Districai il mio corpo dai rami secchi che mi bloccavano il cammino e mi guardai intorno.
Nebbia e alberi secchi privi di foglie.
Non si vedeva nulla se non a pochi centimetri dal mio naso.
All'improvviso un dolore acuto mi pervase dalla punta dei piedi sino alla cima dei capelli.
Era il buio: era tornato.
Vuole controllarmi, il mio respiro era quasi nullo, non avevo più la forza di oppormi;
nel buio non c'è niente: niente che possa ferirti.
...
Oh no.
Inizia a contagiarmi, devo resistere, devo lottare contro l'Oscurità!
Devo scappare, uscire da questa foresta oscura.
Il male non deve avermi di nuovo..
Correndo affannosamente davanti a me tentai di seminarlo,
mi giravo in continuazione sperando che non mi seguisse,
fin quando finalmente uscii da quella foresta nera.
Ero salvo.
Tirai un sospiro di sollievo appoggiandomi dolcemente la mano sul petto.
quando all'improvviso iniziai a tossire, tossii cosi forte da cadere per terra in ginocchio.
La mia espressione in quel momento era terrore mista a pazzia.
Scoppiai a ridere incontrollatamente, ma non capivo se fossero risate di gioia o risate di follia.
Solo in quel momento realizzai.
Non c'era mai stato nessun male.
Il male ero io.