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Autore: effe_95    01/09/2015    2 recensioni
[Storia scritta a quattro mani da Effe_95 e Micio95 ]
Percy ed Harry hanno sempre pensato che i sogni non portino a nulla di buono, e in egual misura le profezie. Gea era appena stata sconfitta, Voldemort annientato. Si prospettavano anni di pace e tranquillità per i due mondi, ignari l'uno dell'esistenza dell'altro.
Era un giorno tranquillo al Campo Mezzosangue, quando venne pronunciata la Terza Grande Profezia.
Era anche il giorno che cambiò le loro vite e nacque una nuova minaccia.
"I maghi e i semidei si uniranno, la progenie del serpente fermare dovranno. A riparare tenteranno il patto della dea fedele infranto. La bacchetta custodita dovrà essere, il male piani terribili potrà tessere. Solo l’ unione una soluzione fornirà, e alle porte dei due mondi la fine decreterà."
Genere: Avventura, Generale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: I sette della Profezia, Nuovo personaggio, Percy Jackson, Quasi tutti
Note: Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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8.
 
Harry.
 
Quest’ anno non poteva essere più strano! E dopo il ritrovamento di questo ciondolo credevo di aver visto tutto nella mia vita ormai.. appunto, credevo! Era trascorsa una settimana e ancora non ne eravamo venuti a capo, Annabeth ed Hermione ci costringevano a passare giornate intere in biblioteca; eravamo tutti stanchi e distrutti.
_ Basta, io non ne posso più!_ Disse Leo buttando all’aria un libro che gli aveva passato Calypso.
_ Leo, è necessario_ Disse Annabeth con sguardo duro.
_ Annabeth, sono giorni che siamo bloccati su questi libri, e la mia dislessia sta ballando il merengue!_
Disse il povero Grifondoro esasperato.
_ Forse è il momento di riposare; andate ragazzi, io resto qui a cercare ancora un po’_ Disse Hermione con tono dolce e gentile.
_ Io resto con te_ Rispose Annabeth.
Concordammo tutti che era la scelta migliore, anche se non ero dislessico ero stanco, e quei libri mi facevano impazzire.
Il ciondolo avevamo deciso che lo avrebbero custodito Percy e Nico visto che io non potevo toccarlo.
A quanto pare era off-limit per i Grifondoro e le altre case, tranne che per i Serpeverde, da qui deducemmo che era dovuto appartenere a Salazar Serpeverde. Come la spada di Grifondoro che poteva essere impugnata soltanto da un Grifondoro, che tra parentesi era ancora dispersa.
Non avevo idea di come cercarla, né di come farla comparire. Era scomparsa da mesi e non ne avevamo la minima traccia.
Dalle ore in biblioteca avevamo ricavato poco e niente, una delle poche informazioni era che la spada apriva veramente portali tra i mondi, anche se non sapevamo ancora come funzionasse, prima di scoprirlo dovevamo capire dov’era.
Poi ci piombò questo ciondolo tra capo e collo e quel sogno, non riuscivo ancora a spiegarmelo, più di un sogno sembrava un ricordo, ma come al solito per niente chiaro.
_ Ehi Harry _ Sentii Percy che mi richiamava, ebbi come un sussulto.
_ Cosa c’è Percy?_ Chiesi, volgendo lo sguardo verso di lui.
_ Io credo che tu debba insegnarci a combattere con la bacchetta_ Disse Percy.
I suoi compagni lo guardarono sbalorditi ed io feci lo stesso; la mia aria era cosi interrogatoria che Percy decise di darmi spiegazioni senza neanche aspettare che io gliele chiedessi.
_ Siamo totalmente inutili qui_ continuò_ Tranne Annabeth che sta facendo le ricerche, noi non sappiano fare niente, un  mago potrebbe disarmarci con un solo incantesimo, dobbiamo imparare a difenderci_  Concluse guardando gli altri.
_ Assurdo, semplicemente assurdo _ Disse Jason, guardando Percy con aria grave.
Percy sospiro spazientito, tirò fuori la sua penna che in un lampo si trasformò in una spada; si mise in posizione d’attacco e mi guardo serio.
_ Harry, tira fuori la bacchetta e attaccami_ Io lo guardai come se stesse uscendo di testa.
_ Percy, ma sei impazzito?_ Gridai
_ No, attaccami o lo farò io_ Era deciso, scattò in avanti e per istinto estrassi la bacchetta e gridai: _Expelliarmus_
La spada gli volò di mano a qualche metro di distanza
_ Visto?_ Disse guardando i suoi amici e alzando un sopracciglio. _ Mi ha levato la spada in un lampo, sono divenuto vulnerabile e se fosse stato un nemico mi avrebbe ucciso, questo ormai è il nostro mondo finché la profezia non si compie. Non abbiamo nessuna speranza di uscirne vivi e quindi dobbiamo imparare a difenderci anche in questo mondo_
I ragazzi cominciarono a guardami, Percy aveva ragione, ma c’era un piccolo problema.
_ Ragazzi ricordate? Voi potete usare solo gli incantesimi legati alla vostra natura, come pensate di poter imparare anche gli altri incantesimi?_  Chiesi guardandoli.
_ Ed è qui che ti sbagli Harry_ Sentii una vocina dolce e delicata alle mie spalle, Luna era comparsa all’improvviso e mi guardava sorridente come al solito.
_ Luna! Mi hai spaventato_ dissi volgendomi verso di lei _ Cosa intendi dire?_ La guardai torvo.
_ Semplice_ rispose_ Hogwarts è magica, è viva, la scuola sa esattamente chi è al suo interno e cosa fa, sa tutto, se loro non avessero un po’ di magia, anche solo un briciolo nel sangue, Hogwarts non li avrebbe neanche fatti entrare, invece hanno varcato la soglia senza problemi, io dico che puoi provare a insegnargli gli incantesimi base, ci sarà da divertirsi_ Rispose voltandosi e andando via saltellando.
_ Va bene_ dissi_ Allora se Luna ha ragione e siete tutti d’accordo, seguitemi_
Tutti, nessuno escluso, mi seguirono.
 
Li condussi così al settimo piano, dove con facilità trovai la Stanza delle Necessità.
Si aprì e ci lasciò entrare, dentro come al solito c’era tutto ciò che ci occorreva.
_ Bene ragazzi_ dissi portandomi al centro della sala e guardandoli tutti negli occhi_ Vediamo che sapete fare, tirate fuori le vostre armi, e battetevi con me, dopo vi insegnerò ad usare la magia_
Si misero in fila indiana, uno alla volta vennero tutti buttati al suolo, tentarono di usare le capacità derivategli dai loro genitori divini, ma contro i miei incantesimi non avevano scampo.
_ Non ci siamo_ dissi_ Credete di battere un mago in questa maniera? Forza, prendere le bacchette ed impugnatele saldamente come se fossero una spada_ Estrassero le bacchette e le guardarono come se avessero la peste.
_ Facciamo qualcosa di utile, ad esempio l’incantesimo che ho usato contro Percy prima per disarmarlo, formate gruppi da due, facciamo Percy e Jason, Nico e Leo, Calypso e Piper, Grover tu starai con Ron se a lui non dispiace_ Il mio amico fece cenno di no.
_ Ci andrò piano con te satiro_ Disse Ron scherzando, ma Grover non fu molto contento.
_ Bene, l’incantesimo si chiama Expelliarmus, agitate un po’ la bacchetta e al mio via partite_
Si posizionarono uno di fronte all’altro con le bacchette in mano_ Pronti.. 1,2 e 3_ Ci furono lampi colorati e grida di EXPELLIARMUS che risuonarono per la sala, gli esiti erano chiari.
Percy aveva disarmato Jason, che lo guardava con aria sorpresa, Nico era finito a terra come la sua bacchetta, Calypso guardava la sua mano dove prima c’era la bacchetta e ovviamente Ron, con molti più anni di esperienza, aveva avuto la meglio.
_ Wow, questa si che è una figata!_ Urlò Leo ricevendo uno sguardo assassino da Nico.
Gli allenamenti andarono avanti tutta la giornata; alla fine, quando nessuno dei semidei ce la faceva più a reggersi in piedi, decidemmo di andare a vedere se Annabeth ed Hermione avevano fatto progressi.
Uscimmo tutti insieme, se l’erano date di brutto e avevano più o meno imparato a difendersi e ad attaccare, incantesimi base che gli sarebbero stati utili.
Scendemmo giù per recarci in biblioteca e trovammo Hermione ed Annabeth che ci cercavano.
_ Ragazzi, dov’eravate finiti?_ Disse Hermione.
_ Che avete combinato?_ Chiese Annabeth guardando il loro stato pietoso.
_ Vi spieghiamo dopo_ dissi_ Ma voi invece, avete novità?_
Le due ragazze si guardarono scuotendo la testa.
_ Abbiamo setacciato tutta la biblioteca, libro per libro, anche la sezione proibita, ma niente, di questo ciondolo non c’è traccia_ Rispose Annabeth.
_ Io l’ho già visto_ Rispose Hermione come se stesse cercando nella sua mente qualcosa che le sfuggiva, ma non riusciva a trovare il pezzo mancante_ Ma non ricordo dove_ Concluse con aria scoraggiata; Ron le si avvicinò per consolarla, lei lo abbracciò, gli sorrise, ma il suo sguardo rimase ancora vuoto.
 
_ Signor Potter_ Sentimmo una voce in lontananza, mi voltai e trovai il preside che mi chiamava.
_ Signor Preside, posso esserle d’aiuto?_ Chiesi, e tutti noi ci voltammo verso il Professore.
_ Oh, si Signor Potter, volevo chiederle come procedono le ricerche della spada_ Ci raggiunse e ci accomodammo tutti fuori nel giardino.
_ Non bene professore, non abbiamo idea di dove sia e insieme alla spada è scomparso anche il cappello parlante_ Lo guardai implorandolo, avevamo bisogno di aiuto e lui era l’unico che poteva darcelo.
_ Non c’è un altro modo per aprire il portale, Professore?_ Chiesi speranzoso.
_ Temo di no Signor Potter, almeno non qualcuno che io conosca, mi dispiace non poter fare di più ma sospetto che l’unica alternativa sia aspettare e vedere se la spada esce fuori, magari cercare nel vecchio ufficio di Silente potrebbe essere utile, cioè il mio, devo ancora abituarmi all’idea di essere preside_ Sorrise e tutti ridemmo alla sua battuta, lui mi fece l’occhiolino.
_ Che ne dice di aiutarmi Signor Potter, voi altri perché non vi andate a fare una doccia? Sembrate distrutti_ Così dicendo, i nostri amici si avviarono verso i dormitori, io verso l’ufficio del Professore.
Era situato dove sempre e la parola d’ordine sempre la stessa, entrammo e iniziammo a setacciarlo da cima a fondo, ma trovammo poco e niente, cercammo anche nel pensatoio di Silente, ma non c’era neanche una traccia della spada.
Alla fine optammo per un tè e ci riposammo un po’.
_ Professore_ iniziai, alzando gli occhi dalla tavola, avevo delle domande da fargli e volevo parlargli del ciondolo, lui forse sapeva cos’era_ Mi chiedevo, non l’ho mai vista qui ad Hogwarts, era professore in un altro istituto?_ Di solito i presidi venivano scelti tra i docenti di Hogwarts.
_ Oh, no Signor Potter, non professore, diciamo che sono un’ex Auror in pensione e il Ministero ha pensato che potessi dare una mano a questa scuola, sono sempre stato famoso per le mie idee innovative, e volevano portare dei cambiamenti alla scuola, una ventata di giovinezza diciamo_ Sorrise, girando lo zucchero nella sua tazzina.
_ Com’è essere un Auror professore? Sa, finito quest’anno vorrei intraprendere la carriera di Auror, ma ho ancora dei dubbi. _
Chiesi, anche se parlare di futuro in quel momento mi sembrava così sbagliato, dovevo pensare ai miei amici.
_ Beh, come ogni altra carriera nel mondo magico, ma adesso, con Lord Voldemort sparito per sempre, non c’è molto da fare, i maghi neri si tengono a distanza e per i fatti loro_ Sorrise, forse pensando ai vecchi tempi.
_ Credo che il nostro obbiettivo principale sia aiutare Percy e gli altri a tornare a casa, a loro manca molto il loro mondo e li capisco, anche a me mancherebbe molto se mi sbattessero in una nuova dimensione dove non c’è la magia_ Dissi, pensando a come sarebbe stata la mia vita senza magia.
_ Capisco Harry, io sto cercando di fare del mio meglio, ho cercato su centinai di libri nella mia libreria personale, ma l’unica risposta che ho trovato è stata la spada di Godric Grifondoro, sono costernato_
Era seriamente dispiaciuto, lo lasciai al suo lavoro e mi recai dagli altri nella casa comune dei Grifondoro.
Leo stava cercando di ripetere il movimento del polso con la bacchetta, non gli venivano movimenti fluidi, era un po’ ingessato; Ron lo guardava e cercava di dargli dei consigli.
Hermione ed Annabeth erano sul divano che chiacchieravano con serenità sfogliando dei libri.
_ Harry_ Mi chiamò Hermione quando mi vide_ Tutto bene? Avete trovato qualcosa?_.
Scossi la testa, purtroppo neanche col professor Bealfire avevamo fatto progressi, dissi allora che il professore ci aveva consigliato di attendere l’arrivo della spada.
_ Dovremmo starcene con le mani in mano?_ Chiese Annabeth scoraggiata.
_ Ma no cara_ le si avvicinò Hermione_ Faremo il possibile per aiutarvi_
Ma Annabeth si era rabbuiata e seduta sul divano aveva lo sguardo perso.
 
La serata volò via così, in un battito d’ali e così anche un’altra settimana, le ricerche procedevano a rilento, i nostri amici erano impegnati ad allenarsi con gli incantesimi di base e noi cercavamo di aiutarli al meglio. Ron ed Hermione stavano sempre chiusi in biblioteca, lei era convinta di aver già visto quel ciondolo, ed era ossessionata dall’idea di capire dove.
Io, tra gli allenamenti di Quidditch, le partite, le lezioni e gli allenamenti con i ragazzi ero distrutto.
Il preside voleva nominarmi Caposcuola, ma io non volevo, per me erano solo impegni in più e di responsabilità ne avevo fin troppe, e quelle che avevo mi bastavano e avanzavano.
_ Signor Potter_ Mi voltai e la McGranitt mi stava chiamando dal suo ufficio _ Signor Potter_  ripeté.
_ Si, professoressa McGranitt?_ Dissi dirigendomi verso di lei.
_ Potter, volevo avvisarla che la settimana prossima ci sarà una visita ad Hogsmeade e vorrei sapere se anche i suoi amici semidei parteciperanno_
_ Non le so dire professoressa, ma credo di si, farebbe bene anche a loro una pausa_ Risposi alzando le spalle_ Si stanno impegnando molto. _
_ Vedo, ovviamente loro non verranno esaminati come voi altri, i semidei sono ospiti qui ad Hogwarts, non studenti_
_ Cosa vuol dire professoressa?_
_ Voglio dire solo che è pericoloso insegnare magia ai semidei Potter, e mi auguro che tornino presto nel loro mondo, gli equilibri devono essere ristabiliti, credo che lei lo sappia fin troppo bene, non è vero?_
_ Si professoressa, ma deve ammettere che devono pur imparare a difendersi, questo mondo è pieno di pericoli quanto il loro, mandarli così a morire non mi sembra una scelta saggia_
_ Ha ragione Potter, ma faccia attenzione, chi c’è dietro questa storia è molto potente e a mio avviso non può essere sconfitto con una spada o una bacchetta._
_ Lei sa chi è il responsabile?_
_ Ovviamente no_ rispose _ Ma se i vostri sospetti sono giusti e si tratta della dea Persefone, non vi basterà un incantesimo per batterla, consiglio a tutti voi di tentare con qualche incantesimo di livello superiore, che ovviamente i semidei non sono in grado di praticare, non è facile uccidere un’immortale, Potter_
Detto questo si rifugiò nel suo ufficio, io sapevo esattamente cosa fare, dovevo correre da Hermione e cercare un modo per uccidere un dio; ed è qui che venne il bello… Come si uccide chi non può morire?.
Arrivato in biblioteca, trovai Hermione che era pallida in viso.
_ Hermione, cos’è successo?_ Chiesi, avvicinandomi a lei.
_ Adesso ricordo dove ho già visto quel ciondolo, per tutto questo tempo avevo cercato nei libri sbagliati, Harry raduna gli altri nella sala comune, forse ho trovato qualcosa_
 
Dopo circa mezz’ora eravamo tutti riuniti dove Hermione ci aveva chiesto, speravo che avesse trovato davvero ciò che cercavamo e avesse delle informazioni utili.
Dopo un po’arrivò stranamente raggiante seguita da Ron, con un libro dall’aspetto vecchissimo sotto il braccio.
_ Allora ragazzi, ho novità per voi_ disse posando il libro sul tavolo_ Ieri, pensando a ciò che il preside ci aveva chiesto, ovvero trovare la spada dei Grifondoro..-
_ L’hai trovata?_ Chiese Leo impaziente, interrompendo il discorso della mia amica.
_ Ehm no, quello no, ma ascoltate, pensando, mi sono ricordate che Cosetta Corvonero aveva un diadema, Tosca Tassorosso una coppa, Godric Grifondoro una spada e non sapevo cosa avesse Salazar Serpeverde_
_ E questo che significa?_ Chiese Percy impaziente.
_ C’entra, ho preso il libro delle origini di Hogwarts e dei quattro maghi fondatori e ho scoperto che Salazar forgiò un ciondolo, che era il suo oggetto magico, come gli altri fondatori_
_ Stai dicendo che il ciondolo che io e Percy abbiamo trovato è appartenuto a Salazar Serpeverde?_ Chiesi sconcertato.
_ Esattamente Harry, e se il sogno era quello che penso, vi ha mostrato il momento esatto in cui era stato forgiato._
_ Hermione, allora una delle due figure era Salazar?_
_ Credo di si Harry, ma non possiamo saperlo di preciso, però so un’altra cosa_
_ E sarebbe?_ Intervenne Jason spazientito.
_ Il ciondolo può aprire i portali come la spada di Grifondoro, nel libro c’è scritto che Salazar era invidioso di Godric e che voleva anche lui un oggetto come quello del suo rivale e ne forgiò uno, ma durante uno scontro andò perduto, forse è per questo che solo Percy può toccarlo, insieme a Nico ovviamente, perché lui è un Serpeverde adesso_
Rimanemmo tutti in silenzio per un po’, non sapevamo che altro dire.
_ Quindi possiamo tornare a casa?_ Chiese Annabeth.
_ Penso di si, però ancora non sappiamo attivarlo, e questo sul libro non c’è scritto, non c’era scritto nemmeno che il ciondolo era qui ad Hogwarts._
_ E allora come facciamo a sapere che questo ciondolo sia esattamente quello appartenuto a Salazar?_ Chiese Piper.
_ Non lo sappiamo in effetti_ disse Hermione_  Ma questo spiegherebbe perché solo Nico e Percy possono toccarlo_
_ E come mai siamo stati io ed Harry a trovarlo e non io e Nico?_ Chiese Percy.
_ Questo non lo so Percy, forse Hogwarts voleva che foste voi due a trovarlo_ Rispose alzando le spalle.
_ Questa scuola è da brividi_ Rispose Leo.
_ Io credo che forse dovremmo mostrarlo al Professor Bealfire, magari lui sa se è veramente il ciondolo di Salazar_
_ Harry_ intervenne Hermione_ E perché allora non ci avrebbe detto che oltre la spada anche il ciondolo apriva i portali?-
_ Forse, come hai detto tu, lo credeva perduto e non sapeva che si trovasse qui a Hogwarts, forse aveva le stesse informazioni scritte sul libro_
_ Credo che forse hai ragione, evidentemente non lo sapeva_ Rispose Hermione.
 
Decidemmo così che io e Percy saremmo andati dal preside per mostrargli il ciondolo che avevamo trovato e parlargli delle novità che avevamo scoperto.
Entrammo nell’ufficio, lui era impiegato a firmare delle carte, chiedemmo il permesso.
_ Avanti Signor Potter, prego, a cosa devo la sua visita?_ Chiese, alzando gli occhi dai fogli_ Oh, c’è anche lei Signor Jackson, ditemi in cosa posso aiutarvi?_
_ Signor preside, dobbiamo mostrarle una cosa_ Disse Percy, tirando fuori il ciondolo che aveva in tasca e mostrandolo al Professore.
Il Preside ebbe un attimo di esitazione, divenne completamente pallido per poi scuotere la testa e ritornare in se.
_ Non ci posso credere, dove lo avete trovato? Credevo che fosse perduto_ Rispose, evidentemente sorpreso.
_ Al terzo piano, ci siamo finiti per sbaglio, lo so professore che è vietato perché è il piano del Signor Gazza, ma è stato involontario e lo abbiamo trovato_ Risposi, sperando di non beccarci una punizione.
_ Capisco_ Rispose, era tornata alla sua solita espressione.
_ Professore_ continuò Percy _ Abbiamo scoperto che in realtà questo ciondolo ha gli stessi poteri della spada di Grifondoro, che può aprire il varco tra i mondi, è cosi?-
_ Non sono assolutamente sicuro che questo sia il vero ciondolo di Salazar Serpeverde, ero convinto che fosse andato perso ormai secoli orsono, ma se davvero questo è il ciondolo che cerchiamo si, può aprire varchi tra i mondi, ma purtroppo, essendo stato da giovane nella casa di Corvonero non so esattamente come farlo funzionare, ma potrei fare delle ricerche e chiedere a vecchi amici Serpeverde se ne sanno qualcosa, ancora una volta devo chiedervi di avere pazienza e attendere un altro po’_.
Ci congedò e tornò al suo lavoro, Percy conservò il ciondolo in tasca, non se ne separava mai e noi ci avviammo verso la sala grande.
 
 
 
Angolo delle autrici:
 
Micio95: Ehilà!
Effe_95: Buonsalve.
Micio95: Cosa ne pensi di questo capitolo?
Effe_95: Fantastico, meraviglioso! Direi anche …. Piuttosto illuminante xD
Micio95: Le cose non vanno per niente bene per i nostri ragazzi.
Effe_95: Eh no, direi proprio di no … anche perché si è aggiunto un altro quesito.
Micio95: Dobbiamo solo sperare nell’aiuto del preside ;)
Effe_95 e Micio95: E voi? Cosa ne pensate del capitolo? La soluzione sta per avvicinarsi?
 
Effe_95: Vi aspetto al prossimo capitolo con il pov di Percy.
 
Anticipazioni:
 
“_ Già, litigare non vi porterà da nessuna parte. Anche perché … siete piuttosto fuori strada!_
Quella voce sconosciuta ci fece sobbalzare tutti quanti,  era comparsa una donna.
Una donna che io conoscevo benissimo.
In quel momento, con gli occhi terrorizzati, stavamo guardando … “
  
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