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Autore: 50shadesofLOTS_Always    01/09/2015    1 recensioni
Dopo la comparsa di Morgana,l'Impero di D'Hara comincia a vacillare,rischiando un vero e proprio crollo che sembra trascinare con sè anche il futuro delle Terre Centrali. Crollo che potrebbe sconvolgere anche il rapporto fra Richard e Kahlan,fra i quali si interporrà anche Cara fino ad ora rimasta in silenzio. Che cosa potrebbe accadere?
Genere: Drammatico, Fantasy, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, FemSlash | Personaggi: Cara, Kahlan, Nuovo personaggio, Richard, Un po' tutti
Note: Otherverse | Avvertimenti: Tematiche delicate, Triangolo
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Non c'è magia più potente dell'amore'
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Le candele poste sui comodini accanto al letto della camera,erano l’unica fonte di luce negli appartamenti dei regnanti oltre a quella della luna che illuminava il cielo notturno,puntellato di stelle. Erano distesi sul letto. Non dormivano,poiché entrambi avevano un motivo per non farlo. Richard temeva un altro incubo e non voleva affrontarlo. Le sue dita pettinavano i capelli di Kahlan,che teneva la testa sul proprio petto,restando in silenzio mentre giocherellava coi bottoni della camicia che indossava lui stesso. Abbassò lo sguardo su di lei << Dovresti provare a dormire >> le suggerì gentilmente con un sussurro << Anche tu >> lo riprese,facendolo sorridere << Non ti sfugge niente… >> commentò sollevandole il mento. I loro sguardi si incrociarono << Hai usato il Dono per calmarmi,vero? >> chiese << Sì,altrimenti mi avresti preso a calci >> rispose mentre l’accenno di un sorriso increspò le loro labbra,che si incontrarono. Kahlan rincarò la passione ed approfondì il bacio quando un bussare alla porta,scoppiò la loro bolla privata. Richard la tenne stretta a sé e guardò verso la porta << Avanti >>. Il viso di Flynngan fece capolino nella stanza << Lord Rahl,Milady. – salutò con tono di voce basso - Mi spiace disturbarvi a quest’ora,ma il messaggero dei Territori dell’Ovest è tornato insieme ad un certo Brandstone e chiede di voi >> << Vengo subito >> lo congedò Richard. Quando la porta si chiuse,Richard si alzò dal letto << Vengo anch’io >> dichiarò Kahlan << No,tu riposa. – la ammonì con un sorriso - Domani avrai tutto il tempo di rivederlo >> le sorrise e la esortò a sistemarsi sotto le coperte. Gliele rimboccò << Torno fra poco… >> le promise prima di recarsi in sala del trono. Là,il messaggero attendeva impaziente accanto ad un’altra figura maschile dalle spalle larghe << Chase >> lo chiamò ed il Custode si voltò con un largo sorriso sul volto << Il mio amico Richard - si abbracciarono in fretta,dandosi delle pacche sulle spalle – Hai fatto strada dall’anno scorso,quando eri solo un boscaiolo >> gli rinfacciò giocoso. Richard rise << Non ero un boscaiolo,ma un guida dei boschi. C’è differenza >> puntualizzò sullo stesso tono mentre il messaggero si era dileguato << Ora sei Lord Rahl >> gli fece notare con un lieve sorriso << Già… - lo guardò – Che succede ad Hartland? >> domandò preoccupato << Dopo che ci venne annunciata la vittoria del Cercatore,scoprii che il confine era caduto totalmente. La situazione che trovai è stata devastante: non avevo mai visto così la nostra Hartland >> disse rammaricato << Continua >> lo incintò Richard mentre camminavano nella sala << Molti si sono ribellati. I garg distruggevano i raccolti e uccidevano molti capi di bestiame. Anche perché dopo la morte di Michael nessuno era concorde che il Vice Re D’Hariano,quello confessato da Kahlan,governasse sui Territori dell’Ovest – silenzio - Anna è stata addirittura aggredita >> aggiunse << Anna? Dov’è adesso? >> << Sono qui >>. Richard si voltò e la vide camminare verso di loro. I lineamenti del volto fine erano semi nascosti dal buio della stanza. Indossava un semplice abito marrone,con la gonna lunga fino ai piedi,decorata da fantasie floreali. I capelli rossi e ricci le contornava il viso,dove i raggi lunari creavano luci ed ombre come in un gioco. Era esattamente come la ricordava << Se avessi saputo,avrei fatto preparare una camera anche per te >> rispose abbracciandola << E’ stata una decisione presa all’improvviso – si giustificò lei,guardandolo negli occhi – Chase mi aveva detto che un messaggero venuto da D’Hara chiedeva notizie da parte tua >> << Hai fatto bene a venire – si voltò verso Chase – Per ora,non posso spostarmi da qui ma manderò uno dei miei migliori Ambasciatori e rimetterò le cose a posto >>. Il Custode annuì << Come mai non puoi spostarti? >> chiese Anna. Richard la fissò negli occhi. Due intensi lapislazzuli,colore del cielo. Sollevò la mano sinistra,mostrandole la fede nuziale. Anna sgranò gli occhi,ma restò in silenzio come se non se lo aspettasse. Chase intuì il forte disagio << Sono molto stanco >> << Sì,certo… - balbettò - Flynngan,porta Brandstone nella propria stanza >> tossì per rischiararsi la voce. Mentre Chase si allontanava,Anna si arrotolò una ciocca di capelli attorno ad un dito in attesa di una risposta. Camminò fingendosi distratta,dandogli le spalle << La donna in bianco,immagino >> mormorò << Si chiama Kahlan >> rispose lui piccato << Avevo capito che non potevi stare con lei per i suoi poteri >> disse vagamente delusa << Lo credevo anch’io,ma dopo la morte di Rahl ho scoperto che la confessione non aveva effetto su di me. Il mio amore per lei mi ha protetto >> dichiarò con un sospiro << Speravo che venendo qua io e te potessimo ricominciare da capo >> confessò Anna,compiendo qualche passo verso di lui. Gli sistemò la camicia sulle spalle prima di far scivolare le mani sul petto,dove lisciò il bavero della blusa. Si fissarono negli occhi,ben memori del loro passato. Richard le prese le mani e le spostò,non troppo bruscamente,trattenendole prima di lasciarle andare << Non avremmo potuto comunque. Ho delle responsabilità >> si spiegò mentre la vide incrociare le braccia sotto al seno << Che genere di responsabilità? >> disse con un cipiglio di collera nella sua voce << Ho un intero impero da controllare,amministrare e proteggere. Sono pieno di titoli importanti che devo saper indossare - rispose Richard – Non è semplice come sembra >> << E qual è quello più importante? >> << Padre e marito >> disse diretto. Non voleva illuderla ancora. Era pur sempre una sua cara amica << Padre? >> << Sì,io e Kahlan abbiamo una figlia >> continuò Richard ed Anna abbassò lo sguardo. Si sentiva esclusa dalla sua vita. Lei che lo aveva sempre amato. Aveva rinunciato a lui molto tempo addietro e se ne era pentita amaramente << Quindi non ho alcuna possibilità con te? >> << Richard… >>. La voce di Kahlan riecheggiò sulle pareti di palazzo immerso nella quiete notturna << Kahlan,c’è qualche problema? >> sorrise Richard,sperando che la moglie non si facesse chissà quali idee sulla reale situazione << Non ti ho sentito rientrare in camera e mi sono preoccupata - disse avvicinandosi – Anna,giusto? >> << Sì >> rispose Anna mentre si stringevano la mano con riluttanza. Richard si sentì un perfetto estraneo,uno spettatore al posto e momento sbagliato << Sei arrivata con Chase? >> chiese Kahlan,che con una perfetta e piccola tattica si strinse al braccio del marito di cui strinse anche la mano. Le loro dita si intrecciarono ed Anna lo notò. Kahlan stava definendo i confini che lei avrebbe dovuto rispettare per non cacciarsi nei guai << Sì. Hartland non è un posto molto sicuro al momento >> << Sarai una nostra gradita ospite >> sorrise la Depositaria << Grazie >> rispose di pari tono. Era chiaro come il sole che non si sopportassero a vicenda. Per Anna,Richard era il suo migliore amico e l’unico uomo che avesse mai amato. Per Kahlan,era l’unico uomo che amava e che le fosse concesso amare. Avevano una figlia insieme e questo la spingeva ad essere protettiva,quasi possessiva nei suoi confronti << Erin? >> chiese Richard,voltando il viso verso quello della moglie << Ho chiamato la nutrice per tenerla d’occhio fino a che non saremmo rientrati… >> rispose con voce pacata mentre con un dito gli sistemava una delle basette. Gesto premeditato che rientrava nella sua tattica. Anna distolse lo sguardo da loro mentre sentiva il proprio cuore preso a calci << Sei stanca,hai avuto una dura giornata. Finisco di parlare con Anna e ti raggiungo >>. Kahlan annuì e gli stampò un bacio leggero sulle labbra << Ti aspetto in camera… - disse carezzandolo sotto il mento – Buonanotte Anna,spero che la tua permanenza a palazzo sia gradevole >> << Grazie,buonanotte >> rispose con un falso sorriso. Kahlan si avviò nelle stanze con movimenti cadenzati,atti a stabilire la propria supremazia sul marito. Questo non le impediva però di aver fiducia in Richard,che una volta la vide svoltare l’angolo,si rivolse all’amica << Ti accompagno nelle tue stanze >> annunciò mentre presero il corridoio che portava all’ala est,quella degli ospiti.
Camminarono a lungo,superando numerosa sale gigantesche << Sai non mi sorprende il fatto che tu l’abbia scelta… >> disse Anna dopo un lungo silenzio. La guardò,inarcando le sopracciglia << Che vuoi dire? >> << E’ una bella donna >> rispose con ovvietà. I loro occhi si bloccarono quando arrivarono di fronte alla stanza di Anna. Il silenzio regnava,ma la luce della torcia appesa poco più in alto permetteva a Richard di leggere le emozioni dell’amica sul viso << Anna,mi sono innamorato di lei per quello che è e non per quello che appare o rappresenta. Lei mi conosce >> << Anch’io ti conosco… >> sussurrò lei,posandogli una mano sulla guancia,avvicinando il proprio viso a quello di Richard. Le sue labbra erano vicinissime ed ognuno dei due poteva sentire il respiro dell’altro sulle guance << Cos’ha lei che io non ho? >> gli chiese con respiro strozzato. Richard dovette far appello al suo buon senso per non cedere ai ricordi della sua adolescenza. Anna era pur sempre stata la sua prima cotta giovanile ed anche in quel momento,era rimasta bella come quando avevano diciannove anni << Io la amo,Anna e niente mi farà cambiare idea >> dichiarò serio,abbassando gli occhi su quelli azzurri dell’amica << Credevo in un futuro con te >> mormorò tristemente << Troverai anche tu qualcuno da amare e che ti amerà a sua volta,ma quello non sono io – la scrutò attentamente,quando ripristinarono le distanze – Non si può scegliere chi amare,si ama e basta - la vide sospirare,guardò il soffitto a volta prima di tornare con lo sguardo sull’amica - Ti lascio riposare. Buonanotte >> le disse carezzandole un braccio prima di allontanarsi,senza avere una risposta.
Camminò giungendo alla fine del corridoio e non appena svoltò l’angolo,diretto verso la rampa di scale qualcuno lo afferrò per la camicia e lo spinse con forza contro il muro << Prima che tu mi uccida,sappi che le sue labbra non hanno sfiorato le mia >> si difese,sorridendo quando i suoi occhi incrociarono un paio di smeraldi << Che ci fa lei qui? Sperava che fossi ancora libero?! >> sbottò lei,premendosi su di lui. Richard si abbassò verso di lei e la caricò su una propria spalla,cominciando a salire le scale marmoree che portavano al piano superiore << Mettimi giù! >> strillò,battendogli i pugni sulla schiena << Quando saremo in camera >> ribattè Richard,che una volta che entrò negli appartamenti,arrossì. La nutrice li guardava impressionata << Grazie Nancy,puoi andare >> disse cercando di apparire il più naturale possibile. La donna uscì dopo un veloce inchino e quando chiuse la porta,Richard accedé alla camera e adagiò Kahlan sul letto << Non scapperai ad Hartland con Anna? >> gli chiese facendolo ridere << No,non lo farò – sorrise divertito - Al massimo,torno ad Hartland con te ed Erin… >> mormorò roco prima di stamparle un bacio sulle labbra.

****

Richard scese in fretta le scale per raggiungere la sala del trono. La pattuglia di Northwick era tornata e lui doveva parlare con Cara,prima che Kahlan lo venisse a sapere. Saltò gli ultimi tre gradini,giungendo al luogo dell’incontro << Capitano Meyer,rapporto >> ordinò lanciando uno sguardo alla Mord-Sith << Sì,Signore. I baneling che avevano disturbato la cittadina,sono stati eliminati senza alcuna perdita >> rispose prontamente il Capitano << Avete bruciato i corpi? >> << Sì,Lord Rahl. Esattamente come ci avete chiesto sul libro di viaggio >> assentì << Bene,puoi andare. Devo parlare con Cara >>. L’uomo si battè un pugno sul cuore,chinando il capo prima di uscire dalla sala. Richard fissò i suoi occhi in quelli di Cara,che nel frattempo aveva giunto le mani dietro la schiena. Sapeva per certo che qualcosa non andava e lo aveva capito dal piombo che galleggiava nelle iridi del suo signore << Non mi avevi detto che insieme all’Armata del Dragone,c’eri anche tu a Valeria >> disse pietrificando la guerriera di fronte a sé << Come lo avete saputo? >> chiese con voce atona << Vieni,seguimi nel mio ufficio >>.
Una volta arrivati nella stanza,Richard chiuse la porta << Come lo avete saputo?! >> ripetè la bionda << Questo non è rilevante. Ciò che lo è invece è la tua menzogna >> rispose Richard,puntandole un dito contro << Feci solo quello che mi era stato ordinato. Non sapevo che quella donna fosse sua sorella,sapevo che era la madre del Depositario e che Darken mi aveva ordinato di uccidere entrambi >> << Dovevi dirmelo comunque! >> urlò furioso << Mi avreste ucciso! >> ribadì la guerriera in rosso << Cosa te lo fa’ credere? >> domandò Richard ad alta voce << E’ quello che leggo nel vostro atteggiamento >> disse indicandolo con una mano. Lui si raddrizzò,controllando la furia che aveva in sé << Non sarà la mia delusione ad ucciderti,fidati >> << La Madre Depositaria lo sa?! >> << E’ stata lei a dirmelo,dopo averlo saputo da un’altra Depositaria – la fissò negli occhi – Dovrai stare attenta d’ora in poi. Mantieniti lontana da quest’ala e non farti vedere da mia moglie. Poi deciderò il da’ farsi. Sono stato chiaro? >> << Sì,Lord Rahl >> rispose la donna ubbidiente. Si voltarono in contemporanea verso la porta quando questa si aprì << Richard,la spedizione di Nor… >> si interruppe bruscamente quando vide Cara in piedi. Richard rimase immobile,in attesa avvertendo una strana energia attorno alla Depositaria. Il suo volto non trasmetteva emozioni ed era quello ciò che più lo spaventava. Quando non riusciva a capirla,si sentiva smarrito ed entrava in panico. Si fissarono a lungo << Dov’è Erin? >> chiese improvvisamente,lasciandolo spiazzato. Non si aspettava una domanda del genere. La guardò negli occhi,assumendo un tono pacato << E’ con Zedd >> rispose. Sperò che quell’alone sfrigolante d’aria attorno a lei svanisse. Sentì il sangue defluirgli dal volto quando gli occhi di Kahlan mutarono: le belle iridi verdi si sostituirono con un paio di occhi rosso vivo,colore del sangue,privi di pupille. Si voltò verso Cara e la vide confusa. Era chiaro che non avesse mai visto una Depositaria in preda al Con’Dar. Si spostò con un guizzo di fronte alla Mord-Sith nello stesso istante in cui Kahlan le si gettò addosso. Le afferrò entrambi i polsi con forza,puntando i piedi per evitare che lo spostasse << Cara,va’ via di qua! Subito! >> disse ad alta voce mentre Kahlan si dimenava con una forza sovraumana,nel tentativo di raggiungere il suo vero obbiettivo. Lo sforzo gli impediva quasi di respirare << Ma… >> << Esci e chiudi la porta! >> gridò di nuovo in tono di comando. La Mord-Sith fu costretta ad obbedirgli e senza guardare indietro,uscì fuori dall’ufficio per poi chiudersi la porta alle spalle. Richard cercò di trattenerla,ma Kahlan riuscì a spingerlo sul piano della scrivania. Alcuni fogli svolazzarono prima di cadere sul pavimento quando sentì la mano della moglie stringersi attorno al collo. La stessa mano con la quale lo aveva accarezzato la notte. Il palmo premeva sulla trachea mentre le dita facevano il resto << Kah… lan… >> gorgogliò non riuscendo a far entrare aria nei polmoni. Fissò quegli occhi,sempre docili e profondi che ora invece sembravano dei pozzi scuri e vermigli. Chiuse le palpebre un attimo prima che Kahlan rilasciasse il suo potere. Una scarica elettrica lo travolse,senza però provocargli alcun danno. Udì la voce della moglie con una sola ed unica emissione,carica di rabbia repressa.
Cara intanto,fuori dalla stanza,sentì solo il rumore della scrivania che veniva spostata,poi il silenzio assoluto. Improvvisamente,sentì il terreno tremare nello stesso istante in cui nell’aria,si levò un urlo agghiacciante. Poi la quiete tornò sovrana. Decise di allontanarsi e di corsa. Scese le scale e svoltò in un corridoio,diretta nell’ala opposta. Nel farlo,incrociò Zedd con in braccio la piccola Erin.

Nessun suono nell’ufficio,eccezion fatta per il respiro affannato di Kahlan,che lentamente lasciò la presa intorno al collo del marito,scivolando a terra priva di forze. Richard si puntellò sui gomiti,prendendo finalmente una grossa boccata d’aria. Sentiva i polmoni bruciare e si massaggiò la gola,avvertendo ancora la pressione sulla trachea. Si rimise in piedi,sbattendo le palpebre più volte. L’ondata di energia che lo aveva travolto,gli aveva intorpidito i sensi. Si chinò in ginocchio e sollevò il busto di Kahlan,che respirava  a fatica. Le scostò una ciocca di capelli dal viso << Stai bene? >> domandò premuroso. Di solito,sapeva che le bastavano due ore per recuperare i propri poteri,ma con la Furia del Sangue era un'altra cosa << Ho sonno… >> sussurrò debolmente. I suoi occhi erano tornati gli smeraldi sinceri di pochi imnuti prima. Con l’ultimo vigore,la prese in braccio come una sposa ed aprì le porte,spingendole con una spalla fino ad adagiarla sul letto. Restò abbassato su di lei per sistemarle il cuscino sotto la testa,ma prima che potesse drizzarsi,Kahlan lo mantenne vicino a sé << Ti ho… del male? >> domandò con voce flebile e scostante. Teneva a stento le palpebre sollevate ed il suo sguardo era contrito e mortificato. Richard sciolse le sua braccia dalle proprie scapole e le sorrise bonario. Non si era aspettato tutto quel trambusto,ma non gliene faceva una colpa << Dormi >> le rispose semplicemente,baciandola sulla fronte. La coprì col lenzuolo ed attese che si addormentasse profondamente. La osservò ancora un paio di minuti per poi avviarsi fuori. Sospirò quando si chiuse la porta dietro di sé,passandosi le mani sul volto stanco. Si stropicciò gli occhi mentre si lasciava cadere sul divanetto. Poi qualcuno bussò alla porta.
   
 
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