Fumetti/Cartoni europei > I Dalton
Segui la storia  |       
Autore: jarmione    02/09/2015    3 recensioni
[I Dalton]
[I Dalton]Mamma Dalton trova una bambina abbandonata e la tiene con se e i fratelli l'adorano.
divenuta grande la ragazza scompare e i fratelli, che si trovano al penitenziario, cercano un modo per trovarla.
tra rocamboleschi tentativi di evasione, nuovi amori e divertimento i quattro fratelli riusciranno a trovarla?
Genere: Avventura, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'I Dalton ed Evelyn'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Macciaooooo come state??innanzitutto buon rientro dalle vacanze e tanto affetto a chi non è partito.
Ecco a voi il nuovo capitolo e spero tanto che vi piaccia, forse ammetto di aver corso un po' ma non è finita qui XD
Vi lascio alla lettura baciiiiiii



Jack non senti nemmeno quello che dicevano i fratelli, era troppo intento a pensare alle parole appena pronunciate da Evelyn.
-stupido stupido- si ripetè tra se e se.
Evelyn non sapeva nemmeno di essere stata adottata e poi lei è Jack non erano mai stati tanto legati quindi, forse, avrà pensato che volesse dirle che le voleva bene.
Era sempre stato geloso di Evelyn.
Joe le aveva sempre insegnato a stare fuori dai guai e la rimproverava se sbagliava, William le insegnava tutto ciò che sapeva a partire dalla lettura e scrittura e Averell invece giocava con lei e adorava coccolarla.
Jack, dal canto suo, non aveva mai avuto nulla da insegnarle così la respingeva ogni volta che si avvicinava a lui.
Ma quando furono portati in prigione si accorse che le mancava più dell'aria e sentiva di provare un sentimento diverso.
Forse se avesse detto la verità l'avrebbe accettato.
Scosse la testa, dirle la verità voleva dire disfare tutto il suo mondo.
"Jack muoviti imbecille" urlò Joe, che era sceso dall'albero insieme agli altri e lo aspettava.
Scese immediatamente è una volta giù cominciarono a correre.
"Appena sarà tutto passato faremo i conti" disse il più piccolo rivolto a Evelyn e Jack, facendo capire che si era ripreso dallo shock.
Corsero per qualche metro prima di sentire il grido di Evelyn
"Joe aiuto!" La corda di un lazo avvolse la ragazza bloccandola e trascinandola verso Lucky Luke, che con la sua destrezza l'aveva presa.
"Evelyn!" Fu Jack ad intervenire ma venne preso anche lui e pian piano anche gli altri.
"Eccoli qua signor Peabody" sorrise fiero Luke "tutti e cinque"
Peabody lo guardò accigliato "Ma questi sono i Dalton!" Esclamò "dove si trova Everett Dalon?"
"Eccolo" Luke indicò Evelyn "si era travestita per aiutare i fratelli"
"Evelyn Dalton?!" Fu ancora più stupito "non è possibile ma come?"
"È una Dalton" ridacchiò Luke legando le corde dei lazi al suo cavallo e salendo in sella "forza andiamo, tra un paio d'ore saremo il penitenziario" iniziò a camminare 
"Noi andiamo avanti" disse Peabody "scriverò per avere l'immediato trasferimento di Evelyn Dalton in un penitenziario femminile" Evelyn sgranò gli occhi "con l'accusa di aver fatto evadere dei detenuti" e partì al galoppo.
Evelyn si sentì sprofondare.
Aveva fatto evadere i fratelli perché senza di loro non riusciva a stare per poi scoprire che sarebbe finita lei in prigione.
Sicuramente le avrebbero tolto il diritto di vederli.
"Joe..." Mormorò attirando la sua attenzione "mi dispiace"
Joe era furioso e se ne avesse avuto la possibilità avrebbe fatto fuori lei e i fratelli "Non ne voglio parlare"
"So che sei arrabbiato" disse ignorando la sua frase "non riuscivo a starvi lontano, mi mancavate e volevo aiutarvi"
"E ti sembra questo il modo?!" Sbottò il fratello 
"Sta calmo Joe" intervenne Lucky Luke "agitarti non serve a nulla"
"Tu stanne fuori cowboy!!" Urlò "sono affari nostri hai capito?!"
Ormai era fuori di se e i tentativi dei fratelli di calmarlo si rivelarono futili
"Se non fosse stato per nostra madre a quest'ora tutto questo non sarebbe mai successo!"
Evelyn deglutì "Preferivi che non fossi mai nata?"
"Oh no affatto" Joe scosse la testa ma tutti sapevano che c'era pronta una frase ben peggiore, che non tardò ad arrivare "avrei preferito che non ti trovasse e non ti portasse da noi!"
A Evelyn ci volle qualche istante per realizzare quelle parole.
Quando si rese conto sentì l'aria mancarle mentre gli altri tre fratelli distolsero lo sguardo.
La frittata era fatta.
"Trovata..." 
Jack, che camminava dietro di lei, si avvicinò "Evelyn..."
"Lasciami stare!" Sbottò lei sentendo il suo respiro farsi pesante.
Luke se ne accorse e si fermò, scese da cavallo e la slegò dagli altri e la fece salire sul cavallo "Tra poco siamo arrivati" le disse ben sapendo che non ce la faceva a camminare in quello stato.
Joe continuava ad essere furioso mentre gli altri osservavano Evelyn, che era talmente stanca da addormentarsi sul cavallo senza accorgersene.
Giunsero al penitenziario dopo mezz'ora
"Eccovi finalmente" Peabody apparve ad accogliere il cowboy "spero non le abbiano dato problemi"
"Nessun problema"prese Evelyn in braccio
"Cosa è successo?"
"Era solo stanca"
"Bene allora non avremo problemi neanche da lei, mettetela nella gabbia, le celle sono tutte occupate" indicò un enorme gabbia in un angolo del penitenziario.
"Se desiderate le farò da guardia" si offrì Luke
"Sarebbe un grande favore quello che ci fate"
"Sta lontano Luke!" Ringhiò Joe 
"Hai già cambiato idea?" Chiede Jack rivolto al fratello 
"Le fa solo la guardia" si intromise William
"Almeno con lui starà bene" disse Averell deciso
"La volete piantare imbecilli?!" Gridò Joe
"Scusa Joe ma tu hai trattato male la nostra sorellina!"
"Non è nostra sorella Averell, lo sapevi?" Gli ricordò William
"Già" confermò Jack "qualcuno dice che un estranea ci ha rovinato la vita" guardò Joe minaccioso "non è lei che ci da problemi"
"Adesso basta" Peabody non fece parlare più nessuno "filate in cella e non intendo più ascoltare oltre, adesso voglio solo pace e serenitudine! E domani penseremo a trasferirla" li rispedì in cella.
Joe non osò fiatare, era furioso ma allo stesso tempo avrebbe voluto urlare dalla disperazione.
Voleva un bene dell'anima ad Evelyn considerandola davvero sua sorella.
Quando si arrabbiava diceva sempre un mucchio di cattiverie e stavolta aveva ferito pesantemente lei.
Si pentì di ogni cosa.
I fratelli lo ignoravano e a volte lanciavano sguardi fulminanti in sua direzione.
Joe li lasciò fare e attese la sera.
Finita la cena, consumata in un tavolo per i fatti suoi lontano da tutti, si alzò ed uscì senza attendere gli altri.
Era buio e pioveva, l'acqua piovana lo invase lavandogli di dosso qualsiasi istinto rabbioso.
Non ne sentiva la voglia.
Si avvicinò alla gabbia di Evelyn e guardò Luke
"Voglio parlare con la ragazza apri la gabbia"
Luke lo guardò scettico e afferrò la pistola tenendosi pronto, poi apri la gabbia.
Evelyn, che si era svegliata nel tardo pomeriggio, si voltò dall'altra parte
"Vattene via Joe" disse arrabbiata, anche se il tono non era convincente
"Voglio solo parlare"
"E di cosa?" Domandò guardandolo con la coda dell'occhio "di come ti ho rovinato la vita? Lo so già"
Joe volle urlare ma si era ripromesso niente istinti omicidi "se non mi fai parlare cosa puoi sapere" silenzio.
Si avvicinò alla ragazza
"Io...." Gli mancavano le parole, era difficile per lui chiedere scusa "voglio....sì insomma vorrei chiedere il tuo....perdono per...per ciò che ho detto"
Ci fu un altro silenzio e Joe notò la testa di Evelyn muoversi in segno di assenso
"Bene...allora tutto risolto, abbracciamoci" allargò le braccia e sorrise a trentadue denti, ma l'abbraccio non venne è un sorriso nemmeno.
"Scusa Joe, ti perdono ma non sono in vena di abbracci"
A quel punto, non avendo per nulla inteso le parole di Evelyn, Joe si infuriò
"Piccola ingrata! Io mi scuso e mi inchino a te e poi fai ancora l'offesa? Argh!" Si voltò verso Luke che li osservava "apri questa stra maledetta gabbia!"
Luke esegui senza discutere e lo lasciò andare.
"Deve essere un duro colpo da digerire" commentò Lucky Luke mentre si puliva e lucidava la pistola sotto una tenda che si era aperto per non bagnarsi "non ho mai visto Joe abbassarsi a chiedere scusa, deve volerti molto bene"
Evelyn sospirò "Anche io"
"Allora perché l'hai respinto?"
"Ha detto una cosa che non mi sarei mai aspettata e che tutti, tranne me, sapevano" alcune lacrime scesero dai suoi occhi "non posso credere di non avere nessuno legame con loro e con la mamma"
"I legami di sangue arrivano fino ad un certo punto, il vostro legame è più forte"
La ragazza sospirò ancora e osservò i movimenti del cowboy.
Maneggiava quella pistola con cura, proprio come un padre con il figlio o come un amante.
Per un attimo si immaginò una storia d'amore tra lui e la pistola.
Amore...i suoi fratelli.
Li amava immensamente specialmente Jack.
Si ricordò di tutte le volte che si era messa a piangere perché lui la respingeva, tutte le volte che lo osservava da lontano cercando di capire cosa gli piaceva, oppure di tutti i disegni che aveva fatto per lui.
E per ultimo la confessione del fratello che le voleva bene.
Ci ripensò e infine sgranò gli occhi.
E se le voleva dire ben altro?
Quando erano scesi dall'albero lui era rimasto paralizzato.
Lei aveva capito che le voleva bene...e se così non fosse?
Scosse la testa -stupida stupida stupida- pensò cercando di scacciare quel pensiero, che però si rivelò più forte.
Ormai tanto valeva levarsi ogni dubbio "Signor Luke" a discapito dei fratelli si era sempre comportata educatamente, stessa cosa con Lucky Luke "vorrei...parlare con Jack, mio fratello, per favore"
Luke sorrise dolcemente, davanti a tale educazione vera non sapeva dire di no "Aspetta qui"
-e chi si muove- pensò ironicamente lei è attese osservando la gabbia dove stava.
Gliene aveva parlato Averell, era una gabbia adibita a cella in caso di arrivi inaspettati e le celle erano troppo piene, ma veniva anche usata come punizione.
Averell...come avrebbe fatto senza il suo fratellone?
Si accorse che Luke stava tornando e con lui c'era Jack
"Jack!" Evelyn fu felice di vederlo.
Jack corse fino alla gabbia, i capelli e la divisa fradici per via della pioggia battente.
Luke lo fece entrare e richiuse la gabbia, stavano stretti ma non gli importava.
"Sei bagnato" constatazione stupida ma non aveva altra frase migliore.
Gli diede la coperta che Peabody le aveva fornito nel pomeriggio e lo coprì "Non voglio che ti ammali"
"Grazie" sorrise Jack accarezzandole i capelli "stai bene"
"Non lo so"
L'uomo l'avvolse con la coperta e poi la strinse a se "Andrà tutto bene, Joe ha in mente un piano per non farti portare via"
"Oggi mi detestava e adesso vuole aiutarmi, ci devo credere?"
Jack sospirò "Lo sai com'è fatto, un attimo prima ci vuole uccidere poi si calma e dimentica. Ti. Vuole troppo bene per permettere che ti portino via.
"Ho paura Jack"
"Finché ci siamo noi non devi aver paura" le baciò la fronte.
Evelyn tremò "Jack...cosa significa quello che mi hai detto stamattina?.."
Jack rimase paralizzato ma finse di non capire.
"Jack...dimmelo"
Lui abbassò la testa "Non credo sia importante ormai"
"Per me lo è" strinse la divisa del fratello e affondò il viso nel suo petto.
Aveva avuto la conferma è ammise di provare lo stesso.
"Non lasciarmi Jack"
"No tesoro...non ti lascio"
  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fumetti/Cartoni europei > I Dalton / Vai alla pagina dell'autore: jarmione