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Autore: Jay000    31/08/2015    1 recensioni
Una catastrofe. Un fulmine artificiale manda cinque ragazzi nel mondo di Minecraft. Riusciranno a vincere e ritornare sulla Terra o rimarranno bloccati lì per sempre?
Genere: Avventura, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sono passati due mesi da quando distruggemmo Banno. In questi due mesi ci riabituammo alla normalità.
O quasi… Da quando fummo trasportati a Minecraftia, Paolo, Christian e Roberto iniziarono a giocare a Minecraft sui loro dispositivi. Infatti non si vedevano in giro neanche se li pagavi. Se li chiamavi e chiedevi “Dove siete” loro rispondevano “stiamo giocando” e attaccavano la chiamata in faccia.
L’unica che non si era completamente riabituata era Manu. E se vi chiedete il perché, è meglio che inizi a raccontarvi questa nuova avventura.
 
I genitori di Manu erano appena andati via lasciandole istruzioni ben precise
“Hai la cena pronta. È nel forno, che ti ho già impostato. Quando hai fame, accendilo e aspetta quindici minuti” le disse la madre
“Ok” rispose la ragazza
I genitori uscirono, lasciando la ragazza in casa da sola. Si mise al computer, guardò qualche video su Youtube, poi accese il forno. Ritornò quindi al computer e guardò altri video.
Dopo circa un quarto d’ora, del fumo nero usciva dal forno, fumo che arrivava fino in camera della ragazza
“La cena in forno!” disse la ragazza saltando giù dalla sedia
Quelli che sembravano un quarto d’ora erano in realtà quarantacinque minuti. Corse in cucina, prese dei guanti e tirò fuori la cena.
“E adesso?” si chiese la ragazza “Ci sono”
Prese il telefono è chiamò l’unica persona in grado di aiutarla.
Arrivai quasi subito a casa di Manu. Suonai al citofono e lei aprì a dir poco immediatamente.
“Ti ho disturbato?” mi chiese la ragazza
“Ma figurati! Da quando abbiamo distrutto i Roidmude, sono tutto il giorno a girarmi i pollici” dissi “Allora. Come mai mi hai chiamato?”
Mi portò una teglia con pollo e patatine letteralmente carbonizzati. Ne presi in mano un pezzo.
“Però… niente male” dissi
“Era la mia cena…” arrossì Manu
Qualcosa mi disse che feci bene a preparare io la colazione in quei momenti.
“Non preoccuparti” dissi accarezzandola “Cucino io”
Mi diressi in frigo e tirai fuori tutto quello che si potesse rendere utile.

Nello stesso tempo, in un’altra casa, due ragazzi si erano incontrati
“Ehi Hikari” disse il ragazzo vedendo la ragazza passare
“Ciao Tenma” contraccambiò la ragazza
Hikari era bagnata fradicia. Era appena uscita dalla biblioteca e subito si era messo a diluviare, bagnando la ragazza da testa a piedi.
“Ma… che ci fai in giro bagnata? Non avrai intenzione di ammalarti. Su, entra” disse Tenma
“Grazie, ma…” iniziò Hikari
Tenma non la lasciò finire e la prese per il polso.
“Non era un invito. Era un entra a casa, punto e basta”
La ragazza arrossì ed entrò in casa contro la sua volontà.
Tenma la fece accomodare e poi corse a prenderle qualcosa da darle.
“Ecco” disse il giovane dando alla ragazza un asciugamano largo “È l’unica cosa che ho trovato, però… insomma…”
Tenma non riusciva a tirar fuori parola.
“Ho capito quello che vuoi dire. Dovrebbe essere abbastanza largo da coprirmi” disse la ragazza
Iniziò a togliersi i vestiti
“Che fai?” iniziò Tenma “Non vorrai spogliarti qui!”
“Rilassati, Tenma” iniziò la ragazza “Devo solo togliere i vestiti bagnati. Non sono come altre nostre compagne”
Eh, sì. Tenma credeva che Hikari rimanesse completamente senza vestiti… Ma non fu così. Una volta messo l’asciugamano come gonnellino, Hikari era davanti a Tenma, in intimo e… asciugamano.
“So che non sopporti le ragazze che fanno le esibizioniste come le nostre compagne. Neanche io le sopporto. E se proprio ci tieni a saperlo… no. Non mi sarei mai spogliata completamente davanti a te. Non sono come loro” iniziò la ragazza “E tu lo sai. A parte che mi sarei imbarazzata a farlo”
Tenma tirò un sospiro di sollievo.
“Per fortuna” disse “Ti avrei già lasciato da sola, altrimenti”
 
Preparai a Manu la cena. Patatine fritte, una bistecca impanata ed i suoi dolci preferiti (da quando li ha assaggiati), i Dorayaki, i famosi dolci ricorrenti anche in Doraemon.
“Wow!” esclamò la ragazza “Non mi aspettavo potessi fare tutto questo”
Guardò la tavola. Era apparecchiata. C’erano maionese e ketchup, il piatto con patatine e bistecca, sale…
“E per finire” dissi “Ecco il tuo dolce preferito”
Presi il pacco dei Dorayaki e glielo consegnai.
“Questi sono…” disse prendendo il pacco “Non dirmi che li hai fatti apposta per me!”
“Ovvio!” dissi “A chi dovrei farli, oltre a me”
Aprì il pacco e posizionò il piatto sulla tavola.
“Ti va di cenare con me?” mi chiese la ragazza
Ci pensai e dopo qualche istante non rifiutai. Presi un secondo piatto, delle posate ed un bicchiere e mi sedetti di fianco a Manu.
“Racconta” mi disse la ragazza “Cosa stai facendo nel tempo libero?”
“Niente. Senza la minaccia dei Roidmude non ho niente da fare. Passo il tempo in giro” dissi
“Krim? Come sta?”
Come a farlo apposta ci fu una sua chiamata
“Eccolo” dissi mostrando il mio telefono “Dimmi Krim”
Misi il vivavoce
“Jay… Devi venire subito… No! Mi hanno trovato!” disse Krim al telefono
Le cose stavano peggiorando. In sottofondo si sentivano spallate alla porta.
“Vieni subito, Jay! Le cose per me saranno finite” disse Krim allarmato
Guardai Manu, che annuì.
“Arrivo subito” dissi “Resisti più che puoi”
Lasciammo i piatti mezzi pieni e corremmo via. Quando uscimmo da casa, Tridoron ci stava aspettando. Andammo di corsa da Krim.
 
Nello stesso tempo, Tenma aveva appena offerto a HIkari qualche cosa da mangiare.
Appena Hikari iniziò a mangiare, dalla porta dell’entrata si sentirono spallate alla porta, proprio come quelle avvenute da Krim.
 
Arrivammo da Krim. Aprimmo la porta. Sembrava tutto normale, tranne la presenza di circa una ventina di uomini vestiti con una calzamaglia nera o qualcosa di simile.
Questi si accorsero della nostra presenza e si lanciarono in un “Hii!”
“Tieniti pronta” dissi “Stanno per attaccare”
Come mi aspettavo. I venti si fiondarono contro di noi
“Combatti come ti ho insegnato e li batteremo in poco tempo” dissi
“Ok!” esclamò Manu
Presi un uomo per la testa e lo scaraventai contro il muro, mentre Manu ne stava scagliando uno contro i suoi simili, per poi lanciarsi con un calcio.
“Wow!” disse la ragazza “Non pensavo di fare Strike”
Schivai un uomo che si lanciò dall’armadio, mentre ne feci cadere un altro. In pochissimo tempo li mettemmo tutti KO.
 
Gli uomini erano appena entrati anche da Tenma, ma né lui né Hikari riuscirono a contrastarli e vennero portati via.
 
Spariti tutti gli uomini, vidi un simbolo sul pavimento, che prima non potevo vedere. Era una specie di fenice robotica
“Shocker” mormorai
   
 
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