Tu mi
conosci, anche abbastanza bene, ed è questo che mi fa più male rispetto a tutti
i dolori che si fanno la guerra dentro al mio petto.
È il più
doloroso perché sai cosa sto provando ora ma fai finta di non saperlo, è come
se a te non importasse niente, come se io non c’entrassi più con la tua vita.
Certo,
sicuramente è una punizione meritata, dopo tutti gli anni in cui involontariamente
ti ho fatto soffrire, ma così, non credo che riuscirò ad andare avanti.
Tutto ciò
che posso fare per poter rivedere ancora una volta il tuo viso è aspettare con
ansia la notte, quando esausta mi faccio avvolgere dal sonno così posso
sognarti,posso abbracciarti e parlarti ancora una volta, posso sentire il tuo
odore, così buono e fresco che sa di muschio, posso rivivere i momenti che amo,
in cui sto bene solo se sono in tua compagnia e così ritrovo quella felicità di
cui non posso fare a meno, quella felicità che alle prime luci dell’alba-quando
mi sveglio urlando il tuo nome in mezzo alle lacrime- perdo.
Quando te ne
sei andato non mi hai nemmeno avvisato, non ho avuto tempo per dirti ciò che
provo, non ho potuto farti cambiare idea- so che sarebbe stato inutile, perché
ormai avevi già deciso, ma almeno ci avrei provato - non mi dato l’occasione
per poterti dire addio, te ne sei andato lasciandoti alle spalle i problemi,
lasciando me e forse tu ce la fai a starmi lontano ma io soffro.
Tra tutte le
persone che mi circondando sono la più debole.
Loro cercano
di aiutarmi, ma non è la stessa cosa, non se tu non ci sei.
Il mio cuore
non c’è la fa, diviso in due non batte regolarmente e una parte a poco a poco
sta morendo, si sta ghiacciando e nemmeno tutto l’amore che Edward può offrirmi
lo riscalda, perché lo può fare solamente il mio sole privato, che ha deciso di
lasciarmi nell’ombra chissà per quanto altro tempo ancora.
Jacob torna
a casa. MI MANCHI.