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Autore: _Giulia_R5__    04/09/2015    1 recensioni
In questa FF, gli R5 non avranno i loro soliti ruoli: non saranno fratelli, ma saranno all'interno della storia con ruoli diversi. Solo alcuni di loro saranno legati in qualche modo, ma soltanto Ross sarà protagonista della storia. Ho provato ad immaginare anche lui in un altro modo: niente chitarra o popolarità, non nel mondo dello spettacolo, almeno.
Le parole chiave di questa storia saranno: fama, soldi, gossip, intrighi, segreti, bugie, passione, odio e chissà...forse,amore?
Genere: Erotico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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Passarono due settimane.
Nessuno dei due fece parola dell'accaduto: cominciai a chiedermi se non se ne fosse pentito, o se davvero ne avesse avuto intenzione.

Me ne stavo lì, davanti al camino spento, dato che eravamo in piena estate, a fissare i ghirigori dorati che ne ornavano i lati e lo rendevano un mix perfetto tra classico e moderno, contrastando col bianco. Fuori dalla finestra, il tramonto.

   «Avete sentito che Jackie è stata mollata da Tom per un ragazzo?»
   «Oh. Mio. Dio.»
   «Schiiiifo»

Rydel, Savannah e Penelope erano un fastidioso sottofondo al mesto e preoccupato silenzio della mia mente.
Sentii il loro sguardo su di me.

«Ehi, A, sicura di stare bene?» chiese Penelope, come al solito tutt'altro che interessata.
   «Eh? -distolsi lo sguardo- Sì, è che sono un po' preoccupata per Usher. Sapete, con sua nonna in rianimazione dev'essere difficile...»

Brava, Amber. Ora mettici un sospiro ed è fatta!

   «Già, poverino! Erano così legati» disse Savannah
   «Eddai, non fate così. Non è detta l'ultima parola!»
Ecco Rydel, ottimista e speranzosa fino alla fine. Come farei senza di lei!

Ma è davvero questo che non va?

   «Già...forse dovrei chiamarlo»

Vidi arrivare dal corridoio la mamma, con il bellissimo kimono di pura seta regalatole da papà per il viaggio ad Hong Kong, mettendosi un paio di perle.

   «Ehi, dove vai così in tiro?»
   «Cece dà un ricevimento a tema giapponese»
   «Sembra non ci sia un tema non gradito alle donne di casa George. Ma sono solo le 17!»
«Lo sai, a Cece piace esagerare»
«Ah, beh..Mark è giù?»
«Aspetta in macchina. Buona serata, ragazze!»

Finì di mettersi l'orecchino e cominciò a scendere le scale, appena le altre ebbero augurato altrettanto.

«Oh, ciao Ross»

Il cuore saltò un battito.

«Salve, signore!». Ross sbucò da dietro la colonna.
«Ciao, Ross» dissero in coro.
«Io- È meglio se-» cominciai a balbettare mentre i miei occhi danzavano su Ross e poi giù sulle tre, pentiti della decisione precedente, per poi tornare su Ross, e così via. «Vedo se da Usher è tutto okay», e scappai verso il corridoio, dannando me stessa per la scena appena offerta ai quattro in salotto.

Mi nascosi dietro l'angolo. 
Chiusi gli occhi e presi un bel respiro: poi, tesi l'orecchio.

«Avete notato come corre appena arriva il piccolo Lynch?» Penelope, ovviamente.
«Avranno litigato dite?»
«Non essere sciocca, Vanny: è evidente che sotto c'è qualcos'altro»
«Non vorrai dire...»

Rydel era l'unica a non parlare, ma potei immaginare la sua faccia di disapprovazione e sospetto. Mi avrebbe parlato più tardi, ne ero certa.

Un secondo: come fanno a parlarne con Ross lì?

«Oh sì!»
«Ma non dire cavolate, Penelope! C'è Usher e-»

E non riuscii a sentire altro: mi sentii afferrare le braccia.

«BUH!»
«Ross! Mi hai fatto venire un colpo»
«Che fai, origli? Lo sai che non si fa»
«Non hai nient'altro da fare?»
«Ho trovato di meglio»

Mi sorrise, furbesco. Sentii il cuore rallentare e una voglia irrefrenabile mi saltò improvvisamente addosso. 
Distolsi lo sguardo.

«Scusami»

Lo scansai e andai in camera mia, per chiamare Usher.

«Ehi, come va? Notizie?»
«Ancora nulla: stazionaria»
«Mmmh...I tuoi sono in ospedale? Vuoi che passo?»
«Tranquilla, passo io domani mattina, okay? Ora voglio dormire un po' perché lì era impossibile»
«Giusto, il turno di notte...Va bene, riposati, amore. A domani»
«A domani, piccola»

Tornai in salotto, cercando di non pensare ai discorsi di Penelope e Savannah.

«Ancora niente. Volevo passare da lui ma è troppo stanco, lì non è riuscito a dormire. I suoi gli hanno dato il cambio, passa lui domani»
«Ah, salutacelo quando lo vedi» disse Savannah un po' giù. Le sorrisi.
«Allora, che si fa?»

23:03. 
Mamma e Mark non sarebbero tornati prima dell'una, e le ragazze erano tornate a casa da circa dieci minuti.
Decisi di fare un bagno notturno in piscina, dato che il sonno non si era ancora deciso ad arrivare.

Indossai il mio TRIANGL preferito e sgattaiolai giù, prima che "qualcuno" potesse vedermi.

Stesi lì per circa mezz'ora, a godermi l'aria fresca e cercare di svuotare la mente. Guardai su per un po': la luna era piena, il cielo limpido e pieno di stelle. Quanto avrei voluto che ci fosse...Tornai sott'acqua per annegare i pensieri. Le luci ora bianche all'interno della piscina illuminavano l'acqua, facendola più cristallina del solito. Era una cosa che amavo, da bambina. Sott'acqua, riuscivo a vederla cambiare colore anche attraverso le palpebre chiuse, mentre andavo giù.

Azzurro, verde, blu, viola, fucsia, Ross..Ross?!

Pregai che non fosse vero, ma salii lentamente in superficie a controllare. Come un coccodrillo, mi esposi solo fino agli occhi, lasciando il resto del corpo sott'acqua, in modo che, dall'altra parte della casa -dov'è che si trovava la porta- non avrebbe mai potuto vedermi. Niente.

Adesso lo immagino pure?

Tornai su con la testa, fuori pericolo, e presi aria per tornare giù, quando mi sentii pizzicare i fianchi.
Mi girai di scatto.

  «Ahi, Ross! Che stai facendo?!»
  «Ti faccio compagnia. Nuotatina al chiaro di luna?»

Riecco quel sorrisetto.

  «Cosa?! Quale chiaro di luna, esci!»
  «Cos- Perché?»
  «Perché voglio stare a nuotare sola in santa pace se permetti, fuori!». Cominciai ad avanzare verso di lui, così che indietreggiasse ed arrivasse alla scaletta, quando notai qualcosa.
«Ma.. hai i vestiti addosso? Ma che-»
   «Ti ho vista sola soletta qui e mi è venuta voglia di fare un tuffo..Bel culetto, a proposito»

Lo fulminai con lo sguardo, anche se non mi dispiacque poi così tanto.

  «..E salire a mettere il costume era troppo da perdenti, quindi perché non scendere la scaletta con tutti i vestiti di soppiatto e farmi prendere un infarto, no?»
  «Esatto!», sfoderò un sorrisone a 32 denti.

Quanto sei bello.

  «E va bene...Ma solo per questa volta, poi torniamo ad odiarci»
  «Come vuoi tu, mia regina»

Mi fece un inchino, poi si tolse la maglietta bagnata lanciandola su di una sdraio. 
Intorno a noi, le luci si spensero, comprese quelle della piscina: era mezzanotte. Mi sorrise.

«Prego»

Mi immersi nell'acqua fresca, e diedi una spinta forte con le gambe. Non appena fui certa di essere abbastanza lontana, non potei frenare un sorriso sulle mie labbra mentre lo guidavo verso la cascata. Tornata su, aspettai lui, che sbucò ancora dietro di me, stavolta molto più vicino. 
Lo guardai. Il suo corpo bagnato era illuminato dalla luna: il suo petto e le braccia scolpite sembravano splendere di luce propria. I capelli lunghi all'indietro liberavano il bellissimo viso e ne rivelavano le caratteristiche, mentre una piccola ciocca cadeva proprio appena sopra le labbra, inchiodandoci il mio sguardo.

«Ehi»
  «Mh?»
  «A che pensi?»

Mi riportò alla realtà.

   «Niente, è che...la nonna di Usher rischia molto e sono un po' preoccupata per lui»
   «Usher, Usher, Usher!»
   «Scusami?», mi allontanai, stizzita.
   «Smettila con questa scenetta, Amber, non ti credi nemmeno tu! Sono due settimane che fai finta di niente ma io so che tu dentro stai impazzendo»
   «Ammettilo una buona volta che sei geloso», lo guardai divertita. 
   «È successo, piccola. Non puoi far finta che non esista»

Si avvicinò a me parlando lentamente.

«E non puoi far finta di non volermi se sei pazza di me» 
   «Io pazza di te? Nei tuoi sogni magari»
   «Vogliamo scommettere?»

Detto questo si avvicinò sempre di più, fissandomi le labbra con un paio d'occhi che mi sciolse in meno di un istante. Sentii quella voglia saltarmi addosso di nuovo.

"Attenzione, A, non essere così sicura quando scommetti con un Lynch: potresti perdere la camicia...e le mutandine"

  
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