C’è una ragazza sopra una panchina, siede da sola,e guarda il vuoto, anche oggi non è andata a scuola.Esatto quella sono io,mi chiamo Alessia e ho 16 anni,,sono bassa e ho gli occhi chiari,azzurri,i capelli castani.Odio la mia vita,non ha niente di buono,io non ho niente di buono.L'unica cosa che mi consola è la musica,perchè il resto del mondo mi ignora,in effetti penso che la musica mi ascolti,ora basta,devo tornare a casa,è l'ora del pranzo,mia madre mi aspetta,altro che madre,quella sembra una mia coetanea.Dopo pranzo come sempre,dopo aver litigato con mio padre,no,quello non è mio padre,quello mi odia.Vado in bagno,mi lego i capelli,e mi lavo i denti,anzi,mi infilo uno spazzolino in gola e piango,piango tanto,mi inginocchio difronte al gabinetto e vomito,mi odio ma non mi emoziono mai,quando ero con delle persone ridevo per finta,ma quando piango vado spontanea.Vado in camera,mi butto sul letto grido piango,e a mio padre non gliene frega un cazzo di me,era un grande uomo, ma in una vita troppo piccola e ormai non è più parte della famiglia.Io in effetti mi odio perchè non ho il coraggio di farla finita,piango sempre in cerca di attenzioni,sono fatta a pezzi dall'indifferenza dei miei genitori,ormai non so come uscirne fuori.Prendo il mio diario e scrivo che quando moriro sarò l'unica tomba senza fiori,ma qualcosa mi dice che qualcuno non mi lascierà mai,e metterà due rose bianche sopra la mia foto e una corona di spine sui miei guai.Non sono sola,sono SOLAMENTE UNICA.