Capitolo 3
Siox Falls, Nord Dakota
Bobby è intento a consultare un vecchio volume di mitologia, un enorme libro che aveva più polvere che inchiostro, si riteneva che fosse stato scritto da Chirone in persona.
Ad un certo punto sente un battito d’ali che gli era familiare, non si aspettava una visita dall’angelo. Senza neanche staccare gli occhi dal libro dice:
- Come mai da queste parti Castiel? –
- BOBBY? BOBBY SINGER? – sente le urla di una ragazzina.
Solleva lo sguardo e vede l’angelo con ai suoi lati due ragazzine, quella che stava gridando stava saltellando su e giù, l’altra probabilmente imparentata, aveva la bocca aperta per lo stupore e teneva in mano un piatto con una fetta di torta.
- Te lo avevo detto! Avevo ragione! E tu che pensavi fossi matta? – continuava a parlare la ragazzina.
- Castiel. Chi sono? Perché le hai portate qui? – chiede Bobby più irritato che sorpreso.
- Credo che tu le conosca. Queste due ragazze ti stavano cercando, abbiamo fatto un patto, loro mi hanno dato la torta per Dean e io le ho accompagnate da te. –
Bobby dà un’occhiata alle ragazzine, non le pareva di averle mai viste prima d’ora.
- Siete state voi a chiamarmi? – domanda.
- Ehm, credo di averti chiamato io. – risponde quella con la torta in mano ancora sbalordita.
- Come fai ad avere il mio numero? – chiede Bobby.
- Non sapevo di avere il tuo numero. – risponde.
- Lascia stare mia sorella è ancora sorpresa del fatto che avevo ragione e lei torto. – dice l’altra ragazza – comunque io sono Rebecca e lei è mia sorella Carolina. - Abbiamo trovato il tuo numero nella raccolta di storie che ci raccontava nostro padre, siccome ogni volta ci diceva il numero e ci diceva di chiamare Bobby Singer caso mai finissimo nei guai, eravamo nei guai e ti abbiamo chiamato. Ma non avevamo idea che fossi reale. –
- E chi è vostro padre? – chiede Bobby sempre più sospettoso.
- Robert Salinger – dice Carolina.
Sentendo il nome del suo vecchio amico, Bobby sgrana gli occhi. Non aveva idea che si fosse sposato tantomeno che avesse due figlie.
- Robert… - dice Bobby – è da tanto che non sento questo nome. E ditemi come sta il vecchio Rob? –
- Morto – dice lapidaria Carolina.
- Non sono sorpreso, i cacciatori hanno vita breve. – dice Bobby sospirando, si dirige verso il tavolo e si versa del whiskey nel bicchiere.
- Cacciatore? Nostro padre era un impresario edile, non credo che abbia mai preso un fucile in mano. – dice Rebecca.
Bobby fa una risata sprezzante.
- Quindi non sapete niente della vita di vostro padre? È da almeno vent’anni che non lo vedo, da quando lui e John hanno fatto irruzione in un covo di vampiri. – dice
- Vampiri? L’unica volta che ha parlato di vampiri è stato nelle sue storie – dice Rebecca mentre tira fuori dallo zaino la raccolta per porgerla a Bobby.
Bobby la sfoglia e gli scappa un sorriso.
- Queste non sono altro che le missioni che vostro padre ha fatto, anzi alcune sono dei suoi amici e altre non le riconosco. Peccato che sia morto, sarebbe bello poter avere il suo aiuto adesso. Così mi darebbe una mano a cercare Sam e Dean –
- Cosa significa? Sono scomparsi? – chiede Castiel preoccupato – gli devo dare la torta! –
- Se vuoi me ne occupo io della torta – dice Carolina, ma Castiel le lancia un’occhiataccia.
- Avrebbero dovuto chiamarmi stamattina per aggiornarmi sul loro caso, ma non si sono ancora fatti sentire. – dice Bobby – Se solo riuscissi a tradurre più velocemente questo libro potrei saperne di più su quello che stanno cacciando. –
Rebecca si avvicina al libro aperto sul tavolo e inizia a leggere.
- Amazzoni? È questo che stanno cacciando? – chiede la ragazza.
- Come fai a saperlo? – chiede Bobby stupito.
- È scritto qui, vedi? “Le amazzoni sono donne guerriere, particolarmente abili nell’equitazione e nel tiro con l’arco. Molto ostili, soprattutto nei confronti degli uomini.”- legge Rebecca dal libro.
- Conosci il greco antico?! – chiede Bobby sempre più incredulo.
- No, assolutamente no, perché? – dice Rebecca confusa.
- Il libro è scritto in greco antico- le dice Bobby.
- Non mi sembra che sia greco antico, non è un problema leggerlo – le dice la ragazza.
- Se mi dai una mano a tradurlo dovremmo riuscire ad aiutare Sam e Dean – le dice.
- Ma cosa è successo? Come mai non si trovano? – chiede Castiel all’amico.
- Sono andati in missione a Seattle In seguito alla scomparsa di due uomini in quella zona. Mentre aspettavo una loro telefonata mi sono messo a cercare informazioni. Non mi resta che andare a cercarli. – dice Bobby scuotendo la testa.
Le gemelle si guardano negli occhi e senza bisogno di usare parole annuiscono.
- Veniamo anche noi! – dicono all’unisono.
- Non se ne parla – dicono Castiel e Bobby – sareste solo d’impiccio. –
- Ma non è vero! Possiamo aiutarvi! – dice Carolina.
- Ti aiutiamo a tradurre il libro solo se ci permetti di venire con voi. – dice Rebecca incrociando le braccia.
Bobby sospira, non gli restavano molte alternative.
- Prendiamo la macchina, il viaggio e lungo. – dice. Poi si volta verso Castiel.
- Immagino che tu non sappia guidare – dice all’angelo che scuote la testa.
- Io volo – gli risponde l’amico.
Bobby prende le chiavi della macchina e il libro sulla scrivania, si rivolge ai presenti.
- Allora andiamo a salvare il culo dei Winchester. – dice.