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Autore: _Teartheheart    31/08/2015    0 recensioni
La storia parla di Joanna Clarkson, una scrittrice trentenne di New York, senza lavoro che vive ancora con i suoi genitori.
Il libro che sta scrivendo, ancora non esiste. Come il suo lavoro e la sua vita sentimentale.
Tutto ciò che vorrebbe fare, non lo fa, per via dei suoi genitori che ogni giorno le ricordano quanto sia un fallimento, mettendola a paragone con Hanna, la sua migliora amica che sta per sposarsi, che ha un lavoro e che sta per crearsi una vita tutta sua. Joanna è la testimone di nozze insieme a Sam, il fratello libertino del futuro marito di Hanna, con lui passerà tanto tempo, e in quel tempo Joanna cercherà di capire cosa vuole veramente della vita, essere sottomessa ai suoi, o finalmente spiccare il volo.
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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1. 


«Joanna, cosa ne pensi del pesce?» mi chiedeva Hanna, alzando pian piano la forchetta, come era scritto nel galateo che aveva letto almeno cinquecento volte. 

Di certo io non avevo fatto come lei, io credo di aver letto ''camionista per caso'' perché ogni qual volta che cercavo di prendere quel dannatissimo pesce, mi cadeva puntualmente dalla forchetta, avendo gli occhi puntati di Hanna e Eddie che mi guardavano come se fossi una troglodita, mentre seduto di fronte a me, vi era Sam, che rideva
mostrando le sue fossette attraenti, mi sentivo così stupida, che diamine stavo facendo? Perché era così importante assaggiare tutto il cibo che c'era nel menù, un matrimonio non può essere buono anche con una classica cena? Andiamo, la cosa più importante dovrebbe essere sposarsi con la persona che si ama. 
Personalmente ho sempre pensato che la parte più bella del matrimonio, fosse arrivare all'altare e vedere l'uomo che hai sempre desiderato, aspettarti li, con un sorriso smagliante e le lacrime che gli bagnano il viso, perché il momento più del matrimonio è quando finalmente si uniscono due anime. 
Troppo romantica? Forse, ma comunque spendere tutti quei soldi per una cena, mi sembrava altamente esagerato. Ma, non ero io a sposarmi, quindi da damigella e da testimone di nozze, dovevo ubbidire, e accontentare Hanna. 



«È buonissimo» risposi, riuscendo ad acchiappare finalmente un pezzo del cibo che ero riuscita a gustare.
Dopo qualche istante un cameriere venne, tirandoci via quella portata, non curandosi di guardare se avevamo già assaggiato tutto, semplicemente tirò via i piatti. 
Quando proprio nel momento in cui Hanna stava per aprire  bocca, il suo volto divenne bianco latte, e il sorriso che stava arrivando si trasformò in serietà «Tesoro, credo di star male» a quelle parole tutti ci voltammo verso di lei, preoccupati da ciò che stava accadendo. 
Eddie  la afferrò, impaurito dal colorito che la pelle di Hanna aveva preso «Forse è meglio andare» dissi io alzandomi, Hanna mi bloccò all'istante «No no no, ti prego manca poco ed è di vitale importanza che avvenga la degustazione, andremo io ed Eddie, vi prego voi rimanete» si rivolse a me e Sam, che non esitò e rimase seduto 
«Okay, ma riposati, non hai una bella cera» dissi io, lei mi guardò lanciandomi un lieve sorriso, per poi andare via insieme ad Eddie. 
«Che strano» disse Sam, sistemandosi bene il tovagliolo posato sulle gambe «Cosa?» domandai io 
«I conati di vomito, il colore della sua pelle, be io direi proprio che tra poco arriverà una cicogna» 
«Cosa? No, Hanna me l'avrebbe detto» risposi io, lui sorrise «Hanna non ti dice tutto» 
«Che cosa stai insinuando?»
«Niente, solo che tutti abbiamo dei segreti» rispose alzando le spalle «E qual'è il tuo Sam?» domandai posando le mani incrociate sul tavolo «Sono gay» rispose. 



Ed ecco che i mie i sogni si erano infranti, si perché, mie care, se conoscesse il suo volto potreste ben capire il mio essere così dannatamente delusa, insomma quell'uomo era sexy, e per quanto la mia famiglia, Hanna ed Eddie mi dicessero di quanto quest'ultimo fosse un emerito idiota, quando lo incontravo - ed era accaduto solo tre volte - 
i miei ormoni salivano alle stelle, ma forse era dovuto al fatto che non vedevo un uomo da troppo tempo, troppo occupata ad essere un eremita, ero troppo attaccata al mio divano e al mio adorato abbonamento a Netflix per guardare uomini reali. 


«C-cosa?» domandai spalancando gli occhi, la mia faccia doveva essere alquanto divertente perché scoppiò a ridere, e avrei giurato che a momenti qualcuno ci avrebbe rimproverato 
«Perché ridi?» domandai «La tua, faccia ... per la cronaca, stavo scherzando» 
«Oh, okay ... cioè non avrebbe cambiato niente» dissi io venendo tutto d'un fiato il bicchiere di vino rosso davanti a me, il coglione sexy - ormai battezzato così - scosse il capo, sorridendo ancora, mentre io chiamai il cameriere per potere assaggiare l'ultima portata. 
Nel viaggio di ritorno, Sam si offrì di riportarmi a casa, visto che Eddie ed Hanna erano dovuti andare via. Eravamo nella sua auto, una Range Rover, bianca, un po' diversa dalla mia Jip verde, mentre eravamo in auto iniziò ad accendere la radio, e ahimè li sono rimasta sbalordita nell'ascoltare una playlist che includeva Taylor Swift. 
«Tu ascolti Taylor Swift?» chiesi spalancando gli occhi, continuando a guidare rispose «Perché, cos'hai contro la fidanzatina d'America?»
A quella domanda scoppiai a ridere «Non ti facevo uno da Taylor Swift»
«E che musica pensavi ascoltassi esattamente?» alzai le spalle «Non lo so, Snoop Dog, Eminem, Jason Derulo, tutta quella gente che parla solo, di sesso, alcool ... insomma quelli che credono di essere ''DIO''» 
«È questa l'immagine che passa di me? Un donnaiolo che pensa solo a bere e fare sesso?» chiese, lo guardai «Si» risposi. 
«Okay Joanna, ti farò cambiare idea su di me»
«Perché dovrebbe importare la mia opinione, dovresti invece far cambiare idea ad Hanna, a tuo fratello e alla tua famiglia» dicevo io sorridendo «Ci penserò su ... nel frattempo» non completò la frase, alzò semplicemente il volume della radio intonando le note di ''Shake it off''
Non avevo mai riso così tanto in vita mia. 
Arrivati nel viale di casa mia, ad attendermi c'era mio padre, che vedendomi arrivare con Sam, soprattutto ridendo ancora della performance, incorciò le mani al petto, attendendo il nostro arrivo. 
«Joanna ... Sam cosa fate voi due insieme?» domandò sfoggiando il suo sorriso più falso «Eravamo alla degustazione per la cena di Hanna, e lei si è sentita male quindi mi ha riaccompagnato lui a casa, stava andando via, vero Sam?» dissi voltandomi verso di lui, che mi lanciò uno sguardo quasi accusatorio
«Oh .. ehm si, stavo andando le mie ... donne mi aspettano» rispose, che diamine aveva appena detto? 
Senza aggiungere altro Sam andò via, mentre io rimasi li con mio padre che mi squadrò dal basso verso l'alto. 
«Quel ragazzo non mi piace per niente, stagli alla larga» mi avvisò prima di scomparire dentro, salì in camera mia sentendo solamente «Cara, chiama Hanna, sta male» 
Ovviamente.
Mi andai a sedere sulla scrivania, aprì il mio MAC, e aprì la bozza del mio  non-libro, pensai che magari potessi scrivere qualcosa ma l'unica cosa che mi veniva in mente era: ''Papà sei uno stronzo, papà sei uno stronzo, papà sei uno stronzo''
Ho trent'anni cavolo, perché diamine mi tratta come una stupida ragazzina? Oh già, ho trent'anni e vivo a casa sua senza un lavoro. 
Il rumore dell'email mi distrasse dallo scrivere ''PAPA' È UNO STRONZO'' l'aprì e lessi che era Sam, a scrivere. 


Da: Sam
A: Joanna

Oggetto: DONNA SUCCUBE DEL PADRE. 
Bella quella cosa accaduta con tuo padre, dov'è la donna sicura di sé e acida che ho visto a cena, e poi oggi alla degustazione? 
Quando è comparso tuo padre mi è sembrato di vedere un cane che ubbidisce al suo padrone.
 


MA CHE DIAMINE STAVA DICENDO?


A: Sam
Da: Joanna

Oggetto: NON SONO SUCCUBE DI MIO PADRE. 
Che diamine dici? Non voglio semplicemente che gli prenda un colpo, e tu hai peggiorato le cose dicendo quella cosa delle ragazze. 


Da: Sam
A: Joanna. 

Oggetto: Dimostrami che non sei una fifona. 
Perdona la sincerità, ma tuo padre mi sembra quel tipo d'uomo ''coglione''. 
Comunque, dimostrami che non hai paura, vieni da me stasera. 



SAM, IL COGLIONE SEXY, MI AVEVA APPENA INVITATO A CASA SUA. 


A: Sam
Da: Joanna

Oggetto: Sei attratto da me forse?
Oh Sam, so bene che sono alquanto attraente, ma non credi di essere troppo precipitoso? Andiamo non sono come quelle ragazze che incontri in giro per il mondo. 



Da: Sam
A: Joanna.
 
Oggetto: Tiratela di meno, Joanna. 
Non intendo andare a letto con te Joanna, andiamo, scherzi? Mi mancano quelle ''donne'' volevo semplicemente bere un po', e sfottere Hanna, Eddie e il matrimonio alla Kate e William. 
Ma forse hai troppa paura di tuo padre per venire. 



Mi stava sfidando, sembravo davvero così presa a non ferire i sentimenti di mio padre?

A: Sam
Da: Joanna. 

Oggetto: Sei un coglione. 
Okay, passi a prendermi tu?


Da: Sam
A: Joanna

Oggetto: Vodka a volontà. 
A stasera. 
___________________________________________________________________________
Bene, bene, bene. 
Cosa ne pensate dell'inizio? 
Recensioni negative? Positive?
Le accetto tutte. 
Io ho deciso di scrivere questa storia, divertendomi, volevo qualcosa di leggero, e fresco. 
Spero l'idea vi piaccia. 

   
 
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