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Autore: giraffe arcobaleno    03/09/2015    2 recensioni
Hai 5 secondi per dirmi chi sei e cosa vuoi dopodiché chiameró la polizia"  dico con  molta calma. Il tizio di fronte a me tace. Sto qua secondo me ha qualche problema mentale, tipo un ritardo o una cosa simile. Apetta, forse é straniero e non mi capisce. "Tu capire me?" dico gesticolando. Il tipo non contento, ride ancora più forte di prima. Alquanto infastidita dal suo comportamento, comincio a picchiettare il piede a terra freneticamente, alzando un sopracciglio a mostrargli ancor di più il fatto che la mia pazienza, già scarsa, sia terminata. Questo sembra funzionare, perché il tipo, nemmeno fosse in uno stato di trance, squote la testa e fa per parlare "Sono Luke" dice con un assurdo accento. Forse é davvero un extracomunitario.  Che poi, con chi sto parlando? Mi serve uno psicologo.
"Ok, Luke" dico scandendo bene il suo nome "Cosa vuoi?"
"Sono il tuo nuovo fratello"
***.
É qui con intercultura resterà per sei mesi
***
Questi sei mesi stanno cominciando male, molto male, malissimo
Genere: Comico, Demenziale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Altri, Ashton Irwin, Calum Hood, Luke Hemmings, Michael Clifford
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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P.O.V. ELLA Non appena metto piede fuori dalla porta di casa Johnson mi ritrovo davanti Michael. Ora dev’esserci qualcuno che mi odia proprio ma proprio tanto, potrei morire di infarto porca miseria! Ho un cuore debole io. Come se non bastasse lo shock iniziale, lui mi fissa, con uno strano sorriso aggiungerei, per poi farmi segno di avvicinarmi. Ah è vero, sono rimasta attaccata alla porta con ancora la mano sulla maniglia fino ad ora. Figura di feci n°1, fatta. Comunque cerco di avvicinarmi in modo normale, e per normale intendo senza inciampare/cadere/morire davanti all’angelo tinto che ho davanti. Vai Ella, ce la puoi fare. “Senti, stavo pensando, non è che ti andrebbe di andare, non so, al cinema? Ci hanno sbattuto fuori e non ho voglia di tornare a casa così presto.” “E lo chiedi pure? Ovvio che si.” Gesù Ella così lo farai scappare! “cioè, insomma, neanche io voglio tornare ora, ecco”. Michael si fa una risatina e fa un cenno con la testa, che mi dice di dover cominciare a camminare. All’inizio restiamo in silenzio, e ok che il silenzio mi piace ma direi che ora stiamo esagerando. “Allora, cosa vediamo?” chiedo voltando lo sguardo verso di lui. Pessima mossa Els, pessima mossa. Perché in quel momento si gira anche lui e i suoi occhi sono qualcosa di indescrivibile, hanno un colore tutto loro e delle sfumature che mi ricordano il mare e tutto questo è assurdo perché io non sono per niente una tipa romantica e ora sto pensando un tram di cretinate. Diomioprevedofiguredicacca. “Stavo pensando ad un horror” dice. Fantastico, io amo gli horror. E quando dico amo intendo AMO. “Oddio che bello. Adoro gli horror” ‘così lo spaventi, els’ ‘Lina sta’ un po’ zitta’ ‘tu a me zitta non lo dici, capito?’ chi è Lina? Ecco lei è la vocina nella mia testa, una sorta di grillo parlante/coscienza insomma. Molto fastidiosa in ogni caso. Michael fa una faccia sorpresa, a mio parere adorabile, e mi mette un braccio intorno alle spalle. Ohmiabelamadunina. Camminiamo così fino al cinema, dove ci stacchiamo per discutere su chi debba pagare. E alla fine, credeteci o no, vinco io, riuscendo a pagare il mio biglietto. Ci dirigiamo verso il reparto popcorn e lì comincia un’altra discussione. “Ti ho detto che pago io, hai già pagato il biglietto” “Non ho bisogno di elemosina, davvero. Posso pagarmeli non preoccuparti” “Ma non è elemosina, voglio solo comprarti dei dannati popcorn, ti prego!” “E va bene, ma solo perché sta per iniziare il film” detto ciò prendiamo una porzione grande a ciascuno ed entriamo nella sala. Il film è appena cominciato. “ti avevo detto di lasciar pagare me, ora abbiamo fatto tardi” dico mentre prendiamo posto. “Non potevo farti pagare, andiamo. Έ contro la mia etica” ah. “E cos’altro dice la tua etica? Giusto per sapere” “Lo scoprirai col tempo” dice in tono serio per poi scoppiare a ridere insieme a me. Continuiamo a parlare ancora un po’ fino a quando la signora davanti a noi si gira intimandoci di fare silenzio, così ridacchiamo un’altra volta per poi cominciare a guardare il film una volta per tutte. Quello che ho sempre amato dei film horror sono le canzoncine che a tutti sembrano inquietanti. E le scene che gli altri definiscono cruente a me fanno ridere, ma sono fatta così. Che posso farci? Mentre rido mi giro verso Mike e mi rendo conto che anche lui sta ridendo, il che per me è assurdo. Non ho mai trovato qualcuno che ridesse durante i film horror, ed è fantastico. Inoltre la sua faccia mentre ride è adorabile. Così restiamo a fissarci intensamente, molto intensamente, così intensamente da non accorgerci della fine del film e delle luci della sala accese. Ci sorridiamo per poi uscire dal cinema. “Sai” comincia “non ho mai trovato qualcuno che ridesse durante i film horror esattamente come me” “Già, Sarah li odia e nelle poche volte che l’ho convinta a vederne uno mi dava continuamente della pazza perché ridevo” “Non credevo fossi così, e mi piaci.. come persona intendo, sei forte” OMMIODDIOINCIELOESULLATERRAPIACCIOAMICHAELCLIFFORD ‘non gioire, ti ha detto mi piaci come persona. È come se ti avesse detto mi piaci come amica, ti ha friendzonato alla grande’ ‘Lina, vai a coltivare cannabis in una centrale di polizia’ Sto per dirgli che anche lui mi piace come persona ,ma vengo interrotta dal mio cellulare che suona. CHI.CAVOLO.MI.INTERROMPE.ORA. Oh, è mia madre, ecco chi. Dico scusa a Michael e rispondo “Dove diamine sei Ella?” “Calma mà, sono in giro” “In giro? In giro? Ella ,che diamine, ti ho detto trenta volte che tuo fratello oggi aveva la partita di rugby e tu che fai? Sei in giro! Muovi le chiappe e torna a casa, ORA!” Oddiol’avevoscordato. “Ehm ecco, Michael, io devo proprio tornare a casa ora, mi dispiace. Ci vediamo lunedì a scuola?” chiedo un po’ incerta. “Assolutamente sì!” afferma convinto facendomi ridacchiare. Gli do un bacio sulla guancia e vado via. Dio che giornata fantastica. ‘Certo, peccato che ora tua madre ti farà a scaglie e ti userà per condire la pasta al tartufo’ ‘Gesù, ma ti levi!’ P.O.V. SARAH Siamo sul divano, io, mamma e il cretino, a guardarci nelle palle degli occhi in silenzio. “Beh? Allora? Cos’avevi di tanto urgente da dirci?” “Sto via per un po’” dice secca. “Ci vediamo per cena allora?” chiedo convinta. “No, non hai capito. Parto, non so precisamente quanto starò via.” COSA? “COSA? E dove vai” “In Italia” COSA? “COSA? E perché?” diomioaiuto “Ci sono problemi con i documenti del divorzio e quindi devo tornare per sistemare le cose” Quindi deve andare via, per Dio sa quanto tempo, e i-noi staremo…. OH CAVOLO “Mamma, ma se tu non ci sei io e l’idi-Lucas dove andiamo?” “Oh, ne ho già parlato con Luke.” Ah, ne ha parlato con Luke, sì. “E?” “E resterete qui a casa, insieme, da soli” COSA? MA È IMPAZZITA? “COSA? SOLA? CON LUI? MA VUOI CHE TUA FIGLIA VADA IN GALERA PER CASO?” “Ormai è deciso, Sarah. E non fare storie” Ah, pure. CHE IL SIGNORE MI AIUTI HOLAAAAAAAA Si, ormai ho deciso, hola sarà il mio saluto definitivo (forse). Pubblico prima perché tra 4 giorni (DIOSONOSOLOQUATTROGIORNI) parto e poi comincia la scuola quindi ora che posso mi velocizzo. Passando al chapter, abbiamo dei Milla (?) troppo cucci. Non è normale che io shippi i miei stessi personaggi ma ok. Dei Sake (si, ho cambiato nome OTP perché un’amabile ragazza che ha recensito mi ha dato l’idea, ti adoro anche se non ti conosco) non si parla molto ma mi rifarò nel prossimo chapter, tranqui. E niente tu lov e come sempre fatemi sapere che ne pensate <3
   
 
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