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Autore: BluRei    04/02/2009    3 recensioni
Per due persone che non esistono più questo era un giorno molto speciale. Dedico questo componimento introspettivo a loro e alla loro mancata, e sicuramente non voluta da te, chiarificazione…PER IL NOSTRO PRIMO NON ANNIVERSARIO…
Genere: Malinconico, Poesia, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il tuo cuore si chiama Rei




Mai, a memoria d’uomo, il cuore di qualcuno ha avuto un nome e sicuramente mai ha avuto quel nome…il mio nome.

Quando ti conobbi, 11,12 o forse 13 anni fa, non ho mai tenuto veramente il conto, il tuo cuore non aveva un nome, era un cuore comune, come quello di tutti gli altri, un cuore leggero, puro, LIBERO.

Il tuo corpo era minuto…e pallido come adesso…con la tua piccola, candida, esile mano, scostavi i capelli corvini dal viso, mettendoli dietro l’orecchio.

Spesso ti vedevo sorridere, di quel sorriso sincero, troppo sguaiato, troppo rumoroso per passare inosservato, sempre per qualcuno e mai per te stessa…mi sorprendevo, a volte, immobile a fissarti…non perché fossi particolarmente bella o ridicola, ma perché non riuscivo a capire cosa ti spingesse a sorridere con tanta malinconia allegria…ridevi…mai per te stessa e sempre per gli altri.

“Sei carina”, mi dicevo, non particolarmente acuta ma intelligente, un po’ goffa e maldestra, forse, ma non può essere questo a renderti così tristemente inquieta.

E così, certa di riuscire, un giorno, a cogliere la tua assenza, continuavo a studiarti, a dipanare il tuo cuore, quel cuore ancora anonimo.

Non fui io ad avvicinarmi per prima, non lo sono mai, ma quando ti presentasti colsi la palla al balzo. Forse c’era qualcosa ad accomunare questi nostri due cuori senza nome.

Come ti chiami?...quanti anni hai?...hai visto che tempo?...le solite domande…le solite risposte…il tuo solito, identico, retorico sorriso.

“No! Non ci accomuna nulla!”, e nulla ci accumunava fino a quando io, per fortuna o purtroppo, dissi quella frase: “Non vedo l’ora di tornare a casa per vedere la puntata di Sailor moon che ho registrato.”

Eccola la scintilla!

Forse anche tu mi stavi studiando, non lo facciamo tutti forse?
Forse anche tu vedevi quel mio sorriso scostante, quel mio essere assente.
Forse anche tu aspettavi quel qualcosa che potesse accomunarci.

Dopo quella volta parlammo a lungo di quello che ci rendeva simili: la passione per i cartoni animati. Essendo più grande e più "libera" di te, ne avevo visti tanti e te ne parlavo, ti raccontavo con passione, e fu così che, piano piano, quelle lettere cominciavano a scolpirsi, lente, inesorabili, eterne.

Per amore del tuo cuore prendesti il coraggio a due mani e facesti quella richiesta a tua madre: Posso andare a casa sua?

La risposta, come già ti aspettavi, non fu positiva, non lo fu quella volta e non lo fu mai, eppure, per la prima volta, trovasti la forza di importi, di ribellarti.

Una fortuna? Un inconveniente? Solo il tuo cuore ferito può dirlo!

Da quel giorno non mancasti mai nella mia vita, eri una presenza costante…profonda…scontata forse, e così…TUMTUM…un colpo…un altro colpo…e un’altra lettera si incideva a sangue.

Se adesso ti amassi di quell’amore che SI DEVE ad un amico fidato, t’implorerei di non continuare a leggere, ma io ti odio, ti odio dell’amore che mi è morto in cuore, ti odio di quelle confidenze condivise perite in gola e voglio che tu lo sappia…e voglio che tu legga…

Gli anni sono passati: 11, 12 oppure 13, solo tu li contavi…

Dal principio ci donavamo reciprocamente, tu bevevi della mia conoscenza: libri, film, manga. Ti appassionavi alle mie passioni e ti innamoravi dei miei amori. Io, dal canto mio, trovavo giovamento dalla tua purezza, dalla tua semplicità, dalla tua fiducia nel mondo, nell’uomo, in Dio.

Ma…più il tempo passava e più tu diventavi più simile a me, fino a quasi pretendere di essere io!

Succhiavi da me la mia vita fino a vanificare il mio esistere.

Forse tu, e forse altri, avrete pensato che fossi gelosa, che mi fossi offesa a causa di questa “mancata gemella”, ma…ed avresti dovuto capirlo…non potevo essere gelosa di me stessa, al massimo potevo annoiarmi della vita che si ripeteva.

IO SONO IO e nessuno può togliermi questa mia forte identità, ma tu, TU CHI SEI?

TU, CHI SEI DIVENTATA?

Se io avessi amore per me stessa non mi scanserei, non mi allontanerei dagli altri, non mi regalerei la solitudine.
Se io avessi amore per me stessa, non indosserei maschere, non affogherei la solitudine in milioni di vane parole.
Se io avessi voluto stare con me stessa, non avrei cercato di cambiarmi di continuo.
Se io avessi voluto restare quell’uccello solitario, non ti avrei spalancato le porte della mia vita.

Se adesso ti amassi di quell’amore che SI DEVE ad un amico fedele, ti supplicherei di non continuare a leggere, ma io ti odio. Ti odio come odio i miei difetti! Ti odio come odio la consapevolezza di volerti bene! E voglio che tu lo sappia, voglio che tu continui a leggere!

Gli anni sono passati: 11, 12 o forse 13, ormai non vale la pena che io cominci a tenere il conto, e quel nome…quelle TRE LETTERE…sono marchiate a fuoco nel tuo cuore, INDELEBILI. Tanto che ormai, a volte, anche tu ti confondi.

Ti guardo…e oramai non ti vedo…ti guardo…ma mi accorgo che in realtà mi specchio:

ALZO IL BRACCIO DESTRO...
ALZI IL BRACCIO DESTRO...
LO ABBASSO...
LO ABBASSI...
BEVO IL THE...
BEVI IL THE...
NON DORMO...
NON DORMI...
MI SPOSTO UNA CIOCCA DI CAPELLI ...
TI SPOSTI UNA CIOCCA DI CAPELLI...
SCRIVO...
SCRIVI...
LEGGO H. HESSE...
LEGGI H. HESSE...
RIDO...
RIDI...
AMO LA PIOGGIA...
AMI LA PIOGGIA...
PARLO...
PARLI...
AMO...
AMI...
ODIO...
ODI...
VIVO DI NOTTE...
VIVI DI NOTTE...
MI PIACE IL BLU...
TI PIACE IL BLU ...
SALTO...
SALTI...
SALTO...
SALTI...
SALTO...
SALTI...

Cosa c’è in te che ti rende diversa dal mio specchio?

RIDO...
RIDI...
PIANGO...
PIANGI...
AMO...
AMI...
ODIO...
ODI...
SALTO...
SALTI...
MUOIO...
MUORI?

Se adesso ti amassi di quell’amore che SI DEVE ad un amico fedele, ti supplicherei di non continuare a leggere, ma io ti odio.
TI ODIO PERCHE’ SEI COME ME!
TI ODIO DEL BENE CHE AVEVO PER TE!
E voglio che tu lo sappia e voglio che tu continui a leggere!

Gli anni sono passati: 11, 12…13…e non ce ne saranno altri. Ti guardo e vedo me, allora mi chiedo: c’è bisogno di un’altra me nel mondo? Ho bisogno di un’altra me?

Purtroppo la risposta, amica mia, tu la conosci bene, e la conosci perché è incisa su di te. MARCHIATA A FUOCO, no?

Dove sono la spensieratezza, la purezza, la semplicità, la fiducia nel mondo, nell’uomo, in Dio? La tua sincera devozione, quella che non mirava a diventare me, a scalzarmi, a sostituirmi, a fagocitarmi, ad annullarmi…dov’è la tua risata argentina?

Quelle cose di cui avevo BISOGNO, che mi erano INDISPENSABILI per avere fiducia nel mondo, nell’uomo, negli amici, in Dio.

Ma tu, AMICA MIA, ti sei lasciata CORROMPERE da me, hai lasciato che il tuo cuore, piano, piano, si trasformasse in me, fino a quando non l’ho rigettato: NESSUN CORPO HA BISOGNO DI DUE CUORI!

Mi hai negato i tuoi doni propinandomi una falsa, odiata, me stessa.
Come potevo apprezzarlo?
Come potevo perdonartelo?

Ma a te questo non importa…tu sei felice…dentro il mio specchio tutto è più bello e luminoso…la gente ti ammira, la gente ti sorride, la gente ti apprezza e si complimenta con te…che belle cose scrivi…che belle idee hai…quante cose conosci…MA TU, DOVE SEI?...Non ti importa, perché adesso, adesso che il tuo cuore ha il mio nome, senti che TI APPARTENGO , senti che MI POSSIEDI e sei felice…MA TU MI APPARTIENI?

Adesso, tu, di questo componimento, capirai ciò che vorrai, ciò che ti farà più comodo per sopravvivere ma è giusto che tu sappia che questo è sempre stato il tuo limite: LIMITARTI A SOPRAVVIVERE.

Preferisci far finta di niente piuttosto che ammettere che è colpa tua, piuttosto che smettere di copiarmi e tornare te stessa.

Sopravvivi come una falsa me, sperando che io non ti manchi:
Compri, si
Asolti musica,
esci,
ridi,
fai,
disfi,
ma non vivi
e non lo fai perché non vuoi capire
e non lo fai per non accettare la realtà
HAI SBAGLIATO!
HAI DISTRUTTO!

Se adesso ti amassi…se adesso ti odiassi non scriverei questa lettera per dirti che ti odio perché sei uguale a me…

Ti odio perché ti sei trasformata negandomi te stessa;
ti odio perché mi hai negato la TUA amicizia;
ti odio perché hai ucciso te stessa;
ti odio perché non sai rinunciare a quello che mi hai rubato e tornare da me;
ti odio, perché IL TUO CUORE SI CHIAMA REI…E ANCHE IL MIO!


BluRei
 p.s.
 A volte, oggi, mi ritrovo a fissarti e vedo un barlume di te...e mi manchi,  ma  so, che se solo io allungassi la mano tu ti trasformeresti di nuovo in  specchio.


..............................................................
Volevo fare, di questo componimento, una “lettera aperta” in RR, perché mi sarebbe piaciuto avere una  TUA risposta, ma poi ho pensato che altri avrebbero potuto scrivere e non è il caso. Quindi TI faccio una proposta: mandami la tua “lettera aperta” attraverso il CONTATTA di EFP, ed io la aggiungerò. RIVOLTO A CHI HA QUEL NOME INCISO NEL CUORE.



   
 
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