Hai sempre guardato lei. Con quei suoi capelli rosa svolazzanti al vento, quel sorriso vanesio, quella sua straripante autostima.

Lei, il medico perfetto, in grado di curare ogni ferita. Meno quelle del cuore, naturalmente...

Hai sempre guardato lei, che mai ha rivolto anche un solo vago pensiero al tuo amore puro e innocente nei suoi confronti. Lei che ha perfino tentato di giocare con i tuoi sentimenti, di cui lei era perfettamente a conoscenza, solo per il suo interesse.

Hai sempre guardato lei, che ha sempre rivolto il suo cuore a quel tuo amico freddo e scostante, calpestando, spesso senza nemmeno accorgersene o darne troppo peso, il tuo.

Hai sempre guardato lei e ora dici di amare me.

L'insicura me. La timida me. L'introversa me.

Devo esserne felice? Devo gioirne? Ma i tuoi occhi dell'azzurro ceruleo del cielo sono lontani, terribilmente distanti, quando mi abbracci...

Stanno ancora contemplando lei, forse?

Cosa devo temere, nelle notti di luna piena, quando facciamo l'amore? Devo avere il terrore di un'ombra dai capelli rosati, che entri di prepotenza nell'intimo dei tuoi pensieri?

Perché hai scelto me? Avevi paura di rimanere solo, e hai deciso di dare il contentino al mio cuore ferito, al mio amore non ricambiato?

Hai avuto paura di non avere nessuno da abbracciare nelle notti gelide d'inverno, quando gli spettri del passato si aggirano famelici intorno alla tua casa e ti ricordano del mostro che eri e che ancora sei?

Hai sempre guardato lei. Anche ora, lo so.

Eppure sono ancora una debole e sciocca ragazza e mai avrò il coraggio di rinfacciartelo, fissando i tuoi tristi, rassegnati, occhi cerulei, che un tempo risplendevano di desiderio di vita.

O forse è tutto solo e soltanto un incubo, partorito dalla mia mente mostruosa? Guardi ancora lei? Guardi davvero me?

Non riesco a comprendere più nulla, se non che un demone mi divora le carni strappandole giorno dopo giorno dal petto.

Mi libererò mai dalle sue catene?

Kyonnyuchan space

Ok, immagino che abbiate molto da dire... Ma lasciatemi spiegare prima di tentare di lanciarmi pomodori ad avanzato grado di decomposizione...

Ammetto che Naruto non faccia parte della lista dei miei manga preferiti. In particolare odio il fatto che Masashi Kishimoto abbia letteralmente sprecato dei buoni personaggi infarcendoli di cliché banalotti o addirittura facendoli scomparire dalla scena senza degnarsi di darne un approfondimento caratteriale degno di questo nome.

Pur tuttavia, amo l'ambiente, la cornice, il mondo ninja da lui descritto. Mi piace molto e se un giorno dovessi decidermi a scrivere una long, forse utilizzerei come ambientazione proprio quella di Naruto...

Detto ciò passiamo al personaggio depressoide di oggi:

Hinata. Un'altra che per me è un po' come Kagome, troppo buona per essere vera.

Sì è mai vista provare qualcosa di negativo, abbandonarsi a qualche sentimento meschino, all'impeto di distruggere dovuto alle privazioni di cui si è nutrito passo dopo passo il suo cuore?

No, nemmeno un po'!

Bene, visto che è un personaggio di cui comunque ho apprezzato il percorso di crescita, ho voluto regalargli un piccolissimo lato oscuro, una cosa che contraddistingue ogni essere umano, non importa quanto santo e immacolato possa essere.

Un neo, sul suo curriculum vitae di perfezione e di candore, un piccolo topolino che rode e rode con i suoi dentini nel suo cervello, tanto da farle rischiare di scoppiare, in momenti di debolezza come quello che ho immaginato qui.

Che dite, ho fatto bene?

Oppure sono meritevole dell'inferno per aver insozzato un personaggio che piace proprio per la sua infinita purezza?