserva le catene spezzate che pendono ancora dai suoi polsi e dalle sue cosce
Nota autrice: Jonny arrabbiato... ammetto che mi terrorizza l'idea che un inglesino così carino diventi una belva feroce!
La famiglia si è riunita per salvare le persone che amano! Ho detto amano? Tecnicamente Leah non capisce ancora i suoi sentimenti mentre Merida... ne è sicura al 95%.
Vai Aria! Facci sognare e soprattutto, facci divertire!
Poi Turbo che si preoccupa, e che prega soprattutto... spero di avervi scucito un sorriso.
Ci rileggiamo tra qualche giorno.