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Autore: Spensieratezza    01/09/2015    7 recensioni
Dean Winchester è un adolescente difficile e problematico, che crea molti problemi al padre John. Quando Sam, suo fratello separato alla nascita, torna a vivere nella loro casa assieme alla madre Mary, cercherà di aiutarlo a combattere e a distruggere i propri demoni, ma ben presto Sam scoprirà che non può aiutare Dean, senza che esso lo stravolga nell'animo. I due fratelli rimarranno intrappolati in un vortice di sentimenti e passioni e tanti altri sentimenti che li sconvolgeranno nel profondo.
Genere: Angst, Erotico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Dean Winchester, Sam Winchester
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Incest | Contesto: Nessuna stagione
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'La catena dell'estasi, dell'amore e della famiglia'
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I giorni passavano e Sam non aveva ancora perdonato Dean, malgrado il maggiore aveva cercato in tutti i modi di chiedergli perdono e di riavvicinarlo.

Sam però era sempre più scostante, il rifiuto gli bruciava ancora e anche se sapeva che avrebbe sofferto, stava cercando seriamente di rompere con Dean. Seriamente, stavolta.

Dean però era insistente, troppo.

Un giorno, Sam si presentò all’agenzia di moda cui Dean lavorava per il padre da un po’ di tempo.

Dean appena lo vide, pensò subito che era venuto lì per lui.

Sam però era venuto solo per portare un foglio che il padre aveva dimenticato.

“Lasciami, cretino! Papà è nell’altro studio!!” disse Sam, cercando di divincolarsi dall’abbraccio di Dean, che imperterrito, lo baciò profondamente, nel suo studio.

Sam si lasciò andare, senza opporre resistenza, per poi spingerlo via, quando il bacio finì.


Dean si leccò il labbro, studiando la stanza del suo studio e il letto davanti a loro.

“Beh, già che ci siamo, potremmo approfittarne…”

“Tu sei malato, Dean, malato! Fino all’altro ieri mi hai respinto e ora potresti farlo con papà  a due passi? Lo ripeto, MALATO!”

“Sam, ti prego, perdonami, io ti amo!

“Io non più!! Hai tirato troppo la corda!”

“Stai mentendo, lo dici solo per farmi rabbia!”

Io – non – ti – amo – piùùù!”

Dean gli prese la faccia e lo baciò appassionatamente. Sam mugolò indifeso, ricambiando.


Quando Dean si staccò, aveva quell’espressione soddisfatta, che a Sam innervosì parecchio.

“Devi dimenticarmi. Noi dobbiamo dimenticare!”

“Sam, non mentire a te stesso! Non potrai mai dimenticare quello che c’è stato tra di noi, così come non potrò farlo io!”

Sam però non voleva ascoltare, non più.

“Ascoltami, Sam, mi dispiace profondamente per come mi sono comportato quella sera. Quante volte ancora devo chiederti scusa? Ero spaventato, scioccato! Avevo appena scoperto che il mio fratellino era vergine e voleva perdere la sua verginità con ME, suo fratello. Sai questo che cosa significa? Significa che sarei stato proprio io a strapparti alla tua innocenza, proprio io, il fratello  maggiore che dovrebbe invece amarti e proteggerti da tutto!”

“Non puoi proteggermi dal mondo, Dean!”

“Ti sbagli, devo farlo, ma voglio anche amarti. È questo che ho capito, ora, Sam…”

“Dean, no, ascolta tu…tu hai fato le tue riflessioni e io le mie…”

“E questo che cosa vorrebbe dire?”

“Io non voglio venire più a letto con te!”

Dean lo guardò sospirando. “Ora lo stai dicendo solo per punirmi!”

“No, Dean! E va bene, senti…non ho intenzione di negare che…quando tu mi tocchi, io…vibro…” disse ancora.

Il sorriso di Dean aumentò.

“Ma è…attrazione, sì! Dean, è solo attrazione! Mi sono reso conto che io….non ti amo!”

Dean lo guardò scioccato. “No, questo non è vero…tu me lo hai ripetuto…milioni di volte…”

“E ne ero davvero convinto, solo che….poi ho riflettuto…e ho capito che probabilmente mi sono sbagliato! Sì, ho confuso i miei sentimenti e l’affetto che provo per te con…l’attrazione…io sento molta attrazione per te e probabilmente l’idea del….proibito…mi ha eccitato, anche più di quello che volessi…”

“No, NO, stai mentendo!”

“MA, quando poi le cose si sono fatte più serie e dovevamo andare a letto insieme, ho capito che l’idea di…andare a letto con mio fratello, mi faceva schifo!”

Dean lo guardò sbalordito, poi gli diede un pugno.

Sam cadde a terra.

“Non…non mi avevi mai picchiato prima d’ora.” Disse Sam, guardandolo meravigliato, con le lacrime che uscivano dai suoi occhi.

Dean se ne andò via, senza dire niente.
 
 
 
 
 
 
*

Dean era entrato nella stanza di Sam e aveva visto il cuore che lui stesso aveva regalato a Sam. lo guardò, lo prese in mano e lo strappò in due, lasciandolo sulla scrivania.
 
 


*

Quando Sam tornò a casa, stava ancora cercando di congedarsi da Castiel e a convincerlo a lasciarlo andare, benché Castiel fosse addirittura entrato nel salone.

“Non sono sicuro che dovresti restare da solo in questo stato e poi guardati, hai ancora il viso gonfio…”

“Non sarò solo, Cas, stà tranquillo. Sono con la mia famiglia e poi…”

“Signorino Sam!! Che cos’ha fatto all’occhio!!” disse Mimì sconvolta. “Ha picchiato contro l’anta dell’armadio??”

“Una specie, Mimì.” Rispose Sam.

“Vado subito a prendere del ghiaccio.” Disse lei.

“Senti, voglio insistere, Sam…”

Sam sbuffò. “E va bene, ascolta, aspettami qui, vado un attimo nella mia stanza, poi ci facciamo qualche gioco da tavola.” Acconsentì Sam.

Nel frattempo Dean era sceso, vedendoli parlare. Quando vide che Sam salì le scale, si avvicinò a Castiel.

“Ti consiglio di non avvicinarti a me se non vuoi che ti restituisca il pugno che hai dato a Sam.”

“Non vedo l’ora di vederti batterti da uomo. Non è mai successo!” disse Dean.

“Come hai potuto farlo? Come, dopo tutto quello che gli hai fatto? Sei un miserabile!” gli disse Castiel.

“Curioso da sentire, da uno che si accontenta di essere l’ultima scelta!”

“Sei un…un essere meschino! L’unica ragione per cui non vado a parlare con i tuoi, è solo per Sam! Per lui, ricordatelo! Se fosse per me, marciresti in galera!” disse Castiel.

“Attento” ruggì Dean. “Ho una riserva di pugni da scaricare!”
 
 


Quando Sam andò nella sua stanza, la prima cosa che vide fu il cuore disegnato da Dean, strappato in due.

Sgomento, sbarrò gli occhi. Prese in mano il cuore, poi scattò alla scrivania, afferrando lo scotch e cercando di rimettere i pezzi insieme, in maniera febbrile,  dopo poco, però, si fermò, guardò il cuore e gli ritornarono in mente i ricordi di quando Dean gliel’aveva regalato.

“Questo è il mio cuore quando non è avvolto dall’oscurità. Io non so proteggerlo, quindi, ti prego, fallo tu per me, in modo che, quando ne avrò bisogno, saprò da chi andare.”

“Sì. Custodirò il tuo cuore, Dean.”


Smise di riattaccarlo e lo strappò nuovamente, poi uscì dalla camera, correndo.
 
 


Dean stava ancora parlando con Castiel.

Sam scese le scale velocemente e interruppe la loro discussione, dicendo:

“Non avevi nessun diritto di strapparlo. Me l'avevi regalato tu! Questo cuore…...era mio.” disse, appoggiandogli i pezzi sul petto e andando via di corsa.

Castiel aveva girato lo sguardo a quella scena, mentre Dean aveva uno sguardo mortificato e triste.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 Note dell'autrice: 

Lo so, John che gestisce un'agenzia di moda fa un pò ridere ahhhaha

abbiate pazienza, un pò confesso di stare ispirandomi a una telenovela che mi piacque molto. Si intitola "Zingara" xd 

Lo so, altro capitolo un pò triste, ma nel prossimo ci sarà un pò di fluff che vi scioglierà :3

Ps mi dispiace molto per il pugno ma volevo che Dean avesse una reazione un pò...violenta...e non credo che uno schiaffo avrebbe reso abbastanza xd
   
 
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