Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: la luna nera    02/09/2015    2 recensioni
Quando il passato ritorna non può che creare casini. Alessia non pensava di rivedere Cosimo dopo anni ed anni. E soprattutto non pensava che rivederlo fosse così destabilizzante! A complicare le cose c'erano pure una figlia piccola e naturalmente la sua compagna con la quale condivide la sua vita in modo apparentemente tranquillo.
Questo inaspettato riavvicinamento è denso di paure, scheletri nell'armadio e situazioni più o meno ambigue. Che farà Cosimo, papà innamorato perso della figlia, sospeso fra due donne così diverse?
Genere: Generale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A


Siamo nella sala d’attesa dell’avvocato amico di mio padre, Cosimo è molto nervoso però nutre una buona dose di speranza che questa sia la volta buona. Tutti i legali cui ci siamo rivolti fin ora ci hanno chiesto cifre piuttosto consistenti fra spese legali e parcelle, in più potevamo pagare a “rate” previo versamento di almeno la metà dell’importo totale. Poi poteva pure capitare qualche spesuccia accessoria ma niente di che a detta loro….
>: P Come se i soldi spuntassero all’improvviso sotto le piastrelle del bagno.
Forse per loro è così, per noi comuni mortali no.
L’attesa è snervante, tentiamo di ingannare il tempo giocherellando col cellulare, cancellando vecchi sms, ricontrollando se ci sono tutte le carte, leggendo e rileggendo quelle maledette parole messe nero su bianco che potrebbero farci precipitare in un baratro.
E proprio ora che da parte dei miei genitori si è finalmente aperto lo spiraglio che tanto speravo!
Oltre tutto stasera Cosimo e Ludovica vengono a cena da me e sono pronta a scommettere che fra lei e i miei genitori sarà amore a prima vista. Sono certa che conoscendo meglio il mio compagno capiranno che non è quel poco di buono che la gente crede.
Gli accarezzo il dorso della mano, con un rapido gesto afferra la mia e me la stringe, è fredda e sudata allo stesso tempo, sbatte quasi impercettibilmente il piede sinistro su e giù da un bel po’ di tempo quando finalmente la porta dello studio dell’avvocato si apre ed escono due uomini di mezza età che si congedano.
Bresciani si avvicina alla segretaria massaggiandosi la fronte. “Preparami un caffé bello forte per cortesia, i Torricelli mi hanno veramente distrutto.” Sbuffa, probabilmente i clienti appena usciti lo hanno fatto tribolare un bel po’. Si volta verso di noi dopo pochi attimi e lo vedo sorridere mentre la segretaria armeggia con la macchina del caffé. “Alessia!”
“Buona sera.” Mi alzo in piedi e Cosimo fa lo stesso.
“Giuro che non ti avrei mai riconosciuta! E’ passato un bel po’ di tempo da quando facevamo i pic nic estivi con la tua famiglia.”
“E’ vero.” Avrò avuto si e no tre anni! Ci stringiamo la mano. “Come sta?”
“Non mi posso lamentare.” Sorseggia il caffé e getta il bicchierino nel cestino. “Prego, accomodatevi.”
“Grazie. Lui è Cosimo Borghesi, il mio compagno.”
Si salutano cordialmente mentre ci sediamo di fronte all’elegante scrivania in mogano scuro su cui sono sistemate con praticità delle carte, un portapenne rivestito di conchiglie, un telefono fisso e due cellulari oltre l’indispensabile computer.
“Allora ragazzi, da quel poco che ho appreso da tuo padre, c’è di mezzo una bambina…”
“Esatto.” Cosimo tira fuori tutte le carte e gliele porge iniziando a raccontargli per filo e per segno la situazione.
 
……
 
Bresciani ascolta con grande attenzione annotando tutto ciò che ritiene importante (e non sono poche righe), controlla con estrema cura le pagine leggendo con calma. “Quindi la sua ex compagna pretende l’affidamento esclusivo della figlia nonostante il totale disinteresse mostrato fin ora.”
“Esatto.”
“Beh, devo dire che ha una bella faccia tosta!” Piega l’angolo destro del labbro. “E sulla base di cosa vorrebbe la bambina?”
“Forse per ripiego, onestamente non vedo altre spiegazioni…”
“Mhm” Annuisce. “Si è rivolta allo studio legale Massarosa, è uno dei più famosi e tosti di Milano. La signora non ha problemi di soldi a quanto pare.”
“Infatti avvocato, noi invece li abbiamo.” Cosimo prende una boccata di aria prima di continuare a parlare. “Purtroppo non possediamo grosse cifre e non posso prometterle di pagare tutto e subito.” La sua voce trema, un po’ per il dover ammettere di non essere in grado di disporre di un consistente gruzzolo, un po’ per il terrore di vedersi l’ennesima porta sbattuta in faccia.
Il tizio ci fissa restando in silenzio per una manciata di secondi che per noi sono interminabili. “State tranquilli ragazzi.” Congiunge le mani. “Tuo padre, Alessia, è come un fratello per me e l’ultima cosa a cui sto pensando in questo momento sono i soldi. Dato il grandissimo affetto che ci lega, non m’interessa di ricevere subito il compenso che chiederei ad altri… Certo, delle spese legali che lo Stato impone ci sono, vorrà dire che anticiperò quello che serve e me li restituirete quando potete.”
“Sta scherzando?” Cosimo ha un filo di voce e gli occhi lucidi.
“C’è una bambina di mezzo e non avete idea di quanto siano dannosi per i piccoli tutti i dissapori fra genitori. Ho la netta sensazione che sua a figlia manchi tantissimo una figura femminile di riferimento come dovrebbe essere la madre e questa carenza potrebbe portare a gravi conseguenze in futuro. Per questo non mi interessano i soldi, mi interessa piuttosto la serenità di questa creatura e state pur certi che mobiliterò schiere di periti e psicologi per ottenere tutte le carte necessarie a ridonare il sorriso alla piccola.” Fa una breve pausa e piega l’angolo destro della bocca. “E poi non posso negare un piccolo favore alla figlio di un mio caro vecchio amico.”
“Io… io non so come ringraziarla…” Ha la voce rotta dalla commozione.
“Non fatevi prendere dall’entusiasmo, ragazzi… La battaglia sarà tutt’altro che semplice, ho già idea di come controbattere la loro richiesta, se è vero ciò che mi avete raccontato sarà proprio la piccola a giocare un ruolo fondamentale. E tu, Alessia, tieniti pronta perché sicuramente gli psicologi della controparte ti tartasseranno di domande più o meno assurde per capire se vuoi sostituirti alla madre naturale ed hai circuito la bambina. Sono giochetti molto in uso in questo tipo di cause.”
“Sono pronta ad affrontarli.”
Ride. “Sei proprio la figlia di tuo padre, determinata ad andare in fondo a tutto.” Ci alziamo in piedi e ci congeda con una stretta di mano che oserei definire molto cordiale. “Studierò ogni dettaglio e vi contatterò se ho bisogno di altre informazioni prima dell’udienza. State tranquilli, in un modo o nell’altro ce la faremo, fidatevi.”
Usciamo dallo studio rincuorati, mano nella mano, e ci avviamo verso l’auto per tornare nel nostro paesello di impiccioni. Il cielo è limpido e si sta riempiendo dei colori del tramonto, un raggio di sole illumina il viso di Cosimo, mi sembra che sia molto più rilassato finalmente. Negli ultimi giorni è stato così nervoso che niente lo faceva sorridere, neanche quando gli ho detto che le mie condizioni fisiche erano ottimali e che potevamo amarci dopo tanta attesa. Naturalmente lo stato psicologico in cui ci troviamo adesso non consentirebbe a nessuno di noi di lasciarci andare e vivere fino in fondo il nostro amore per cui attendiamo tempi migliori.
>: (
In un modo o nell’altro quella cretina riesce sempre a rovinare tutto!
 
Siamo a due passi dalla casa dei suoi genitori che si sono occupati di  Ludovica mentre stavamo dal legale, lì vicino c’è parco pubblico meta delle comitive di ragazzi e adolescenti di oggi come di ieri. Vedo che osserva quel muretto, piega l’angolo della bocca in un sorriso che sa di nostalgia. “Ricordi quando c’eravamo noi laggiù?”
Sorrido anch’io ripensando ai bei vecchi tempi. “Già. Sono passati tanti anni ma ho come l’impressione di rivedermi fra quei ragazzi.”
“Erano sicuramente tempi migliori….” Si volta verso di me. “Ops, scusa…”
“E di che?”
“Forse per te non lo erano.... E la colpa era del sottoscritto.” Abbassa lo sguardo.
Lo abbraccio. “Ti sbagli, amore mio. Sai, quelli sono gli anni in cui ogni pretesto è buono per sognare ad occhi aperti, che sia dietro ad un idolo o alla persona che ti ha rubato il cuore. Sono gli anni in cui trascorri le giornate a chiacchierare con l’amica del cuore e le serate con gli amici in totale spensieratezza. E’ un periodo della mia vita che mi è servito per crescere e capire tante cose che ora vedo sotto un’altra luce.”
“A chi lo dici.” Mi bacia la fronte con una tenerezza che mi fa sciogliere. “Con due moine crollai ai piedi di Federica… Se ripenso a tutto quello che mi ha fatto passare…. Se solo avessi aperto gli occhi prima e mi fossi reso conto di che pasta è fatta…”
“Adesso basta.” Gli sfioro appena le labbra con le mie. “Lascia il passato nel passato.”
“Hai ragione.” Sorride. “Andiamo, la nostra bimba ci aspetta.”
 
 
*      *      *      *      *      *      *      *      *      *      *      *      *      *
 
 
Non appena apro la porta di casa, vengo invasa da quel profumino che adoro: mamma ha fatto l’arrosto con le patate!
*_*
Quand’è così, mamma è di ottimo umore!
 : D
Pancia mia fatti capanna!
Entriamo in soggiorno, papà sta apparecchiando la tavola?! °_° Non credo ai miei occhi! Se ne sta sempre in poltrona a guardare la TV quando è in casa, non fa mai un tubo ed ora apparecchia?!
“Oh, ben arrivati.” Ci accoglie con un gran bel sorriso. “Prego, accomodatevi pure.”
Ludovica sorride mentre affonda la testa sulla spalla di Cosimo nel tentativo di nascondersi.
“Grazie…. E…” Deglutisce. “Vorrei ringraziarla per tutto quello che ha fatto per noi…”
Papà lo guarda. “Non devi ringraziarmi, ragazzo mio. La felicità di mia figlia non ha prezzo e da quando vi frequentate l’ho vista rinascere giorno dopo giorno. Chiedere un piccolo favore al mio vecchio amico avvocato è il minimo che potessi fare… E poi questa bimba vergognosa potrebbe diventare la mia nipotina, giusto?”
“A patto che mi aiutiate a far l’abitudine alla parola nonna!”  Mamma ci raggiunge, tiene in mano un pacchettino. “Ho un regalo per una bimba, ma glielo do solo se mi dice il suo nome.”
Ludovica alza la testa quel tanto che le consente di verificare l’esistenza del regalo, stringe ancora di più le braccia attorno al collo di suo padre mentre sorride bisbigliando il suo nome.
“Coraggio piccola, non essere timida.” Cosimo le dà un bacio sui capelli e la mette in terra.
Negli occhi di mia madre iniziano a formarsi miriadi di stelle, sapevo che si sarebbe innamorata di quella bambina in un lampo!
“So che il tuo cartone animato preferito è Peppa Pig, giusto?”
La bimba annuisce in silenzio.
“Indovina cosa c’è qua dentro?”
“Peppa!” Dopo un attimo di esitazione risponde e si avvicina a mia madre per prendere quel pacchettino, ovviamente senza lasciare la mano di suo padre. Scarta velocemente il suo regalo ed esplode di gioia quando vede il pupazzo della sua eroina. Regala ai miei genitori un sorriso talmente luminoso che provoca nei loro occhi qualche minuscola lacrima di commozione.
*_* Solo il Cielo sa come mi sento adesso…
Ci sediamo a tavola, la spontaneità di Ludovica mista alla sua dolcezza con quel pizzico di innocenza e candore conquista tutti attimo dopo attimo.
Papà gioca con lei come non ha mai fatto con me, figuratevi che le fa l’aeroplanino con la forchetta per aiutarla a mangiare la torta! Mamma ogni tanto si alza e va in cucina… non deve fare niente di particolare, solo asciugarsi le lacrime. Credo abbia capito che Cosimo non è quel bamboccione che molti considerano. Forse lo era un tempo, ora non più.
La nostra prima cena in famiglia è stata un successone e ne sono orgogliosa.
Cosimo e Ludovica tornano a casa, stasera io resto qui.
Per poco però.
Aiuto a rassettare la cucina, c’è aria di serenità fra di noi. Racconto di come è stato comprensivo l’avvocato nei nostri confronti e della speranza rinata in noi di poter tenere qui la bambina. Mi confidano di essere compiaciuti che accanto a me ci sia un ragazzo come lui. Lo conoscevano già, dato che abbiamo frequentato la scuola insieme, e non avevano una grande stima di lui fino a poco fa. Cosimo adesso è un uomo adulto, è cresciuto ed è maturato proprio grazie a tutti gli ostacoli che la vita gli ha messo  fra le gambe. La lotta che sta portando avanti per sua figlia lo hanno fatto diventare l’uomo vero che è.
Vado a letto tranquilla, adesso mamma e papà mi sostengono, avrò bisogno anche di loro per continuare la battaglia a fianco del mio unico grande amore.
 
 


 
Ciao a tutti!
Vorrei innanzitutto ringraziare voi lettori che continuate a seguire la storia e vorrei invitarvi a lasciare un minuscolo commentino, please!
Quando i genitori litigano sono i bambini a risentirne maggiormente e adesso sembra che Cosimo e Alessia abbiano tutto quello che serve per affrontare Monica ad armi pari, compreso il sostegno familiare.
Mancano pochissimi capitoli alla fine e non mi dispiacerebbe conoscere la vostra opinione sulla storia. Anche due misere paroline.
 
Un abbraccio
La Luna Nera

 
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: la luna nera