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Autore: RosesWhite    03/09/2015    1 recensioni
Sapevo benissimo che i suoi capelli tinti, il suo vestirsi provocante e il suo carattere ribelle mi avrebbe imprigionata dentro di lui, prendendomi piano piano, pezzo dopo pezzo lasciando per ultimo il mio cuore follemente innamorato, per poi assaporarlo per bene
Nuovo personaggio and Matthew Bellamy
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Christopher Wolstenholme, Dominic Howard, Matthew Bellamy, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Scottatura.

 

Mi guardai allo specchio, la mia pelle chiara risaltavate dal mio abbigliamento nero e i capelli biondi con le punte rosse erano di grande vista. Forse dovevo ascoltare mia madre quando mi diceva di andare al sole prima di trasferirci.

Quella sera avremmo mangiato fuori per festeggiare questa "nuova vita"dopo il matrimonio fallito e la crisi in Italia che abbiamo dovuto sopportare per diversi anni. Per quella sera mi vestii senza nessun particolare, pantaloni stretti neri con dei buchi sulle ginocchia, dei stivali e un maglione aderente dello stesso colore del resto.

-Mamma, sono pronta-

Scendendo le scale, incontrai un uomo seduto in cucina con una faccia abbastanza famigliare.

-Buonasera- mi sorrise

Ricambiai e scappai in soggiorno a cercarla.

-Mamma!-

-Si tesoro?-

La spinsi nel bagno -Chi diavolo è quel tipo?-

Lei sorrise, sapevo bene che cosa voleva dire

-Ma mamma, siamo a Londra da tipo qualche settimana e tu porti a casa un uomo? Che per giunta non me ne hai mai parlato-

-Si lo so, ma oggi te lo volevo dire. Andremo al ristorante con lui.. e chi sa, forse c'è anche suo figlio- mi fece l'occhiolino per poi dirigersi in cucina ad intrattenere l'ospite indesiderato.

-Bene William, andiamo? Rose andiamo?-

Per fortuna era una cena per sole donne. 

Andai alla porta senza dire niente e aprì. Delle delicate e fragili fiocchi di neve avevano colorato le strade di un dolce bianco.

------

-Per me una pizza quattro formaggi e un Thé freddo- Posai il menù e finalmente osservai l'uomo accanto a me.

L'uomo era sui 40 anni, capelli chiari e occhi verdi, con uno stile molto classico. Direi forse troppo per i gusti di mia madre. Un orologio in pelle marrone con ricami in neri e argentei. E per finire un maglione  color grigio chiaro. 
In pratica, una persona semplice.

-Rose, te invece?- L'uomo mi svegliò dai miei pensieri -Come scusi?-

-Che scuola frequenti?-

-Sono alla Art and Music vicino al centro, in sezione arte e plastiche-

L'espressione dell'uomo rimase sorpresa -Guarda un po', anche mio figlio frequenta la tua stessa scuola, ma in sezione Musica-

-Come si chiama?-

Mia madre e il suo nuovo ''amico'' guardarono dietro di me con un grande sorriso -Eccoti! parlavamo esattamente di te Dominic-

Cosa

Mi svoltai e incontrai gli occhi spenti del ragazzo di questa giornata. Era veramente carino come si era vestito. Un maglione simile a quello di suo padre ma di colore marrone che risaltava i suoi occhi e i capelli chiarissimi con un pantalone nero classico. Altro che il suo abbigliamento punk che aveva oggi.

-Ciao a tut.. Rose?- Solo dopo un po' si accorse di me, e nel suo sguardo apparve ancora della paura, come sta mattina. Che cosa avevo di così pauroso?

-Ehi Dom-

-Vi conoscete?- intervenne mia madre sempre la con il sorrisino sul viso -Rose non mi dice mai niente delle sue amicizie-

-Già. Non sono obbligata a dirti tutto quello che faccio- e con questo mi girai sul mio piatto appena arrivato.

Dom si accomodò difronte a me, l'unico posto libero del tavolo, e ordinò da mangiare -Potete pure iniziare a mangiare voi tre, non preoccupatevi-

-Grazie. Comunque figliolo, come mai hai fatto sto ritardo?-

Il biondo guardò sul tavolo -Ero da Matt-

L'uomo sbuffò pesantemente -Lo sai che odio quella famiglia, i Bellamy non sono da frequentare-

-Lo so William, ma lui è un mio caro amico-

Guardai mia madre e lei guardò me. La cosa era piuttosto strana.

-Allora, è buona la vostra pizza?- intervenne per fortuna, con un grande sorriso sulla faccia.

William prese la mano di mia madre per poi accarezzarla -La mia è fantastica. La vostra?-

Lei sorrise per quel gesto, come una ragazzina innamorata -Si-

Dominic mi guardò e io feci la stessa cosa, era imbarazzante.

-Si anche la mia quattro formaggi è buona, Dom vuoi un pezzo?-

Fece cenno di no e mi ringraziò. 
-Scusate devo telefonare, arrivo subito-

E così tiró fuori il cellulare e si alzò dal tavolo  
-Matt..-

Sentii solo quello prima che lui uscisse dal ristorante.

-----

-E' stata una serata veramente interessante, peccato che tuo figlio non sia più ritornato dopo che sia uscito per telefonare- Iniziò mia madre uscendo dalla sua macchina nera.

Il padre fece una faccia un po' infastidita, ma subito la cambiò con un grande sorriso. E devo ammettere che assomigliava molto a quello del figlio.

-Già, Dom ha molti problemi purtroppo, dopo la morte di.. - prese un grande respiro -..mia moglie, ed è cambiato, ed ora non frequenta delle belle amicizie. Pensare che qualche anno fa era una persona veramente dolce e gentile. Ora non è più lui- Baciò mia madre e mi salutò con cenno per poi rientrare in macchina lasciando una grande scia di gas.

-Bella serata. Vado a dormire mamma- 
-Va bene..Ehi! non mi hai raccontato di quel ragazzo? -
Scappai in camera 

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Ore 7:30. Dopo ben dieci minuti di ritardo, salgo sul pullman diretto scuola, facendo molta attenzione alla mia chitarra.

Questa volta c'era poca gente. Ancora i due ragazzi biondi, una ragazza vestita con una gonna a fiori con una maglia bianca e per finire un'anziana signora.

Chi sa se Matthew questa volta prenderà il pullman. 
Appoggiai la chitarra accanto a me e misi le cuffie lanciando un po' di Nirvana, visto che mi trovavo in un periodo un po' grunge.

Guardai le fermate, e l'ansia saliva. Non saprei neanche per quale motivo, ma quel ragazzo mi metteva in grande agitazione.

Fermata decisiva, e come avevo immaginato lo vidi salire. I suoi capelli rossi facevano concorrenza al semaforo, ma questa volta era vestito diversamente. Maglietta dei Sex Pistols bianca, pantaloni in jeans strappati e soliti stivaloni neri.

Stupido dire che lo trovavo magnifico.

Questa volta decisi di non guardarlo per vedere che cosa faceva, ma con mio stupore rimase in piedi contro il finestrino.

Passai ben 15 minuti sperando che lui si accorgesse di me. Ma senza successo.

All'ultimo momento decisi di scendere prima per poter prendere qualcosa da mangiare per il pranzo. Saltai giù e mi incamminai verso un supermercato aperto 24h su 24h e non  scherzo quando dico che mi sentivo osservata da qualcosa.

Andai subito a scegliere un panino e corsi fuori per non essere in ritardo per la prima lezione di Musica (Si perché noi abbiamo ugualmente delle ore di questa materia)
Con grande sorpresa fuori dal negozio c'era Matthew seduto per terra con una sigaretta in mano.

-Ciao-

  
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