Erano secoli che volevo scrivere una cosa del genere e finalmente ci sono riuscita :)
Spero vi piaccia!
A presto xx

So kiss me where I lay down
My hands press to your cheeks
A long way from the playground

“Lou, sei sicuro allora?”
“Possiamo restare anche noi”
“Ragazzi davvero, andate senza problemi”
Era la loro giornata libera; dopo giorni trascorsi nella casetta di X-Factor a provare le canzoni per il serale e ad andare a lezione per migliorare nel canto, era concesso loro uscire per rilassarsi. Sfortunatamente ad Harry era venuta un po' di febbre e non se la sentiva di uscire, temendo di peggiorare anche la sua voce e di non essere in forma per il serale che si sarebbe tenuto tra qualche giorno.
Louis non avrebbe lasciato per nessun motivo al mondo il riccio da solo in casetta, ma non voleva che anche gli altri tre rinunciassero alla loro uscita settimanale.
Fu Niall che, capendo che Louis voleva rimanere un po' solo con il riccio, spinse gli altri due fuori con un “ragazzi ha detto che è sicuro, basta stressarlo e usciamo!”.
“Grazie Nialler” gli sussurrò allora Louis mentre il biondo gli faceva l'occhiolino.
Quando finalmente Zayn seguì Liam e Niall fuori dalla stanza, Louis raggiunse Harry sul letto, infilandosi sotto le coperte e stendendosi accanto a lui.
“Harold” sussurrò al suo orecchio, scuotendolo un po' dato che si era appisolato.
“Loueh? Che ci fai qui?” chiese Harry stupito del fatto che non fosse uscito con gli altri tre.
“Sono rimasto a farti compagnia. Non volevo lasciarti solo” gli spiegò, e avrebbe giurato di aver visto il riccio arrossire impercettibilmente.
“Non dovevi sentirti obbligato”
“Non mi sono sentito obbligato, volevo farlo. Come ti senti?” gli chiese poi, poggiando la mano sulla sua fronte.
A quel tocco Harry socchiuse gli occhi e sorrise, facendo spuntare un accenno di fossette, e “meglio” rispose.
Iniziando a giocare con i suoi ricci, Louis lo fece girare in modo da trovarsi faccia a faccia, i nasi che quasi si sfioravano.
“Sicuro di stare bene? Sei rosso e scotti”
“Non credo sia per la febbre” sussurrò allora Harry, facendo scorrere lo sguardo dai suoi occhi alle sue labbra incessantemente.
A quelle parole, Louis iniziò ad accarezzargli dolcemente la guancia e quando vide Harry abbassare lo sguardo arrossendo ancora di più, gli fece sollevare il volto e improvvisamente lo baciò. Sfiorò quasi impercettibilmente le sue labbra, ma quando sentì che il riccio gli era fatto più vicino, premette di più le sue labbra sottili su quelle carnose e rossissime dell'altro, fino a chiedere di più e a far scontrare le loro lingue.
A quel bacio ne seguì un altro, e un altro, e un altro ancora. Non avrebbero voluto smettere mai, ma quando Harry sbadigliò vistosamente Louis scoppiò a ridere e, facendogli posare la testa sul suo petto, lo cullò fino a farlo addormentare.
Avrebbero avuto tempo per parlare.
Ora, con il sapore del loro bacio ancora sulle labbra, tutto ciò di cui gli importava era avere Harry tra le sue braccia.

I wanna love like you make me feel
When we were eighteen