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Autore: Sakura Kurotsuki    02/09/2015    1 recensioni
Lily lo guardò allontanarsi, pensierosa. Sapeva che con Raphael c’erano serate buone e serate cattive. Quella appena trascorsa si era rivelata essere decisamente cattiva. Ma poi, pensò la vampira mentre si sollevava per raggiungere la sua stanza e darsi una ripulita, era una Domenica Sera. E le domeniche sere, almeno da quando Raphael era arrivato al Dumont, circa cinquant’anni prima, erano sempre imprevedibili.
[Simael] [3 OneShot]
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Raphael Santiago, Simon Lewis
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Era stata una domenica sera come tante altre: una buona dose di dolore e una piccola, preziosa porzione di felicità. Raphael sentì che non avrebbe mai potuto trovare le parole per descrivere come ci si sentiva ad avere ancora l’aspetto di un quindicenne mentre i propri fratelli minori erano in procinto di diventare nonni.
Era ormai alle porte del Dumont, quando si irrigidì all’improvviso, ogni traccia della malinconia caratteristica dei viaggi di ritorno da Spanish Harlem spazzata via come da una doccia fredda: il suo olfatto sopraffino aveva catturato qualcosa la cui fonte si trovava certamente all’interno dell’Hotel. Ma anche da fuori era impossibile non riconoscerlo, l’odore del sangue, sangue vivo, fresco. Non poteva essere altrimenti, dal momento che il sangue stantio, quello in bottiglia, non aveva quasi più odore.
Lì dentro c’era un umano. Ancora vivo, forse, o forse no.
Quegli idioti stavano violando gli Accordi proprio sotto al suo naso.
Malgrado l’odore fosse ovunque e fosse impossibile seguire una traccia precisa, non fu particolarmente difficile trovare il corpo, anche se questo era nascosto alla vista dagli abitanti dell’Hotel, che lo circondavano.
A quella vista Raphael vide rosso e il sibilo che lanciò si trasformò ben presto in un ringhio che rimbalzò tra le pareti vuote dell’edificio. Quando calò il silenzio i volti dei vampiri erano tutti voltati verso di lui, con le bocche spalancate come voragini sui volti bianchi, in un’espressione di orrore che li facevano assomigliare a delle statue spaventose. Sapevano ciò che avevano fatto ed erano terrorizzati dal loro Signore.
Quando Raphael si mosse, la piccola folla si aprì al suo passaggio, rivelando un corpo rivolto a faccia in giù. A giudicare dalla quantità di sangue che lo circondava, il vampiro dubitò seriamente che potesse essere ancora vivo.
Ma quando lo rivoltò sulla schiena, Raphael sussultò come un vampiro non dovrebbe mai fare, perché lo riconobbe: era il topo – il mondano – che gli si era attaccato al braccio la sera in cui i suoi vampiri se lo erano accidentalmente portato via dalla festa di Magnus. Quindi non si trattava di un mondano qualunque: quello era l’animaletto da compagnia degli Shadowhunters, i quali si sarebbero certamente accorti della sua scomparsa.  
Raphael si rese conto che i vampiri erano ancora tutti attorno a lui e lo fissavano, probabilmente in attesa che lui staccasse un arto a uno o due di loro. Decise di liquidarli con un sibilo: ci avrebbe pensato dopo alla punizione.
Mentre ombre scure si sollevavano in fretta intorno a lui come tanti pipistrelli spaventati, Raphael si accorse che il ragazzo respirava ancora e che con il suo udito supersviluppato riusciva a cogliere un debolissimo battito cardiaco che non poteva venire da nessun altro che da lui. Per un attimo, con il ragazzo tra le braccia e il suo sangue che gli sporcava le mani e i vestiti, tornò con la mente a cinquant’anni prima, quando il ragazzo morente che aveva tra le braccia – e di cui si stava nutrendo – era uno dei suoi amici, finché qualcuno – Magnus - non era entrato nella stanza e lui si era sentito scagliare all’indietro, finendo a sbattere contro un muro. Anche stordito com’era, era riuscito a cogliere gli ultimi respiri del suo amico, intravedendolo tra le braccia di quella strana figura che ancora non conosceva.
«Puta madre»
Non era il momento di perdersi nei meandri del passato. La priorità in quel momento era tenere vivo il ragazzo, affare non semplice visto che tutto il sangue che avrebbe dovuto avere in corpo era sparso sul pavimento, ed era ormai questione di ore. Raphael lo prese tra le braccia, un peso nullo, e partì alla volta dell’Istituto.  
 
 
 

 
 
Ben ritrovati con il secondo capitolo!
Ringrazio Sticcio che ha recensito, - loveless_fairy che l’ha messa tra le preferite, e – EmmaStarr che l’ha messa tra le seguite. Ringrazio persino chi ha visualizzato in silenzio.
 
Nell’altro capitolo ho parlato di Lily, la vampira amica di Raphael, e mi sono resa conto che non compare tra i personaggi. Quindi l’ho inserita io tra le proposte; se volete aiutarmi a inserirla, potete cliccare su Aggiungi Personaggi e votarla. (Ho aggiunto anche Malcolm Fade, perché quello che c’era prima era scritto male)
 
Vi ringrazio se deciderete di seguirmi fino al prossimo (e ultimo) appuntamento. Vi ringrazio anche solo per essere arrivati fin qui.


 

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I personaggi non mi appartengono e la storia non è a scopo di lucro. 
 

 
   
 
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