Le assurdità di Facebook,capitolo 3
Ah, l'estate! Ѐ la stagione delle spiagge, delle feste, della discoteca aperta fino a tardi… Ma è anche la stagione dei due peggiori insetti del mondo: tafani e zanzare. Lorenzo li odia a morte, poiché lo attaccano spietatamente dal giorno alla notte. Ma quest’anno il problema è peggiorato: il ragazzo si sveglia tutti i giorni con dei grossi puntini rossi sul corpo. Per risolvere il problema ha dovuto sacrificare la sua vacanza a Riccione con i suoi amici per passare una settimana dalla nonna. Non era ciò che Lorenzo avrebbe voluto, ma lì dove sarebbe andato non c’erano tanti insetti e la nonna conosceva il rimedio alle punture di quel tipo. E poi, chi sarebbe uscito in spiaggia con ei terribili punti rossi su tutta la pelle?
La grande fortuna del posto è che lì c’è un wi-fi a banda larga e senza password vicino alla casa della nonna. Il telefono, dalla camera di Lorenzo, riesce a raggiungere le 2 tacche e lui può navigare su Internet tutte le volte che lo desidera. Fino a quando non entra su Facebook. Alcuni amici l’avevano pokato, con più insistenza la fidanzata e la mamma. Poke in inglese significa “picchiettare con le dita”, quindi riceve continue e violente ditate sul corpo come se lui fosse colpito da uno sciame d’api; alcune colpiscono gli occhi, gli altri le orecchie, altri la pancia e l’ombelico e altre in altre parti del corpo.
Dopo aver subito i poke, Lorenzo si avvia verso la cucina e si fa vedere dalla nonna in uno stato peggiore di prima. Da questo momento le ditate virtuali su Facebook sono ufficialmente entrati nella sua lista nera.