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Autore: Finisterre_Mortland    31/08/2015    1 recensioni
Una Songfic nata un po' per caso sulle note della demo di "My immortal" degli Evanescence.
Dal testo:
"Brividi di freddo al percepire lo scorrere sulla tua pelle di quei suoni tanto lontani da risultare indistinguibili, eppure sempre tanto vicini da strisciarti sulla pelle."
"Era questo il misterioso, incessante motivo nella tua testa."
Genere: Introspettivo, Malinconico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il lento suonare del pianoforte, lo stridere melodioso delle corde di un violino in lontananza. La calma del frusciare del vento sui granelli di sabbia, l’infrangersi lento e armonioso delle onde del mare. Calma piatta. Attimi di assordante silenzio. L’incedere lento e melodioso della musica nelle tue orecchie. 
Dita che non riconosci posarsi lentamente sui tasti bianchi e neri. Un plettro pizzicare corde di una chitarra troppo lontana da vedere.
Un lenta e inesorabile malinconia coglierti. Lente salate lacrime in bianco e nero a rigarti il volto. Una vita bianca, piatta. Note strascicate tra le conchiglie sulla spiaggia. Brividi di freddo al percepire lo scorrere sulla tua pelle di quei suoni tanto lontani da risultare indistinguibili, eppure sempre tanto vicini da strisciarti sulla pelle. 
Costretta a una vita di note lente e prolungate, che per quanto ami, vorresti non sentire, almeno per un po’. Le armoniose melodie del piano, le note stridule e coinvolgenti del violino.
“so tired of being here 
suppressed by all my childish fears”1

 

Il rumore assordante delle note strimpellate un po’ a caso. La sensazione di paura, di non poter scappare. Ansia, oppressione. 
Poi senti un colpo. Seguito da un giro di chitarra elettrica. Poi di nuovo il silenzio, e il pianoforte suonare. Suona, in un crescendo che crea sempre più ansia, tensione.  
L’ansia che sale con la musica. Il tuo cuore che accelera all’accelerare del ritmo. E poi di muovo un colpo. Un battito di batteria. Un velo nero calarti sugli occhi per poi aprirsi su un palcoscenico di colori.
Il furore della vita. Il correre delle note. L’estasi e la confusione del momento. Dolce, delicata tristezza.
“These wounds won’t seem to heal
This pain is just too real”2

Un incessante non riconoscersi. Le dimenticanze dell’esistenza. Sei fuori dalla tua vita. Vedi gli anni scolpirti il volto, ammirando la tua esistenza.
Note incidono il tuo petto non lasciandoti più andare via. La melodia ti travolge lasciandoti esterrefatta.
Il continuo muoversi delle note, l’incessante cambiare di toni ti fanno perdere i sensi e tutta te stessa. Ti abbandoni alla musica che è tutto per te. E dentro quelle note ritrovi quella te stessa che hai perso quando eri bambina. Un incessante armonioso morire di sensi. Alzi la tua voce al cielo senza conoscere le parole, quasi gridando in una lingua che non sai parlare e che però ti viene tanto semplice da cantare.
La tua anima perduta è stata racchiusa in quelle note in attesa del momento in cui le avresti scoperte. 
Era questo il misterioso, incessante motivo nella tua testa. 
Parole, suoni nuovi, ma così vividi nella memoria. Parole, suoni, forse ascoltati in una vita che ora non riesci a ricordare.
E ti abbandoni all’incalzare del suono della tua vita. Lasci le corde della tua voce sfogare tutto il dolore, tutta la paura. Canti e gridi fin quando prendendo coscienza dell’unicità dell’ascolto di questa canzone perdi l’ultimo alito di voce.
Ritornando lentamente allo stato bianco e nero delle cose, lasciando la musica sopirsi piano, mentre il tuo cuore è ancora in tumulto.
“I’d love to walk away
and pour myself out of the rain,
But I can’t live without you.
I’d love to live without the constant fear
And endless doubt,
But I can’t live without you”3

Un’ultima lacrima bagnarti le gote, mentre il lontananza un pianista sconosciuto ricomincia a premere note che ormai non puoi più sentire.







NOTE:
1: "così stanca di stare qui 
  oppressa da tutte le mie paure infantili"
2: "queste ferite sembrano non guarire
    questo dolore è troppo reale"
3: "Amerei  andare via
E riversarmi nella pioggia,
ma non posso vivere senza te.
Amerei vivere senza la costante paura 
E il dubbio senza fine,
ma non posso vivere senza te"

 
   
 
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