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Autore: RanmaSaotome    05/02/2009    1 recensioni
Gli era stato insegnato solo a combattere, non sapeva fare nient'altro. La guerra era tutto ciò che conosceva, la guerra che gli portò via tutto. La vendetta è tutto ciò che cerca. Un sogno e un ricordo che ritorna a tormentarlo, un incontro con una persona, quella persona cambierà tutto questo?
Genere: Azione, Avventura, Guerra | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Akane Tendo, Altro Personaggio, Genma Saotome, Ranma Saotome, Soun Tendo
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Un ringraziamento a Tiger eyes, laurastella e fmi89 per aver commentato e per i loro consigli, questo capitolo è una piccola rielaborazione di quello inziale che si trova su manganet.it, come il primo capitolo della storia, è una revisione anche quello, in ogni caso sono contento che abbiate commentato, anche le critiche servono, aiutano a migliorare, non pretendo che sia una delle migliori che abbiate letto ma spero almeno che continuerete a seguirla, grazie ancora, buona lettura e al prossimo capitolo

Insieme varcarono la porta di quella casa e si ritrovarono dinnanzi a uno spettacolo incredibile, non era grande come casa, ne da fuori si direbbe che fosse messa bene dentro, non era di certo il palazzo reale, ma sicuramente era una casa incredibile, strutturalmente messa bene, non molto arredata, quel poco che basta, era illuminata poco, l'unica illuminazione erano 2 piccoli candelabri e qualche candela, ma le cose che si notavano di più erano le centinaia di attrezzature per la guerra e per l'allenamento che erano presenti in quella stanza...e una semplice tenuta da allenamento, di quelle normali, ma molto malridotta, con segni di ricucitura in diversi punti e strappi in tanti altri, sembrava che fosse stata indossata in molte battaglie e era possibile vederla perchè si trovava, forse per scelta, nella parte più illuminata della stanza, quella illuminata dai due candelabri....mentre ammiravano la stanza, un rumore colse la loro attenzione...

"Co...Cos'era?" chiese la principessa e si poteva notare dall'espressione che aveva in volto che era alquanto impaurita

"Non ne ho idea principessa, forse abbiamo fatto un errore ad entrare qui" rispose un Omura anch'esso spaventato e lo si poteva notare solo dalla voce perchè essendo un guerriero era stato addestrato a non far trapelare alcuna emozione sul suo volto...
si guadò per un attimo intorno per vedere se si riusciva a intravedere qualsiasi cosa nonostante la scarsa illuminazione di quella stanza, infine afferrò la principessa per un braccio e cominciarono a indietreggiare in direzione della porta

Proprio mentre si stavano voltando per andarsene una figura li bloccò

"Vi siete intrufolati in casa mia senza permesso" dalla poca luce presente nella stanza non era possibile vedere chiaramente il volto di quella persona, ma si poteva notare che era un ragazzo, con non più di 16 anni

"Ci dispiace, ce ne stiamo andando subito" disse la principessa nella quale la paura stava ancora crescendo

"Io non credo, nessuno esce vivo dalla foresta, dovreste saperlo" la voce con cui rispose il ragazzo era fredda e dal suo volto, per quel poco che si poteva notare, non trapelava alcuna espressione era quasi come una statua di ghiaccio e non solo per il fatto che metteva i brividi

"La principessa ha detto che gli dispiace, quindi ora ce ne andiamo!" detto ciò Omura, con finta freddezza, afferrò la principessa per un braccio e cercò di schivare il ragazzo che avevano di fronte per poter uscire da quella casa degli incubi, ma ancora una volta quell' individuo gli si parò davanti, sembrava intenzionato a non farli uscire

"Non ti conviene rivolgerti a me in quel modo" nonostante la risposta, che poteva sembrare data da una persona che si sentiva offessa da quelle parole, dal viso di quel ragazzo non si riusciva a capire se era arrabbiato o altro, era un ragazzo indecifrabile

"Ora basta!!! Togliti dalla porta o giuro che ci penserò io con le cattive" ormai non ce la faceva più, paura, tensione e in parte rabbia esplosero in Omura che dopo aver urlato contro il ragazzo lo attaccò cercando di farsi strada verso la porta dell'abitazione, tuttavia, il ragazzo che avevano di fronte però sembrava non aver prestato attenzione alle parole di Omura, e non sembrava nemmeno che gli attacchi di quest'ultimo lo mettessero in difficoltà, schivò abilmente una discreta quantità di colpi e dopo l'ultimo calcio, schivato anch'esso e con un Omura a corto di fiato, il ragazzo si avvicinò a lui

"Sai? Io combattevo così all'età di 5 anni, sono caduti così in bassi i metodi di addestramento del clan Tendo?"

*COSA???* pensarono all'unisono la principessa e Omura, che il clan dei Tendo fosse conosciuto lo sapevano, non c'era da sturpirsi, ma come poteva sapere, quel ragazzo che viveva in un posto così isolato e distaccato dal resto del mondo, quali fossero i vecchi metodi di addestramento del clan Tendo, a meno che

"Eh si" disse, sorprendendoli e forse dando vita alla prima espressione da quando gli si era parato davanti, semplicemente alzò le sopracciglia

Nel frattempo la tempesta non accennava a fermarsi fuori, il ragazzo, osservando il temporale e quei due individui bagnati come pulcini, tremanti dal freddo e dalla "paura" decise di dare ospitalità per la prima volta a qualcuno, dopo Kasumoto

"Andrò contro i miei principi, per stanotte potete rimanere, domattina all'alba ve ne andrete volenti o nolenti" poche frasi, dette freddamente per poi allontanarsi da loro e avvicinarsi alla finestra della parete sinistra della stanza

"S..Si, comunque il mio nome è Akane....Akane " prima che potesse finire la frase con il suo cognome la finì lui per lei

"Tendo....vero?"

"Oooo, ti sei accorto che è la figlia dello shogun Tendo allora, quindi saprai anche che.." Omura stava per dirgli che in quanto principessa lui avrebbe dovuto tenere un comportamento più rispettoso nei suoi riguardi ma...

"SILENZIO!!!" urlò semplicemente, ma non arrabbiato, quell'urlo aveva il solo scopo di ottenere il silenzio da parte di Omura per poter ascoltare qualcosa che aveva udito provenire dalla foresta, qualcosa di diverso rispetto ai normali rumori degli animali e al fracasso che facevano i malviventi che trovavano rifugio nella foresta, questo era un suono diverso, quasi impercettibile per chi non fosse allenato nello sviluppo di tutti i sensi

"MA COME TI..." cercò di controbbattere quest'ultimo ormai visibilmente alterato

"Sta ZITTO!! Sono qui, vi hanno seguiti" continuando a guardare fuori dalla finestra alla ricerca di un immagine per capire chi fossero quelle persone che si stavano avvicinando

"Non è possibile, hanno tutti paura di questa foresta è luogo maledetto" ormai più che la rabbia, di nuovo la paura si impadronì di Omura

"Non gli immortali a quanto sembra" disse il ragazzo continuando a guardare fuori dalla finestra, ma tra il buio della notte e la fitta rete di alberi della foresta si riuscivano a malapena a distinguere il debole rumore dei passi di qualcuno che si avvicinava

"I chi??" domandò incuriosita la principessa

"Sono..." Omura iniziò a dargli la risposta ma venne interrotto dal ragazzo che finì per lui

"Guerrieri addestrati dal generale Fukushima in persona, addestrati a non avere paura a muoversi più rapidamente di un lampo a uccidere senza essere visti o sentiti, vengono definiti immortali perchè se ne uccidi uno ne hai sempre un altro alle spalle che ti taglierà la gola, merito appunto della loro grande velocità nello spostarsi e la loro grande bravura nell'uccidere e incassare colpi senza dare spazio al dolore, sono i migliori"

"Sai molto su di loro, chi mi dice che non sei uno di loro anche tu" disse con aria di sospetto Omura, che non si fidava di quel ragazzo, di cui d'altronde non conoscevano nemmeno ancora il nome

"Se lo fossi vi avrei ucciso appena entrati in casa mia"

Entrambi erano sbalorditi e allo stesso tempo spaventati da quello strano ragazzo...ma non avevano tempo per farsi cogliere dal panico e farsi paralizzare dalla paura, quei guerrieri che si stavano aggirando intorno alla casa potevano essere veramente così forti come diceva quel ragazzo e la dimostrazione della loro velocità la ebbero quando con forza, rompendo una finestra, un gruppo di quei guerrieri riuscirono a entrare nella casa con l'obiettivo di uccidere o catturare la principessa, avevano un abito da battaglia sul nero, che gli permetteva di mimetizzarsi con l'oscurità, e il volto era coperto da una specie di passamontagna, avevano un equipaggiamento leggero, infatti non potevano portarsi dietro cose pesanti o ingombranti se dovevano muoversi velocemente, Omura in nome della promessa fatta al padre della Principessa cercò di difenderla dall'attacco di questi, ma non era così abile da resistere a guerrieri addestrati dal generale Fukushima il persona e con alle spalle anni di omicidi e razzie....e Omura se ne rese conto ben presto

*Incredibile quanto io sia piccolo a confronto con questi guerrieri, speravo che la foresta ci portasse in salvo dall'attacco dei soldati di Toyotoma ma a quanto pare mi sbagliavo*

mentre ormai Omura era finito praticamente in ginocchio, surclassato dalla forza di quei guerrieri a lui si avvicinò quel ragazzo, che fino ad allora era rimasto in un angolo a osservare e mentre si avvicinava cominciò a parlargli

"Ora conosci i tuoi limiti, come ci si sente....a non poter fare nulla per difendere qualcuno"

nel frattempo quei guerrieri che erano ancora intorno a Omura si girarono verso il ragazzo e cominciarono a fissarlo, mentre Omura ammetteva di aver perso, ma non parlò, solo nella sua mente lo ammise

"......" *Odio ammatterlo ma ha ragione*

"La Principessa del clan dei Tendo deve essere qui dentro, prendete le torce e date fuoco a questa topaia, MUOVETEVI!!" sono le parole che si udirono fuori dalla casa, forse del generale di quel piccolo gruppo di guerrieri....tra i presenti solo il ragazzo riconobbe a chi apparteneva quella voce...

*Fukushima* una sensazione d'odio e di rabbia lo prese, che fosse il giorno della sua vendetta?

Tentò di uscire dalla casa per vedere in faccia se quell'uomo, di cui ha udito la voce, fosse veramente quello che stava cercando, ma a quanto pare quei guerrieri, che prima erano entrati nella casa, non avevano intenzione di farlo uscire, nemmeno a lui....

"Toglietevi di mezzo, non vi conviene farmi arrabbiare" cercò di intimorirli affinchè lo lasciassero passare, voleva sbrigarsi, voleva vedere in faccia l'uomo a cui apparteneva quella voce

"Il ragazzino mi minaccia, dimmi, hai fretta di morire? Prendetelo ragazzi!" furono le parole di uno dei guerrieri, probabilmente di quello a cui era stato affidato il comando di quel gruppetto, poi gli altri partirono all'attacco

In 4 si avventarono su quel ragazzo, ma a quanto pare lo sottovalutarono, per un pò attaccarono non riuscendo a colpirlo, poi quando si incominciarono a vedere le fiamme che invadevano la casa e il tetto che cominciava a cedere sopra di loro, furono loro stessi ad abbandonare l'abitazione, seguiti dal ragazzo

Quando uscì si ritrovò davanti a un piccolo gruppetto formato da non più di 20 guerrieri e un pò più in là, il suo bersaglio, l'uomo che gli portò via tutto

"TU!" disse il ragazzo, ormai non aveva dubbi, era lui, l'uomo che gli portò via tutto ciò che conosceva, era l'ora della prima parte della sua vendetta

"Tò guarda chi si rivede dopo così tanto tempo, il moccioso coraggioso.....ragazzi, ho cambiato idea, ammazzate prima lui, FORZA!" parole pronunciate con un senso di scherno verso il ragazzo e un ordine di attacco, per poi sparire nell'oscurità della foresta

Parte di quei soldati si avventarono sul ragazzo, che tuttavia dimostrò una notevole abilità e tenne testa agli uomini di Fukushima, ben presto anche i restanti guerrieri lo attaccarono....era incredibile come un ragazzo riuscisse a tenere testa agli uomini addestrati da Fukushima in persona

"Voi avete violato la casa di mio padre, questo luogo sarà la vostra tomba!!" ormai era arrabbiato....quelle persone l'avevano attaccato e in più avevano dato fuoco alla casa che suo padre aveva costruito con le sue stesse mani

Lo scontro ricominciò, nella confusione più totale, ognuno di quei guerrieri cercava di colpirlo senza un ordine preciso, senza coordinazione e nessuno di questi, presi singolarmente, sembravano all'altezza di quel ragazzo, ma nonostante fosse un attacco disordinato erano comunque troppi, contro uno solo e infatti finì che uno di quei guerrieri riuscì a ferire il ragazzo a un braccio, finendo poi contro un albero, in seguito a un calcio molto potente di quest' ultimo, che tuttavia non poteva permettersi il lusso di fermarsi, quei guerrieri in fatto di uccidere sapevano il fatto loro e continuavano ad attaccarlo senza sosta

Sistemati gli immortali mancava solo Fukushima, infatti iniziò a correre nella direzione in cui prima era sparito, ma non si aspettò di ritrovarselo davanti, come comparso dal nulla, come un fantasma che compare e scompare, doveva essere estremamente potente, affrontarlo poteva significare "morte"

"Ti consiglio di sbrigarti, sembra che la tua casa sia messa piuttosto male, la principessa potrebbe perdere la vita li dentro" disse quasi sorridendo, prima di sparire di nuovo

*DANNAZIONE* pensò arrabbiato per l'occasione sprecata

Corse verso la casa che ormai era insalvabile e si regeva ancora i piedi per miracolo, entrò e si sbrigò a incitare gli altri ad uscire

"Cosa ci fate ancora qui!? Fuori qui sta per crollare tutto ormai! KASUMOTO!! FUORI DI QUI PRESTO!!"

Fecero appena in tempo a uscire dalla casa prima che il tetto di questa crollasse portandosi dietro parte delle mura....tutto ciò che rimase di questa ora non era nient'altro che mattoni e cemento

*Tutto ciò che rimaneva di mio padre, hanno distrutto anche questo* non era dispiaciuto, da tempo non provava più quella sensazione, da quando aveva 5 anni, era solo frustrato, arrabbiato per la perdita di tutto ciò che rimaneva dei ricordi di suo padre

"Tuo padre non ti ha lasciato solo mura e cemento" furono le prime parole di Kasumoto

"Andiamocene, non c'è più niente qui" poche parole dette tra il silenzio della notte e i rumori della foresta

"Destinazione?" chiese Kasumoto

"Il palazzo imperiale, si torna al mondo reale" *con le sue ombre e tutto quello che odio* rispose Ranma, pensando poi a come sarebbe stato il suo ritorno alla realtà della civiltà

"Mi dispiace per la tua casa" furono invece le uniche parole che uscirono dalla bocca della principessa

"Non ce n'è bisogno, come mio padre è crollata anch'essa" forse si poteva avvertire una sottile linea di dispiacere nella voce di quel ragazzo nel dare quella risposta

"Insomma si può sapere TU chi SEI?!?" furono queste invece le parole di Omura, non gli importava niente della casa, dopo quello che era successo, voleva solo sapere chi avevano di fronte

"Omura! Ti pare il modo di..." lo rimproverò la principessa, mentre il ragazzo rispondeva alla domanda di Omura

"Ranma...e lui è Kasumoto" indicando il suo amico

*Ranma* "e? nient'altro?" il nome ora lo sapeva, ma Omura voleva conoscere anche il cognome di quel ragazzo

"Per ora accontentatevi di sapere questo, non vi dirò altro ora.....MUOVIAMOCI...destinazione Sendai regione di Tohoku nella prefettura di Miyagi, si va al palazzo reale"

"Se teniamo un ritmo sostenuto dovremmo farcela in più o meno 4 giorni" proferì Omura

*Ottimo, tra 5 giorni potrò avere la mia vendetta, preparati Tendo, sto arrivando*

CONTINUA.....

P.S. avrei voluto inserire anche un link con le mappe delle prefetture e delle regioni dell'antico giappone ma dal regolamento non ho ben capito se si può fare
  
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