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Autore: JKEdogawa    04/09/2015    2 recensioni
"- Ah! E' il solito ritardatario!- sbuffò Jade a braccia conserte- E vuoi scommettere che ha capito karate per davvero?- un rumore catturò la sua attenzione- Vuoi vedere che si è nascosto? Ehi, Ryoma! Ti ho sentito, puoi anche venire fuo...- qualcosa la colpì sulla spalla facendole perdere i sensi all'istante."
Veloce come il vento, solido come la montagna, elegante come l'albero, spietato come il fuoco. Questi sono i requisiti che ha il giocatore perfetto, colui che Ray Dark ha cresciuto per anni e che Gyan Cinquedea ha allenato nel Giardino Imperiale. Un giocatore in grado di usare qualsiasi tecnica in qualsiasi momento, un giocatore in grado di analizzare la situazione all'istante.
Un giocatore che ha perso l'umanità, o che forse non l'ha mai avuta.
[Prequel di Incontri Prima della Fine di GiulizTheBat, ad ogni capitolo sarà associato un brano musicale]
Genere: Avventura, Drammatico, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Tutta un'altra Inazuma'
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12-L'inutilità dei sentimenti
[musica]

Luce rimase immobile a guardare inerme quella potenza di tiro che entrava in porta. Non solo si era fatta rubare la palla benché usasse una Tecnica Speciale. Quell'errore era costato anche un goal per gli avversari ed aveva diminuito le sue difese emotive.
Lei era l'essere perfetto. Implacabile ed inflessibile, capace di battere un'intera squadra del miglior livello. Com'era possibile che in dieci anni la sua situazione fosse così cambiata? Come poteva essere diventata così debole in solo dieci anni? Era veramente quello il suo destino? Invecchiare senza vivere ed essere scaricata senza poter sperare di essere migliorata? Quello era veramente quello che l'attendeva? Essere sostituita perché obsoleta?
« Luce? » la chiamò Lucian « Ehi, Luce. Tutto bene? ».
« Gli ho permesso di rubarmi la palla. » rispose guardando in basso senza vedere « Gli ho permesso di andare in vantaggio. ».
« Non sei stata tu. » sorrise il cugino « A tutti poteva capitare, giusto? ».
« Non a me. » lo guardò negli occhi e capì improvvisamente qual'era il problema.
Non era lei, non era il Quinto Settore, non erano i suoi programmi.
Il problema era Lucian. Per tutti quei mesi l'aveva trattata come un essere umano che non era facendole nascere dentro delle emozioni, facendola ridere ed insegnandole a vivere nel modo più naturale possibile.
Ma lei non era un essere umano. Non lo sarebbe mai stata. Ed adesso non voleva più esserlo. Era una spietata macchina da guerra, quella era la sua vocazione. Nel suo corpo di ingranaggi e bulloni non c'era spazio per i sentimenti inutili. Non c'era spazio per la compassione o l'etica, doveva cancellare l'amicizia e la solidarietà. Doveva restare un guscio vuoto programmato per distruggere e vincere a qualunque costo. Il guscio che era all'inizio, il guscio che aveva cercato di nascondere per tutto quel tempo sotto strati di futili congetture.
Doveva tornare una serie 1 e 0 come alle origini.
Lei era solo logica matematica.
Lei era solo una macchina.
Si fece scura in volto e tornò a posizionarsi dove sarebbe dovuta stare senza dire più niente mentre il cugino la guardava perplesso.
Palla per la Dark Family. Luce passò a Lucian che la tirò al fratello Jean. Finta per scartare Bailong e si preparò a tirare quando Luce gli rubò la palla con uno scatto inumano, quasi felino.
« Hei! » esclamò il ragazzo, ma la quattordicenne si era già lanciata in attacco veloce come un fulmine raggiungendo in pochi secondi la porta della Fifusu Sekutaa. White era talmente spiazzato che a lei bastò colpire delicatamente la palla di interno per fare goal.
Fu a quel punto che Mountbatten sorrise.

« Non so dove sia mio fratello. » sbuffò incrociando le braccia la ragazza.
« Per l'ennesima volta, Julia. » sospirò Mark « È importante. ».
« E io ripeto che non ne ho idea. Non sono la sua balia, anzi, a volte temo che sia il contrario. ».
« Ma è l'unico che potrebbe sapere cos'è successo a mio fratello Willy. » disse Isaac « Se tuo fratello fosse nei guai immagino ti preoccuperesti anche tu, no? ».
« Sì, ma chiamerei Temperance Brennan, non certo voi. ».
« Perché un'antropologa forense? » chiese Mark.
« Perché se mio fratello si mettesse nei guai farebbero in modo di far sparire il suo corpo dopo l'omicidio. Non lo terrebbero certo rinchiuso. ».
« Mi stai dicendo che Willy potrebbe essere morto?! » esclamò Isaac prima di scoppiare a piangere « E pensare che l'ultima cosa che gli ho detto è stata “Prova a chiedermelo di nuovo e sei morto.”. ».
« No, Willy non è il tipo di persona che chi so io vorrebbero morto. » Isaac sospirò « Prima lo torturerebbero per sapere cosa sa e cosa sta creando. Ah, e come è sfuggito al Quinto Settore per tutto questo tempo. ».
« Sembri molto informata. » indagò Mark.
« Pronto!? Mio fratello è il Grande Imperatore. Ora scusate, ma dovrei andare. ».
« Stai andando in Ospedale? ».
« E se anche fosse? ».
« Non stai lavorando per... ».
« Sentite, se avete problemi con il Quinto Settore parlatene con Austin, non con me, chiaro? Il mio ragazzo mi ha appena detto che suo fratello non c'è e non vorrei rischiare che rientri, okay? » e se ne andò a passo spedito.
« Altro buco nell'acqua. » piagnucolò Isaac.
« Stavo pensando al suo ragazzo. Ha detto che suo fratello se n'è appena andato, quindi... » ipotizzò Mark ad alta voce « Naah! Impossibile sia lui... questo è Perfezione, mica Soccerbook. Forza, ora andiamo a cercare Austin. Lui non potrà non sapere, giusto? ».

« Quello sì che era un goal! » sorrise Lucian cercando di abbracciare la cugina. Per tutta risposta Luce si spostò facendolo cadere a terra « Ma che... ».
« Siamo in una partita. » rispose la cugina seria « Non bisogna distrarsi e farsi distrarre dai sentimenti. I sentimenti sono inutili. ».
« Tutto bene? Non hai mai detto cose di questo tipo. ».
« Questa è la differenza sostanziale tra gli esseri perfetti ed i giocatori normali. Senza emozioni si vince senza sforzo. È per questo che io ho segnato e tu no. » e tornò a posizionarsi in attacco aspettando che l'altra squadra rimettesse la palla in gioco.
Lucian la guardò stranito, poi si posizionò anche lui in campo ed aspettò che Bailong la passasse a Mountbatten. L'uomo la bloccò, poi aspettò pochi secondi e dette delle istruzioni muovendo le dita in un codice che solo lui ed i membri della sua squadra sapevano. Lucian ovviamente non lo capì, così si lanciò verso l'avversario per rubargli la palla. Fu a quel punto che l'uomo la passò a Bailong, molto più vicino a Lucian di lui.
« Viverna Bianca, Serpente Sacro. » disse il ragazzo evocando un dragone bianco dalle ali dorate e ciuffi di pelo rosso sulle spalle e sui gomiti. Lucian sentì una scossa improvvisa ed il suo gioco perse il ritmo. Bailong passò senza nemmeno doverlo scartare, ma invece di dirigersi alla porta passò la palla a Tezcat che si parò praticamente davanti a Lucian e gli tirò una pallonata nello stomaco facendolo riprendere ma scaraventandolo anche a terra.
« Fallo! » fischiò Alex nel suo costume da pinguino « Dovrei ammonirti per questo. ».
« Sì, dovresti! » esclamò Ray mentre Kristoff correva a vedere come stava il figlio.
Luce era immobile a guardare Mountbatten che sorrideva sotto i baffi. Cosa aveva in mente? Cosa voleva veramente? Lei conosceva il significato di quei segni fatti alla Fifusu Sekutaa, ma stava negando a se stessa di seguirli. Non avrebbe avuto senso, a meno che...
« No. » si disse « Devo cancellare i sentimenti e le emozioni da me. La vittoria è solo calcolo. ».
« Come stai, Luke? » chiese Kris « Nulla di rotto? ».
« No. Credo. » rispose il ragazzino « Solo un giramento di testa temporaneo. Adesso passa. » sorrise tranquillo mettendo in crisi Luce.
« Niente sentimenti. » ripeté più determinata « Niente sentimenti. ».
« Per il momento è un cartellino giallo. » disse Alex « Al terzo c'è l'espulsione. ».
« Ma non era al secondo? » chiese Ray.
« Regole del Giardino Imperiale. Teoricamente sarei obbligato ad ammonire Lucian perché “è lui che è andato contro la palla”, ma io sono una persona onesta. ».
« Infatti. » sbuffò Mountbatten, ma i suoi occhi dicevano tutt'altro. Stava scoppiando di felicità, come se un suo malefico piano stesse prendendo vita. La sua espressione cambiò radicalmente quando dalla panchina Woodcoffin commentò con tono annoiato « Uh uh. Vai arbitro. ».
« Non devi incoraggiarlo, Thomas! » lo richiamò l'uomo.
« Senti, stavo per divertirmi con la mia ragazza quando “simpaticamente” mi avete trascinato qui. Io tifo ed incoraggio chi accidenti mi pare. » sbuffò « È già tanto se non mi sono spostato nella panchina di Dark. ».
La partita ricominciò con la palla per la Dark Family. Jean la passò a Luce che si lanciò in attacco scartando Tezcat e Bailong. Swartz la bloccò senza troppa fatica e passò la palla a Tezcat che si piantò davanti a Lucian un'altra volta.
« Flagello Nero, Signore delle Tenebre. » disse evocando una muscolosa figura dai capelli neri con striature bianche e rosse e lunghi, la pelle grigio-viola ed una grande spada in mano dai colori sopra citati.
Lucian sentì nuovamente una scossa che lo paralizzò. Più forte della precedente e quasi più paralizzante. Ma cosa gli stava succedendo? Possibile che qualcosa lo stesse colpendo dall'interno? Forse una Tecnica Extra degli avversari?
Mentre pensava a queste cose Tezcat lo superò e lanciò la palla verso Bailong che tirò in direzione di Lucian come aveva fatto il compagno precedentemente, ma questa volta qualcuno si frappose tra il ragazzino e la palla.
« Non ci provare. » ringhiò Luce mentre la palla si fermava in una nuvola di polvere « Non te lo lascerò fare anche con lui. » e tirò la pallonata al mittente che si ritrovò spinto in porta.
« Due a uno per la Dark Family. » decretò Alex.
« Ma non dovrebbe essere fallo!? » esclamò Mountbatten.
« Legittima difesa. ».
« Forza, Imperatore Pinguino. » commentò senza entusiasmo Thomas dalla panchina.
« Evvai! Siamo i migliori! » esclamò entusiasta Light dalla panchina.
« So che vuoi fare e te lo impedirò. » ringhiò Luce in direzione di Mountbatten.
« Provaci pure, ma non ce la farai. » rispose l'uomo scrocchiando le dita.
« Grande Luce! » esclamarono Lucian e Jean saltando sulle spalle della cugina.
« Niente sentimentalismi. » rispose seria « La partita non è ancora finita e loro possono rimontare in qualunque momento. ».
« Capito. » rispose Lucian prima di andare al suo posto.
« Jean. » disse la ragazzina prima che il cugino si allontanasse « Non lasciare che evochino Spiriti vicino a Lucian e che dopo lo colpiscano. ».
« Ricevuto. Perché? » chiese il ragazzo.
« Se te lo dicessi dopo dovrei ucciderti. ».
« Afferrato il concetto. Evito che facciano male al fratellino. » e tornò a posizionarsi nel suo posto.
Palla per Bailong che passò a Tezcat che allungò immediatamente a Mountbatten.
Lucian si preparò a corrergli contro, ma Luce fu più veloce. Troppo veloce. Mountbatten ebbe il tempo di passare la palla a Swartz, dalla parte opposta.
« Te l'ho detto, non ce la farai mai. » sorrise l'uomo mentre il compagno di squadra si preparava ad evocare il suo Spirito Guerriero.
« Scusa, Luky. » disse Jean, poi mise le mani sugli occhi del fratello.
« Ma che... ti pare il momento di scherzare, Jean!? » rispose l'interessato cercando liberarsi la vista.
« Pedone Bianco! » esclamò l'uomo mentre un guerriero in armatura bianca appariva alle sue spalle.
« Adesso puoi guardare. » disse Jean liberando il fratello che di risposta lo guardò truce distraendosi.
« Lucian! » esclamò Luce facendosi colpire dalla pallonata in arrivo. Anche lei aveva perso la concentrazione e cadde a terra spinta da quella forza.
Mountbatten recuperò la palla, poi si preparò a tirare. Caricò la tecnica mentre la palla si alzava davanti a lui in un vortice di luce gialla, poi iniziò a diventare da prima azzurra come il vento, poi verde con delle foglie attorno, successivamente rossa ed infuocata, infine attrasse a se pezzi di roccia prendendo un colore marrone. Uniti assieme formarono una luce color ombra, vola e nera capace di far bagliore nella sua oscurità.
« Furia Elementale! » esclamò tirando verso la porta dei Dark.
« Testata del pinguino arrabbiato! » rispose Fény incrociando le braccia davanti a se e fischiando. Un enorme pinguino color turchese spuntò dal terreno cercando di bloccare l'attacco, ma invano.
« Pinguino Imperatore Dark Defence Tre! » si aggiunsero Ray, Kristoff e Fianna. Il primo fece da trampolino ai secondi dopo aver fischiato, poi dieci pinguini color ambra si lanciarono verso l'alto a creare una muraglia dietro a Kris e Fianna che colpirono la palla rispettivamente con la gamba destra lui e sinistra lei.
Anche la loro difesa fu sconfitta.
« Ci penso io! » esclamò Engil fischiando. Cinque pinguini rossi arrivarono dal cielo a mordergli il braccio destro come a formare un fiore attorno alla mano, poi lui la portò avanti per parare il tiro « Mano dei Pinguini! ».
Il tiro lo spinse indietro un po', poi il braccio del ragazzo cedette e la palla entrò in rete.
« Due a due per il Fifusu Sekutaa. » disse svogliatamente Alex.
« Uh uh, forza arbitro. » lo raggiunse come un bradipo Thomas. Avevano voglia di stare lì come di prendere pugni da un pugile professionista.
« Possiamo rifarci. » disse Ray guardando i fratelli.
« È già la seconda volta che abbattono la Dark Defence Tre. » commentò Fianna « Non è un buon segno. ».
« E ti vorresti arrendere? ».
« Certo che no! ».
« Allora dovremo trovare una soluzione. » e detto ciò guardò Fény che si stava rialzando più determinata di prima « Abbiamo la difesa a quattro, vero? ».
« Hai fatto tu lo schema e non lo sai!? » esclamò Kris.
« Veramente lo ha fatto Zio Albert. ».
« Che non mi sembra molto attivo come centrale. » tossì Fianna.
« I centrali portano avanti la palla, non può dare molto se noi non la fermiamo. ».
« Zia Fianna ha ragione. » s'intromise Lumină « Non siamo stati molto attivi, inoltre dovremmo rischiare un po'. ».
« Vero, anche se... » iniziò Solas « Non è ancora perfezionata e potrebbe... ».
« Rischiate a qualunque costo, chiaro. » disse Ray « Al momento siamo in pareggio, ma la vostra prova potrebbe essere decisiva. ».
« Ricevuto! » esclamarono in coro, poi tornarono a posizionarsi in campo.
La partita ricominciò con Luce che aveva la palla. La passò a Jean che la tirò indietro ad Albert. L'uomo scattò in avanti scartando con facilità sia Bailong che Tezcat, ma trovandosi bloccato da Bigfoot che di stazza era il doppio di lui.
« E tu vorresti fermare un Dark? » chiese Albert alzando un sopracciglio, poi fece un fischio e cinque pinguini color pesca circondarono l'allenatore dell'Alpine « Squadra d'attacco pinguinesca. » gli animali saltarono addosso a Bigfoot lasciando libero il passaggio per Albert che passò a Lucian scattato in avanti.
Si preparò a tirare, ma il portiere White unì i pugni davanti a se. Un'ombra si creò dietro di lui avvolta dai fiocchi di neve. Un uomo dalla barba praticamente congelata apparve alle sue spalle in un vortice di vento glaciale.
« Borea, Sovrano delle correnti glaciali! » esclamò il ragazzo mentre Lucian sentiva nuovamente una scossa in tutto il corpo. Perse il controllo della palla che fu presa prontamente da Obscura che si preparò a colpire il ragazzo.
« Non te lo lascerò fare! » esclamò Luce mettendosi i mezzo prendendo la pallonata di petto. Il rimbalzo mandò la palla ai piedi di Blank che provò nuovamente a colpire Lucian. Luce prese la pallonata rimandandola verso la difesa « Non vi permetterò di corromperlo! ».
« Se lo dici tu. » alzò le spalle Mountbatten, poi fece un paio di segni ai giocatori della Fifusu Sekutaa. Onyx che aveva la palla la calciò con forza colpendo Luce sulla pancia, ma la ragazza non si scompose. Days intercettò la palla e tirò nuovamente nella sua direzione. Lucian si buttò sulla cugina spingendola a terra e schivando il colpo che divenne un passaggio per Bigfoot, ma invece di passare per avvinarsi alla porta tirò nella loro direzione con tutta la potenza che poteva accumulare. Con un balzo Luce intercettò il colpo prima che colpisse il cugino.
Alex fischiò la fine del primo tempo e la ragazza crollò sulle ginocchia.
« Luce! » esclamò Lucian prendendola prima che cadesse con la faccia a terra, poi la voltò in modo da sostenerle la schiena « Perché lo stai facendo!? ».
« Perché... » iniziò ansimando « ...non voglio... che tu... decida... senza scegliere... » si spense nel modo più umano che lui avesse mai visto, sorridendo serena delle sue azioni.

Angolo Autrice: Dunque, passate bene le vacanze? Io devo ancora riprendermi e tra pochi giorni ho un esame, per cui questa è l'unica cosa che aggiornerò... credo.
Comunque: ebbene sì, Luce è morta, o meglio si è spenta. Quindi come si evolveranno gli avvenimenti? Qual è il piano di Mountbatten? Riusciranno Alex e Thomas a non morire di noia?
Tutto questo e molto altro nei prossimi capitoli. Ormai siamo alle battute finali! ;)
Grazie mille a Shadow Wolf che ha recensito lo scorso capitolo, a chi si è messo la storia tra preferite/seguite/ricordate e a voi che vi siete fermati a leggere i miei scleri la mia storia. -w-
Ci leggiamo presto, ciao ciao!^^
JKEdogawa

P.S.: Temo che la canzone che ho scelto non sia proprio adattissima, ma non sapevo cosa mettere, mi dispiace. -.-
   
 
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