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Autore: RosesWhite    11/07/2015    1 recensioni
Sapevo benissimo che i suoi capelli tinti, il suo vestirsi provocante e il suo carattere ribelle mi avrebbe imprigionata dentro di lui, prendendomi piano piano, pezzo dopo pezzo lasciando per ultimo il mio cuore follemente innamorato, per poi assaporarlo per bene
Nuovo personaggio and Matthew Bellamy
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Christopher Wolstenholme, Dominic Howard, Matthew Bellamy, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Adesso ho bisogno di sapere se questo è vero amore.

 

 

-Quindi il tuo nome è Rose White?-

Feci un segno con la testa, stranamente ero timida quel giorno, una come me abituata a presentarsi davanti alla gente e raccontare le solite cose non si dovrebbe fare troppi problemi.. Ma questa volta ero rigida come una statua, e non voglio immaginare le mie guance in che condizione erano, visto che divento spesso rossa, anche per una stupidata.

Dalla prima ora, fino alla quarta avevo storia dell'arte con il professore Smith, per poi una di Inglese, e per finire la mattinata con Matematica.

In classe, si presentavano un numero alto di ragazzi, e minore di ragazze. Per mia fortuna un grande favore visto che sopporto poco le ragazze. Posso dire che la gente era già in vari gruppi di stili diversi.

La cosa interessante, che raramente succedeva nelle scuole italiane, era che si cambiava la classe per via della materia, una cosa che mi permetteva di vedere un po' le facce che giravano nella scuola. E chi sa, anche conoscere qualcuno simpatico.

Finite le prime tre ore assurde sulle colonne greche mi dirigo dal preside della scuola per la presentazione e recuperare le chiavi dell'armadietto.

Girato l'angolo, qualcuno mi viene addosso facendomi cadere per terra. Due occhi color azzurro pallido mi stavano osservando per bene sopra di me con un aria preoccupata. Anzi, si potrebbe dire terrorizzata. Il ragazzo si alzò e mi porse la mano -Scusami tanto, diciamo che non ti avevo vista- un timido sorriso comparve sul suo viso colorato di un rosso chiaro.

Com'era tenero.

-Figurati! Cose che succedono-

Guardò per terra e mi raccolse il diario che non avevo visto cadere
-Ti chiami Rose?-

Feci un cenno con la testa -E te?-

Mi sorrise -Dominic, se vuoi Dom-

Mi porse il diario -Ora però devo andare, ci vediamo in giro-

-Ciao-

Sistemai il diario e finalmente mi dirigi dal preside. Bussai senza troppe paranoie ed entrai.

-Buongiorno, sono White. Vengo qui per la chiave dell'armadietto-

Un uomo sui 35 anni si girò con la sedia -Buongiorno anche a lei, si certo si accomodi deve firmare due cose e poi la lascio in pace, se mai superiamo l'ora dell'intervallo vi farò una giustifica-

Mi porse un bel mazzo di fogli tutti pinzati uno dopo l'altro, altro che 10 minuti!

-Bene, ora scriviamo-

Il preside mi sorrise -Usi tutto il tempo che vuole signorina-

-..Va bene..-

Allora, Nome cognome, città, data di nascita, sesso, origini, studi fatti..

Ma che palle!

-Signor Lowrance, c'è ancora Bellamy e Howard fuori- una donna mora si presentò alla porta.

-Ancora quei ragazzi?! Beh, falli entrare, cosa hanno fatto ancora?-

-Stavano fumando nel bagno dei ragazzi-

Sbuffò e mi guardò -Ti dispiace..-

-No no si figuri- Almeno avrei saltato l'ultima ora d'Arte con quello pazzo fissato con le colonne e cose greche.

-Bella presid..- Mi svoltai e incontrai ancora gli occhi azzurri e quel sorriso malizioso di sta mattina con accanto a lui il ragazzo biondo che mi era caduto addosso, che mi guardava con paura.

-Ah! ma sei la ragazza maniaca che ho incontrato sul pullman sta mattina?!- intervenne il rosso.

Io sorrisi e.. aspetta cosa?

-Maniaca io? Non sono io quella che parla con gli sconosciuti in pullman-

-Oh si certo, tu li osservi come una stalker-

Brutto testa di c..

-Finitela voi due! Vi conoscete?- intervenne il preside

-No-

-Si-

Mi girai verso di lui -Come scusa?-

Come risposta mi diede un sorriso.

Fantastico.

-Bene, Bellamy e Howard vi potete accomodare sulle sedie in fondo all'ufficio, finisce la signorina White e poi ne parliamo-

Grazie al cielo.

Prima di sedersi passò accanto a me dandomi una leggera spinta alla spalla. Da quel gesto sentii il suo intenso profumo delicato, ma anche sensuale. Non sapevo ben descrivere. Ma ti mandava sulle stelle.

Invece Dom mi sorrise non appena il rosso era passato.

Diciamo che per tutto il tempo che stavo compilando i fogli, mi sentivo seriamente osservata e questa cosa mi metteva a disagio.

-Bene, ho finito posso avere le chiavi dell'armadietto?-

L'uomo si girò verso un armadio con dentro vari chiavi, tipo come un Hotel e me ne porse una di colore argento.

-Allora, il suo armadietto è il tredicesimo da destra, difronte all'aula di Scienze B405-

Guardai la chiave -E, potrei avere una giustifica per il fatto che ho ritardato un po'?-

Prese un foglio e scrisse due righe, per poi firmalo.

-Tenga, Buona giornata-

Lo ringraziai e prima di uscire diedi un'occhiata al ragazzo dai capelli di fuoco, ma con tristezza non mi stava guardando, anzi stava scrivendo sul cellulare, invece Dominic mi fece un cenno con la mano e mi sorrise ancora, sembrava una persona gentile. Non a mettersi a fumare in un bagno di nascosto.

---

L'ora di matematica passò abbastanza in fretta, perché il professore passò il tempo a dire che amava l'italia e varie cose. In pratica è diventato il mio prof preferito.

Primo giorno di scuola fatto, la gioia era al massimo. Devo dire che non era così male, se non fosse per quella testa di pomodoro.

Arrivai alla fermata del pullman con in mano un toast al formaggio e prosciutto, e sentii delle voci

-Ho fame, Dom, Chris propongo un Kebab!-

Evitai di girarmi, sapevo benissimo chi fosse. Parlavo del diavolo ed ecco le fantastiche corna.

-Ehi Rose-

Questa volta mi svoltai e vidi Dom con in mano la mia carta del pullman, come faceva ad averla.. Non dirmi che l'avevo persa quando ci siamo incontrati.

-Esattamente, ti è caduta quando ci siamo incontrati- mi sorrise divertito.

Imbarazzata la presi -Grazie di avermela ridata-

-Ma figurati, ti va di venire con noi a mangiare qualcosa?-

Mi svoltai verso un ragazzo bruno e il ragazzo di prima, che ci stava guardando con aria piuttosto arrabbiata.

-Passo, devo sistemare delle cose in casa, sai mi sono appena trasferita-

Il suo bel sorriso si spense, per poi mostrarne uno un po' più spento.

-Va bene dai, ci vediamo a scuola, ciao!- così andò dai suoi compagni.

Il ragazzo rosso mi guardò, per poi andare da Dom e dire qualcosa.

Mi svoltai e il pullman arrivò.

Salii, presi il solito posto alla finestra e guardai i tre andare.

Sapevo che quel ragazzo mi avrebbe causato vari casini.

  
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