Piccoli, dolci momenti.

# Serpente
Ymir era seduta sul modesto divanetto arrangiato con un po’ di paglia, qualche cuscino e un telo a coprire il tutto. Sorseggiava un bicchiere di succo d’arancia, preparatole da Christa. La bionda, che si trovava in cucina, lanciò uno sguardo fugace alla sua amata, contemplandone il corpo: le sue forme, il suo sorriso… I capelli, da sciolti, la rendevano molto più femminile di quanto la gente potesse aspettarsi. Le si avvicinò piano, toccandole una spalla. Così facendo la risvegliò da chissà quali pensieri che la distraevano e la fece sussultare. «Christa… Dannazione.» Ymir la sollevò, facendola sedere sulle sue gambe, per poi avvinghiarsi stretta a lei. «La prossima volta ti mordo. Come un serpente» minacciò la mora, restando appiccicata alla sua ragazza.

# Aquilone
Seduta sul prato, Christa stava facendo volare nel cielo il suo aquilone color fragola, ornato da luccicanti nastri rossi.
Tap. Tap. Tap. Tap.
Quel rumore dei passi si avvicinava sempre più. Mentre la bionda lasciava volare l’aquilone, un altro, un po’ più grande e di colore azzurro, si avvicinò al suo. «Yo.», salutò la mora, sorridendo. Christa dovette mettere una mano sulla propria fronte per riuscire a vedere bene quella figura snella e alta che si ergeva accanto a lei, a causa del sole, poi sorrise a sua volta. Ymir fece scontrare il suo aquilone con quello dell’amica, sedendosi accanto a lei. «Oggi è proprio una bella giornata, eh?» domandò. «Mh!», sorrise la bionda.

# Videocassetta
«Christaaa! Guarda cosa ho trovato!» urlò Ymir dalla camera da letto. La piccoletta si affacciò alla porta con sguardo curioso, come quello di una tenera bambina. Ymir le mostrò una videocassetta. «Qui ci sono alcuni filmati di quando eri piccola! Come mai non me l’hai mostrata prima?» Christa arrossì; dopotutto era imbarazzante, chissà quante e quali idiozie aveva fatto da piccina. «Non… Guardarla, per favore…», implorò.
«Scusa, ma non resisto. Sono certa che la tua tenerezza fosse immensa anche quand’eri piccola» rispose Ymir, per poi schioccarle un bacio sul nasino.

# Porta
Un caldo tepore invadeva la stanza; una piccola radio era accesa accanto allo sgabellino in legno. Una fragranza di fragola pervadeva nell'ambiente, mentre Christa era seduta nella vasca, strofinandosi i capelli con uno shampoo profumato. Ymir aprì leggermente la porta, il giusto che bastava per vedere le forme perfette, seppur piccole, di Christa. «E.. Ehi, che stai facendo?» si alterò la bionda. A quanto pareva, era stata scoperta in pieno. «Vorrei vedere se aprissi io la tua porta, mentre ti lavi!» continuò. Leggermente sorpresa, Ymir commentò, con tono sarcastico: «Oh, ma tu l’hai già aperta. Hai aperto la porta del mio cuore di ghiaccio, piccoletta.»

# Libro
«Dannazione, che rottura questo libro» sbuffò Ymir, fra sé e sé. Chiuse il grosso volume che stringeva fra le mani e lo gettò sul tavolo. Perché leggere qualcosa svogliatamente? Bussò alla porta della sua amica, facendo capolino. «Ohi, cosa stai leggendo, Christa?» domandò. La bionda le rispose, leggermente imbarazzata, che stava leggendo un libro di favole illustrato di quand’era bambina. Ymir sorrise, e si sedette dietro di lei, stringendo le proprie gambe fra le sue, e puntando un dito su una figura. «La mia preferita è quella di Biancaneve.»

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Prompt suggeriti da Alessio. ♥