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Autore: Bimba_Monella    05/02/2009    5 recensioni
-Wasabi?Cos'è?- chiese lei aggrottando un sopracciglio -Uhm?- fece lui interrogativo per poi rispondere -Una salsa piccante gipponese insopportabilmente piccante...- -Ah...un pò come te!- disse lei mentre lentamente un sorriso si dipingeva sul suo volto facendole brillare gli occhi di una luce biricchina.
Genere: Romantico, Suspence, Guerra | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Hermione
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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1 Freaky Freeday
Wasabi

Allora…questa fan fiction è nata interamente sul bus che prendo per andare a scuola: ho ingannato  il tempo del viaggio di andata e ritorno scrivendo sul retro dei quaderni oppure immaginando...Spero vi piaccia! In mente ho già più o meno lo schema dell'intera struttura e so, sempre più o meno dipende tutto dai successivi sviluppi che ancora non ho ben chiari, come si concluderà. Conoscendomi sicuramente il raiting si alzerà. Per il momento inizio con il verde visto che le tematiche tattate possono essere tranquillamente lette da tutti. Ciò che dovete sapere, ai fini della comprensione di questo e dei successivi capitoli, è che il tutto si svolge dal sesto anno in poi e che si troveranno sicuramente accenni e congruenze con il libro della Rowling ma, ovviamente, la quasi totalità del lavoro è personalizzato e riscritto a modo mio. Inoltre i personaggi non sono identici a quelli originali ma hanno subito l'influenza della mia penna che non ha però, fatto cambiamenti esagerati, o almeno, io non li considero tali. Buona lettura e fatemi sapere cosa ne pensate e se ne vale la pena di continuare oppure no!kiss kiss!
P.S. A fine capitolo ci sono i ringraziamenti e le risposte a chi ha letto l’altra mia fan fic, Amur Interdit. Grazie a tutti!!!

_-*Freaky Freeday*-_

- Signor Malfoy, signorina Granger basta così!In punizione!-
Punizione. Quella parola, associata al suo nome, la colpì come una doccia fredda dopo che ebbe realizzato ciò che le sue orecchie avevano udito e ciò che il suo cervello si ostinava ancora a non concepire.
Impossibile. Si disse. Impossibile. Si ripetè inorridita sgranando gli occhi. Hermione Jane Granger non poteva assolutamente finire in punizione!No, non poteva…doveva esserci un errore…lei non c’ era mai stata, in tutta la sua vita, in punizione!Mai. Mai.
- Stasera. Dopo cena. Nel mio studio…- Decretò telegraficamente il loro professore di Difesa Contro le Arti Oscure per poi aggiungere ghignando - ho un lavoretto davvero interessante da farvi svolgere…-
Ciò che Sneape considerava “davvero interessante”, non sapeva perché, non le diceva nulla di buono. Si disse mentre riordinava la sua roba insieme ai suoi compagni. Le due interminabili ore di Difesa Contro le Arti Oscure del venerdì erano finite nel peggiore dei modi. Le lezioni di quel venerdì si erano concluse nel peggiore dei modi e quel venerdì stesso si avviava a chiudersi nel peggiore dei modi.
Ma c’era un colpevole in tutto quello. Maledetto Malferret!
- Tu!- gli sbraitò contro con il volto paonazzo non appena fu uscita dall’aula e si fu assicurata che la porta alle sue spalle fosse ermeticamente chiusa in modo da evitare di aggravare la sua situazione per nulla rosea.
- Tu, brutto furetto platinato!- rincarò la dose avvicinandosi a falciate a lui con l’indice puntato con fare accusatorio.
- Parli con me mezzosangue?-  gli domandò innocente tenendo lo sguardo fisso sulle unghia della sua mano sinistra mentre con le spalle stava comodamente appoggiato al muro.
- E guardami in faccia mentre ti parlo!- replicò lei sempre più nervosa e sempre con più voglia di prendergli quella dannata testa platinata e sbattergliela a ripetizione contro al muro finché o il muro o la testa o ambedue non si fossero sbriciolati.
In seguito alle sue parole si ritrovò, inaspettatamente, due occhi grigi fissi nei suoi.
- Granger…stai tremando…hai freddo?- gli chiese lui canzonatorio suscitando le risate dei suoi compagni Serpeverde che nel frattempo, come i Grifondoro, si erano disposti attorno ai due per godersi appieno la scena.
- No, Malfoy -  rispose con veemenza cercando di respirare ed evitare di fargli del male fisico: per quel giorno una punizione bastava.
- Sto tremando di rabbia e, ti giuro, mai in vita mia sono stata più arrabbiata di adesso- concluse riducendo gli occhi a due fessure da cui traspirava solo odio puro e incrociando le braccia al petto.
- Bhè che devo dirti Granger?...C’è sempre una prima volta!- rispose senza scomporsi sollevando un sopracciglio e lasciando che sul suo volto diafano si dipingesse un ghigno canzonatorio.
- Sei davvero insopportabile! Ma ti rendi conto? Mi hai fatto finire in punizione! Perché cavolo non hai tenuto la bocca chiusa e non mi hai lasci…-
- Perché, Granger, in classe non hai diritto solo tu a parlare. Non ci sei soltanto tu. E in più, se devo dirla tutta, trovo alquanto irritanti nonché ridicole le tue continue interruzioni della spiegazione fatte apposta per far vedere quanto sei secchiona e attirare l’attenzione sulla tua inutile persona. Facci un piacere Granger: tappati quel buco fastidioso e lasciaci fare lezione in pace-
Inutile dire che il discorso del ragazzo fu seguito da un boato di fischi, applausi e approvazioni da parte dei Serpeverde. Decisamente quella volta avevano vinto loro. Persino alcuni Grifondoro si ritrovarono ad ammettere, a malincuore, che, in fin dei conti, Malfoy non avesse proprio tutti i torti. La ragazza di fronte a lui si ritrovò completamente allibita, si sentì ferita…allora…tutti pensavano davvero quello di lei? La ritenevano davvero una saccente e fastidiosa so- tutto? Davvero tutte quelle persone non sopportavano i suoi modi di fare ma non avevano mai trovato il coraggio di dirglielo apertamente in faccia?
Fu una frazione di secondo. Il colpo le partì senza essersene neanche resa conto. Il rumore che si sentì fu quello di un colpo ben assestato: netto, preciso, impeccabile. Come, del resto,  tutto ciò che faceva. Improvvisamente piombò il silenzio nel corridoio dei sotterranei. Nessuno si muoveva nessuno fiatava, nessuno faceva nulla se non aspettare una mossa del biondino che si teneva una mano sulla guancia destra, ancora arrossata,  mentre con la testa rivolta a sinistra, a causa del colpo ricevuto, guardava verso un punto non ben definito del pavimento mentre i capelli biondi gli ricadevano inerti sul viso nascondendogli gli occhi. La ragazza di fronte a lui ansimava con il braccio colpevole ancora a mezz’aria, gli occhi infiammati d’ira, le goti arrossate e i boccoli castani tutti scomposti.
- Avevi ragione Malfoy: c’è sempre una prima volta. Questa è la prima volta che do uno schiaffo così a qualcuno.- pronunciò ironicamente rompendo il silenzio e massaggiandosi la mano che le doleva
- Lo sai Granger?- rispose lui con una calma inquietante senza muovere un muscolo – Io non avevo mai picchiato una ragazza prima d’ora…-  terminò abbandonando la sua apparente calma e lanciandosi addosso alla ragazza. Due ragazzi mori, però, si misero contemporaneamente tra i due cercando di evitare il peggio: il primo cercò di trattenere il biondo mentre il secondo si parò davanti alla ragazza.
- Lascia stare Draco…calmati…sei già abbastanza nei guai…- sentì dire dal ragazzo che tratteneva con tutta la sua forza un Malfoy alquanto irrequieto e scalpitante, mentre lei, da dietro le spalle di Harry, osservava tutta la scena. Si sentiva protetta, al sicuro, ma sapeva che non poteva assolutamente rimanere lì dietro come una bambina che si nascondeva dopo aver commesso qualcosa di brutto. E difatti si era divincolata dalla protezione di Harry e stava per cercare di fare qualcosa che la facesse uscire da quella scomoda situazione che si era venuta a creare, possibilmente senza ulteriori, punizioni quando la porta dell’aula alle sue spalle si aprì facendo uscire un irritato Sneape.
- Cosa sta succedendo qui?- chiese con fare inquisitorio
Per la seconda volta in pochi minuti calò il silenzio, persino Malfoy aveva smesso di divincolarsi e si era fermato cercando di non destare sospetti sebbene i suoi capelli in disordine e i suoi vestiti stropicciati lasciavano intendere perfettamente che ci fosse stata una rissa, o almeno un qualcosa di simile ad essa.
- Bene bene…signor Malfoy…signorina Granger…i miei due studenti più brillanti a far babbanamente a botte fuori dalla mia classe dopo che io stesso li avevo addirittura puniti poco prima per il loro comportamento irriverente durante la mia lezione!- iniziò con voce atona – Ambedue dal preside. Adesso!- decretò severamente con un tono che non ammetteva repliche e, ambedue, cercando di ricomporsi alla meno peggio e di darsi un contegno si diressero verso l’ufficio del preside senza fiatare.
- E voi andate a cena!- sbraitò verso gli altri che intimoriti si avviarono verso la sala grande
- Tranne voi due signori Potter e Zabini. Non crederete davvero di passarla liscia?Stasera dopo cena anche voi nel mio studio-
- Ma signore….- provò ad opporsi Ron tentando di difendere almeno Harry che, effettivamente, non aveva nulla a che fare con tutta quella storia.
- Weasley vuole forse bearci con la sua presenza stasera?-
- No signore- rispose abbassando lo sguardo
- Allora taci- intimato ciò si richiuse la porta alle spalle lasciando i tre a guardare con astio il punto dove poco prima c’era il professore
- E poi dicono che fa preferenze per noi Serpeverde! Tsk!-
I due Grifondoro si voltarono verso il moro Serpeverde increduli alle sue parole: da ciò che gli risultava Sneape era stimato dalla sua casa.
- Bhè che avete da guardare? È davvero un vecchio pipistrello insopportabile! Ci vediamo stasera Potter!- concluse con nonchalance mentre si avviava fuori da quel gelido corridoio di cui, per quel giorno, ne aveva avuto abbastanza.
- Ehi amico tutto ok?- lo richiamò Ron sventolandogli un braccio davanti al volto
- Eh?- fu la risposta del moro che sbatté le palpebre e si voltò interrogativo verso l’amico
- Eri rimasto incantato a fissare qualcosa…cos’è che fissavi?-
- Uhm…nulla- fece lui evasivo avviandosi come i suoi compagni verso la Sala Grande.
****
- Spostati stupido Gargoyle!Spostati! Spostati!Spostati!- gli ringhiò contro ma quella non doveva essere decisamente la sua giornata…
- Dubito sia questa la parola d’ordine Granger, sai?- disse lui con calma mentre la osservava sbracarsi
- Il ragazzo ha ragione!- concordò il gargoyle
- Ma va?!- sibilò lei ironica a tutti e due per poi riprendere ad inveire contro la statua che, com’era prevedibile non si spostò di un millimetro.
- Nervosetti Granger?- la punzecchiò lui.
- Secondo me si, cosa le hai fatto ragazzo?-
- Io? Nulla! È pazza…- Si giustificò lui abbassando il tono della voce sull’ultima parola quel tanto che bastava per farlo sembrare un sussurro confidenziale, non tanto sussurro, però, da non essere udito dalla ragazza che di fatti disse irritata:
- Guarda che ti ho sentito!- Per poi lanciargli un sguardo sprezzante che però lui non intercettò poiché teneva le mani in tasca e si fissava le scarpe mentre camminava avanti e indietro aspettando che succedesse qualcosa. Sembrava che tutta la rabbia di prima fosse improvvisamente sparita. Volatilizzata, come se tra di loro non ci fosse stato il litigio di poco prima. Incredibile, lei era li a inveire di rabbia contro un grottesco gragoyle, la sua proverbiale e fredda logica era andata a farsi friggere e, lui, stava tutto tranquillo lì ad aspettare buono buono chissà che! In quel momento aveva una gran voglia di strozzarlo. Era tutta colpa sua! Se non fosse stato per lui, lei, in quel momento, sarebbe stata tranquillamente a cena. Ma no! Lui doveva rompere! Ed eccoli lì a tentare di scassinare la porta del preside per farsi punire!
“Calma Hermione! Respira!” Si disse appoggiandosi contro al muro dove c’era la statua del gargoyle chiudendo gli occhi e immettendo aria.
- Wasabi…-  sentì dire dalla poco distante voce di Malfoy che le stesse lanciando un qualche sortilegio?
- Wa…che?- replicò lei aprendo gli occhi per ritrovarsi subito dopo a terra: il muro del gargoyle si era spostato e aveva lasciato libero il passaggio.
- Andiamo Granger alza il sedere ho da fare!- la chiamò lui spazientito
- Tu…tu conoscevi la parola d’ordine?- chiese lei stizzita rialzandosi e iniziando a salire la scala a chiocciola dietro Malfoy.
- Si- fu la monosillabica risposta
- E perché non me l’hai detta prima?- domandò sconcertata iniziando ad alterarsi
- Tu me l’hai chiesta?- rispose lui semplicemente sollevando le spalle
Stava per dirgliene quattro quando il biondino bussò senza esitare alla porta e sentì la voce del preside che li invitava ad entrare.
Era la prima volta che entrava nello studio del preside. Era davvero uno studio bizzarro: ovale, il muro era ricoperto da seta viola e su di essa vi erano appesi tantissimi quadri di varie forme e dimensioni, ognuno dei quali rappresentava uno degli ex presidi di Hogwarts. Inoltre, ovunque, su tavolini, per terra, in bacheche, si potevano vedere vari e strani oggetti che mai aveva visto in vita sua. Ma la cosa che maggiormente colpì la sua attenzione fu quella che doveva essere la fantomatica Funny, la fenice di Dumbledore. Sembrava addormentata sul suo trespolo ed evidentemente doveva essere quasi giunta la sua ora poiché sembrava alquanto vecchia, se non addirittura brutta e spennacchiata, quasi non sembrava la stessa bella fenice di cui tanto aveva parlato Harry.
Si sentiva alquanto strana, mai nella sua carriera scolastica era andata a finire dal preside per una punizione e mai, in tutto il tempo che era stata ad Hogwarts era stata nell’ufficio di Dumbledore. Non sapeva neanche dove fosse! Se era arrivata li era solo perché aveva seguito Malfoy che sembrava, al contrario, essere di casa. Tuttavia anche in quel momento, osservandolo entrare, aveva notato che sembrava essere a proprio agio: si era accomodato direttamente su una delle due poltrone in seta viola e stava aspettando comodamente che il preside dicesse la sua. Imitandolo si accomodò sull’altra poltrona e poco dopo parlò, sotto invito del preside, per spiegare la loro presenza:
- Signore…noi ecco…siamo qui…perchè siamo in…ehm…- iniziò a dire piuttosto imbarazzata
- Punizione- terminò semplicemente il biondo per lei ma dubitava che l’avesse fatto per galanteria o per evitarle ulteriore imbarazzo: semplicemente voleva, come al solito, dimostrare di essere superiore, di riuscire ad affrontare anche quella situazione, per quanto disdicevole fosse.
- Oh! E come mai?- chiese lui interessato e per nulla arrabbiato.
- Perché Malfoy mi ha maleducatamente interrotta mentre elencavo le caratteristiche che distinguono un fantasma da un inferius e io…- iniziò a dire lei
- In realtà, signore, ho semplicemente fatto notare alla signorina Granger che se imparasse a non interrompere la lezione, ogni cinque minuti, per dare un personale apporto di nozioni forse, e dico forse, anche gli altri riuscirebbero a capire le differenze tra un fantasma e un inferius e magari, gente come Potter, non si limiterebbe a citare la “trasparenza” come principale caratteristica di un fantasma!- rispose tranquillamente lui
- Lo vede Signore? L’ha fatto ancora!- ribattè infastidita lei
- Tu tendi a raccontare la verità dalla tua parte, cerco solo di raccontare i fatti con oggettività- replicò pronto Malfoy senza scomporsi
- Ah davvero?- fece lei sarcastica rimanendo a fissarlo con astio.
Avevano ricominciato un'altra volta quella battaglia psicologica di parole e, lei, si era ritrovata coinvolta, un'altra volta, senza accorgersene e come se non bastasse stava per perdere di nuovo! Non poteva assolutamente permetterlo!
- Credo di aver compreso il problema!- tentò di placarli Dumbledore dall’altro capo della scrivania prima che uno dei due avesse il tempo di ribattere.
- Voi due non riuscite a comunicare, non posso obbligarvi a farlo, la cosa dovrebbe partire da voi e se siete incompatibili resterete incompatibili, tuttavia, esigo, che nella mia scuola sia tenga un certo comportamento quindi se non riuscite ad andare d’accordo: ignoratevi- concluse pacatamente lanciando loro uno sguardo d’intesa – per il quieto vivere, specie per in relazione ai recenti sviluppi signor Malfoy…- concluse lanciando un’occhiata d’intesa al ragazzo.
- Si,signore, il punto è che ignorare la Granger è come ignorare una vespa in un occhio- ribattè Malfoy
- Si,signore- decretò Hermione tranquillissima come se Malfoy non avesse parlato: doveva dominare la sua rabbia se voleva avere la meglio su Malfoy.
- Che fai non rispondi?- chiese lui con un lieve tono di stupore nella voce che tradì la sua apparente tranquillità
- Ti ignoro- disse lei senza voltarsi a guardarlo fissando dritto verso il preside che sorrideva di rimando verso di lei
- Ah bene! allora signore, se è tutto, vorrei scambiare due parole con lei…- disse lui registrando l’informazione della Granger e cambiando argomento: a lui stava più che bene ignorarla
- …in privato- aggiunse: doveva ignorarla non far in modo che lei ignorasse lui, quello spettava a lei, e, di fatti, riuscì a suscitare la sua curiosità
- Cosa gli devi dire?- chiese senza riuscire a trattenersi mordendosi subito dopo la lingua
- Continua ad ignorarmi Granger e va a cena- le intimò Malfoy con un ghigno che sembrava urlare “vittoria!”. Quel maledetto sapeva benissimo di aver vinto anche quello scontro verbale
- Buonasera, signorina Granger – la salutò divertito Dumbledore facendole capire di dover togliere il disturbo.
- Buonasera, signore!- e se ne andò chiudendosi la porta alle spalle cercando di apparire disinteressata seppure due domande le frullassero in testa: cosa doveva dire Malfoy a Dumbledore e quali fossero i "recenti sviluppi".Si disse che avrebbe indagado.
****


_-*Bimba_Monella*-_’s place

Un ringraziamento speciale alle persone che hanno aggiunto la mia fan fic tra i preferiti, domo harigatò! (grazie mille!):

dolce kikkina
Dubhe92
polaris
samuel87

E anche e soprattutto alle quattro persone che hanno commentato a cui tengo a rispondere per ringraziarle personalmente:

Tanny: Grazie per i complimenti! Sono stata molto contenta di leggere la tua recensione perché hai colto in pieno ciò che volevo esprimere attraverso la mia fan fiction. Spero di risentirti ancora! Kisskiss

polaris: Grazie per la doppia recensione! Mi fa piacere che ti sia piaciuta e mi dispiace che sia rimasta delusa dal fatto che l’ho trasformata in una one shot! Ma continuandola l’avrei rovinata…spero di risentirti!Kisskiss!

anna96: Sono contenta che ti abbia colpito e grazie per i complimenti!!Spero di risentirti anche se questa fan fic è un po’ molto più intricata della precedente!kisskiss!Spero di risentirti!

OCEANoemy: Mi fa piacere che nonostante non ti piaccia il genere la mia fan fic ti abbia colpito tanto addirittura da farti lasciare un commento!Grazie mille! Kisskiss! Spero di risentirti!
  
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